Anticristianesimo

Per me le parole sono importanti e se qualcuno - generalmente, di solito - mi dice una cosa creod sia quella.

Dio non può essere in malafede e non tradisce e non abbandona e non inganna.

Ti ha donato la vita, una famiglia, l'amore, l'aria, il vento, il cielo, il sole, la possibilità di vedere, sentire, camminare, respirare, toccare. Mi sembra abbastanza, sei una che pretende molto eh...!

Non vi viene mai in mente che è l'uomo che lo ignora, lo trascura e non lo cerca ritenendo in precedenza che non esista? Se nei confronti di una una Persona che vuole essere tua amica nutri solamente indifferenza, dubbi, paure, diffidenze, preoccupazioni e sospetti di certo l'incontro e la conoscenza non avverranno mai.
Dio manda ogni giorno dei segni e sta alla nostra intelligenza e alla nostra buona volontà e fiducia disporci nel giusto atteggiamento per coglierli.

Si manifesta a te con segni. Non appare improvvisamente sfolgorante di luce eterna di fronte ai tuoi occhi.
Sarebbe come dire che un uomo che si innamora di te e vuole conoscerti all'improvvisa ti si pone nudo davanti. Non so quanto questa tattica abbia successo.
Un innamorato che vuole avvicinare l'amata inizia con piccoli segni. Un saluto, un sorriso, un gesto gentile. Oppure preferisci una persona che ti piombi sopra?
Non credo ti aspetti l'inferno e non ho idea di come avverrà il giudizio di Dio per le persone. Una cosa certa è che l'inferno è la condizione di chi, conoscendo Dio, lo rifiuta liberamente e consapevolmente e non mi sembra il tuo caso nè il caso di moltissimi altri. Infatti voi non conoscete Dio.

Non capisco quello che dici.
Non so cosa intendi con complessità e perchè parli di complessità. Ma se vogliamo parlare di questo le opere e il pensiero dei filosofi, mistici e santi cristiani non sono affatto passeggiatine o strisce a fumetti.

 

Rover..hai idea di quante volte tu abbia detto qesta cosa?..decine e decine di volte in tutto il topic..

non ti entra i quella testa che se TUTTI gli altri cristiani che scrivono su questo topic parlano e comprendono il punto di vista del diverso e tu no..devi farti un paio di conti e rivedere il tuo pensiero fanatico?..o almeno il modo che hai di esprimerlo? e quello di capire il punto di vista dell'altro..

ce la fai?

 

Seguendo questo simpatico esempio (ragazza = Dio) le cose sono in questo modo:
tutti i fogli parlano della stessa ragazza: infatti Dio è uno e tutti i testi sacri e il pensiero umano si riferiscono allo stesso e unico Dio chiamandolo con nomi differenti.
Affinchè ci sia l'incontro con questa ragazza devi per prima cosa avere fiducia che effettivamente vi sia una ragazza che ti parla da dietro il muro e poi rompere, fare breccia, saltare o aggirare il muro - a seconda della maniera che preferisci -

Rotto o aggirato il muro potrai vederla in volto così come è e conoscere il suo nome (Gesù Cristo) le sue abitudini, la sua vita, il suo modo di essere, quello che ti chiede e sarà avvenuto tra di voi un incontro dal quale, se tu vuoi, nascerà una relazione di amicizia e amore.
Affinchè la relazione nasca devi fidarti di lei, amarla, curarla, andare a farle visita, parlarci, donarle qualcosa di te stesso...
...chiaro no? Dio è come una ragazza sempre pronta ad amarti, ad ascoltarti, ad accoglierti
Mica niente eh, quelle normali di solito fanno sempre un sacco di storie.

L'esempio rimane valido invertendo i sessi.

 

no Rover..è semplicemente una cazzata qualunquista..le religioni hanno un modo di vedere Dio completamente diverso, a seconda della storia ed evoluzione culturale

no Rover perchè il muro è una metafora, Dio non lo raggiungi, se non da morto...e forse..Dio al massimo lo puoi percepire..ma non potrai mai CAPIRLO, tantomeno seguendo il cristianesimo, ne altre religioni

il problema è questo..la suggestione psicologica cresce al rescere della pratica rituale e della chiusura mentale

 

I segni che vedi li hai nella testa, Rover.

E' facile attribuire tutto quello che vedi / senti / provi a Dio quando VUOI attribuire tutto a Dio.

Detto questo io mi ritiro che mi sono anche rotto le balle sembra di parlare con uno che discute da solo.

 

A me, a parte alcuni dettagli, sembra tutto uguale in fondo. Le domande, le angosce, i problemi, i dubbi e i bisogni dell'uomo sono gli stessi da sempre e in ogni luogo, epoca e condizione.

Chiaro che la parola muro è una merafora. E allora? Una metafora è appunto qualcosa che - come dice ovviamente la parola - meta forein ossia ci porta oltre da un significato primo ad uno ulteriore e nascosto.
Dio può essere incontrato e ricevuto nel proprio corpo. Ricevendo Dio in se stessi si diventa parte di Lui e simili a Lui, suoi Figli. Nel corpo del cristiano vive il corpo e il sangue di Cristo.
Forse vi sembra troppo bello per crederci, non so.
Fate un sacco di storie, sembrate davvero quelle ragazzine che non ammettono di essere innamorate e non iniziano una relazione vera perchè hanno paure di chissà cosa, boh

 

Quì entriamo in un altro argomento, che non è più quello di svelare i controsensi e le banalità di Rover, ma di mettere in dubbio ciò che accade a lui a livello di segni, e di conseguenza, anche per gli altri credenti. Cioè tutto dentro la nostra mente.
Quì posso ribattere tranquillamente.

NO

Finchè il discorso è dentro determinati contesti, le critiche e i punti di vista sono ben accetti da parte di chiunque. Mettere però in dubbio anche le esperienze degli altri, motivando con un "tutto frutto dalla tua testa" non mi sta bene.

 

Ma d'altra parte è ciò che pensa un ateo dell'esperienza mistica religiosa, ossia che sia solo frutto di autosuggestione. In fondo si tratta di un'esperienza personale, soggettiva, interiore; nulla che possa essere esteriorizzato e mostrato ad altri. Pregate, e ritenete di essere in contatto con Dio, ma non è qualcosa che potete dimostrare: insomma, non è che sentite la sua voce (e se la sentite, mi sa che c'è qualche problema...), o avete altri segni concreti con cui potete rendere oggettiva la vostra esperienza. Magari vivete avvenimenti che ritenete essere frutto della provvidenza divina, e che qualcun altro invece attribuirebbe a semplice fortuna o casualità. Voi avete la vostra spiritualità, che attribuite a Dio, ma che potenzialmente è aperta a molteplici interpretazioni; l'interpretazione di un ateo generalmente ricade nell'autosuggestione e nell'autoconvincimento.

 

Infatti mi ricollego ad un tuo ragionamento fatto più sopra. Noi atei non dobbiamo dimostrare nulla, voi credenti si, dal momento in cui credete siete voi che dovreste dimostrare la validità di ciò che dite. Non la penso proprio così, penso che si possa fare questo discorso solamente nel momento in cui un credente vuole necessariamente convincere un non credente. Diversamente non ci si dovrebbe sentire in obbligo di convincere nessuno.
Segni concreti bè... Io che sono molto scettico su tutto ciò che mi accade, per me sono abbastanza concreti.

Il tuo discorso lo capisco, però questa suggestione di cui parli, riguarderebbe più persone che già credono, o che sono vissute in un ambiente credente, e quindi si genera questa logica autosuggestione. Ma esistono anche conversioni di atei "totali" non credenti convinti, già quì il discorso è meno evidente.

 

Io posso ri-ribattere tranquillamente.

SI

Perchè per quanto Rover possa rendersi odioso per i motivi che sono gli occhi di tutti, e bona, non mi riesce comprensibile ugualmente su quale base questi presunti segni vengano ricondotti a un'origine divina.

Alla fine se dopo 2000 anni di cristianesimo (più 1d10 millenni di altre religioni) stiamo ancora a discutere sui suoi fondamenti è perchè sti maledetti segni NON sono evidenti, NON sono sicuri, NON sono riconducibili necessariamente a un dio, NON sono riconducibili necessariamente al dio cristiano.

Uno li interpreta fondamentalmente come gli pare a lui, il credente a Dio, io al caso / coincidenze / semplici fenomeni quotidiani / leggi dei grandi numeri eccetera eccetera.

Nessuno può dire di avere necessariamente ragione ma, personalmente, se dovessi basare il mio stile di vita e tutte le mie credenze su una sola delle ipotesi, peraltro assai precaria, allora direi proprio di no.

In pratica ho ribadito quello che ha detto Reinhart prima di me.

 

In realtà sono d'accordo: la fede è fede, e non ha bisogno di dimostrazioni scientifiche per chi crede (dunque per chi ha fede che certe cose siano vere, anche in mancanza di prove empiriche e certe).

Un credente deve dimostrazioni nel caso - come Rover - inizi ad affermare che l'esistenza di Dio sia supportata da prove oggettive e incontrovertibili, quando è evidente che non è così.

Io penso che qualsiasi credente dovrebbe avere l'onestà di ammettere che non ci sono prove definitive ed universali dell'esistenza di Dio, ma che esse non sono necessarie quando si ha fede che egli esista.

Mah, penso che sia difficile generalizzare in casi come questi, ma allargando un po' il campo, non è poi così raro cambiare radicalmente idea a riguardo di qualcosa, magari in seguito a qualche evento particolare che si interpreta in un dato modo.

 

TOMMASO D’AQUINO, LE CINQUE VIE

Per il resto se vuoi sapere se Cristo esiste o no devi fare il primo passo e rivolgergli la parola.
Seguendo il sempre simpatico esempio della ragazza, se tu vuoi conoscere una e neanche le rivolgi la parola...non so come puoi fare...
...tu aspetti che venga lei per prima?

L'innamorata (Dio) ti manda segni e tu non li cogli.
Ah l'amore

 

Io gli ho rivolto la parola ma non mi ha risposto. Quindi o non esiste o è offeso con me e non mi parla.

 

Sono sicuro che ti ha risposto ma tu non hai colto. Offeso? Non lo so, di certo se tu gli mostrassi che lo ami e che credi in Lui in cielo si farebbe grande festa. Ma insomma ti ama in ogni caso.
Riprova.

 

Ah, in pratica mi devo autoconvincere. Capito.