Libri

"Il Gioco dell'Angelo" devo aspettare dopo Natale per leggerlo perchè l'ho preso per mia madre ed è incartato porta pazienza e poi vedrò di dirti anche la mia, se la vorrai ancora sapere :P

"Il Grande Dio Pan" di Machen è un piccolo classico del genere (più per i lettori di Lovecraft che in generale, dato che la critica più erudita lo considera piuttosto mediocre) e mi pare che sia stato pubblicato l'ultima volta un paio d'anni fa da Fanucci... se sia ancora disponibile o meno purtroppo non lo so (a volte non capisco le politiche editoriali di Fanucci: pubblicano libri subito in edizione economica in poche copie, si esauriscono, non li ristampano per anni e poi ne esce una edizione cartonata, o addirittura, nonostante le svariate richieste, finiscono nel limbo, boh?), ti conviene provare a ordinarlo presso la tua libreria o presso un qualche sito online e sentire cosa ti dicono

 

con Lovecraft sfondi una porta aperta, averlo letto è praticamente la condizione sine qua non per poter scrivere su questo topic

ricordare i racconti di Ballard (dove, per me ha poi dato il suo meglio), invece è sempre cosa buona e giusta

 

purtroppo non posso dirti come è in lingua originale dato che non domino granchè quella lingua, anzi
confidando che i traduttori non abbiano stravolto completamente lo stile di Camus posso dirti che è scritto in maniera molto semplice e che si legge velocemente, questo a livello di mera scrittura; a livello di contenuti invece le cose stanno diversamente.

ti faccio un breve riassunto per farti capire meglio: "Lo Straniero" è la storia di un uomo che sembra "straniero" alla razza umana, come se non fosse neanche umano (questo nelle intenzioni dell'autore). all'inizio del libro lo troviamo al funerale di sua madre e lui non mostra alcun sentimento, ne dolore per la perdita, ne rabbia, ne sollievo, nulla. è completamente insensibile, come se non avesse sentimenti, non come se non li esprimesse. questa sua caratteristica è il tema dominante del libro e il comune denominatore in tutti i rapporti che stringerà nel corso della storia.
a un certo punto

Anticipazione (Spoiler)

lui commette un omicidio, ma nel libro viene descritto come se non avesse neanche un motivo valido per farlo. lo fa come se fosse una cosa normalissima. invece di andare in cucina a prendersi un bicchier d'acqua, lui uccide una persona. a questo segue un processo in cui lui si comporta come se ad essere processato fosse qualcun altro. proprio questo suo atteggiamento, questa sua mancanza di emozioni, lo qualificano come un mostro, come uno "straniero alla razza umana" agli occhi dei giurati, che quindi lo condannano a morte. solo vicino alla morte mostrerà rabbia (se così si può dire, in realtà sembra più uno sfogo) nei confronti del prete venuto a confessarlo, lui non vuole in quanto non crede in dio e non si piega ai "normali rituali umani", per questo gli urla contro e urla a tutta la prigione le sue convinzioni.

a un livello di commento para-letterario, il personaggio di Camus potrebbe essere inteso a tratti come una sorta di "super-uomo" di nietzsche, in quanto lui è superiore alle regole degli uomini, ne segue altre che si è scritto da solo, non si cura di ciò che gli accade attorno e va incontro al suo destino senza remore o rimorsi di ciò che ha fatto. (in questo il riferimento più ovvio e automatico è a "Delitto e Castigo", anche per una questione di trama, in cui però il tentativo del protagonista di elevarsi a super-uomo fallisce miseramente) non è semplicemente cosciente di aver compiuto qualcosa di sbagliato, semplicemente non concepisce giusto e sbagliato come lo considerato coloro che lo circondano.

 

immagino tu stia parlando di "Gang Bang", mmm... sottotono, a mio avviso, un po' riciclato da altre sue produzioni e per questo risulta un senso diffuso di dejà-vù al lettore già avvezzo allo stile e ai temi di Chuck, è cmq pur sempre Chuck e quindi dà merda a diversa altra roba molto più incensata... cmq non un capolavoro come altri suoi libri, se si ha tutto il resto che ha scritto questo non è imprescindibile