Censura: parliamone.

Massì, dai... ho generalizzato volutamente.

 

La censura attualmente viene usata con un'arbitrarietà assolutamente scandalosa, spesso viene censurata roba abbastanza innocua, facendo invece correre cose ben + deplorevoli, che se nn una censura "esterna" dovrebbero essere essere quantomeno oggetto di auto-regolamento da parte di chi le fa vedere..

In questo momento mi viene da pensare alle immagini che alcuni siti hanno fatto vedere del cadavere di Meredith, la studentessa americana... nessuna censura

Penso a Studio Aperto che in un "memorabile" servizio su una ragazza suicidata x alcune sue foto osè messe in rete dal suo ex, nn trova niente di meglio da fare che far vedere proprio quelle stesse foto ( leggermente offuscate, a voler evidenziare un loro "pudore" :ehm

e tutto questo mentre invece in una canzone americana si sente il bip su un "Fuck"

+che nella censura credo nel potere della "condanna"
nel senso che ognuno deve esercitare la propria libertà di pensierio e parola come meglio crede, ma se qualcuno abusa di tale potere è giusto che si prenda anche le responsabilità

 

L'Italia è un paese un bel po' strano per poter fare seri paragoni col resto del mondo.
Nel momento in cui le tre tv private più importanti sono di proprietà di una parte politica (e creano di fatto un monopolio) e le reti nazionali pure (a seconda di chi è al governo), è ovvio che si pongano degli scopi ben precisi e che questi scopi abbiano poco a che fare con la pluralità, la cultura, ecc.
Fanni i cazzi loro, per dirla finemente.
Il risultato è che o trasmettono programmi a loro favorevoli e di parte o creano un empasse.
E non fatemi esempi come Le Iene per dimostrare che il Berlusca è pluralista perché significa che non avete mai visto fare vera satira e controinformazione (i tanto bistrattati americani sono maestri in questo, da David Letterman in avanti).
Il punto è che la censura da noi, di fatto, c'è già.
E' che invece che censurare la DeFilippi censura la Guzzanti.

Se poi per censura si intende coprire immagini violente e cose simili allora è un altro discorso. Lì non è censura, è non urtare la sensibilità delle persone. Una notizia si può dare senza mostrare un cadavere così come
ogni orario ha un suo giusto palinsesto.
Tant'è che la forma di censura più idiota è quella che taglia i cartoni animati perchè si prendono prodotti per adulti (tipo i Griffin) e si impongono a un pubblico di bambini. Che senso ha?

Parlando di tv in generale, io però non sono così negativa, non credo che la tv abbia poi tutto sto potere educativo. Casomai è il contrario, è la tv che riflette chi già siamo.
Ne parlavo poco tempo fa con mio marito. A leggere certi articoli sembra che i bambini di oggi vivano davanti alla tv, ma se guardiamo ai loro orari si fa in fretta a vedere come non siano più liberi come un tempo. Escono di casa alle 8 e tornano alle 17 (senza calcolare attività collaterali come sport, catechismo, ecc.). Mettiamo pure che guardino un paio di ore al pomeriggio (invece di giocare) e qualcosa la sera prima di crollare a letto, ma è sempre molto meno di quanto non facessimo noi trentenni, che all'epoca tornavamo all'una e ci sciroppavamo telefilm, Bim Bum Bam, Drive In.
Eppure non ci sogneremmo mai di darci dei cretini perché guardavamo Supercar, Lady Oscar e Odiens.
La tv è un mezzo come qualsiasi altro, come internet per esempio. Non bisognerebbe dargli più importanza di quanta non abbia e soprattutto non può sostituire l'educazione che DEVONO dare i genitori, la scuola, ecc.
In tv, sapendo scegliere, ci sono anche cose interessanti, così come è sacrosanto spegnere ogni tanto il cervello. L'importante è che non diventi un'abitudine.


P.S.
Prometto che prima o poi interverrò anche in un topic musicale...

 

Ma diseducativo, quello sì. I bambini, poi, sono una spugna, assorbono quello che gli si fa passar davanti, quand'anche per poche ore al giorno. Inoltre, con le esperienze di giovani che ho avuto io, davanti alla TV non ci stanno così poco, anzi...

Giustissimo il discorso che fai:

Che è un po' quello che ho scritto io più su, ma a me piacerebbe molto che la tv SIA uno strumento educativo. Non credo che non abbia in sè questo potere, se bene usato. Solo che, come hanno detto altri, manca la volontà... tutto qui. Io credo nelle potenzialità del mezzo, e mi manda in bestia considerare che da strumento è utilizzato come "arma" (terdonatemi questo termine, forse improprio).

Per il resto, ti quoto.

 

Se la nostra RAI fosse la BBC, i soldi non li spenderebbe solo per copiare (male) i telefilm polizieschi e medici americani, ma produrrebbe anche fior fiore di documentari (doppiati da bravi attori di teatro), telefilm/programmi innovativi e divertenti (Doctor Who, Top Gear, Life on Mars, ecc.), programmi musicali (da anni spariti dai palinsesti nostrani, a parte il cadavere di San Remo e quella tamarrata del Festivalbar).
Il che non significa non mandare in onda anche qualche reality e programma caciarone, che tanto non guastano la qualità generale del prodotto (non è che i reality siano brutti a prescindere, sono orrendi i format che gli danno!).

Il problema è che si guarda al telespettatore solo come a un compratore/elettore, uno che deve spendere soldi ed essere indottrinato, dargli una cultura non è più parte del gioco. Sono passati i tempi in cui la tv era un mezzo usato per imparare l'italiano.
Se escludiamo 4 o 5 programmi (la Melevisione per i bimbi, il programma di Fazio, Report, Ulisse e poco altro) la tv pubblica è inguardabile. E quella privata gli va a dietro. A parte dei gran programmi di comici che ormai non fanno neanche più ridere (ottima la parodia di questo tipo di comicità impersonata da Nando Martellone in Boris) e qualche telefilm martoriato dai palinsesti, cosa rimane?
Io ormai guardo solo le partite dell'Inter su Sky, Fazio quando mi ricordo, Sky TG 24 ogni tanto, e il resto... in inglese, diciamo.
Tanti telefilm perchè ho questa passione malsana, ma spesso neanche trasmessi qui da noi.

La soluzione? Non ne ho idea, specie se non si può prendere in considerazione rivolte armate.

 

Siete cosi sicuri che il problema della tv spazzatura dipenda dal fatto che non esistano valide alternative?io, assolutamente no

Purtroppo credo che il livello di ignoranza e servilismo del popolo italiano abbia raggiunto livelli inauditi.Ragazzi/e, la de filippi e compagnia brutta, non propongono un programmuccio passatempo per casalinga, propongono un modello di vita, che viene percepito e imitato/osannato dall 80% degli adolescenti e spesso(ancora più triste) degli adulti

Non credo che i detti bamboccioni adulatori del costantino di turno, se, alla stessa ora di c'è posta per te o di quel cazzo ne so io, in presenza di un documentario sulla storia del 900, sugli spettacoli che ci offre la natura, su una satira coi controcoglioni, o sul fottuto rock n roll, cambierebbero canale.

 

basta vedere quanti telespettatori ha fatto l' isola dei famosi ieri e te ne renderai conto

 

No no, Kiowa, le bassezze della tv esistono a prescindere dalla scelta. Vivo in Germania e ti dico che reality-pubblicità telefonini-soap opera sono molto più invadenti e volgari rispetto a noi. Ma esistono un sacco di trasmissioni interessanti, più informazione (le tv non sono della Merkel, come in Inghilterra non sono di Brown e negli Usa di Obama, in Francia di Sarkozy...vabbè, lasciamo stare).
Egoisticamente ti dico che non me ne frega nulla se la maggior parte del popolo vuole rimbecillirsi con Uomini&Donne o Amici. Se mi lasciano la possibilità di vedere ciò che mi piace, per me possono fare anche sei o sette canali solo di reality.
Ma il fatto è che questa scelta io (e tanti altri) non ce l'ho.
Mi rimangono i libri, il cinema, il calcio e Internet (per informarmi). Posso fare a meno della tv.

 

Certo, parlando esclusivamente per me, lamento anche io l'assenza di programmi validi...e affanculo il resto.

hai perfettamente ragione

 

e di informazione con la i maiuscola

 

io credo sia invece questio di abitudine e di "educazione".

Quando non esistevano i reality e i programmi tipo veline o amici di mario, la gente cosa faceva? si suicidava perchè non esistevano programmi cosi?

La TV, volente o nolente, influisce sulla società. Per quanto io non la guardi, sono circodato da gente che ci passa la vita davanti (mia sorella per esempio) e cosi tante altre persone.
La gente VUOLE vedere la de filippi perchè ormai è ABITUATA a vedere quello. Se si cambia mentalità alla tv, e si da più scelta..allora non saranno più tutti i giovani lobotomizzati dai costantini di turno, e tutte le ragazzine che voglion far le veline.
La TV vende dei prodotti, li fa diventare specchio di una realtà che NON ESISTE e la gente col tempo ha cominciato a credere che quella realtà esiste, e la socità influenzata da questo si sta adagiando suuna cosa creata a tavolino da quattro furbacchioni.

Sarà che ho una fiducia e un ottimismo nei confronti del genere umano indistruttibili, ma sono convito che se ci fosse SCELTA in tv, anche i fenomeni da te descritti diventerebbero limitati a singoli casi :P

 

Io la TV ho smesso di guardarla, quel poco di decente che prendono finisce a pagamento e le reti normali sono piene di spazzatura come i reality e altri prodotti di dubbio gusto. Altra cosa che detesto è l'assurda censura di anime e serie tv che c'è da noi (ma si sa tra chiesa, bigotti, e compagnia è dura) accompagnata da adattamenti ridicoli che fanno diventare da bambini anche prodotti che in origine non lo sono affatto. Meno male che esistono i fansub

 

Quoto.

Personaggi come Costantino sono fenomeni di marketing studiati a tavolino come le boy band e i vari tormentoni estivi e non.
Ci sta che una ragazzina prenda una cotta per un tamarro muscoloso e belloccio, ci sta meno che ci costruisca intorno il proprio futuro, immaginando un mondo fatto da fisici da modella, vestiti firmati, feste buzzurre, ideologie da Baci Perugina.
E' lì che dovrebbe entrare in gioco il filtro della famiglia, degli amici e la possibilità di conoscere e scegliere anche realtà diverse.
Nel mio immaginario c'è spazio anche per le Veline, ma a patto di vedere in tv anche altri esempi.

 

Condivido pienamente il tuo pensiero. Credo però che oggi come oggi la famiglia, che dovrebbe "proteggere" i figli e spiegare loro che la TV è finzione (come faceva con me la mia mamma quand'ero piccina...), consideri "normali" i prototipi che ci vengono proposti, quindi il filtro verso i figli viene a mancare... e il risultato è quello che si vede guardandosi intorno per strada, ahimè...