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L'università oggi... tagli e riforme.

Discussione in 'Chiacchiere' iniziata da Ellanimbor, 21 Ottobre 2008.

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  1. Ellanimbor

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    The Philosopher

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    21 Ottobre 2008

    Il topic è autorizzato da Ventogrigio, comunque cerchiamo di essere civili e mantenerlo senza flame di sorta. L'argomento tange la politica, ma almeno cerchiamo di non parlare di partiti e colori (rosso/nero/azzurro/verde in entrambe le accezioni eccetera :hihi:) .

    Vorrei parlare un po' di università in quanto i tagli che si stanno verificando da qualche anno a questa parte e che non accennano a diminuire con la nuova riforma sinceramente si stanno facendo sentire. Ora, è facile indignarsi quando si viene toccati in prima persona ed essere indifferenti quando le questioni son lontane da noi (io ad esempio sono pro tav, ma magari lo sono perchè non abito in piemonte, mentre mi arrabbio per la questione atenei, ma magari se non fossi studente all'uni non lo farei...) quindi direi di evitare i facili slogan e di ragionare seriamente.
     
    #1
  2. Armand

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    21 Ottobre 2008

    Ventogrigio, licenziata.
     
    #2
  3. Ellanimbor

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    21 Ottobre 2008

    Per ora introduco la conversazione con una constatazione: i tagli ci sono e SI SENTONO. Io frequento la facoltà di Filosofia a Bologna e purtroppo in questi ultimi anni i servizi sono diminuiti eccome... le due cose che mi hanno toccato maggiormente sono state il fatto che la biblioteca di facoltà di filo abbia smesso di acquistare le riviste di settore e la chiusura parziale della biblioteca interfacoltà al 35 di via Zamboni.

    In particolare questo secondo fatto mi è dispiaciuto davvero molto: sebbene fosse non proprio accessibile agli studenti a causa delle operazioni che era necessario compiere per entrarvi a studiare (o forse in virtù proprio di questo) la biblioteca di via Zamboni 35 era uno dei luoghi in cui preferivo studiare: silenzio totale, tantissimo spazio a disposizione ed illuminazione perfetta lo rendevano un posto quasi catartico dove concentrarsi e stare un po' in pace. Oggi questo posto è aperto unicamente la mattina, mentre un tempo lo era anche il pomeriggio 7 giorni su 7. Un vero peccato, un peccato dovuto al taglio dei fondi.
     
    #3
    Ultima modifica: 21 Ottobre 2008
  4. oceano_di_notte

    oceano_di_notte
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    22 Ottobre 2008

    sei sicuro che c'entri solo il taglio dei fondi nella chiusura della bioblioteca universitaria? da quelle 4-5 volte che ci sono andato, non essendo di bologna e usufruendone da esterno, mi pare non lavorassero proprio in maniera eccezionale, inoltre in sala borsa una signorina gentile mi raccontò un'altra storia, diciamo più un pettegolezzo, per cui non lo riporto.

    diciamo che i talgi all'università in linea generale sono ingiusti, anche perchè è erroneo il motivo per cui sono stati fatti.

    però prova a considerare questo fatto: l'università in italia nn funziona, nel 90% dei casi non serve a nulla tranne che a farti stare più tempo dentro il sistema scuola. alcuni professori universitari hanno atteggiamenti da dio in terra e ciò non aiuta il sistema. mancano attrezzature e a volte mancano le cose elementari(chi dice carta per la stampante in segreteria?). la riforma universitaria del 3+2 ha ulteriormente indebolito l'utilità e l'efficacia del sistema universitario(praticamente non hanno fatto altro che cambiare nomi ai corsi di laurea aumentandoli a dismisura e se fai filosofia dovresti essertene accorto!).

    il mio ragionamento è questo: se un settore non funziona è normale investire in esso?
    per i nostri governanti naturalmente no, perchè hanno bisogno di liquidità immediata che l'università non potrà mai fornire.
    per me invece varrebbe la pena cercare di investire un po' più di risorse nel mondo universitario e scolastico in generale, affinchè si riesca a recuperare almeno un minimo di credibilità...
     
    #4
  5. Armand

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    22 Ottobre 2008

    L'università è diventata moralmente scuola dell'obbigo, per cui il livello (per forza di cose) si è abbassato. Il numero degli studenti è aumentato in modo esponenziale. E le strutture sono quelle che sono. Risultato? Ora abbiamo tantissimi laureati disoccupati, con in mano un pezzo di carta inutile. Non vedo la situazione facilmente reversibile, laurearsi è diventato un diritto di chiunque, e voglio proprio vedere chi è disposto a rinunciare...
     
    #5
  6. Revo

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    22 Ottobre 2008

    Mi trovo a quotarti in toto nella seconda volta in pochi giorni :D però la domanda che di conseguenza mi pongo è: allora come se ne esce? Come fanno i paesi nordici a garantire un servizio di qualità e quantità al medesimo tempo? Non è che il problema, più che altro è di mentalità e di considerazione del valore dell'università? Non è che magari è col dialogo tra gli interlocutori e non dicendo "tiriamo dritto per la ns strada" che si trovano le soluzioni?

    ah opinione mia personale, eh?
     
    #6
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    22 Ottobre 2008

    Gli ormai tristemente famosi tagli all'Istruzione di ogni ordine e grado, sono una grave e grande offesa alla Cultura Italiana!
     
    #7
  8. Armand

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    22 Ottobre 2008

    Ma quando mai. L'unica offesa alla cultura italiana è la sparizione di Arti e Mestieri. Ma continuiamo così, tra poco saremo tutti laureati e dovremo importare forza lavoro dal terzo mondo, perché nessuno sarà più capace di fare niente, e soprattutto vov vorrà... ma scherziamo? Io, laureato, che rimago a lavorare in bottega con mio padre? Eresia... che si assuma un lavorante. Oh, però sapremo tutti cos'è un buco nero... questo si che è importante.
    Ma del resto qui le frasi fatte si sprecano eh...
     
    #8
  9. JesuSatan

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    22 Ottobre 2008

    Noi scienziati stiamo nella MERDA più totale grazie a questi tagli. E ringraziamo sempre.
     
    #9
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    22 Ottobre 2008

    Infatti le stesse cose le hai già dette in un'altro topic!!!!
    E' evidente che sei lontano anni luce dalla realtà della scuola italiana e non sei al corrente della situazione attuale e delle prospettive future...documentati e ne riparliamo!!!
     
    #10
  11. the forgotten one

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    22 Ottobre 2008

    @Armand sei un coatto con la foto della moto, mi fai rosicare!!! :D:D:D:D

    scherzi a parte:

    La situazione è molto più grave di quanto ne abbia la percezione l italiano medio. Il problema di ottenere una adesione massiccia sta nell' aver gridato "al lupo al lupo" per troppi anni. Lo studente "medio" giustamente prende tutte queste proteste come allarmismi, grida nostalgiche sessantottine. Proprio ieri ne parlavo con un mio amico il quale diceva: "non mi fanno laureà così, sti stronzi che vogliono occupare..ogni occasione è buona per non studiare a fare casino!" il frutto di questo pensiero è da attribuire alle troppe cause sbagliate scelte come lotta dal movimento studentesco alternativo. Non molti riescono a comprendere la serietà di questo momento storico... un pò di terrorismo psicologico è dunque necessario per smuovere gli animi. L'Informazione poi è dì obbligo certamente, ma per riceverla bisogna avere l attenzione necessaria. Molti non vogliono impegnarsi nel capire la situazione perchè sono abituati così, sono a bituati a buttare i volantini senza leggerli, sono abituati a tirare otlre davanti una manifestazione...purtroppo si è perso il senso storico di questi atti! Come la settimana di autogestione dei licei, che si ripete ogni anno e che non ha il minimo senso, perchè fatta solo per prendersi una pausa e stare in vacanza!!!!
     
    #11
  12. the-phantom-lady

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    22 Ottobre 2008

    Non prendiamoci in giro...gli sprechi ci sono ovunque e d'altronde nè i corsi di laurea nè i vari atenei sono allo stesso livello. E si sa dove e come potersi laureare più velocemente e con voti più alti. Purtroppo l'italiano medio (e soprattutto il datore di lavoro medio o ancor meglio nei concorsi pubblici)non sa distinguere una Yale da l'università del Montana.E nemmeno il famigerato 3+2 è sempre una laurea di un livello inferiore al vecchio ordinamento. Per questo sta andando tutto a puttane, parlandoci chiaramente. Purtroppo ci vorrebbero un po' di esami di coscienza prima di fare tagli, che comunque non dovrebbero essere indiscriminati.:)
     
    #12
    Ultima modifica: 22 Ottobre 2008
  13. Armand

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    22 Ottobre 2008

    Hai ragione, ho solo una madre insegnante alle medie, un padre docente al liceo e all'università nonché autore di libri di testo e membro Associazione Insegnamento Fisica, senza contare che sono laureato. Non ne so proprio un cavolo. Tu invece sei profondamente addentro alla materia, si vede dalla profondità del tuo intervento. Ma ribadisco, frasi fatte a gogo.
     
    #13
  14. SANdMAN

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    22 Ottobre 2008

    Se guardi bene, il problema delle università è di incidenza inferiore rispetto a quello che vogliono fare per le scuole elementari (io primarie non le chiamerò MAI).

    Li vanno a fare il "danno" più grosso, dato che:
    la scuola elementare italiana è tra le prime 4 a livello internazionale, mentre le superiori e le università lasciano il tempo che trovano, come risposta, organizzazione, riscontro e piano formativo.
    Quindi invecie di far fare un salto di qualità alle due tipologia appena elencate, pensano bene di far saltare tutto il meccanismo già dalle "origini" scolastiche.

    Io ne sono collegato con la scuola superiore ne con l'università, ma faccio un ragionamento di chi MAGARI tra qualche anno porterà l'eventuale erede a scuola.(oltre al fatto che lavoro per una struttura che tutela i lavoratori e so più nello specifico cosa stanno tentando di fare, al di là delle sterili propagande che vengono continuamente propinate).

    Comunque torniamo al mio pensiero: Mi troverò, se tutto passa inosservato, che essendo "nato" come operaio, dovrò far far a mio figlio l'operaio, perchè non sarò in gradi di fargli avere un'istruzione uguale o superiore alla mia (ho il diploma di maturità), provando a dargli più opportunità di quelle che ho voluto prendere io.

    Cosa voglio dire, che SEMBRA che vogliano far passare un'INVOLUZIONE dell'educazione in Italia come metodo per salvaguardare l'istruzione Italiana.
    Ovvero sei figlio di contadini FAI IL CONTADINO, sei figlio di forani, FARAI IL PANETTIERE, sei figlio di operai, CONTINUA L'OPERATO DI MANOVALANZA DEI TUOI GENITORI ecc...

    Perchè dico questo, per il semplice fatto che a fronte di un taglio alle scuole pubbliche c'è (non si capisce come) l'ennesima sovvenzione per la scuola privata. Quindi chi ha i soldi continuerà a mandare i figli in istituti a pagamento, con forti sconti dato che pagati dalla collettività, dove riceverà un'istruzione che SPETTA A TUTTI.
     
    #14
  15. Armand

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    22 Ottobre 2008

    Guarda, secondo me se l'università tornasse ad essere la scuola elitaria che deve essere, ci sarebbero molti meno problemi. Il primo anno farebbe da filtro, così da far capire CON ONESTA' che non tutti ce la possono fare. Al posto che creare illusioni che poi vengono smentite il giorno dopo la laurea. Perché gli studenti costano. Ci vogliono le strutture per accoglierli, in e extra ateneo. Ci vogliono più insegnanti.
    E a cosa serve questa università? E' utile allo scienziato, al ricercatore? No. Perché è alla portata di chiunque. E cosa otteniamo? Cha siamo tutti laureati, solo che chi aveva le capacità non ha sfruttato a dovere questi anni, e chi non le aveva è un pessimo laureato e non sa comunque fare altro, perché di certo agricoltori, artigiani, operai, albergatori, artisti e simili (ossia la ricchezza italiana) non imparano certo a lavorare in aula.
    E' che fa brutto dire che la cultura non è assimilabile ugualmente da tutti, e allora ci si riempie la bocca di slogan demagogici che inneggiano all'uguaglianza. E uccidono il valore della diversità.

    Se si avesse l'onestà di ammettere che le opportunità devono essere uguali per tutti, non il livello raggiungibile, probabilmente i tagli non si renderebbero necessari.
     
    #15
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