Amon Amarth

Bellissimo l'ultimo album...

 

no no no per carità, non anticipatemi nulla!!! io ancora lo devo prendere!!

 

Stai scherzando? Once Sent molto simile ad Embrace?

 

Salve, non è che qualcuno sa dove posso trovare il testo di Risen From The Sea ? So che non c'entra con la discussione che state portando avanti ora, ma proprio non riesco a trovarlo. Chiaramente, per chi non lo sapesse, non c'è sul booklet di The Crusher, se no non lo chiederei così spudoratamente XD

 

Purtroppo non si trova da nessuna parte. Dalle poche informazioni che ho ricevuto il gruppo stesso ha evitato di inserire il testo perchè parlava di satanismo...

 

Che fai vai a scoppio ritardato?
Sì. Once è una mazzata sui denti in paragone, è chiaro, ma ci trovo la stessa atmosfera specie nelle parti strumentali. Poi sai ognuno è fatto a modo proprio... ci sono cose che vedi in certe canzoni che altri non vedono, è pure giusto che sia così. Sarà che essendo entrambe conclusive hanno pure quella specie di feeling catartico.

 

Eh si, ci rimugino su... Mi ricorda molto i Griffin...
Per carità, non dico che sia brutta, ma sinceramente è compe parlare di diavolo e acqua santa, di giorno e notte, non ci vedo tutta sta somiglianza. Sarà che essendo il mio gruppo preferito sono molto critico a riguardo...

 

Fen,

ne parlavo infine stasera con Alfodhr davanti ad una birra; mi consiglia di ascoltare Embrace of the endless ocean col testo perchè sotto il profilo testuale gli Amon a detta di lui son cresciuti. ancora lo scrivevo giorni fa a Fritz in un sms fulmineo mentre ascoltavo il pezzo; era come ascoltarlo la prima volta: iniziava a piacermi; "once sent" non lo sento nemmeno io qui ma non lascio nulla all'abbraccio del definitivo, nulla alla certezza monolitica di un giudizio avventato. L'ho sù in loop anch'io come te ma solo quando avrò il disco anche "fisicamente", con i testi e tutto potrò partire proprio da dove mi son perduto: dalla fine.

Solo chiedevo ad Alfo stasera "ma a Fen che gli è preso con le rappate?"; è vero, Hegg usa a tratti cadenze sospettosamente rirappabili mettiamola così io però perdona ma non vedo proprio nulla di negativamente esasperante nella parte centrale del disco. Mi dirai: è immediata!troppo! risponderò che è vero sì, è dannatamente così e mi piace
Mi dirai che la struttura è troppo semplice per lo stile degli AA allora provo a ragionare: forse la struttura di un pezzo come Varyags of Miklagaard (che non posso farci niente: venero)poteva essere più complessa e potente; posso starci MA l'idea di fondo, la melodia pensata è dannatamente drammatica e trasacinante:è azzeccata e non suona fredda e di puro mestiere (diversamente da The Hero che non riesco a digerire molto o meglio: la ascolto infinite volte ed altrettante la dimentico: oblivio).

Ed infine la domanda che rimuginavo in macchina stasera andando dai ragazzi:

Fen tu hai un approccio alla musica molto diverso dagli AA; quando la scrivi insieme agli altri credo sia un discorso intimo e diverso da quello che puo essere per Hegg e soci tenendo conto di un fattore: il LIVE.
Hai insistito molto su questo aspetto: pezzi per il live; pezzi dietro i quali si schiera immediata e nutrita la prima linea berserkr del pogo visionario e pazzo.
Ora ti chiedo, chiedo un po a tutti: quanto questa dimensione di "certezza live= uscita album= tour" puo incidere negativamente sulla creatività di un gruppo? quanto positivamente? e ancora dov'è un equilibrio se è giusto ricercarne uno?
Once sent era più grezzo e visionario no? quanto questo fattore live dettato dal consolidato nome e richiamo puo incidere realisticamente sull'ispirazione per un album targato AA 2008 09?

Ate, a voi.

 

Guarda, io mi rendo conto che hai la cecità di chi vuole che il proprio gruppo rimanga ancorato a una sonorità specifica e qualunque tipo di mutamento viene considerato un obbrobrio. Il mondo del metal è pieno di fan intransigenti. Per questo per esempio non sei tipo da amorphis.

Anche io ero così, ma ho passato da tempo quella fase perché tutto cambia, ed è inutile considerare ogni spostamento uno schifo. Bisogna vedere dove si trova la tua linea di confine. La mia si è allargata molto dall'intrasigentismo assoluto che avevo a metà degli anni 90, grazie anche alla contaminazione del black, che rimane il genere che ascolto di più e che evidentemente mi ha portato per mano a cambiare vedute (incredibile, considerando che il black è considerato in assoluto il genere più intransigente da chi è rimasto con la testa a 15 anni fa).
Anche fare il recensore mi ha costretto a guardare più avanti di quanto volessi: sono 8 anni che recensisco dischi e alla fine devo guardare le cose con un'ottica non solo mia, ma anche del pubblico. Quest'apertura mentale forzata è poi stato sempre più difficile dividerla dal mio "oltranzismo" e alla fine ho cambiato modo di vedere le cose. Non a caso, guarda anche in questo topic, chi non è cresciuto a pane e once sent from the golden hall giudica quest'album un capolavoro. Quella è la gente a cui bisogna stare attenti e dalla quale forse imparare per avere un approccio un po' più sereno ai nuovi album. Sarebbe figo dire "non è tutto esattamente come once sent quindi l'album fa cagare" - mi attirerei l'amore dei fan di vecchia data ma fallirei nella vita. Si vede che sto invecchiando eh ;9

Forse un giorno succederà anche a te, fino ad allora... preparati a non essere mai soddisfatto di una band che ha fatto più di 3 dischi. In bocca al lupo

 

Gliel'ho chiesto di persona. Era il 2002, i babbioni di TM lo ricorderanno (anche se tutti i presenti - alextheprogman, hogan steel e roberto/keledan non sono più utenti attivi del forum). La risposta di giovanni hegg fu che si "concentravano esclusivamente sui live". Ok, sono passati 6 anni e quindi la risposta è da considerarsi ufficialmente obsoleta, ma non-ufficialmente direi che non lo è.
Gli AA contano molto sull'immagine e non ti scordare che i LIVE sono il miglior mezzo di promozione per tutte le band che non si chiamano Bathory. Questo a mio modesto parere è anche il motivo principale per cui Hegg ha calcato molto sul growl da vichingo cattivo fino a rovinarsi la voce.

Ti faccio un esempio così, per alleggerire l'atmosfera. Arisentiti tutto l'ultimo album. Poi prenditi Once Sent, metti la 3 e sentiti il celebre "Without Fear I Die!!". Poi stoppa e chiediti: "negli Amon Amarth del 2008 come verrebbe pronunciato?". Quello che non volendo ti sentirai nelle orecchie è la differenza sostanziale degli AA di 10 anni dopo.

Per quanto riguarda il vikingrap. Non mi infastidisce il fatto che abbia semplificato le strutture delle canzoni, non è che gli AA siano mai stati dei fulmini di guerra in termini di complicazione. E' proprio che non ci sta. E' un formato 'alieno' agli AA e io credo che a) sia stato fatto ancora per l'accessibilità da parte del pubblico e b) probabilmente per via della stanchezza dell'ugola di Hegg. Devo ancora articolare un po' meglio le mie idee a riguardo.

 

Come anche io avevo detto gli Amon in FoN avevano capito che o cambiavano qualcosa o diventavamno dei cloni di se stessi.
WOODS non mi ha conquistato poi molto, però come afferma pure la band nelle varie interviste, è stato un album di passaggio e infatti si sente.
Questo Thunder God che mi è finalmente arrivato lo reputo superiore e più coinvolgente.
Proprio perchè ora più consapevoli e maturi di cosa voler fare rispetto 2 anni fa.

Guardians è l'unico brano che non mi convince ma chissà forse mi catturerà.
La title track vabbè un pezzo stupendo ma qui ormai lo conosciamo tutti.
Mi ha colpito Live for the kill, molto epica e poi grande il tocco dei violoncelli, ripeto sembra un pezzo da colonna sonora, quando si vedono quelle scene a rallentatore epiche e drammatiche,

Ottima anche l'ultima traccia, bella strutturata, parlando invece della parte centrale dell'album, che sembra non convincere diversi utenti. me intriga.
Sono brani che crescono con gli ascolti e piano piano ci trovo semre qualcosa di nuovo.

Ottimo album da una parte che ti prende subito ma no come WOODS ,e dall'altra ha i suoi pezzi che solo con il tempo si aprezzeranno totalmente

 

Allora, io faccio parte della categoria di coloro che hanno scoperto gli Amon Amarth con WOOOS, trovandolo (e qui so che mi prenderò una badilata di insulti :grin il lavoro migliore della loro discografia, o meglio, quello che personalmente preferisco.
Questo, avendo io alle mie spalle un background prevalentemente pauer, presumo che dipenda tanto dalla sua immediatezza, ovvero tracce brevi (ecco: forse un pò troppo..) con un gusto epico-melodico unico, e soprattutto, da due fattori che per me ultimamente stanno diventando sempre più importanti, ovvero una produzione pulitissima e la voce, e qui quella di Hegg è molto più accessibile, più "morbida" e profonda rispetto agli album precedenti, quando era più selvatica, e per me un pò più ostica.
Che sia frutto di "aiutini" della tecnologia moderna, o di una scelta mirata, non lo so, ma personalmente è una voce che mi ha conquista subito, come l'intero WOOOS che, per il mio gusto personale, rasenta la perfezione, con tracce variegate, sia come velocità che attitudine, tutte distinguibili l'una dall'altra, senza nessun riempitivo, con una media qualità-canzone altissima dall'inizio alla fine.
Ecco, questo manca per me nel nuovo album.
Tracce come No fear of the setting sun e The Hero le trovo deboli, buone songs certo, ma lungi, a mio parere, di essere all'altezza di quelle che le hanno precedute. Discorso simile per Live for the Kill, a cui non basta il pur riuscito apporto "Apocalyptico", e per Embrace of the endless ocean, annunciata come "suite" come avevo letto da qualche parte e da cui mi aspettavo un pò di più (non molto, eh) in termini di complessità di struttura.
Per questo qualche post fa avevo parlato di calo nella seconda metà, anche perchè le prime tracce sono ottime davvero, su tutte la darktranquillica, a tratti, title track, poi Where is your God?, in cui si respirano rabbia e odio allo stato puro, e le epicissime Varyags of Miklagaard, dotata di giri di chitarra da paura, e Tattered Banners and Bloody flags.
Ecco, davvero sono il solo ad apprezzare questa song? L'incedere marziale delle strofe, con quelle raffiche di doppio pedale, e poi un fantastico giro melodico delle chitarre che accompagnano un ritornello dal pathos epico quasi sognante... ah, una sola parola.. sbav...

Vabè sono stato un cincinino prolisso, ma penso di essermi spiegato
Questo è il mio giudizio al momento, aspettiamo i testi e soprattutto ripetuti ulteriori ascolti.

 

Fose perchè amai WOOS e il suo stile trovi alcune canzoni deboli, ma forse con gli ascolti chissà....anche io ci sono 2-3 brani che per ora non hanno fatto vreccia subito, ma attendo almeno una settimana prima di un giudizio vero e totale

 

Fen lo farò con calma; e con calma verrò a dirtene con dovizia. Tuttavia uno squarcio intuitivo si apre subito sul vikingrap: se ho inteso la tua osservazione si tratta di tirate vocali più corte (certo più cavernali) di contro a strofe in cui precedentemente le parole erano più tirate in lungo richiedendo quindi un'estensione del growl più potente ed estesa; sicuramente è ovvio ma non ci avevo ancora fatto caso con questa lucidità.

PS: quoto il "me intriga" di Gandalf sulla parte centrale anche se di contro devo dire che è stata la più immediata e quella che ha rivelato subito cong li ascolti (ma preciso; parlo di due sole canzoni in questo senso: Varyags e where is your God?).

PEr la conclusione Embrace of aspetto i testi; aspetto un formato disco decente con le tracce ben deflagrate dentro.

Poi a maggior ragione dopo tante ultime osservazioni è decisivo ascoltare il live del digibook.

Fattoree LIVE: nel 2002 puntavano ai LIVE come obiettivo da consolidare (forse?) quindi ancora c'era una fase borderline in sede creativa; ora come dici tu Fen, non ufficialmente, essendo ufficialmente scontato il live tour dopo ogni album roboantemente annunciato manco fose un evanghello, in fase creativa si è fatto schiacciante questo elemento; Hegg sarà sempre stato sincero ma credo siano due le vie al bivio: o prima o poi inizieanno a clonarsi freddamente oppure come conseguenza di un cosciente percorso artistico decisamente intenso inizieranno a proporre qualcosa di diverso veramente: e qui va a favore di questa tesi l'osservazione di Alfo sui testi e quella di Gandalf sulla maggior consapevolezza dopo l'album "del riscatto" With oden.

 

Sì, è più o meno quello che penso io. Per quanto riguarda il live (risposta veloce) loro si riferivano proprio agli album e immagino che fosse la loro priorità proprio in virtù del fatto che ai tempi non se li cagava nessuno e che per portarli a Bresso nel 2003 si attivò in via del tutto non-ufficiale una responsabile dell'audioglobe (mi pare?) perché nessuno li voleva...
A dopo.