Anticristianesimo

Perchè il cristianesimo è quello che più è presente nella nostra vita dalla nostra nascita in avanti.
In soldoni: del giudaismo, dell'islamismo, del buddismmo, dell'induismo QUI ce ne si sbatte le palle.
E' lo stesso motivo per il quale qui uno se ne strasbatte del partito socialdemocratico tedesco, o della yakuza, non so se sono chiaro :P
Non per questo mi professo anticristiano.

 

L'omosessualità è contro natura.

Al contrario tenere in vita una "cosa" che non sente, non vede, non parla, non si muove, non respira senza una macchina attaccata... da 16 anni, con una serie di prove inconfutabili sulla sua IMPOSSIBILITà di recupero... tutto ciò non è contro natura, no.

 

....ma bentornato!!!

 

avevo già risposto su 'sto punto agli altri 3 che mi hanno detto la stessa cosa.
ringrazio anche te per la chiarezza.

avevo più o meno l'idea che fosse così, ma sono (lo ripeto) felice di averne discusso e ragionato.
ho anche tratto qualche mia conclusione, che essendo personale vale poco o nulla, ma che speravo di trarre... perché discutere serve a questo, e forse cercavo questo.

Grazie ancora

 

Citazione: Originalmente inviato da Dreki
appunto.
qualunque religione.
però ci si battezza "anticristiani"
perché?

E il cristianesimo (e/o cattolicesimo) fa di tutto per influenzare, volenti o nolenti, la vita di TUTTI gli italiani, e non solo.
Tramite gli "editti" del papa e di vescovi e cardinali vari, tramite le varie "associazioni" che si ispirano ai valori cristiani ( ), a.c., c.l., ecc... tramite altri tipi di "associazioni" che controllano in modo silenzioso (ma non troppo) il potere politico ed economico di questo paese.
Che in teoria dovrebbe essere laico...
Senza parlare di altri argomenti di natura criminosa del passato remoto, prossimo e del presente che conoscono anche i sassi.
Di natura sono per l'"uomo" (in senso lato, ovviamente) e contro qualunque forma di religione, associazione e organizzazione.
Ancor più se queste tentano e cmq riescono in qualche modo ad influenzare la mia esistenza o quelle di altre persone, contro la loro volontà (cosciente o incosciente).
Per questo, rifacendomi alle tue parole, non mi professo anticristiano, ma sempre più anticlericale.
Con pochissime, doverose eccezioni, che, come sempre, si possono trovare alla "base", tra i "soldati semplici".
Anzi, solo tra "qualche soldato semplice".
Per questo, cmq, non tollero neanche le altre religioni che vogliono imporre nel nostro paese il loro modo di credere.
1- se provassimo noi a fare lo stesso a casa loro, ci lascieremmo la testa
2- ne abbiamo già abbastanza della "nostra", grazie!

 

banale,ma è che la realtà stessa a essere contraddittoria:ad esempio la microbiologia è progresso,ma ci puoi fare sia le armi batteriologiche sia le medicine.

 

la scomunica è una "sanzione" spirituale,se uno vuole, fa come gli pare.
Quanto alle tue domande,ritengo che certe scelte individuali abbiano un'influenza su tutto il corpo sociale, e nel caso degli esempi che fai, un'influenza dannosa.

 

Tralasciando la disciplina delle convivenze fra gay (che ormai parlarne mi ha fatto due patagarroni così ) non vedo cosa ci sia di così dannoso nel far decidere a una persona come vorrebbe essere trattata in caso di coma irreversibile, o se porre fine alle proprie sofferenze in caso di malattie particolarmente dolorose. Capisco che fra i cattolici ci sia il mito della croce, ma qualcuno dovrebbe spiegare loro che mito e obbligo sono due parole diverse.

 

Movimenti, grazie. Non associazioni. Le associazioni sono quelle di pescatori, giocatori di dama, cacciatori. Ormai non chiedo più nemmeno il rispetto, ma almeno sapere di cosa si parla.

Ah, per inciso io sono una bestia rara, e con me i miei amici: sono di cl e mi ispiro ai valori cristiani ()

Toh, anche io. Tutta la mia persona, come uomo, è stata valorizzata dal Cristianesimo, nello strumento del movimento di CL. E io stesso ho come interesse la grandezza umana di ogni persona.

Ah, di soldati semplici ce ne sono e persino più semplici di me

 

Consiglio a tutti una lettura molto attenta de Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupery.
Per il resto ogni cosa procede come deve procedere e non c'è niente di nuovo sotto il sole.

 

l'ho letto ed è un libro di una dolcezza sconvolgente, ma ha anche infinite chiavi di lettura

 

La solita solfa del relativismo che non porta a nulla: tra queste infinite deve essercene una sola vera, altrimenti hanno tutte lo stesso valore, ossia sono tutte vere e false allo stesso tempo e dunque il libro non dice niente (o tutto e niente, che è la stessa cosa).
Il Piccolo Principe non avrebbe mai permesso questo, era un tipetto molto in gamba che ricercava la verità nelle cose e nelle persone che incontrava.

 

sai rover, io ti invidio.
sei cosi convinto delle tue certezze che davvero ti invidio.
lasciando stare i discorsi su arroganza e totale assenza del rispetto altrui di cui ti ho già parlato, davvero sinceramente..beato te che sei cosi certo e sei cosi convinto che ogni cosa nel mondo sia certa.
io non ne sono capace.

però attento...troppa certezza a volte può essere controproducente
basta una piccola crepa e crolla tutto
(anche qui vissuta quasi in prima persona, visto che un mio amico, quello che frequenta i padri comboniani, era come te...certezze dappertutto neanche un dubbio...poi TAC ne è caduta una che lo ha terribilmente sconvolto, e quando dico sconvolto vuol dire che per un tot di mesi sembrava un povero deficiente che non sapeva stare al mondo, si è trovato catapultato nella realtà, soffrivo io per lui).

 

Ma perché ce l'hai tanto con il relativismo? Poi, non è stato messo in discussione qualche prinncipio morale, ma semplicemente un interpretazione di un libro.

Comunque, quello che penso io è che una verità assoluta non esiste (o meglio, la verità e il mondo stesso, e le leggi che lo regolano), e quello che esiste ognuno è libero di interpretarla secondo le proprie opinioni. Questo mio convincimento deriva anche dal fatto che decidere con la mia mi sembra la liberta più preziosa che ho, e anche se posso sbagliare, mi sento più libero, e più in pace con me stesso. Non so se riesci a capire quanta libertà può dare pensare e valutare con la propria testa, ma ti posso assicurare che ti rende felice e orgoglioso (ma lo so, l'orgoglio per voi è un peccato, quindi non va bene).

 

Io ne ho di dubbi di tanto in tanto. Anche grandi. Piccola crepa? A me nel cuore e nell'anima si sono aperte voragini di dolore per la mia fede e per la mia vita altro che piccola crepa: ci sono passato attraverso e ci sto tutt'ora passando e la mia fede e le mie certezze ne sono uscite e ne stanno uscendo più che mai rafforzate altro che crollate. D'altronde questo è il cuore della fede cristiana: per crucem ad lucem...la fede, la salvezza e la redenzione passano inevitabilmente per la croce. E non molti sono quelli che hanno le palle di prendere la propria croce dignitosamente sulle spalle, non pensiate che sia una cosa facile vivere la fede, anzi...è roba tosta...i più si limitano a trascinare le proprie croci, o a lagnarsi di continuo, o a sotterrarle facendo finta che non esistano e a sfuggire in tutti i modi e a riempire il vuoto con ogni cazzata pur di non pensare e di non affrontare la realtà. Non sono il caso di chi si rifugia nella (falsa) fede per scacciare domande scomode sulla vita. Al contrario queste domande sono andato sempre a cercarle. Il dolore, la perdita, l'assurdo li ho guardati bene in faccia senza che sto a raccontarvi i cazzi miei su un forum come piace fare a molta gente. Chi si tappa le orecchie e copre gli occhi per non vedere mi pare altra gente.
Non vivo al di fuori della realtà come insinui Prete del Metallo, ma solo guardo alle cose con occhi diversi. E quando ho dei dubbi ho Qualcuno a cui chiedere (un Amico di cui mi fido totalmente e che amo) invece di fare mille e mille ipotesi e tentativi nel buio da solo.
Se soffrivi per questo tuo amico avresti potuto pregare per lui chiedendo al Signore di illuminarlo e di dargli forza.
Tu non ne sei capace: non è affatto vero. Tu non vuoi esserne capace. Non ne sarai capace fino a quando non inizierai a lasciarti alle spalle le tue opinioni, le tue convinzioni, le tue ipotesi, i tuoi tentativi di aggiustarti la vita con le tue sole forze. Devi abbandonarti, fidarti, lanciarti nel buio. Cavolo è come quando fai un salto dal trampolino per la prima volta, stai lì e dici affogherò mi faccio male me crepo ma poi che succede ma se forse però buttati e basta diamine e vedrai che ti diverti e ti senti meglio dopo averlo fatto.

Perchè se tutto è vero e falso allo stesso tempo niente può essere nè vero nè falso. E perchè la verità non si misura con le cifre. Non c'è un pò di verità qua e un pò di verità là, c'è solo LA Verità, unica per sua natura. (Che poi nella realtà effettiva, che è divenire, ci si possa trovare a metà strada tra il vero e il falso o che nei sentimenti ci può essere a seconda del modo un diverso grado di verità è altra cosa).
L'interpretazione: per quanto riguarda l'Arte ci possono essere milioni di interpretazioni ed alcune di esse possono cogliere più di altre aspetti veri ma in conclusione una e una sola deve essere vera poichè l'Arte ha, per sua natura, a che fare con la Verità. La grande Arte non è mera espressione del sentimento del singolo artista ma custodia della Verità.

Si, riesco a capire benissimo cosa è la libertà e cosa è scegliere, perchè sono libero. Essere liberi significa conoscere la verità e non essere influenzati da niente. Puoi essere libero solo se conosci la verità: come potresti esserlo altrimenti? Se non conosci la verità sei costretto a fare ipotesi sulla realtà e a comportarti secondo queste ipotesi che fai; ma non hai alcuna certezza fino a quando non verifichi del tutto l'ipotesi. Così non fai che effettuare una serie di ipotesi e di verifiche di continuo...se questa la chiami libertà...Libertà è dire: vedo chiaramente di fronte a me il Bene e il Male e faccio la mia libera scelta essendo consapevole delle conseguenze e delle responsabilità della mia scelta. Non è la prima cosa che mi viene in mente la dico o la faccio.
L'orgoglio non è peccato in senso assoluto nel senso di fierezza e senso della propria dignità: io sono orgoglioso di essere cristiano cattolico. E' peccato se si supera la misura o se si è orgogliosi per qualcosa che non è buono.