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Il P2P oggi

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da Daniele "dani66" D'Adamo, 23 Maggio 2007.

  1. Journey

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    Class & Melody / Il Bro'

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    26 Agosto 2008

    P2P, pericolo per chi scarica giochi
    Fino a 16 mila sterline chieste per un videogame pirata. Il risarcimento record è per un download di Dream Pinball. Le aziende sono al grande attacco, nel Regno Unito.

    Scaricare videogame non è mai stato così pericoloso. Soprattutto nel Regno Unito, per opera di alcune aziende che però potrebbero decidere di estendere presto la propria azione anche da noi. Una ridda di produttori di videogame ha cominciato un’azione legale in coro contro chi scarica o condivide videogame. Hanno intimato direttamente 25 mila famiglie britanniche: o pagate un risarcimento di 300 sterline o vi portiamo in tribunale. È un po’ com’è successo da noi con il caso Peppermint, che però poi si è esteso - prima di essere bloccato dal nostro Garante della Privacy - anche ad aziende di videogame. Tra cui Techland, che è una delle protagoniste dell’azione ora in corso nel Regno Unito, insieme con Aari, Topware, Interactive, Reality Pump e Codemaster.

    Si sono avvalsi dello studio di avvocati Daveport Lyons. La prima vittima ha subito un destino peggiore: è una donna disoccupata e madre di due bambini; le hanno chiesto 16 mila sterline di risarcimento per un download pirata di Dream Pinball (di Topware). Ha inciso il fatto che il gioco in 15 giorni ha venduto 800 copie ma è stato scaricato 12 mila volte.

    Hanno ottenuto i nomi delle famiglie facendo causa ai provider Internet, appunto com’è avvenuto da noi, e si sa che nel Regno Unito la privacy è meno tutelata che in Italia (Londra trabocca di telecamere). Hanno ottenuto dai provider un ulteriore gruppo di 5 mila nominativi, a cui pure chiederanno un risarcimento.

    Il caso fa scalpore non solo per le modalità "carro armato" con cui le aziende sono arrivati a contattare direttamente gli utenti per avere un risarcimento, ma anche perché l’industria dei videogame in passato è stata poco protagonista di azioni di questo tipo, prerogativa invece dei discografici e dei produttori dei film. In particolare RIAA (i discografici USA) si è distinta per cause contro i singoli utenti peer to peer, laddove invece in Italia ci si concentra di più sui gestori dei server. La strategia di RIAA l’ha resa piuttosto impopolare e per la prima volta, la settimana scorsa, ha avuto un effetto collaterale:è stata condannata a pagare 108 mila euro di risarcimento a una donna accusata ingiustamente di download pirata.

    [Fonte: MyTech. Articolo di Giulio Boresa]
     
  2. Sixx77

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    26 Agosto 2008

    Raffomaster
    invece scaricandolo non do neanche 20 centesimi....

    Una grande impresa sociale e a favore del lavoro...

    Infatti...
    Rovinare tutti gruppi che abbiano pochi o tanti soldi.

    Nessuno "sbandiera" perchè tutti hanno capito che è una pessima pubblicità...

    Vedi i Metallica che vennero additati da tutti come tirchi di fronte a Napster quando avevano perfettamente ragione e facevano l'interesse di tutti e non solo il loro...

    In realtà tutti si lamentano di File sharing... Lo hanno fatto i Kreator, i Gotthard, addirittura i Raphsody hanno detto che se loro fossero nati qualche anno dopo non sarebbero arrivati a pubblicare il terzo disco...

    Non mi pare proprio gente che ha rapporti miliardari con le proprie label... anzi...

    1)Perchè un prodotto che viene messo in vendita lo si paga, o almeno, le persone oneste lo fanno... per cui se lo trovi "a meno" non è un problema, ma se te ne impossessi in modo illecito allora la risposta vien da se.

    2)Perchè la musica non è un tuo diritto! è frutto del lavoro e dell investimento di qualcuno(autore,produttore,etichetta,ecc ecc) e quindi, se si è persone oneste, lo si deve pagare(a meno che non venga regalato!).... se costa troppo semplicemente, oltre a non rubarlo, non lo si compra!
    Niente di più semplice!

    che i CD costino uno sproposito nessuno lo nega... ma non è giustificazione per un illecito!

    Perchè?? danneggiare sia gruppo che
    etichetta rubando il prodotto è giusto???

    Cos'è?? un specie di "mal comune mezzo gaudio"??

    Belle parole...
    Ma nessun prezzo è competitivo con lo zero!

    Se i Cd costassero 10 euro(prezzo onesto e giusto) la gente li scaricherebbe comunque...

    Il problema è che esiste gente che suona lo stesso genere dei Finley anche senza avere claudio cecchetto dietro...

    I Finley esistono perchè esiste gente modaiola a cui la gente che non sa suonare e cantare piace.... punto...

    tutto ciò esisteva prima come esiste adesso... solo che adesso anche le proposte decenti sono di gran lunga penalizzate.
     
  3. Journey

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    26 Agosto 2008

    Pirate Bay, è giallo sull’IP spia
    Arrivano le repliche di FastWeb e di FIMI a gettare acqua sul fuoco delle polemiche. Che però proseguono, mentre si apprende che il redirect è stato modificato, forse per placare le accuse di violazione della privacy

    Il caso Pirate Bay continua a infiammare gli animi e adesso è arrivata una replica delle parti finora restate sotto il fuoco delle polemiche degli utenti, cioè i provider e l’industria discografica.
    FastWeb ha emesso una nota per rassicurare gli utenti, dove spiega due cose: primo, che “Il magistrato ha imposto a tutti gli ISP operanti in Italia di inibire le connessioni dei loro clienti, sia lato Dns che lato IP. Una disposizione della Polizia Giudiziaria richiedeva inoltre il reindirizzamento delle connessioni verso una pagina web da loro indicata”.

    “Non si può pertanto attribuire alcuna responsabilità a FastWeb per il reindirizzamento verso un IP sul quale l’azienda non ha alcun controllo”. Indirettamente, così, FastWeb conferma che quell’IP (facente capo a un sito dei discografici) non era specificato nel provvedimento del giudice. Ma era solo nell’ordine della Guardia di Finanza.

    È proprio questa l’accusa che ora rimbalza tra molti blog: di essere andati oltre il provvedimento del giudice, violando la privacy degli utenti. A riguardo, gli utenti vogliono vederci chiaro, si legge sul blog di Alessandro Bottoni: “Noi del Partito Pirata, insieme ai colleghi di ALCEI (e accompagnati da una mezza dozzina di avvocati specializzati in questioni di rete), stiamo andando a chiedere chiarimenti a FIMI ed ai provider attraverso il Garante delle Comunicazioni e la Magistratura ordinaria”.

    La seconda cosa che aggiunge FastWeb è che il reindirizzamento è stato modificato. “Su indicazione della Polizia Giudiziaria, è stato sostituito con un altro indirizzo IP recante una pagina bianca di errore generico invece della precedente pagina di cortesia”.

    Mvp Network
    ha analizzato il reindirizzamento e ha visto che, in modo anomalo, ora punta su localhost (cioè alla macchina dell’utente). FastWeb comunque è rassicurante: la struttura della sua rete - ricorda- (essendo sotto Nat) impedisce di risalire all’identità dell’utente. Questo non vale però, com’è ovvio, per gli altri operatori che hanno fatto il reindirizzamento verso l’IP dei discografici.
    Dai quali è arrivata inoltre una replica e una minaccia, per bocca di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana): le accuse di raccolta dati personali sono definite “una buffonata colossale che non tiene conto del fatto che ci si trova di fronte ad un procedimento penale seguito dalle forze dell’ordine e dalla magistratura con provvedimenti emessi da magistratura e dalla polizia giudiziaria che non consentono alcuna iniziativa autonoma da parte di privati e che questi ultimi, anche se coinvolti sul piano tecnico, sono comunque soggetti al controllo delle autorità che stanno seguendo l’indagine contro i titolari del sito svedese”.

    “Le accuse - prosegue FIMI - mosse all’industria sono pertanto prive di alcun fondamento e porteranno solo a denunce per calunnia e diffamazione nei confronti di coloro che in maniera strumentale stanno cercando di creare ad arte un caso che sposti l’attenzione dal fatto principale che è oggetto dell’azione giudiziaria promossa dalla Procura di Bergamo: l’attività illegale e il conseguente blocco di Pirate Bay per violazione delle norme sul diritto d’autore”.

    [Fonte: MyTech. Articolo di Giulio Boresa]
     
  4. VentoGrigio

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    1 Settembre 2008

    Mah, io su sto punto non sono per niente d'accordo: la musica, come i libri, è cultura e in quanto tale dovrebbe essere il più possibile accessibile. Perchè per esempio i libri sono detassati e pagano l'iva al 4% e i dischi no? E qui ci sarebbe da fare anche una parentesi enorme sul prezzo eccessivo di molti libri, soprattutto scientifici. Il problema è lo stesso: costano un occhio e la gente li fotocopia.
     
  5. Sixx77

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    1 Settembre 2008


    Per me lo è stata...
    Coi Guns era diventato famoso per esser uno che andava sempre controcorrente...

    e anche ora lo ha fatto... Solo che il fatto che andando contro corrente ha perfettamente ragione dovrebb essere indicativo dello stato delle cose.

    Tutti gli "artisti" sono contrari a File sharing ma non tutti lo ammettono proprio perchè sarebbe un pessima pubblicità andare contro gli "interessi" dei Fan.

    La reazione avuta a questa notizia non è nient'altro che la conferma.
     
  6. Sixx77

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    1 Settembre 2008

    Ma in ogni caso rimane... Poco o tanto che sia la cultura si paga... perchè con la cultura(libri o dischi che siano) non ci si riempie lo stomaco, non ci si ripara dalla pioggia e non si guarisce dalle malattie.

    Quindi è ben distante dell'essere un diritto.
    Semmai si può mettere in discussione il fatto che lo stato o chi per esso paghi per renderlo gratuito o facilmente fruibile al popolo...
    ma qualcuno in ogni caso l'opera la deve pagare.... perchè è giusto così, è giusto che per un lavoro uno venga pagato!

    a meno che non sia l'autore stesso a decidere di "regalarla"!

    Non saprei,
    Immagino perchè si considerano i libri più Educativi, formativi e più "cultura" in linee generali di quanto lo sia la musica!

    ... e in termini generali sono anche d'accordo!

    Non posso che essere d'accordo, sopratutto per i testi scolastici...
    ma ciò dal mio punto di vista cambia molto!

    per quanto "illecito"(sempre seconda che l'autore sia d'accordo! anche io lo feci con il benestare dell'autore che era un mio professore!)fotocopiarsi un libro per motivi di studio lo vedo un discorso ben diverso dallo scaricarsi la musica secondo canali non scelti dall autore o proprietario dei diritti.

    anche perchè tra un mio disco e un libro di chimica industriale(per fare un esempio) vedo una notevole differenza.
     
    #621
    Ultima modifica: 1 Settembre 2008
  7. F.B.8.

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    1 Settembre 2008

    certo che è proprio da stronzi prendere un tizio su 10000 e fargliela pagare salatissima anche per tutti gli altri... boh...
     
  8. Sixx77

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    1 Settembre 2008

    credo proprio di si...

    Ma è sempre meglio che non farla pagare a nessuno!
    di sicuro è più "educativo"!
     
  9. F.B.8.

    F.B.8.
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    1 Settembre 2008

    si però bisogna trovare un compromesso... così hai rovinato la vita di un uomo per poi non ottenere praticamente nulla... bisognerebbe prendere provvedimenti meno catastrofici ma più "distribuiti"
    poi certo, slash che dice che spera che resta a marcire in prigione... ma magari ce marcisse pure lui sto tossicodipendente del cavolo! (perdonate lo sfogo :innocent:)
     
  10. VentoGrigio

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    1 Settembre 2008

    Quindi stai dicendo che una persona povera non ha il diritto di impossessarsi della cultura come gli altri? Sembra da queste parole che istruirsi sia un privilegio della parte economicamente privilegiata della popolazione.
     
  11. Sixx77

    Sixx77
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    2 Settembre 2008

    Ventogrigio
    Discorso spinoso... Comunque decisamente estraneo al discorso di condivisione illecita di File Musicali.

    Lo stato Garantisce, con la scuola, già una cultura di base... Tralasciando il discorso sulla qualità e su tutte le pecche che ovviamente ci sono.

    Me nulla è "gratuito"... giustamente!

    Sostenere che anche chi non ha grossi mezzi debba poter accedere a certe opportunità è sacrosanto...
    Ma secondo certi limiti.

    Non significa che io debba poter avere gratis tutto il lavoro altrui solo perchè mi nascondo dietro la parola "cultura", primo perchè cosa sia cultura e cosa no è spesso questione di opinione, e secondo perchè se si ha un PC e una connessione non si vive certo in mezzo ad una strada per cui difficilmente si fa parte di una categoria "con mezzi limitati", terzo, per quanto mi riguarda la musica è cosa nel 99% dei casi "esterna" al discorso Cultura... in linee generali.

    Morale di tutto: Il tuo discorso è corretto solo se regolamentato, perchè "autoregolamentarsi" a seconda dei propri interessi economici è un illecito.... e giustamente!
     
  12. miklos

    miklos
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    2 Settembre 2008

    Straquoto. E purtroppo leggo in giro affermazione del tipo "i libri" ,"la musica" non sono il pane, non sono una necessità e si può vivere senza. Posto che è fondamentale riconoscere agli artisti un compenso per la loro arte, specie ai giovani che dedicano tempo e risorse, vedere figuri cinquantenni con ville dorate piangere miseria mi desta solo disgusto. Come è già più volte ripetuto in questo topic non si deve combattere l'innovazione ma adeguarsi, non lanciandosi sempre in paragoni con altri settori. La novità va gestita in quanto tale.
     
  13. goatsnake

    goatsnake
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    2 Settembre 2008

    io sinceramente senza musica non potrei vivere, e non lo dico così per dire
    in questo caso cosa dovrebbero fare? l'esenzione come per il ticket in ospedale?
     
  14. Sixx77

    Sixx77
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    2 Settembre 2008

    I cinquantenni con Ville dorate lavorano esattamente come tutti...
    E se si lamentano che il loro lavoro finisce in vacca per colpa di uno, dieci o 1 milione di str...zi ladri fanno solo bene...
    Indipendentemente dal numero di ville dorate e di ferrari che possiedono.

    Io i concetti moralistici o pseudo demagogici stile "loro sono ricchi e noi poveri quindi posso scaricare" li abbandonerei in partenza...
    anche perchè qualsiasi discorso di questo tipo ci si può rigirare contro come un boomerang in qualsiasi momento.

    cosa ci sarebbe di sbagliato??
    cosa significa??
    Che io devo poter avere gratis tutto ciò che voglio perchè tutto "potrebbe essere cultura"??

    Devo poter aver disporre de "I promessi sposi" come "Si fa presto a dire pirla" o gli "Abruptum" come la Nona di Beethoven indistintamente??
     
  15. miklos

    miklos
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    2 Settembre 2008

    Esatto lavorano come gli altri con la differenza che hanno guadagnato giusto un pò di più di un muratore e hanno ben poco da lamentarsi. Perlomeno io non lo farei visto che mi sembrerebbe di aver avuto già abbastanza dalla vita... è ridicolo vedere gente che non sa nemmeno come spendere i soldi che gli sono piombati dal cielo, piangere miseria. Se per te è demagogia :)

    Non è scritto da nessuna parte che una rockstar o un calciatore (mettiamoci anche loro) debbano guadagnare più dell'intero PIL di alcuni stati. E' successo così per una fortunata coincidenza storica ed è una situazione benissimo reversibile, il destino (o meglio il mercato e la legge della domanda) muta e non sempre a proprio favore.

    Purtroppo sono tempi in cui la figura del mecenate è stata sostituita da quella più discutibile del discografico.

    Citi Beethoven e Manzoni, vedi l'arte esisteva anche senza le major e senza milioni di persone pronte a comprare. ;)

    Preciso: tutto ciò ammesso e non concesso che ci sia un danno effettivo, visto che è tutta da dimostrare l'equazione disco scaricato da 1000 persone = tutti e 1000 lo avrebbero comprato.
     
    #630
    Ultima modifica: 2 Settembre 2008

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