Judas Priest

Ciao ragazzi, sapete che è nata una nuova band?
Si chiamano Judas Priest, il loro primo album si chiama Nostradamus: pensate disco d'esordio di due ore, dopo ben trentasette anni di gavetta nei pub.
Copiano un po' gi Iron Maiden e i P.O.D: dei Maiden soprattutto quelli del primo album Brave New World, uno dei capisaldi del genere metal, che notoriamente ha visto la luce nel 1999, diciamo proprio i primissimi vagiti....

L'unica cosa che non va è il cantante, che non ce la fa, malgrado qualche malpensante dice che abbia avuto modo di essere migliore.
Io ma però sempre secondo me se ascolto questo qui dei Judas e poi il cantante dei Darkness secondo me quello dei D. ha la voce più giovane. Secondo voi è possibile?

p.s. è un messaggio goliardico eh, non cominciate, si fa per scherzà.

 

Fra tutte le canzoni, però, non avete citato tre capolavori del calibro di White Heat, Red Hot, Savage e soprattutto la grandissima Hero's End, la mia canzone preferita dell'album insieme a Beyond The Realms Of Death. Comunque questo disco è il migliore dei Judas anni '70 dopo il ... Sad Wings Of Destiny (non dico cos'è perché "capolavoro" o "classico" sminuisce la bellezza di questo disco.), ed è appena superiore sia al seguente Killing Machine che al precedente Sin After Sin.

...

 

Ecco il mio parere su Nostradamus:

allora, è con un po’ di imbarazzo che mi appresto a parlarne. Sia perché questo prodotto mi ha deluso abbastanza sia perché parlare di delusione riguardo ad un album dei Priest capita una volta ogni morte di papa.
Comincio col dire che le mie aspettative erano piuttosto alte perché una volta fatto il classico disco post-reunion, ovvero un disco che vada sul sicuro con sound abbastanza usuali per la band e con composizioni buone ma magari non molto originali (vedere oltre a AOR, Brave new world e The formation of damnation), il fatto che KK, Glenn e Rob potessero dare nuovamente libero sfogo alle loro doti compositive senza i “pesi” del disco post-reunion mi aveva fatto crescere a dismisura le aspettative, ben sapendo che dalle mani di quei 3 escono (quasi) sempre dei capolavori. Ma stavolta, mi dispiace, così non è successo.
Va premesso che già il tipo di disco mi aveva fatto sorgere dei dubbi, perché ad una certa età l’ispirazione per certe opere è difficile che sia tanta e a certi livelli. E negli anni era stato anche quello un punto forte dei Priest: mai la presunzione di dischi lunghi, sempre da massimo una decina di brani (tranne Demolition, che infatti contiene qualche pezzo inutile…).
Tirare fuori un ottimo disco di 14 brani (brani veri e propri, intro escluse quindi) a quasi 60 anni sarebbe stato un miracolo. E io già considero un miracolo a 40 anni tirare fuori un disco che, pur storicamente trascurabile, riesce non solo a contenere 9 capolavori, ma a diventare uno dei massimi emblemi dell’intera scena dell’heavy metal (parlo ovviamente di sua maestà Painkiller). E, appunto, i miracoli capitano una volta sola.
Parlando del disco in se i pezzi, per carità, non sono brutti, ma lasciano un sapore di incompiuto, un sapore limitato e mediocre. Di molti pezzi ci si accorge quanto valgono poco se li si immagina senza tutte quelle armonizzazioni.
E’ evidente che poi mi aspettavo un lavoro decisamente più metallico con KK e Glenn molto più in evidenza e invece spesso svolgono un lavoro secondario alle tastiere. Comunque lungi da me giudicare un disco dalla quantità di metallo pesante (anzi, proprio non da molto ho rivalutato tantissimo Turbo tanto per intenderci), però davvero ci sono dei pezzi che sembrano usciti direttamente da un Scenes from a memory (mi riferisco soprattutto ad Alone e New beginnings, che tra l’altro anche pensandole nel disco dei DT non mi paiono di chissà quale bellezza) che quindi è difficile che non lascino l’ascoltatore molto spiazzato.
Comunque parlando un po’ dei brani, oltre alla bruttissima (quasi terrificante) War e alla bella title-track (sicuramente il miglior pezzo del disco) i pezzi che si salvano sono pochi e spesso sono belli solo in parte: se non li confondo sono Prophecy, Revelations, Death, Exiled.
In conclusione il disco, oltre ad avere pochissimi pezzi degni di nota, risulta terribilmente piatto e noioso. Nella classifica dei dischi dei Priest lo colloco molto in basso, nell’ultima fascia insieme a Rocka rolla e Point of entry, rispetto ai quali forse è leggermente superiore, ma rimane nettamente inferiore anche ai tanto (ingiustamente) bistrattati lavori con Ripper. Voto: 6 +/10

 

Apprezziamo la precisa recensione Ripper, a me non è piaciuto per nulla, ma come ho già detto, mi prenderò del tempo per un ascolto più approfondito. La tua resta una recensione ben documentata e ben strutturata

 

se avessero accostato alla presunta epicità il tipico groove chitarristico JP ne sarebbe venuto fuori qualcosa di decisamente migliore. Se anche loro riproporranno l'intero cd dal vivo come ho sentito tempo fa sicuramente avranno bisogno di un tastierista fisso sul palco. Buona l'idea meno il risultato. Certo che al 16esimo album in studio non è che si possa pretendere la luna. Gente famosa si è rovinata già intorno al 5°-6° album... e non mi sembra che i Priest si siano ancora rovinati!

 

a prescindere dal fatto che non capisco perché bisogna usare un font diverso da tutti gli altri, sinceramente non capisco cosa intendi per sapore di incompiuto, visto che io le trovo invece delle tracce molto ricche e ben definite. Poi sinceramente non credo che per fare una bella canzone metal ci sia bisogno di ore di assolo e cazzeggio/sboronata, ma a prescindere da questo in queste canzoni le chitarre sono al contrario molto presenti e non sono invece le solite chitarre e i soliti riff. C'è il suono JP ma non è invece banalizzato nel contesto concept album. Poi è ovvio che un concept album appunto, abbia un tema prevalente, e quindi la cosa aiuta molto l'uso di tastiera. Non so ogni volta che leggo un commento negativo a Nostradamus è sempre che la gente si aspettava un'altra cosa o meglio i vecchi Priest. Nessuno che invece critichi altro (che so i testi, la composizione...boh!)

 

le mie critiche sono rivolte solo alla composizione e non mi aspetto per nulla i vecchi Judas anche perché non sono tra i miei gruppi preferiti. E' innegabile però che i JP siano famosi per un certo tipo di "potenza sonora" se mi passi il termine. E' giusto che ognuno suoni quello che si senta e soprattutto non ricicli se stesso ma in questo disco mi pare proprio che manchi una certa verve (è troppo fiacco) a livello compositivo, sempre secondo il MIO modesto parere.
Il concept lirico è quanto di più scontato ci possa essere ma c'è molto di peggio.

 

bhè ma i Priest non hanno mai brillato per i testi allora se proprio vogliamo dirla tutta ...comunque anche se una band, ripeto, negli anni d'oro è stata famosa o ha inventato un genere allora fossilizziamoci lì, perché piace a tutti...? Secondo me Nostradamus invece è un'opera matura e "coraggiosa", si sono messi molto più in discussione con questo album che con Jugulator o Demolition a mio avviso. E a mio modesto parere (come tutti gli altri del resto) non è affatto un tentativo fallito...

 

Brava!!!!!
Avrai il titolo di "Defender Of The Judas Priest".....
Io l'album lo devo ancora ascoltare anche se ho sentito a Bologna Death e Nostradamus dal vivo..... certamente erano al debutto e la gente le ha ascoltate in silenzio... il problema è sempre lo stesso (l'ho notato in altre recensioni di altri portali)..... ci sono i "conservatori" nel Metal e i "progressisti" nel Metal (perdonatemi Mod la similitudine politica)... io appartengo ovviamente alla seconda categoria..... anche i padri dela NWOBHM hanno il diritto di fare qualcosa di diverso... con Turbo fallirono miseramente qui ovviamente hanno tentato una strada musicale non di facile approccio... di questo ne sono stracerto!!! Dopo le vacanze d'Agosto (o a fine Agosto parlerò di Nostradamus!!)

 

Purtroppo è vero, ci sono dei testi proprio senza senso, tipo Dissident Aggressor o Riding On The Wind, però bisogna ammettere che alcuni testi, soprattutto negli anni settanta, non sono poi tanto male.

Forse però è un po' più semplice, dato che la maggior parte dei fan tende sempre ad aspettarsi ciò che vuole dalle proprie band preferite, e ogni disco fatto con uno stile diverso da quello classico provoca sempre il risentimento. Ecco perché molti arrivano a definire ciofeche album come, per esempio, il Black Album dei Metallica, o Turbo degli stessi Priest, album non al livello dei capolavori delle rispettive band ma comunque molto validi e piacevoli.

 

Rive la tua recensione è fatta bene, lunga e dettagliata come dovrebbe essere però il tuo pensiero nn lo condivido e in questo senso quoto il pensiero di Necrophelia e aggiungo che non ci sono solo chitarre elettriche ma anche acustiche che danno un'atmosfera alle canzoni davvero molto epicheggiante oltre alle tastiere si intende che sono ben incastrate (come i vari intermezzi) nel contesto dell'album Il concept poi lo trovo davvero ben fatto...
Insomma il lavoro fila liscio come l'olio e lo trovo di una qualità altissima

 

totalmente d'accordo...


@Max: oddio addirittura il titolo!!
Scherzi a parte, io non sono di quelle che difendono la band a spada tratta perché non sono una fan (nel senso più puro del termine e cioè fanatica) perché se i Priest o I Maiden o chiunque altro io ascolti volentieri dovesse fare delle schifezze vere e proprie sarei la prima a dirlo. Il problema è che da gente come i Priest o i Maiden mi resta molto difficile credere (e appurare) che possano fare delle schifezze in senso assoluto proprio perché l'heavy metal l'hanno inventato loro! Io invece li vedo come Band con la B maiuscola perché ogni disco che fanno è un mettersi in discussione con loro stessi piuttosto che lasciare il contentino al pubblico. Io sono convinta che se volessero potrebbero rifare album sulle righe di quelli storici, ma allora diventerebbe un riciclare se stessi e dimostrare di non essere "artisti" fino in fondo. Ed è proprio per questo che sono gruppi che lasceranno per sempre il segno nella storia della musica perchè hanno un valore che hanno in pochi nel mondo della Musica. Pensateci bene: dopo gli anni '90 sono esistono altre band come quelle degli anni '70 e '80 che possono essere definiti "maestri" tanto quanto loro? Io credo di no. Ci sono band validissime, che anche io apprezzo, ammiro e stimo, però per come vengono intesi ad esempio gli headliner di un festival, non raggiungeranno mai i loro livelli. Voglio dire oggi gli hedaliner sono i Maiden, i Priest o i Metallica...e domani? Chi farà tanta gente quanta quella che fanno loro? Secondo me nessuno altro. Perchè, ribadisco, hanno un valore, un quid in più rispetto a tutti i bravissimi altri. Inoltre non mi pare che fino ad ora non si sono mai "venduti" perché avevano paura di non fare più soldi, sfornando album commercialotti e di poco spessore...Cioè non ci vuole molto orecchio o essere esperti per capire che dischi come Nostradamus o AMOLAD ad esempio non possono essere album bollati come ciofeca o come commerciali, assolutamente tutto il contrario.
Detto questo, non sto dicendo che ti devono piacere per forza, però bisognerebbe avere la capacità di saper vedere un'evoluzione e il perchè di questa evoluzione. Tutto qui...

 

Se non sapessi che fossi già impegnata sentimentalmente sarei già sulla buona strada dell'innamoramento nei tuoi riguardi....
Mi strappi le parole di bocca.... non riesco proprio a dirti qualcosa che c'è di inesatto in quello che esprimi (almeno nei riguardi dei Gruppi come gli Iron Maiden ed i Judas Priest).... la tua "difesa" ad oltranza sul nuovo lavoro dei Priest a tratti è quasi commuovente.... cosa dirti di più... ad Agosto ci dò proprio sotto con l'ascolto e poi ti dirò cosa ne penso!!!
P.S. I'm looking for love..... declama David Coverdale in una song di 1987.... avoja de strada aggiungerei io!!!

 

hem il topic del tacchinaggio è un altro...
Comunque grazie mille...

PS: ho editato, aggiungendo qualcos'altro...