Anti-consumismo

beh, a parte che ovviamente non parlavo di te, nemmeno ti conosco... Poi, capisco il tuo discorso, ma ti faccio un esempio: una mia collega ha casa al mare in campania; ha davvero senso andare tutte le estati al mare in Egitto o Tunisia?
Eppure fa così nonostante ciò le costi dei grossi sacrifici, quando sfruttando casa sua risparmierebbe un sacco di soldi, e magari poi a breve potrebbe permettersi un altra vacanza o almeno un fine settimana fuori.

Il problema ovviamente qual è? E' che tenersi per ricordo le foto in Africa fa molto più fico delle foto in provincia di Salerno, a casa dei suoi parenti... tutto qui. Ecco il consumismo.

E' il primo esempio concreto e a me vicino che mi viene in mente, ma potrei fartene molti altri...

 

ma poi che palle!
vai da altre parti no?

la casa tanto vale che la vende..un vero peccato dato che in campania ci sono posti bellissimi come la costiera amalfitana..

 

QUOTO QUOTO

 

Neanche tanto mi pare, dato che le motivazioni che ti spigono a comprare cellulari di quella marca sono puramente pratiche e attengono alla qualità e non al "lustro" di quella marca. In effetti è quello che intendevo parlando di ponderazione e avvedutezza.

Spesso il concetto del "chi più spende meno (e meglio) spende" si rivela vero, soprattutto per quanto attiene alla qualità dei prodotti. E' successo anche a me con l'autoradio: il primo che avevo preso era una sottomarca pessima, ma era il massimo che allora potessi permettermi. Essendone stato sempre grandemente scontento mi sono imposto di risparmiare una cifra adeguata a prendere un autoradio come si deve, e mi ci è voluto parecchio.

Considerando quanto ci tengo a poter ascoltare la mia musica preferita in macchina anzichè la radio (o un cazzo), e considerando che per lavoro passo in macchina in media un'ora e venti al giorno, non credo si possa parlare di consumismo. Anche qui, la scelta di una marca "buona" è dettata da pure ragioni pratiche.

 

chissà che cosa si riesce a fare con una cifra simile! spero davvero che li abbiano dati in beneficenza....
però è proprio vero che "chi più ne ha, più ne vuole"!

 

Il METALLO non può mancare in macchina! Non ascoltiamo ciò che propìnano alla radio -> mitico chi ha usato questo verbo nobilitando il mio topic!

 

Ma anche: e più gliene dai + bastardi diventano...
grande Frankie! (mo mi spostano in non solo metal?) o mi bannano direttamente?

 

io rimango fedele al mio pensiero e uno i soldi è sacrosanto che li spenda nel modo che meglio crede... le critiche da parte degli altri sono parole al vento

 

infatti la maggior parte dei prodotti tecnologici sembrano fatti apposta per durare un giorno in più del tempo concesso alla garanzia. sembra di dire una castroneria, ma ormai sembra veramente così. solo una scelta fortunata mette al riparo dalla catena di acquisti apparentemente jellati.
parlando di consumo critico non si parla della resa di una marca, tanto quanto piuttosto il suo essere immotivatamente cara/a scadenza "prevedibile". faccio l'esempio delle scarpe: le nike si sfasciano esattamente come qualsiasi altro prodotto made in china/taiwan/vietnam etc. assolvono alla funzione di una qualunque altra marca. ma quando si compra una scarpa nike, non si spendono soldi per migliori materiali o (cosa peggiore) miglior resa aziendale e trattamento dei lavoratori. si sta semplicemente pagando di più il marchio e la pubblicità. così come la barilla fino a poco tempo fa usava farine di scarto delle altre case produttrici di pasta, risparmiando tantissimo in materie prime, per poi investire cifre intorno al 60% delle spese aziendali in pubblicità. ci sono prodotti che non vendono nient'altro che pubblicità. i miliardi non stanno nei tessuti che indossiamo o nel cibo che mangiamo, stanno nelle pubblicità che li sponsorizzano.
il consumismo non può esistere senza il meccanismo per cui a parità di merito tra due prodotti si sceglie quello più sponsorizzato anche se costa di più. oppure, giocando sull'impossibilità economica, si vendono prodotti scadenti offerti come convenienti ma di breve durata.
l'esempio riportato da pier invece mostra come l'accuratezza di una scelta ponderata e necessaria sia oltre questo meccanismo: ecco perchè magari a volte conviene comprare un prodotto che costi di più, marca o non marca; se compri un cellulare che ti dura tre anni o dieci baracchini da tre mesi ciascuno però economici, chi ci perde? il prodotto economico è sempre da inserire in questa ottica, specie in campo tecnologico.
nella vita di tutti i giorni, senza tener conto delle spese ritenute "extra", è diverso: in generale, al supermercato come nel negozio di abbigliamento, capita addirittura di trovare lo stesso prodotto in confezioni e con nomi diversi, però magari uno nel negozietto caro come l'ira di dio, l'altro al discount (e ciò accade per esempio con la nestlè e la coca cola, per citare due giganti; in campo di cosmesi anche l'unilever usa questi mezzi: si cerca di rafforzare la presenza su ogni livello del mercato modificando poco o nulla il prodotto).

morale della favola: consumismo per me non è solo spendere inutilmente, ma spesso è spendere male e/o anche spendere di più (nel lungo termine) convinti di fare un affare e spendere meno (nel breve termine).

 

Niente da aggiungere, direi.

 

Helm, son stato a Bologna per il Gods ma non ho visto il tuo tempio...

 

sulla roba tecnologica è praticamente impossibile andare al risparmio...io da sempre compro roba di qualità accertata e mi sono sempre trovata benissimo, ma niente che si sia guastato da solo o in seguito o incidenti non orribili...una delle mie migliori amiche è fissata col risparmio col risultato che tutti i suoi computer vanno e vengono dall'assistenza, i suoi accessori si spaccanno al primo urto o sono guasti dopo appena un mese. Adesso ha finalmente un cellulare che sta superando l'anno di età senza essere già col batteria fusa o alzheimer in fase terminale (regalato al compleanno e scelto da me), un lettore mp3 che sta facendolo stesso (preso in omaggio con l'apertura del conto in banca), e un servizio assistenza (lo stesso mio) che pian piano sta riuscendo a mettere pezze sempre più efficaci all'ultimo computer che s'era fatta assemblare (dal tipo più economico del paese, chissà perchè)....

l'unico modo per risparmiare in quelle cose è comprare ciò che effettivamente conviene per l'uso che ne faremmo...io per esempio i cellulari li uso solo per chiamare (poco) e mandare messaggini (pochissimi), e quindi mi basta un nokia non a colori ma iper-robusto con memoria e batterie moolto durature e sono a posto (pagato tre anni fa 70 euro, è ancora scattante e in forma come nuovo)...oppure per l'mp3, con quello che costano adesso i modelli con enorme memoria non trovo conveniente comprarli (a meno che uno davvero non faccia uso smodato delprorpio lettore), e mi basta gestire bene quello da un giga che presi più di tre anni fa (anche quello sta benissimo e di mazzate ne ha preso, poverino..)...insomma se comprassi un cellulare iperaccessoriato o un super ipod della miglior qualità sarebbero comunque soldi buttati nel cesso, anche se l'oggetto in sè vale quei soldi.

comunque bene o male lo stesso discorso si può fare con quasi tutto il resto, nel 99% dei casi la roba che costa meno è proprio quella che meno vale il suo prezzo, a uno tocca sempre andar a pescare "tra le fasce di mezzo" o tra quelle alte se si tratta di qualcosa che dovrà usare molto.

purtroppo nessuno ti regala niente, al massimo cercano di fregarti pure...

 

In Italia quasi tutti cercano di fregarti su tutto, non so all'estero, ma ho sentito tante voci che confermano il mio anti-proverbio: ogni paese è un mondo