Anti-consumismo

Sì, il fatto è che era uno che aveva il contratto di casa e faceva la cresta sulle spese però aveva il maxischermo e lo stereo di quelli che le dimensioni sono inversamente proporzionali al prezzo, e quello era uno stereo piccolo. Poi ha lasciato distrattamente in giro la richiesta di un prestito in banca e da lì si sono scoperte molte cose. Inoltre, nel tentativo di avere più soldi (anche col tfr) cambiava lavoro come le mutande: una volta ogni due mesi (il che è sgradevole in ogni senso) però non mancava mai di improfumarsi con roba costosa, tanto risparmiava anche sul sapone! se non erano scarpe da 200€ non erano scarpe: se doveva fare un regalo si faceva beccare dalla security del centro commerciale dove provava a taccheggiare...insomma lui non era neanche però l'eccezione, anzi. ho conosciuto (ahimè) più di una persona con comportamenti simili, tipo trovare due lavori, andare saltuariamente un po' in un posto un po' in un altro e farsi licenziare e poi daccapo. Da cosa arriva questo bisogno di valanghe di soldi che finiscono in poco tempo?
Una o due pagine fa qualcuno diceva che è sbagliato percepire la propria vita come quella che spacciano in tv, con valori e stili improponibili (vogliamo spendere due parole su lucignolo, il programma giovane per eccellenza?) ma il problema è che oramai la stragrande maggioranza del mercato è in mano a chi produce beni inutili.
In fondo, cos'è la maggior parte del settore terziario se non produzione di posti di lavoro, merci, bisogni e lavori inutili?
E anche qua possiamo ripetere: non è consumismo, dunque, prendere il bicchiere una volta ogni morte di papa, ma prendere il drink nel bicchiere chic del locale in con vestiti di moda e la macchina wow se no non sei trendy e ti dicono che sei out.
Questi sono i meccanismi che ci fottono il portafoglio, oltre che il cervello.

 

Pienamente d'accordo. Come cercavo di dire anche prima, non confondiamo il discorso del caro prezzi con il consumismo.

In secondo luogo, consumismo per me è il bisogno di comprare e di "possedere" beni non indispensabili ingenerato da condizionamenti esterni. Quindi un meccanismo che si intreccia con il concetto di status symbol, moda, essere al passo ecc...

Non basta che un bene che noi desideriamo sia non strettamente indispensabile per potersi parlare di consumismo. Perciò non considero consumismo l'acquisto (ponderato ed avveduto) di quei beni che più che rispondere a "pressioni" esterne rispondono a bisogni personali e intimi, o comunque rispondono ad una comprensibilissima esigenza di svago e distrazione.

Perciò non è consumismo per come io lo intendo andare al cinema, comprare un disco o un libro (tutte cose che rispondono a degli interessi personali quando non addirittura a delle passioni) ma neanche farsi una birra con gli amici, soldi permettendo.

P.S. Se continuiamo a parlare del discorso (importantissimo) del caro prezzi tanto vale cambiar nome al topic.

 

ecco...helm e pier hanno detto una cosa che dicevo anche io ma in maniera moolto migliore
io mi perdo nei giri di parole (che volete, son letterato ).

è proprio questo autoconvincimento che il cellulare all'ultima moda sia una necessità che condannavo ieri, questo continuo bombardamento di pubblicità diretta o indiretta (helm parlava di lucignolo appunto) che generano in chi non si sofferma troppo a pensare, il bisogno viscerale di avere una cosa di per sè inutile!
avere il cellulare che fa foto, video, legge gli mp3 e fa il caffè su comando vocale non è una necessità! ma alcuni (molti) la considerano tale, e si indebitano per tenere un tenore di vita che non possono permettersi e del quale, con un minimo di ragionamento, forse potrebbero fare tranquillamente a meno!

 

quoto e aggiungo, che alcuni lo comprano il cell ultimo e cn diecimila funzioni, per farsi i ganzi cn gli amici!!hehehe

 

Potrebbero SICURAMENTE farne a meno, ma sono succubi. Sono prodotti inconsapevoli del capitalismo moderno, che per autosostentarsi necessita di ingenerare bisogni fittizi. Son cose che più o meno sappiamo tutti, ma forse non ci rendiamo sempre conto di quanto siano vere. Lo so che è arrogante come punto di vista, ma io certi soggetti li vedo così: pecoroni.
Per me i soldi (quelli che avanzano dalle necessità) sono ben spesi quando vanno a finire in cose, beni o attività che hanno per me un qualche significato, che sia culturale, di svago, di apprendimento o quant'altro, l'importante è che sia PERSONALE, non dettato dal bisogno indotto di conformarmi a certi standard di "possesso" determinati da altri.

 

Da WIK

la definizione mi aiuta a capire bene quale è il senso che posso dare alla cosa.

La mentalità su cui si basa il discorso esula quindi dalla quantità di soldi spesi... o meglio, non c'è un fattore di corrispondenza diretta.

SI parlava di ristorante per esempio...

Se io adoro invitare fuori a mangiare dei miei amici o amiche perchè mi piace passare delle serate in questo modo non è "consumismo", al massimo è "menefreghismo" nei confronti della mia situazione economica e delle mie spese.

Se però non resisto senza comprarmi il cellulare con "bluetooth" perchè è all'ultima moda, allora si che lo è...

perchè il senso, la "felicità", esula dal prodotto stesso ma è riconducibile ad una mentalità,appunto "consumistica", legata all'importanza di possederlo.

sarà corretto?
boh...

 

Sono completamente d'accordo con il discorso, in astratto.
In concreto, beh oddio mi pare un po' difficile distinguere quali acquisti sono ingenerati da condizionamenti esterni, e quali da un ragionamento ponderato e avveduto... mi spiego meglio: ho un sacco di amici ad es. che vestono solo roba di marca, per poi piangere miseria ma ok questo è un altro discorso... ovviamente, nessuno di loro ammette che lo fa per moda, tutti dicono che quella marca è quella che piace loro di più, quella che sta meglio addosso, che ha le cose più carine, di tessuto migliore eccetera. E' solo un esempio, ma spero di essermi fatta capire...
Altro esempio stupido: mi sono decisa a comparmi il cell alla veneranda età di 26 anni, solo per necessità (ovviamente indotta da condizionamenti esterni... ormai chi è che ancora non ce l'ha?), e ho scelto marche economiche. Mi sono trovata male, ne ho cambiati diversi... poi mi è stata consigliata la marca più in voga: io pensavo fosse più cara solo perché di moda, invece l'ho provata, e mi ci sono trovata benissimo... da quel momento solo telefoni di quella marca.
Insomma, la linea di demarcazione tra reale bisogno e bisogno indotto dalla moda è a volte davvero sottile...

Lo so, è in gran parte colpa mia :P
Però per me il discorso, anche se ovviamente è diverso, è connesso e parecchio: se i prezzi non fossero aumentati così tanto, la gente avrebbe più soldi da spendere per cose non indispensabili. Ma se invece il 99 per cento dello stipendio va via in beni non sostituibili (affitto/mutuo, bollette, spesa), non resta nulla da scialaquare e il consumismo ne risente di conseguenza

 

la scorsa settimana ho visto la scena piu orribile che potessi vedere..un omicidio a confronto sarebbe stato una barzelletta

si tratta della fila di persone davanti al negozio di telefonia in centro,intorno alle 11 di sera (apertura straordinaria) per comprare l'I phone,il telefono della apple che fa tutto e costa la bellezza di 500 euro..
dovevate vedere fin dove arrivava la coda
ma io dico..mettiamo per assurdo che quelle persone fossero tutti figli di papà (vi assicuro che non lo erano) e e quindi non hanno problemi nell'acquisto del telefono di ultima generazione..ma non potevano aspettare il giorno dopo per comprarlo?non c'era nessuna offerta o promozione in quel momento..questi individui erano li semplicemente perchè fremevano dalla voglia di averlo,in modo da far vedere il giorno dopo agli amici,ai compagni di classe (c'erano anche ragazzini) o ai colleghi il nuovo acquisto..

ecco quello per me è stato un esempio lampante del consumismo più atroce :P

o vogliamo parlare del telegiornale dove fanno vedere le immagini dei grandi della terra riuniti per parlare della fame del mondo al g8..per poi mostrare nel servizio successivo le immagini della jolie e della kidman che vendono le foto dei figli in esclusiva a una cosa tipo...15 milioni di dollari?può essere?una cifra simile..
che poi (cosi hanno detto) le daranno in beneficenza non cambia il fatto che la foto di un marmocchio valga piu della vita di esseri umani..

 

...ho visto le foto sul giornale...

 

meglio sorvolare su questo episodio che hai raccontato hehehhe

 

non ho fatto in tempo a modificare che mi avete già quotato
della serie "senza di te la mia vita non può più vivere"

 

Sì però questo è colpa nostra... i giornali di gossip vendono tanto perché ai lettori interessa quella roba.
Potremmo fare lo stesso discorso per i reality (ne fanno tanto a discapito di programmi culturali perché la gente li preferisce), ma anche per i calciatori che guadagnano cifre da capogiro per prendere a calci una palla.

Stessa cosa il consumismo... esistono un sacco di bei posti di mare in Italia o poco lontano, ma va di moda andare all'estero; ecco che tutti ci vanno e la vacanza in quei posti aumenta di prezzo vertiginosamente. Stessa cosa le marche... tra l'altro spesso il maggior prezzo è dovuto alla mera firma e non alla qualità del capo... se la gente non si abbassasse a spendere certe cifre pur di avere il capo griffato, quello scenderebbe di prezzo.
Ahimé è un cane che si morde la coda.

 

ehm, il tuo discorso non faceva una piega hehehehappena esce il nuovo modello di cell subito davanti al negozio e uguale per il pc e via dicendo!non siamo più ma abbiamo hehehhe

 

assolutamente d'accordo..

su questo non sono d'accordo..preferisco andare all'estero semplicemente perchè in italia ci vivo e se voglio andare in sicilia o nel salento sarò sempre libero di farlo..non lo faccio di certo per seguire la massa

 

Suicide Nation

Siamo su questo spettacolare sito di METALLO, quindi oltre al grande Shadow, cito AT THE GATES:

"for we are enslaved, forever enslaved"
da urlare con tutta la voce, possibilmente supportati da adeguati strumenti di amplificazione