Anti-consumismo

il calcolo che ho fatto è riferito alle spese di una persona che vive da sola..
se ci mettiamo anche la famiglia di mezzo è ancora peggio chiaro!

come mai facciamo meno figli?perchè vanno via di casa a 30-40 anni?che fine ha fatto il mestiere della casalinga?come mai i mutui e gli affitti continuano a salire?sono sintomi di un paese malato..
insomma è chiaro il concetto?

 

In una grande città, queste cifre vanno aumentate e manco poco.
Io sono fortunata, perché in casa mia di stipendi ne entrano due, e servono a mantenere due sole persone. Ma se si continua di questo passo, con aumenti continui e inesorabili, non oso pensare come faremo tra qualche anno.
Poco più sopra si parlava del costo di una birra, e della differenza tra gustarsela in un pub a 5 euro o sulle scale di casa a 70 centesimi. Scusate, non ho letto tutto con attenzione, ma mi pareva che il concetto fosse questo.
Allora... dico sinteticamente come la penso: fino a qualche mese fà, arrivavo alla fine del mese che, tolte le spese elencate nel quote, avanzavano diversi soldini. Potevo decidere se metterli da parte, o spenderli in vestiti e scarpe firmati, o in parrucchiere ed estetista, o in cinema cene e serate con gli amici, o in vacanze, o se buttarli nel cesso o dalla finestra: onestamente non mi metto a giudicare il modo in cui la gente spende i propri soldi, perché sono i suoi, se li suda, e così come io non voglio essere giudicata per come spendo i miei, lo stesso vale a mio avviso per gli altri.
Quello che so, è che in qualsiasi modo li spendessi prima, adesso quei soldi a fine mese non ci sono più.
Non uso più l'auto per andare in ufficio: prendo i mezzi pubblici, anche se ci metto il triplo del tempo. La cena fuori infrasettimanale si fa solo se torniamo molto tardi dal lavoro, e si va rigorosamente in locali dove si puà pagare coi buoni pasto. Idem per il supermercato: si sceglie il più economico e quello che prende i ticket. Vestiti solo a saldo o ai banchetti, niente più parruchiera ed estetista. E quest'estate, ferie in Toscana in una casa prestataci da amici... (l'anno scorso abbiamo speso 2500 euro per dieci giorni in Irlanda).
Se continua di questo passo, tra un po' lavoreremo per pagare le bollette, e dovremo ringraziare se ancora ci riusciremo.

Questo per rispondere a chi sostiene che andare a mangiare la pizza tutte le settimane o besri una birra in un pub non siano delle necessità, bensì siano cose delle quali si può fare a meno... è sicuramente vero, così come è indiscutibile che anche le altre cose da me elencate sopra non siano imprescindibili.
Quello che dico è che non è giusto che le necessità della vita si prendano tutto ciò per il quale sudo otto ore al giorno, cinque ore a settimana, undici mesi l'anno (e sottolineo che sono fortunata, a lavorare dietro una scrivania): ciò che guadagno vorrei potermelo godere, almeno in minima parte. E se non posso farlo, beh scusate ma per me è una sofferenza, anche se poi magari gli altri mi giudicano superficiale perché quelle cose che non posso più fare non sono essenziali, non sono imprescindibili. Scusate se mi dà fastidio dover vivere per lavorare... sinceramente preferirei di gran lunga poter fare il contrario :P

NB sia chiaro, il mio post è scevro da qualsivoglia riferimento politico... la mia mente è totalmente apolitica, quindi faccio un discorso squisitamente etico e semmai con risvolti sociali, giammai politici

Chiarissimo, purtroppo

 

la situazione odierna per quanto riguarda il consumismo,e quindi l'andamento della società con il conseguente comportamento delle persone all'interno di essa è molto complessa e di difficile risoluzione.rispetto al passato dove le grandi aziende capitaliste producevano beni necessari alla nostra sopravvivenza lucrando su di essi,ora creano beni dal nulla,che non hanno nessuna utilità collettiva,così grazie all'appoggio dei mass media ci fanno credere inconpesavolmente che se noi non possediamo quel determinato bene,di quella marca ....non riuciremmo a vivere.tutto ciò è molto squallido perchè è un modo subdolo di renderci schiavi del sitema,e piano piano stanno riuscendo a omologare il consumatore,tutto questo lo vedo tra i miei coetani,io ho 17 anni e vedo che anche i ragazzi che vanno contro il sistema,che si definiscono i nuovi 68ottini hanno i cellullari da quattrocento euro ......la gente non si rende conto che ai potenti(industriali,politici di ogni schieramento)non gliene frega niente se noi "poveri" non riusciamo ad arrivare alla fine del mese,a loro interessa solo che compri il loro prodotto o,nel caso dei politici che li voti,per permettergli di andare al potere,per fare i loro porci comodi .l'unico modo per risolvere il consumismo è di boiccotarlo,cercando di non comprae i loro prodotti a favore di quelli equo solidali,cercando di non lavorare per queste grandi multinazionali.lo so che fare queste scelte,soprattutto la seconda sono di difficile applicazione,ma secondo me sono necessari.

 

ian90 mi trovi abbastanza d'accordo...occorre contrastare -per quanto possibile- il sistema e provare a modificare in positivo la società di cui si è protagonisti...

 

l'importante è continuare ad essere ottimisti e che tutti provino a fare qualche piccolo cambiamento, almeno nel nostro piccolo...

 

le cifre appossimative che ho messo sono abbastanza "ottimiste"
a fine settembre vado a vivere da solo..
ci sarà da ridere..
o da piangere..

 

Ciao Ragazzi!
Ho letto tutte le risposte, e mi fa piacere che oltre a me c'è ancora qualche non schiavo.
PS nonchè OT: La firma di tender è strepitosaaaaaaaaa anche perchè dovevo capire prima che: every moment is like gold

 

Non schiavo di cosa? Io trovo che essere schiavi sia anche negarsi per principio qualcosa che puoi permetterti e che non fa male a nessuno...

 

...bene... ho appena scoperto di essere schiava del mio vegetarianesimo... :P

 

Direi che è un attimo OT... parlavamo di spese

 

Vero, Armand!
cmq grande Vale

 

boh bersi una birra non è consumismo per me. tanto che se ho voglia di bermi una birra o un'altra bevanda senza spendere l'ira di dio so anche dove andare qua a bologna, e quei posti sono anche figherrimi, tipo l'atlantide, l'xm o il sesto senso.
se poi vogliamo fare il discorso su "consumismo che ci impedisce di risparmiare sui concerti o cd" allora potrei dire che non è una birra al sabato sera che costa 5€ a impedirti di ascoltare musica. mi preoccupo un po' di più dei titoli dei quotidiani che ci dicono che "non va così male dal 1996": strano, non ricordo la gente che faceva fatica a fare la spesa nel 1996, quando oggi è la norma. tant'è che se devo pagare 8 € per un kg di pane (e a bologna si è toccato questo record: a natale il pane costava più dei panettoni) non è la birretta a prezzo fisso da anni a farmi problemi nel conto mensile. inoltre i cd li posso prendere da internet o alla fiera del disco a prezzi irrisori.
se non si vuole bere una birra fuori perchè costa, tanto vale invitare gli amici a casa e bersela lì seduti comodi oppure in giro con la cumpa.

detta come va detta: oggi per me è consumismo farsi i debiti per la play2, il cell che fa i video, la giacca presa da terranova (e ho visto anche questo da un ex coinquilino!) oppure perchè si va ogni sera in discoteca.

 

Tra l'altro... mia mamma mi dà del consumista quando compero i CD

 

... eh lo so... ma l'associazione di idee mi è venuta spontanea
Che poi, alla fine nemmeno era tanto ot...:P in teoria la verdura dovrebbe costare molto meno di carne e pesce, quindi il mio sarebbe un risparmio. Peccato che appunto dovrebbe essere così in teoria: non compro carne e pesce da tempo, quindi non so di preciso quanto costino, ma la verdura è cresciuta di prezzo in maniera vergognosa.

Sono d'accordo, se tale discorso è riferito a chi fa fatica a fare la spesa... insomma rinunciare al necessario per potersi permettere il superfluo. E ne conosco, di gente così... anche se secondo me nemmeno si può vivere sempre e solo per pagare fatture... ogni tanto uno svago o una spesa extra bisogna concedersela, anche se magari costa sacrificio.

Nel momento in cui invece uno ha entrate tali da poter vivere decorosamente e potersi permettere delle spese ulteriori a quelle fisiologiche, ripeto che per me può fare quello che vuole... Se come priorità ha il vestito o la scarpa firmata, o la discoteca ogni sera, o la playstation, o il cellulare più costoso, facesse pure... i soldi sono suoi, se li guadagna, li spendesse come vuole.

 

Valè, ormai i fruttivendoli tengono la merce in cassaforte... :P