Topic sui Dream Theater

Recepito

Sono troppo pretenzioso: fingiamo di essere i Dream Theater!
Allora: dove si deve migliorare? Quali sono gli aspetti musicali che devono essere accantonati e quali devono essere presi, studiati e messi su CD?
Cosa volete che i DT recuperino del passato o sperimentino per evolversi?
Sonorità barocche? Tribale in stile Roots? Atmosfere doom?
Proposte!

 

Pardon!

Mi son confuso, chiedo scusa!

 

Io un provvedimento l'avrei preso per LaBrie tempo fa. Ovvero: almeno un anno e mezzo di riposo; in questa maniera dal vivo sarebbero rimasti il carro armato che erano nel '93 (annata irripetibile sotto ogni punto di vista).

Non so se vorrei altri dischi dei Dream Theater, onestamente. Probabilmente continuerò a subire i prossimi senza nemmeno provare a creare un'attività d'ascolto, perché non ho trovato nulla che mi interessasse.

Non credo di volere qualcosa in particolare da loro. Forse mi piacerebbe, come si è già detto, che riprendessero un po' il lavoro fatto per "Six Degrees...", magari per cercare un nuovo bilanciamento tra componente melodica e componente... ehm, aggressiva del sound.

O forse sto semplicemente mentendo spudoratamente a me stesso e vorrei che mi dessero un altro "Falling Into Infinity".

 

Ritorno a scrivere sul topic dopo tanto tempo approfittando di un break lavorativo...tanto vedo che l'argomento è sempre lo stesso (anche perchè non ci sono novità all'orizzonte)

Dunque, per chi si fosse collegato solo all'ultimo momento, come dicono alla radio, a me piacciono anche i Dream dell'ultim'ora, in particolare, all'epoca di uscita, sbarellai per Octavarium.

Però, tutto questo astio nei confronti dei DT non lo vedo mica...mi spiego:

- sono la band prog-metal che vende di più al mondo (almeno credo);
- vanno regolarmente in classifica in mezzo mondo (e così è stato anche per SC);
- i concerti continuano ad essere strapieni (e nonostante un sacco di date tutti gli anni) pur a prezzi non proprio popolari.

Quindi, anche se su alcuni forum - per esempio questo :P - ci sono utenti che esprimono perplessità sui DT, direi che la band non vede alcun calo del proprio consenso. Certo, forse c'è stato un "avvicendamento generazionale" nel pubblico..ma questo è normale in una band che ha una storia ormai ventennale.

Poi, nel merito, è chiaro che attiri più critiche in un forum la band più conosciuta, ascoltata quindi anche dai non fans, piuttosto che la band "underground" (anche se non è sempre così: abbiamo per esempio discusso molto di due band norvegesi).

Infine, qualche critica la capisco...altre addirittura le condivido, pur continuando ad apprezzare la band

Concludo lo sproloquio con un Off Topic, consigliando a tutti due dischi, uno del 2007 ed uno del 2008, che ho scoperto di recente:

- Awake, Illumination (prog metal melodicissimo e di classe)
- Galleon, Engines of Creation (il miglior disco neo-prog uscito negli ultimi quattro anni, ovvero, per la cronaca, da Dark Matter degli IQ).

 

al gods hanno fatto per intero il disco prog metal più bello mai scritto(se la gioca con pochi) quindi è una cosa buona è giusta che la platea era soddisfatta, io rosico ancora
ad assago non c'ero e non posso giudicare, ovvio che sicuramente è stato un bello spettacolo, cavolo sanno suonare mica sono delle pippe.

però io odio profondamente le scelte di mercato, le loro e di chiunque altro, non sono certo i primi ad averlo fatto, (vedi genesis, banco del mutuo soccorso) e stimo chi continua anche tra diverse difficolta a fare cio che gli piace sul serio facendo cose che non piacciono a tutti ma che rientrano ancora nella sfera della musica concepita come "arte" e non come "prodotto". esempi? perche se n'è andato kevin secondo te? gli shadow gallery li conosci? spero di si, non li caga nessuno e ogni disco è un capolavoro, alcuni il mito di I&W lo guardano molto da vicino

 

ma è quello che fa laura pausini. E poi non è astio, è critica accesa, almeno credo:grin:

 

E' la fine della musica, dell'Arte, della passione per la composizione, te ne rendi conto?

A me piacerebbe che ritornassero a perdere un po' di tempo in sala prove prima per la fase compositiva, lasciando a casa tutti i cd che possiedono di altri gruppi e non pensando a quali fette di mercato accaparrarsi, e poi in studio per le registrazioni e i mixaggi.
Almeno avranno dimostrato di essersi spremuti un po'... Sulla musica che ne uscirebbe non so che dire, non sono Nostradamus :P

Ah George, La frase "Il successo li ha resi invisi a chi si definisce "underground" ma non lo è, questo è il mio pensiero che non vuole essere una provocazione ma una scomoda verità." la prendo per una provocazione mal riuscita.

Infine,sSul discorso "i DT con gli ultimi 4 cd hanno comunque innovato" non rispondo, basta andarsi a leggere sul dizionario il significato della parola "innovazione" per confutare questa tesi.
Se poi era riferito al loro sound personale ci potrebbe anche stare, ma di quel tipo di innovazione io personalmente me ne faccio ben poco.

 

A questo punto mettiamoci anche gente come I Beyond Twilight, che avrebbero meritato di avere almeno lo stesso successo dei DT e che invece hanno subito un calo di vendite sconcertante nonostante abbiano una solida base di fans soprattutto negli USA; i DT, assieme ai SX, sono probabilmente le uniche band che possono campare esclusivamente del loro far musica, e che di fatto non hanno problemi di produzione, distribuzione o quant'altro. Detto questo, credo che la differenza tra i due gruppi appena citati sia piuttosto netta: Allen e soci hanno impiegato quattro anni per sfornare un disco che magari può non piacere, magari non fa gridare la miracolo per originalità, ma è sicuramente curatissimo, granitico, ben arrangiato e che soprattutto dimostra in modo palese come la band proponga quello che piace a sè stessa e non voglia inseguire una qualche fetta di pubblico a random. Il sound di Paradise Lost è più duro, eppure il disco ha trionfato comunque. I DT invece, a mio modo di vedere, si son seduti comodamente all'interno della loro "macchina da quattrini", sfornando nel giro di pochissimi anni troppi dischi, troppi dvd finto-didattici, troppi album di cover che lasciano davvero il tempo che trovano, evitando del tutto di soffermarsi sul lato compositivo con la dovuta calma. Il risultato? Una caduta qualitativa che per il sottoscritto è assolutamente deprimente, senza contare il fatto che le band che invece devono sudare per pubblicare un disco hanno surclassato i "maestri" con gioiellini che probabilmente la maggior parte del pubblico medio dreamtheateriano neanche conosce. I nomi non li faccio, li sapete tutti ormai.

Detto questo, una postilla sul paragone coi Genesis: paragone a mio avviso deboluccio, dal momento che è verissimo che la qualità dei Genesis post-78 sia andata scemando in modo deprimente, toccando punte di fastidioso e ruffiano electro-pop anni 80 in quel di Invisible Touch, ma è altrettanto vero che la svolta moderna dei Genesis è coincisa innanzitutto col venir meno dei perni fondamentali del gruppo, Gabriel prima e Hackett poi, e soprattutto da una decisione (discutibile, ovvio) della band di non riciclare più quel sound ormai datato che li aveva resi celebri negli anni d'oro del prog. Ecco allora arrivare dischi come Abacab e Duke, che pur avendo una componente commerciale molto pesante, hanno soluzioni musicali invidiabili per molti altri gruppi ed innovano a tutti gli effetti la musica del periodo, innestando ad esempio fiati e synth per stare al passo coi tempi senza rinunciare del tutto alla componente progressiva (vedasi Dodo in Abacab oppure Duke's Travel in Duke, che è comunque a tutti gli effetti un disco di progressive in chiave anni 80 con uno splendido utilizzo dell'elettronica).
Insomma, i Genesis hanno provato a reinventarsi, facendo storcere il naso ai nostalgici dell'era d'oro, ma proponendo di fatto un filone sonoro nuovo nella loro enorme carriera ed una cosa fatta non per accontentare il pubblico, bensì per spiazzarlo (ed è qui la grande differenza con i DT). Il successo di vendite fu tutt'altro che scontato.

 

Sono d'accordo praticamente in tutto, Ray; ci differenziamo nel fatto che a me i Genesis degli '80s piacciono molto. :P

Resta il fatto, a mio parere, che ci siano modi e modi di cercare il denaro col lanternino. C'è chi ha come unica mira la conquista del mercato, e la trova con la varietà continua - vedi i Tool - c'è chi, invece, la cerca inserendosi in una tendenza già formatasi. E anche nel secondo caso... c'è modo e modo di inserirvisi.

 

Nessuna differenza, piacciono tantissimo anche a me (sono un patito delle sonorità anni 80) ma Invisible Touch è francamente insopportabile anche per il fan più ardito.

 

Però davvero fatico a capire come un album con canzoni della durata media di 10 minuti come ToT possa far breccia sulla folla di giovani "inesperti"......insomma se proprio vogliamo dirla tutta il tanto osannato (lo so non da tutti) SFAM, ma anke FII hanno molte più canzoni di facile presa e da "radio" (Hollow Year, Anna Lee,Take Away My Pain,Through Her Eyes,One Last Time, Spirit Carries ON etc...) !!!

P.s.

Ma dato che "ascoltano" molto il pubblico, magari la prossima volta si prenderanno molto più tempo in studio e per comporre....già in SC se non erro hanno avuto un periodo di Song_Writing più lungo dei precedenti !!!
Vedremo!!

 

Guarda che non soltanto il Pop più mieloso fa tendenza.
Altrimenti Britney Spears non avrebbe scritto "Toxic", ma si sarebbe limitata ad "Everytime", per dire. Il punto è che attualmente c'è una fetta di mercato che cerca musica molto rumorosa (ma non abbastanza da essere veramente rumorosa) e, al contempo, possa essere definita "complessa" (ma non abbastanza da essere veramente complessa).

I Dream Theater mirano a catturare una generazione che cerca il riscontro del proprio ego smisurato nella complessità, almeno apparente, di ciò che ascolta e nell'estremità della sua contestazione dello stato di cose vigenti. Un tempo si leggeva Baudelaire per fare il bello e dannato, oggi si ascoltano i Dream Theater... e non solo loro.

 

Questa frase mi ha ridato speranza nel genere umano :grin:
Savior: ti stimo davvero.

 

I dream Theater mi piacciono un casino, e sono daccordo con molti di voi, per me SC ha buoni spunti qua e la ma non è un album memorabile, adoro i Dream di Image And Words, di AWake e di Scenes from a memory!

 

sc non è sicuramente un disco memorabile,tuttaltro...però tutto sto accanimento che ho letto mi sembra assolutamente esagerato..in fondo alcuni brani non li trovo così agghiaccianti assolutamente..vabbè parere mio ovv..senza contare che nel precedente octavarium c'era una suite di 24 minuti di grande progressive che il 90% dei gruppi in circolo tanto decantati se la sognano....