Religione,spiritualismo ed ateismo

Tu hai ragione, ma la vita come ogniuno di noi la vive sfugge a qualsivoglia discorso semantico!
Credere come lo intendo io, credere come lo intendi tu, o credere come è inteso dalle scritture sacre, sono solo diversi modi di intendere quella che alla fine non è altro che quella invisibile molla che ci fa vivere in armonia con noi stessi, e che ci spinge oltre nel cammino della vita...
Le definizioni sono per antonomasia restrittive e catalogatrici, stai pur certo che su 100 cattolici cristiani pensano tutti con una testa complatamente diversa e hanno tutti la loro personale visione della loro fede!

 

Questo indubbiamente, la mia voleva essere solo una precisazione di un'opinione strettamente personale. Cercavo solo di non essere frainteso anche perchè per l'appunto ho fatto fatica a trovare le parole adatte per descrivere il mio pensiero.

 

Tranquillo, non è un discorso facile da affrontare è! :-)

Comunque ribadisco che un topic del genere si presta più che altro da pulpito per scrivere ovvietà e stupidaggini...

 

Non lo vedo un esempio molto calzante!
NEssuno "Crede" al Big Bang.
Esso è semplicemente un "modello" a cui si è giunti attraverso un'analisi scientifica di rilievi scientifici...

Il Big Bang non è qualcosa in cui "credere", ma un modello da rivedere di continuo.

L'approccio scientifico alle cose non è come quello religioso.

La religione e la scienza hanno de modi totalmente diversi di fornire risposte.

 

ad un certo punto sixx o ci credi o non ci credi. Personalmente, se si parla di scienza, o mi si trova il perchè di quelle particelle nel nulla, o io a quella "teoria" non ci credo.:P

questo intendevo per "credere"

 

Cavolo, e io che pensavo di aver appena finito un discorso costruttivo con te.

 

Ma infatti non mi riferivo a noi due!

Mi riferivo ad alcune stronzate che ho letto in queste due pagine e a quelle che potenzialmente potrebbero essere scritte!

 

Rimangono due cose distinte!

LA scienza davanti a ciò che non riesce a spiegare formula della ipotesi, fino a quando, sempre che succeda una di questa non trova dei riscontri...

LA fede non ha nessuna pertinenza in ciò...
Il fatto di non riuscire a spiegare una cosa implica solo che non c'è spiegazione, non che c'è la mano di DIO...

RIpeto: Prima era l'inspiegabilità del fuoco, del moto delle maree,dell'avvicendarsi delle stagioni,ecc che ci confermava l'esistenza di dio...

Ora è la genesi dell'universo!
Ci sarà sempre qualcosa di inspiegabile.... Fino a che la scienza non lo spiegherà, allora ci sarà qualcos'altro di inspiegabile... E tutto ricomincerà da capo!

Ripeto ancora:La Religione per me non deve dare risposte, ma solo fornire i mezzi morali su come gestire la propria vita!

 

Non sono d'accordo sull'ultima parte. Le regole morali ( parlo per me ) me le pongo da solo, senza l'ausilio di un dio in cui credere, o di una religione a cui aderire, e ritengo di essere molto più morale di molte persone che mostrano di essere dei bravi cristiani fuori mentre in realtà sono solo dei fondi di depravazione.
In poche parole, è una cosa che per me dipende molto dalla sensibilità individuale, di certo non dalla religione.

 

ma non credo che Sixx intendesse questo, quanto che la religione, così come qualsiasi altro organo che si pone al di sopra delle parti, debba dare dei valori morali o dei principi che siano universali per la quiete, la pace e la salute di ogni singolo individuo. Poi è ovvio che l'intelligenza di ognuno sta a percepire questi valori come giusti ed applicarli sia che le dia una Religione che lo Stato. Però quello che dici non è sufficiente. Ti faccio un esempio banale: se non ci fosse nulla che dicesse "non uccidere", allora se per uno è morale uccidere una persona, lo farà senza nessuna remora. Se tu Strangel agisci secondo una morale che è "giusta" (nel senso che rispetti la libertà altrui di) non è una cosa che deriva da te, cioè che tu un giorno ti sei svegliato e te lo sei imposto di "non uccidere"; deriva comunque da un senso civile, morale, etico che ha retaggi antichissimi. La tua intelligenza sta nel recepire questo valore come valido. Se non uno non lo recepisce come tali allora è un pazzo, un assassino, un ritardato, etc...

 

Se prima che venissero formulati i primi versi della Bibbia, la razza umana non si è estinta, una ragione ci dev'essere no? Qual'è quella ragione? Io la chiamo "morale" "etica" ecc... Non è solo "istinto di conservazione" . Se non avessero avuto già da allora delle regole "morali", si sarebbero massacrati tutti a vicenda.

 

Il punto non è Sopravvivere, ma vivere!

Sono convinto che gli insegnamenti che ci possiamo trarre dalle sacre scritture(come anche da altri testi filosofici e non... per intenderci) siano veramente importanti e di estrema "utilità" per poter gestirela propria vita al meglio e nel rispetto di tutti.

Ma solo se vengono presi come insengamenti morali e non certo con un interpretazione "alla lettera", come appunto ricercandovi delle risposte, che mai sarà possibile obbiettivamente trovare..

 

Quoto: anche io, le regole morali che seguo le stabilisco da me, anche se ovviamente non sono regole radicalmente nuove, anzi sono influenzate molto dalla cultura moderna radicata nell'illuminismo e nelle filosofie del tardo ottocento. Storicamente, il ruolo della religione è stato quello di fornire una morale a chi non l'aveva, ma oggi, con l'educazione di massa, tutti dovrebbero avere delle regole morali, anzi le scuole dovrebbero promuovere lo stimolo a generare le basi di una morale, cioè in poche parole il rispetto della libertà di ognuno, che secondo me deve essere alla base di ogni etica perchè essa possa essere definita tale.

 

L'educazione di massa cosa sarebbe?

Adeguarsi aquuello che è il mondo? Guardati intorno, sinceramente a volte preferisco un pò di sana morale cristiana piuttosto all'omnipermissivismo de "le regole me le faccio da me"... Ma che ti fai da te? Tu al massimo puoi scegliere a quale obbedire, ma concetti come MORALE o IMMORALE non sono campati in aria!

 

Questa non l'ho capita. Perchè una persona non dovrebbe essere libero di avere delle opinioni morali personali e che si diversificano da qualsiaisi definizione? Essendo opinioni e scelte ognuno è libero di farsi le proprie.