Religione,spiritualismo ed ateismo

ma qui stiamo parlando di religione.
Quasi tutti crediamo in qualcosa, ma non è sempre un dio(ad esempio io credo in me stessa, sarà stupida la cosa ma è così)

 

Questa affermazione la trovo un po' irrispettosa nei confronti di coloro i quali invece danno molta importanza alla preghiera, e credono nella religione che professano. E nn mi riferisco solo alla religione cristiana, xchè la preghiera c'è anche nel Buddismo, nell'Ebraismo e nell'Islamismo...Cmq sia, è una tua opinione e va rispettata.
Per quanto mi riguarda, son credente, cristiana cattolica, ma ho un rapporto un po' particolare con la religione, e nn condivido determinate cose del Cattolicesimo, essendo molto critica nei confronti della Chiesa e delle religioni in generale.
Preferisco avere un rapporto diretto con Dio, che x me si esprime attraverso la preghiera.

 

Ateo. Come può essere diversamente?

 

eh ma allora i credenti come dovrebbero essere definiti? Se si definiscono tali per me hanno avuto e hanno la necessità,il bisogno,il desiderio,insomma un qualcosa che li spinge a "dialogare",rivolgersi con Dio e in questo non ci vedo nulla di male.
Se mi sto sbagliando e non è così Armand, sinceramente non saprei come definirli.

Beh si,infatti con l'affidarsi a Dio,non intendevo la totale devozione e esclusione dal mondo,bensì la ricerca di un appoggio,di un appiglio per qualsiasi motivo.Mi riesce difficile da spiegare con esattezza perchè non essendo credente sto solo ipotizzando che sia così.

Certo,putroppo può capitare anche questo però in situazioni critiche mi sembra il primo passo sensato che potrei fare e non quello, come fanno e hanno fatto migliaia di italiani, di rivolgermi a dei maghi,guaritori,santoni e buffoni del genere.

 

personalmente credo che la bibbia sia un libro non molto credibile. credo che la religione possa aiutare moltissimo quando è una cosa che nasce dentro di te, perché se te la impongono finisci con l'odiarla (come è successo a me, dato che, non avendo ancora 18 anni, devo sottostare agli ordini). però le religioni orientali mi ispirano...ma credo che riguardi l'aspetto filosofico della religione.....comunque mi chiedo spesso se possa esistere qualcosa di "superiore"......risposte non se ne vedono

 

beh, ma uno può benissimo credere nell'esistenza di un dio ma non voler alcunchè da lui,o non volerci aver nulla a che fare.

 

A sto non so cosa dire..non vedo cosa ci sia di utile nel fare questo.
E allora uno può fare quello che vuole,può anche credere cui lui stesso sia Dio.

 

ma perchè, azioni e pensieri umani devono essere necessariamente utili?

 

Beh il pensiero e l'azione sono due cose differenti.Io persona atea ho pensato a Dio ma non ho agito di conseguenza facendo chenesò una preghiera o andando a messa, perchè le ho ritenute azioni inutili.
Chi è credente ci ha pensato e ha agito di conseguenza per una questione di coerenza non dico nel modello ideale comportamentale della propria religione ma con la sua interpretazione.Il solo credere all'esistenza di Dio senza un minimo di applicazione,non riesco proprio a comprenderlo.

Secondo me il pensare è utile ma il pensiero può ovviamente non essere utile.E sarebbe terribilmente limitativo e,a proposito,inutile se non fosse così.

 

Ma allora come la definisci una persona non completamente atea? Individualista? Per quanto riguarda la frase che non hai ben compreso intendevo dire che lo scopo che una persona atea si può prefissare ha natura prettamente terrena. Non vi è bisogno di fede per dare uno scopo alla propria vita, basta semplicemente fissarne uno e vivere cercando di seguirlo coerentemente. Credo che questo concetto sia più vicino a quello di morale che di religione.

 

ma stai confondendo il credere nell'esistenza di dio col credere a una determinata religione. Ovvio che se uno si professa cristiano deve attenersi alle regole del cristianesimo (per me non ha senso dire "non sono un buon cristiano", o lo sei o non lo sei) ma che c'entra una dottrina, una credenza o una religione qualsiasi con credere nell'esistenza di un dio?

 

Il modo più bello di pregare probabilmente è chiedere a Dio che sia fatta la sua volontà e non la nostra. Tra l'altro egli stesso ci ha insegnato a pregare in questo modo: Padre nostro...venga il tuo regno/sia fatta la tua volontà...
In ogni caso se poniamo in lui la nostra fiducia non ne saremo delusi.

La sofferenza degli innocenti e il male sono domande fondamentali dell'uomo, ma nella Bibbia, nella Parola di Dio, si trovano risposte a questi grandi interrogativi.

[OT]...ma come te ne esci? Ahaah! ...comunque alla fine non è uno dei miei generi preferiti, soltanto non lo considero il MALE come te! [/OT]

 

Mettiamola così: ateo è, per definizione, colui che non crede in Dio. Chi non crede in Dio sostituisce con qualcos'altro. Questo è l'ateismo comunemente inteso.
Ma una persona veramente a-tea,che non creda in nulla,si può definire solamente nichilista.Questa è, a mio parere, una categoria vuota. Quello che volevo dire che non vi è nessuno "senza-Dio",dove per Dio non intendo quello comunemente inteso dalle religioni "classiche".
Per essere veramente "senza-Dio" bisognerebbe essere nichilisti.

 

Potresti farmi un'esempio di un probabile sostituto? Perchè non riesco ancora a capire...

 

Arte,Scienza,Potere,Ricchezza,Bellezza,l'Umanità,Se stessi...