La civiltà occidentale sta decadendo?

Ok magari meno polemica la preferisco, mi sono espresso male. Anzichè dire "vivere nel 1800" bastava chiedermi di approfondire un discorso che ho trattato con ovvia superficialità nello specifico dato il tempo ed il luogo. :P
Intendo dire che tutti i ragazzini che amano il calcio come l'ho amato anche io volevano diventare calciatori da grandi, ovvio, sogno comune e lecito, ma calciatori. Sottolineo questa parola. Volevano giocare in Nazionale magari. Parla con i ragazzini oggi e chiedigli perchè vogliono fare i calciatori. E' imbarazzante. Mi cugino fa l'obiettore di coscenza e mi racconta quello che vede ogni giorno. Vogliono essere calciatori per avere della gnocca, per essere famosi, per avere dei soldi. Ragazzini che pensano solo ai soldi. Se questi sono i valori che oggi si tramandano...Certo che se ci riescono poi sono furbi loro e coglione io che mi alzo la mattina alle 7 per andare a lavorare. Ma è la genuinità die valori che nell'esempio specifico manca, come in tante altre cose della vita oggi. Ma ripeto era solo un esempio messo li.

 

Ma un po questo è dovuto anche alla società di oggi. Guardi sui telegiornali i calciatori che fanno un mucchio di soldi, mentre si parla di ricercatori con anni di studi alle spalle che prendono mille euro al mese come un operaio. Allora vedi che forse è meglio fare l'operaio, prendi 1000 euro al mese ma almeno non ti sei fatto un mazzo per studiare (e lo dico da studente di università che vede il futuro nerissimo).
Non vorrei sembrare materialista con questo discorso, ma ritengo che lavorare per arricchirsi sia una cosa giusta. Citando Immanuel Kant, ti dico che i soldi non sono nulla in se, ma possono essere molto utili per raggiungere la felicità. Per fare questo bisogna però non montarsi la testa, non fare come il classico "riccone" da film che si crede superiore alla "feccia", ma che mantenesse dei valori da persona semplice, cercando di migliorare l'essenza della persona invece dell'apparenza.

Però ho un'altra cosa in mente. Forse una della cose che manca per evitare il collasso è la solidarietà tra le persone, cioè il farsi sempre i fatti propri senza mai pensare ad altri. Non dico che bisogna fare beneficenza o dare il soldino al barbone (anzi, così gli fate un torto, molto meglio prenderlo e portarlo a fare un colloquio di lavoro, evitando di farlo vivere per strada), ma dico che almeno quelli che ci stanno attorno, gli amici intendo, vadano aiutati senza chiedere nulla in cambio. Vedo oggi che le amicizie tra i più giovani sono sempre più superficiali, quasi senza senso, e questo non va bene secondo me. Sarà un discorso ingenuo, ma parlo da persona eccentrica (almeno rispetto alla massa, io mi sono sempre considerato normale), che nella sua storia personale è sempre stata un emarginato, e che avendo conosciuto poco l'amicizia ne capisce benissimo il valore.

 

Per quanto riguarda questo frangente ne,come al solito è proprio quello che intendevo dire,solo che tu ti esprimi meglio di me!

 

secondo me non sta decandendo ma è già decaduta.. non ci si rende troppo conto di stare in mezzo ad uno schifo perchè si è accecati dalle comodità .. e queste ci hanno così schiavizzato che non siamo più nemmeno in grado di scendere in piazza per reclamare i nostri diritti. la cultura a cui si aspira non va al di là di quello che gli altri vogliono che tu sappia.
sarò catastrofista.. ma così non ci siamo...

 

a me pare che se c'è una cosa che "sappiamo" fare è proprio scendere in piazza a manifestare... Anche perchè non c'è nulla di difficile nel farlo, anzi...
è solo un giorno di lavoro in meno(che guardacaso è quasi sempre un venerdì) con una passeggiata.

Il punto è conoscere i propri diritti(e doveri) per cui si "dovrebbe" scendere in piazza... Li è un pò più difficile e faticoso!

 

FIDATI che a manifestare è MOLTO più difficile ORA, anche se "da fuori" sembra facile.
Almeno parlo per il mio lavoro in sindacato, sai quanto è stato difficile portare la gente fuori dalle fabbriche SEMPLICEMENTE davanti ai cancelli, non la sfacchinata della manifestazione a Roma.
Poi è vero che MOLTI non sanno manco per cosa DOVREBBE scendere in paizza, assolutamente d'accordo.

P.S.
piccolo studio fatto qualche gg fa dalla categoria dei Medici ginecologi:
Le adolescenti hanno SEMPRE MENO COSCIENZA del loro corpo e si affidano NON ALLA CONTRACCEZIONE ma i rimedi del dopo (PILLOLA DEL GIORNO DOPO).
In oltre alla domanda fatta a un migliaio di adolescenti:" secondo te puoi restare in cinta al tuo primo rapporto sessuale?"
più del 40% ha risposto: NO SAPREI!!!!!!

Dimostrazione della decadenza della cultura non del sapere che è a portata di mano , e con internet che la fa da padrone ecco il risultato!
Un inbesuimento delle giovani generazioni, RIPETO la colpa NON E' DEL TUTTO IMPUTABILE "ai giovani", ma di certo MOLTI di loro non fanno nulla per risollevarsi.

 

no solo che sono mooooooooooooooolto più prolisso (e non prolasso) e quindi aggiungendo un sacco di particolari spesso mi spiego meglio, ma in molti casi faccio un casino mica male in chi mi ascolta/legge

 

Quoto pienamente questo discorso.

 

per capire che il vecchio continente sta decadendo basta vedere a che ora mettono i programi culturali sulle TV e SE li mettono. tipo begnini dopo porta a porta

 

ho letto giusto l'introduzione e la prima replica per cui se utilizzo un pensiero che qualcuno ha già utilizzato non me ne voglia.


La decadenza della società odierna, così come la decadenza di ogni altra società passata, è data soprattutto dall'accrescimento del benessere comune.
Nell'occidente avendo un'aspettativa di vità più alta e un livello tecnologico-culturale più elevato, ormai certi valori di vita a cui ci si dovrebbe attaccare sono persi. Come ad esempio il creare una famiglia abbastanza presto da poter avere dei nipoti da poter conoscere e ai quali insegnare delle cose che altrimenti leggerebbero solo sui libri. Il cercare abbastanza presto la propria indipendenza economica e sociale. E' vero, questi son tempi durissimi, ma non l'abbiamo voluto noi tutto questo???

Vi faccio solo qualche esempio: ho 15 anni e vado alle superiori, per 5 anni vado così e così, tirando ogni anno la sufficienza giusto per finire il quinquennio e alla fine che faccio? lavoro o università??? noooooo i miei genitori vogliono che io studi. D'accordo andrò a studiare anche se con pessimi risultati e in 10 anni mi prenderò sta benedetta laure in economia e commercio. Al giorno d'oggi, bene o male ragionano tutti così, però si sta andando incontro ad un mondo di medici, architetti, economisti. E i lavori manuali chi li fa? Chi si riempie i capelli di cemento per costruire una casa??? Chi si sveglia alle 2 del mattino per andare a fare il pane? Chi ci mette le finestre alle nostre case?? Nessuno sono tutti laureati e tutti meritano per questo il posto in poltrona.

Altro ragionamento questa volta legato all'uso e abuso di alcool e droghe.
Questo fatto è scaturito principalmente da una cosa: al giorno d'oggi già da piccoli si è abituati ad ottenere tutto, bici, PSX, PS2, PC, tele in camera possibilmente cn SKY, etcetcetc, e sempre i soldi in tasca.
Se i ragazzini già da piccoli non sono EDUCATI ad ottenere le cose per merito, ma ad ottenerle solo perché le vogliono, dalla vita andranno avanti ragionando sempre in quel modo, faccio quello che voglio, e di questo passo avendo ottenuto tutto l'ottenibile vanno a cercare altre cose come alcool e droghe.

Altra cosa, nella società odierna i genitori sono del tutto o quasi assenti con i figli. Sono poche le famiglie che cenano alla stessa ora e soprattutto che durante la cena parlano del più e del meno magari commentando il telegiornale che scorre in TV. Le scuole non educano più al senso CIVICO dei ragazzi, io personalmente nei miei anni di superiori ho avuto solo un'insegnante che ci educava al senso civico e la ringrazio profondamente.

Ecco quali sono i segni di decadenza: miglior tenore di vita, maggiore opportunità di ottenere le cose e quindi scarso attaccamento al valore delle cose.
Anche il fatto che gli studenti, da dopo le medie, o anche durante le medie, nei mesi estivi oramai non combinano più nulla, prima invece li si mandava a lavorare, anche a mungere vacche o a trasportare blocchi di cemento durante l'estate, favorendo così una maggiore educazione al lavoro e al valore dei soldi, facendo capire che le cose bisogna guadagnarsele e non ottenerle con facilità.

 

Sono d'accordo con te, anche se il miglior tenore di vita in se non è una cosa brutta, al contrario, e non è necessariamente segno di decadenza. Però, se i giovani non vanno più a lavorare, non è tanto colpa loro, nessuno vorrebbe lavorare quando si è giovani, quanto dei genitori. Bisogna educare i figli fin dalla tenera infanzia. Io penso di avere avuto una educazione molto buona, i miei genitori sono sempre stati abbastanza severi, ma ho potuto avere con loro un buon dialogo, e un buon rapporto. Oggi, invece, i genitori sono sempre troppo permissivi, danno una "paghetta" assolutamente troppo grande e immeritata senza far nulla (chi sono io, il più scemo, che tenevo sempre pulita la mia camera e facevo anche qualche faccenda in casa senza venire pagato?), e non apprezzano il valore di nulla. Una volta cresciuti, si accorgeranno sicuramente di aver buttato via la vita. Secondo me, i figli vanno trattati con la giusta severità. Lasciarli fare ciò che vogliono non è segno di affetto genitoriale, al contrario punirli quando sbagliano lo è.

 

credo che si dovrebbe pensare a come risolvere problemi più importanti che rompere le balle a uno che si fa una canna o beve una birra.

 

nn ho parlato di una canna o una birra, anche io me la faccio volentieri una birra, ma anche 10 me ne faccio, però le volte in cui lo faccio sono veramente contate sulle dita di una mano, non voglio certo spaccarmi il fegato a 25 anni

 

Per quanto mi riguarda Fumarsi una canna e bersi una birra hanno due significati molto diversi.

Di certo il fatto che ormai i mezzi di informazione pubblicizzino quasi senza vergogna le droghe leggere non è altro che uno dei più tristi e palesi segnali della decadenza della nostra società e del buon gusto.

 

Non ho dubbi sul fatto che fare una cosa "sensata e intelligentemente motivata" sia difficile!

Ricordo le manifestazioni in piazza dei cittadini di un paesino(non chiedetemi quale) al quale avevano "tolto la squadra di calcio".

Dipende tutto dalle motivazioni, da come, in che modo, si spinge la gente a scendere in piazza.

Chi sa toccare gli argomenti giusti(non sto parlando di dire cose sensate, ma solo di saper toccare i tasti giusti) smuove migliaia di persone, anche se le sue credenziali sono "nulle".
Vedi Beppe Grillo per esempio.

Io più vado avanti e più mi rendo conto che Internet è sempre meno un veicolo di Cultura e informazione e sempre più uno di disinformazione e anticultura...