Perché molti metallari fanno fatica ad allargare i propri orizzonti musicali?

ehm, non esiste solo il metal e il pop
c'è molto altro

 

ASCOLTATELO.La sua firma dice tutto.

 

Scusa eh, ma sto post è fantastico, non fa altro che comprovare il contrario di quello che vuoi dire

 

ascolto Masini

 

Il metallaro medio che non conosce nè la propria musica nè la musica in generale è più presente di quanto si possa immaginare, spesso è una questione di maturità, ove possibile, io sono dell'opinione che andrebbe aiutato a capire.

Io amo il metal, incarna molto della mia personalità, sarà sempre il mio genere preferito, ma amo anche molti altri stili musicali (Funk, Blues, Country, Alternative, quasi tutte le forme di Rock) e quei generi che non capisco o non sopporto oggi (alla faccia di Sixx77 ) potrebbero diventare parte di me domani. Io non mi pongo barriere e mi piacerebbe che la maggior parte di voi fosse d'accordo sul fatto che la conoscenza cambia il nostro modo di essere e di intraprendere la vita e ci aiuta a capire e maturare.

Va considerato che questo è il mio personalissimo modo di pensare e di essere, se per altri la musica è qualcosa da ascoltare spensieratamente pur rispettando questo parere, io non potrò condividerlo MAI.

P.s: il rap non è un contenitore vuoto, è un grave errore pensarlo. Si fa prima a dire che non piace...

 

Mah, se posso esprimere la mia, non credo che sia ristrettezza di vedute ma più una questione di piacere, o di goduria, se credete.
Ognuno vive la musica secondo suo gusto; il mio è umorale. La musica mi dà sensazioni forti, mi fa venire i brividi, mantiene vivi i ricordi belli e, purtroppo anche quelli brutti. Da parte mia queste sensazioni le ricevo in maggioranza proprio dall'Heavy Metal. Ascolto altro, ovviamente, un po' per curiosità un po' perchè costretto.
La curiosità è maturata in anni di traduzione dei vari testi, una cosa tira l'altra e così si è approdati alla musica celtica, per esempio, o alle cornamuse, capaci anch'esse di far rizzare i capelli; mai sentiti, per esempio, i Wallace? oppure alla sinfonica, la lirica, l'organo, perfino i canti gregoriani!!
La costrizione deriva dal fatto che ho una moglie che adora Vecchioni e Venditti, plagiando anche la figlia, quindi in macchina e a casa mi toccano sempre. In compagnia, unico metallaro, non posso far ascoltare ad altri le mie musiche, quindi ascolto in silenzio le varie tecno, pop, synth, disco e chi più ne ha più ne metta.
Bene, pur cercando di capire e di ascoltare tutti questi generi, nulla mi dà le stesse sensazioni del Metal o di qualche altro raro genere.
A mio avviso, chi è veramente ristretto di mente si stanca presto, abbandonando una via per un'altra e zompando qua e là secondo la moda del momento o secondo i gusti della ragazza di turno, ma quando ascolti in prevalenza un genere musicale per qualche lustro, è passione.

Poi, approdato qui da poco, apprendo sempre più di vari generi di metal dei quali avevo solo sentito parlare e vedo moltissime persone che si confrontano; questo non mi pare indice di ristrettezza.

Oddio, troppo lungo, temo.....non sparatemi, vi prego.

 

beh khaless,non si sa mai.Puoi sicuramente dire che PER ORA nessun altro gruppo appartenente a non so quali generi,ti abbia emozionato quanto non so quali gruppi metal di non so quali generi metal.Ti assicuro che ci sono infinite cose capaci d'infonderti sensazioni altrettanto intense,poichè le proposte musicali valide sono illimitate.
E' come affermare che nel mondo non ci siano altre donne in grado di attrarti (che razza di paragone..)

 

Hai ragione! In effetti non sono molto bravo a scrivere e a volte salta fuori qualcosa di contorto (vedi sopra...).
In effetti continuo ad ascoltare altri generi; per esempio, in negozio non posso sempre piazzare Slayer et simili, altrimenti faccio scappare i clienti, per cui devo giocoforza variare, essendo la programmazione standard delle radio decisamente noiosa (zoo di 105 a parte)!!
Per ora (e da molti anni) il metal rappresenta una certezza, il mio porto sicuro ma questo non mi impedisce di ascoltare altro. Credo sia così per molti (vedendo ciò che è scritto qui), per questo mi sembrava ingiusto parlare di ristrettezza e mi pareva più appropriata la passione.
Poi, intendiamoci, ci sono gli integralisti ma fortunatamente sono pochi pochi.

Per le donne, beh....lasciamo perdere va' che ogni angolo è pieno di tentazioni e mi piacerebbe restare un marito fedele ancora per un po'!!!!

 

Mi limito all'HM hard rock e un pochetto di Aor.Del resto non me ne frega nulla.

 

Il metal non è l'unico genere la cui scoperta comporta in gran parte il saper cercare dietro i soliti muraglioni pubblicitari dela musica. Credo che ogni genere racchiuda in sè un mondo, un universo più o meno sfaccettato. Ogni mondo è costituito da realtà varie e più o meno consistenti; c'è l'effimero e c'è il duraturo. Anche la musica leggera italiana ha i suoi picchi e quel che merita di essere ascoltato.

La domanda in quanto tale è sottile e "rischiosa": mi spiego: uno non riesce ad aprirsi perchè prova il diverso e lo respinge O perchè il metal per lui contiene già tutto?

E' qui il punto. Se uno prova altre vie musicalie poi "sceglie" è discorso ben diverso dal preferire il metal in sè.

E' anche un discorso di "abitudine". Due anni fa aborrivo il growl e non mi avvicinavo gli opeth per questo. Ora è tutto veramente tutto cambiato.

Credo sia un discorso di orecchio anche questo. Perchè scremando anche negli altri generi col separare la "cacca musicale" dai fiori che vi nascono ci si puo "abituare" a sonorità nuove; e certamente "poi" scegliere in base a sensazioni derivanti da quelle nuove esperienze.

Mi è accaduto in Spagna di andare al concerto di un gruppo seguitissimo in Andalusia: El puchero de lo hortelano (probabilmente ho violentato il nome corretto); altro ambiente, altra musica; niente batteria se non un uomo -geniale- che suonava una cassa su cui era seduto con le mani e che prendeva a "sberle" due piatti ai suoi lati; tanta follia e melodia.

Credevo di non ritrovarmi in quei suoni, di perdermi sul filo monotòno della noia ed invece ero lì a confrontarmi ed a sentire sonorità nuove.

Ho spesso la sensazione che il massimo dell'apertura a ciò che c'è di veramente buono ovunque sia proprio la strada più vera per apprezzare e soprattutto "riconoscere" la buona varietà del metal in sè stesso.
E' proprio il modo di sfuggire a stilemi e gabbie che rende liberi e che forse ispira legioni di musicisti metal laddove trovano "il pezzo" originale, il passaggio, l'accordo personale.
quello che avviene in testa a volte è molto più sorprendente di quel che "poi" accade suonando, se solo lo si potesse "vedere" e "sentire".

 

Era quasi certamente un Cajon

http://www.flamenco-world.com/magazine/about/cajon_flamenco/images/9_grande.jpg

 

Qualsiasi ascoltatore "medio" di qualsiasi genere musicale non conosce la musica in quanto "medio".

Per conoscerla occorre passione e se questa non c'è si è, per quanto mi riguarda, un ascoltatore medio. Punto.

In soldoni non è il fatto che sia metallaro, discotecaro, punkettone o fruitore di musica Italiana, è totalmente ininfluente.

CIò che conta è la passione, è la vera emozione, che si discosta da tutto quanto è moda, abitudine,tendenza o noia...

Niente da dire contro chi non ha la passione per la musica... ma non è quella la gente che fa testo.

Quindi, per quanto mi riguarda è Inutile chiedersi: "perchè molti metallari fanno fatica ad allargare i propri orizzonti musicali" ma ci si deve solo rendere conto che la gente che ha passione per la musica nei fatti, e non solo nelle parole, è molto meno di quello che si possa pensare.

Visto che non basta riempirsi l'hard disc di migliaia di titoli o possedere quintali di T shirt per ascoltarli,conoscerli,apprezzarli e "sentirli".

Che siano metal, altro o tutti e due.

Alla mia faccia rispondo.... ehehe

Non ha senso "mettersi barriere" come non ha senso imporsi di ascoltare per forza di tutto quando non se ne sente il bisogno...

Quindi in conclusione il ragionamento a mio modo di vedere non è importante quanto si ascolta ma come lo si fa...

E meglio ascoltare 3 generi, conoscerli e apprezzarli, piuttosto che 40 generi disparati solo per posa o per fare il "libertino" della musica e/o vantarsi di essere "l'uomo senza paraocchi".

 

Perfetto. E' esattamente anche il mio modo di intendere la musica: non basta avere migliaia di titoli, vantarsene, ma non averli neanche mai ascoltati!!! La passione è la cosa che rende diversi un ascoltatore medio da un fan/amante della musica (ma il discorso è allargabile anche ad altri settori, cinema ad esempio.)

 

Purtroppo questo con certezza non lo puoi sapere, dai per scontate troppe cose, non puoi sapere se una persona "sente" o meno migliaia di artisti, e per ognuno di essi magari coglie delle emozioni diverse, è un fatto troppo personale, e sbilanciarsi in questo giudizio credo sia un errore. Io invece credo il contrario, i veri amanti della musica esistono e sono tanti, non sono sicuramente la maggioranza che è composta da fruitori medi, questo lo sappiamo entrambi.

E lo stabilisci tu chi sente il bisogno di farlo e chi no?
Se per libertino tu intendi chi si riempie la bocca ma in realtà non sa quel che dice è un discorso, ma se per libertino intendi una persona che ha una grossa conoscenza in tutti i sensi (anche umorali), non è perchè può risulatare antipatico ai più che ha torto per forza. Da quel che scrivi evinco (magari sbagliando) che non ti piace chi sbandiera la propria cultura, potrebbe essere condivisibile ma questo non significa comunque non sia in grado di portare qualcosa alla discussione, trasmetterti o addirittura insegnarti qualcosa. Si potrebbero fare altri esempi in vari altri campi e situazioni diverse.
Quindi è assolutamente accettabile l'uomo senza paraocchi a patto che dimostri di conoscere realmente. Per inciso, io non mi reputo conoscitore a sufficienza musicalmente parlando, ma conto un giorno di poter parlare con cognizione della maggior parte di generi, arrivandoci senza obblighi di sorta, potrei risultare antipatico ai più?? E chissene frega!. Non ho mai voluto fare l'alternativo per forza, come non mi frega se mi dicono che mi manca la conoscenza di un genere che momentaneamente non mi coinvolge, vedremo: se sono rose fioriranno , il punto è che non mi pongo limiti spirituali, perchè per me la musica è ancora arte.

 

Io non sono infastidito da chi ha cultura,anzi...

Il punto è solo che,l'essere di "orizzonti ampi" per quanto mi riguarda non è un valore aggiunto, ne in quella ascoltata, ne i quella suonata!

L'unico valore aggiunto, anzi... l'unico valore in generale, è la passione per la musica, che siano 3 generi o 40.