Biancheria Intima...

uhm non è così logico...forse lo considererei logico se avessi 10 anni di meno, ma fino a tre quattro anni fa le mutande stavano dentro i pantaloni e non si vedevano tutti quei sorrisi verticali che si vedono adesso

 

prova ragionare con i canoni della mia generazione però

 

infatti una se mostra le mutande è perchè vuole mostrarle...d'altronde vita bassa e perizomi li porto (e non son quelli di 10 anni fa)anch'io ma non me ne vado in giro a mostrare le chiappe al mondo

 

in before Re Cervo

 

Comunque, dead, con chi te la vuoi prendere? Con i ragazzi che ce l'hanno di natura a guardare (sù, non siamo ipocriti, siamo dei maiali ) o con le ragazze che vogliono essere guardate? :grin:

 

Lo avevo detto perchè a volte mi capita di percepire in alcuni post una certa qual serietà riguardo agli indumenti intimi un po' troppo esagerata...
...bella 'sta disciplina universitaria..e la laurea com'è? Laurea in 'Mutandologia analitica'?

 

Ti faccio avere a breve delle foto di cosplay
per ora metto la dicitura di wikipedia:

è la pratica che consiste nell'indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire. Poiché il fenomeno ha avuto origine in Giappone, il personaggio rappresentato da un cosplayer viene spesso scelto tra quelli individuabili nei manga e negli anime giapponesi, ma non è raro che il campo di scelta si estenda ai tokusatsu, ai videogiochi alle band musicali, particolarmente di artisti J-Pop e J-Rock (musica pop e rock giapponese), ai giochi di ruolo, ai film e telefilm e ai libri di qualunque genere e persino alla pubblicità.
Il termine è una contrazione delle parole inglesi costume ("costume") e play ("interpretare/recitare"), che descrivono accuratamente l'hobby di divertirsi vestendosi come il proprio personaggio preferito. Oltre a travestirsi in occasione di manifestazioni pubbliche come i convegni sugli anime, non è inusuale per gli adolescenti giapponesi radunarsi assieme ad amici con la stessa passione solo per fare del cosplay.
La principale differenza tra il cosplay ed il vestirsi in costume praticato negli Stati Uniti e in Europa è che in Giappone le persone tipicamente si vestono come i personaggi di anime, manga, o videogiochi giapponesi, piuttosto che vestirsi come personaggi di Star Trek o in costumi rinascimentali, anche se ultimamente anche in Giappone stanno prendendo piede cosplay ispirati ad opere occidentali, grazie anche al successo internazionale di opere quali Harry Potter o la trilogia di film del Signore degli Anelli o la celebre saga di Star Wars. Un'altra differenza è che gran parte dei mascheramenti negli Stati Uniti e in Europa è legata ad eventi particolari come convegni e festival.
Il cosplay si è diffuso in tutto il mondo negli ultimi anni, unendosi al vestirsi in costume per i convegni di fantascienza in Nord America ed Europa, oltre che ad altri particolari tipi di ritrovi in costume, come le rievocazioni storiche di certe battaglie o avvenimenti, i raduni di giochi di ruolo dal vivo o per il carnevale.
Una piccola nicchia in questo campo è costituita dai dollers, il termine che indica un attore dilettante di kigurumi. Questi cosplayer indossano maschere (che li fa definire in giapponese anche animegao, ovvero "faccia da anime") e una calzamaglia completa per trasformarsi completamente nel loro personaggio.
Una definizione adottata in certi casi è quella di cross-players, da "cross-dressing" e "cosplayer": si usa talvolta per indicare coloro che abitualmente realizzano cosplay di personaggi del sesso opposto rispetto al loro. Non si tratta comunque di una vera e propria nicchia della sottocultura cosplay, ma di una definizione a volte usata in modo improprio e non accettata da tutti gli appartenenti alla sottocultura.
Le migliori cosplayers giapponesi si possono trovare ogni domenica ad Harajuku, quartiere di Tokyo, dove decine di ragazze si incontrano per mostrare i propri vestiti ai turisti incuriositi e ai fotografi.

Questi sono cosplayer italiani, penso possa bastare. Comunque per ora quelle/i più belle/i le ho viste tra i giapponesi (questa è una mania venuta da li):

 

Scusa, anche se te l'hanno già detto, se guardi tu nessun problema ma se guardano gli altri girano le palle.
Non funziona come metodo, poi come sempre ti hanno detto altri, non c'è scritto da nessuna parte che la ragazza DEBBA avere il perizzoma ascellare (ovvero tirato su fino allombelico) per far vedere che modello porto, indipendentemente dalla vita bassa dei pantaloni...

 

Personalmente io sono uno di questi, tolto forse il discorso PVC e la maggiorparte di quelli in latex, per il resto va bene (quasi) tutto.

Secondo me la laurea è Intimologia Applicata e Initmologia Teorica.

 

Esatto. Il mondo si divide in due.. quelli che vogliono far vedere le mutande all'universo, e chi non fa vedere le mutande. Punto.

che voto mi dà, professore?

 

per la concretezza delle sue tesi, per la costanza nell'approfondire i concetti di base, le diamo un meritatissimo 105.

Attendiamo comunque la sua tesi finale per poterle dare un voto molto più alto.

 

da ragazza ti posso assicurare che di ogni pantalone che possiedo so benissimo quali sono a rischio di "seduta"...se la tua ragazza usa perizomi con pantaloni a rischio è difficile che non sappia di finire con mezzo fondoschiena al vento

 

uffa...perchè mi state assalendo?
io ho solo fatto un'affermazione.
ho detto che mi piace guardare, ma che non mi piace quando sono gli altri a farlo.
e poi tutte le ragazze che conosco hanno il culo di fuori.
ma in che mondo vivete?
in un mondo di gente perbene?

 

Mah, io personalmente purtroppo non vivo in un mondo di gente perbene, anche se ne sarei contenta. Però cerco sempre un po' di coerenza nelle persone e nelle situazioni che incontro... e nella tua frase che ho sottolineato, di coerenza ne vedo pochina :P

 

io non vado col culo di fuori, preferisco che spunti la mutanda, anche perchè detesto avere le reni all'aria (sono freddolosa), insomma non è automotico che si vada per forza col sedere al vento...comuqneu non era certo un attacco, era per dire che non è colpa dei pantaloni se si finisce ad attirare gli sguardi

PS: ma poi, tu puoi guardare e gli altri no? se c'è un bel ragazzo in giro a passeggio può guardarlo solo la sua ragazza ?