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Topic per pianisti

Discussione in 'Musicisti' iniziata da mike_deflep&ledzep, 28 Gennaio 2007.

  1. MetalPeppe

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    Nolo Lingere Plichardus

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    26 Novembre 2007

    Ragazzi, voi quante ore al giorno dedicate allo STUDIO dello strumento?
    Cazzarola, possibile che io in 3 ore non riesca mai a fare tutto quello che devo fare?!? E' brutto lasciare qualcosa indietro, eh... ma purtroppo è così...
    Dovrei riuscire a trovare un'altra oretta in più.

    Quali sono le vostre tempistiche?
     
    #91
  2. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    30 Novembre 2007

    :)
    guarda l'anno scorso facevo come te tre ore, e già qualcosa restava fuori sempre (in genere Bach :))

    Adesso che faccio il pendolare ogni giorno da Milano faccio solo un'ora e mezza al giorno, tranne i weekend quando ho più tempo e posso dedicarmi al pianoforte :love:

    purtroppo avendo solo un'ora e mezza, a volte meno, al giorno, in quest'anno l'unica cosa che faccio tutti i giorni è tecnica;
    per quanto roguarda i pezzi veri e propri, avendo così poco tempo, cerco ogni giorno di concentrarmi su uno o due pezzi e lavorare bene su quelli, anzichè fare una "carrellata" ogni giorno. :)

    Ti dirò che anche con solo un'ora e mezza al giorno fatta bene i miglioramenti li vedo, non sono ciclopici da settimana a settimana però ci sono :)
     
    #92
  3. Douglas

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    30 Novembre 2007

    Quando studiavo, ero molto irregolare. Normalmente studiavo non più di un'ora al giorno, con diverse fasi dove non facevo veramnte un tubo tranne 2 ore il giorno prima della lezione o il mattino stesso. Purtroppo, e lo dico con vergogna, le mie capacità mi permettavano di sopravvivere così, usando il talento invece dello studio assiduo.

    Quando invece le cose si facevano più serie, tipo concorsi o ancora di più gli esami di conservatorio, arrivavo a fare una media di 7-8 ore al giorno per diversi mesi di fila, per recuperare il tempo perso, e arrivando sempre con l'acqua alla gola. E' un metodo che ha funzionato per me, ma che non consiglio a nessuno. Lo studio regolare, anche come scritto sopra di un'oretta, ma con constanza e disciplina rende molto di più.
     
    #93
  4. MetalPeppe

    MetalPeppe
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    Nolo Lingere Plichardus

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    1 Dicembre 2007

    Ma guarda, io ci ho pure provato a fare almeno un' ora e mezza tutti i giorni, ma come ha detto Mike, mi ritrovavo sempre a fare tecnica... tenendo fuori TUTTI i pezzi. Mettici pure che Bach (vedesi Suotes Inglesi e Sinfonie:hihi:) meritano di essere lavorate non dico per un' oretta sana, ma almeno tre quarti d' ora pieni, come sta capitando adesso a me.


    E quando perdo un giorno, cioè quando non studio, il giorno dopo mi ritrovo come se non avessi studiato per una settimana: mano quasi ferma e impacciata e poca fluidità.

    A voi è capitato?
     
    #94
  5. Douglas

    Douglas
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    1 Dicembre 2007

    Il problema della tecnica che riempe il tempo l'ho risolto scoprendo l'acqua calda quando studiavo in America. Loro ragionavano che la tecnica è già contenuta nel repertorio, e che non hai bisogno di fare 2 ore giorno di Hanon, Rossomandi, Cesi e Pozzoli se studi correttamente Bach, Mozart, ecc. Per esempio, invece di passare 30 minuti sugli arpeggi di Cesi, che mentre ti sviluppa la tecnica ti atrofizza il cervello, passa 30 minuti sugli arpeggi del Preludio 1 del Clavicembalo Ben Temperato di Bach. Quando hai finito, non solo sai arpeggaire meglio, ma hai anche imparato un preludio in più, cogliendo 2 piccioni con una fava.

    Riguardo la mano impacciata... no, ma sono un'eccezione, credo. Ho fatto delle pause musicali lunghissime nella mia vita (vedi anche 2-3 anni) e tornando al piano, è come se non avessi mai smesso. Coem dicevo prima però. credo che sia un dono che non è necessariamente un vantaggio.
     
    #95
  6. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    2 Dicembre 2007


    In genere la mano poco fluida mi viene dopo quattro - cinque giorni...

    Comunque quello che ha detto Douglas sulla tecnica è verissimo! Ad esempio la "tecnica" delle ottave legate l'ho imparata non facendo esercizi specifici ma semplicemente impegnanodmi molto nella terza variazione del primo tempo della K331 di Mozart. Risultato? Adesso le ottave legate non sono più un grosso problema negli altri pezzi che presentano questa difficoltà.
    Ma lo stesso vale per i tre contro due o i quattro contro tre, anche se queste particolari figure variano molto da pezzo a pezzo, una volta che l'hai imparato bene in uno, ti viene quantomeno più facile farlo in un altro.

    Anche se Hanon&co. li faccio lo stesso per sviluppare più forza e agilità nelle dita...
     
    #96
  7. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    16 Febbraio 2008

    Ragazzi mi serve un consiglio!

    Volevo iniziare con qualcosa di Debussy per avventurarmi nella musica impressionistica... Ho sempre adorato questo compositore e adesso vorrei cimentarmi con qualcosa di facile per iniziare... Sapreste indicarmi qualche pezzo bello ma non troppo difficile?

    Io avevo pensato a qualche preludio dal primo libro (Ad esempio La fille aux cheveux de lin è bellissimo), o il Children's Corner...

    Aspetto i vostri consigli! :)
     
    #97
  8. Douglas

    Douglas
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    16 Febbraio 2008

    I preludi sono in generale molto complessi, anche se alcuni posson sembrare piu facili. La Cathedrale Engloutie per esempio ha delle sezioni ad accordi lunghi non troppo difficili. Questo detto, ti consiglierei il Children's Corner, in particolare The Little Sheperd. C'e' anche The Little Negro, pezzo in staile cake walk molto divertente e non troppo difficile, che in qualche modo unisce l'impressionismo con le origini del rock'n'roll.

    Resta il fatto comunque che Debussy non e' mai facile, anche nei pezzi piu' semplici. L'interpretazione e' sempre di una grande complessita'.
     
    #98
  9. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    16 Febbraio 2008

    Grazie mille Douglas per i consigli! ;)


    Infatti anche la mia insegnante continua a ripetermi che l'interpretazione è la parte più ostica e che mi porterà via un sacco di tempo :)

    Ed è vero che l'uso del pedale è completamente diverso? E in che senso "completamente diverso"?
     
    #99
  10. Douglas

    Douglas
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    16 Febbraio 2008

    Sì, il pedale è usato in modo particolare da Debussy. In particolare per creare delle "aure" sonore grazie alle vibrazioni degli armonici. Viene anche usato molto più spesso che normalmente, a volte cambiandolo in mezzo all'accordo o prima, mentre di solito si cambia dopo e tra due accordi diversi. Debussy infatti gioca molto sui fenomeni di risonanza.
     
  11. Caparezzo

    Caparezzo
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    24 Febbraio 2008

    Salve, ho alcune domande da fare ç_ç.
    Ho studiato pianoforte per 5 anni di cui solo gli ultimi due fatti bene. Come livello sia teorico che pratico sono a livelli infimi >_>. Gli ultimi pezzi che ho suonato sono Danza fantastica e un valzer di Shumann (Ora sto iniziando a studiare Elfi e Visione sempre di Shumann) e a orecchio sono più che una frana.
    Il problema è che io vorrei migliorare da solo, senza frequentare conservatori o altri maestri privati perchè faccio uno studio discontinuo e non voglio assolutamente avere problemi di stitichezza per esami e cose varie. Qualche anima pia potrebbe rivelarmi la soluzione?
     
  12. Douglas

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    24 Febbraio 2008

    Onestamente, con i parametri o meglio i limiti che ti autoimponi, la soluzione non c'è. Dici già tu che sei una frana e non vuoi essere aiutato. Così non andrai molto lontano. Come fai a migliorare da solo se non hai qualcuno che ti dice cosa fai giusto o sbagliato? Poi dici tu stesso che vuoi studiare discontinuamente. No.

    Trovati un buon insegnante, studia regolarmente. Te lo dico senza cattiveria e senza offesa, ma il tuo è il classico ragionamento da mp3 generation che credono di diventare Keith Emerson senza un minimo sforzo. Vuoi migliorare? Studia 8 ore al giorno per alcuni anni come ho fatto io. Con un insegnante che sa cosa fa. Punto. E in bocca al lupo!
     
  13. Darkstar

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    24 Febbraio 2008

    dipende da cosa si vuol raggiungere .. ho abbandonato pianoforte (studiato per quasi 6 anni) perchè mi stavo riducendo ad una specie di automa secondo cui a fronte di una parte la si riproduceva.

    tutto ciò mi disgustava allora ed a maggior ragione mi disgusta tutt'ora.

    il nostro amico vuol migliorare, ma in cosa? nella riproduzione o nella comprensione di ciò che sta suonando? vuol migliorare nel far quadrare in battere tutte le note di una rapsodia ungherese di Liszt oppure nel capire come mai il Maestro ha usato proprio quelle note e quei colori?

    son percorsi diversi, percui è bene capirlo fin da subito! ;)
     
  14. Caparezzo

    Caparezzo
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    24 Febbraio 2008

    Bè non che voglia diventare bravissimo o_o vorrei però divertirmi con una gamma più ampia di pezzi per conto mio. Non ho detto che voglio studiare discontinuamente, sono vari fattori che mi bloccano. E non vorrei migliorare come uno che studia con maestro questo lo so che è impossibile. Vabè vedrò che posso fare >_> dannati impegni.

    Ops scusa non ho specificato. Ecco io sto studiando quello che è stato scritto nel topic Lezioni D'armonia tutt'ora. Diciamo che vorrei migliorare in tutto... almeno un pò ç_ç
     
    #104
    Ultima modifica: 24 Febbraio 2008
  15. epic86

    epic86
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    28 Febbraio 2008

    ma oltre all'hanon che altri volumi ci sono per affinare la tecnica (longo mi pare troppo da prime armi) e comunque queli esercxizi dell'hanon è consigliabile eseguire tutti i giorni?
     

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