Italian Progressive Rock

Pur essendo state le Orme ad introdurmi nel Progressive italiano, ritengo che Dei Rossi, che rimane un gran batterista eh, sia un tantino inferiore rispetto ai batteristi citati.

Su Ys non saprei che dire per quanto riguarda la storia, anche perchè mi guardo bene dall'entrare nella testa contorta e geniale di Gianni Leone!

 

Ys era il nome di isola della Bretagna che era emerso, e dopo un po di tempo si inabissò, credo che Gianni Leone abbia presi spunto da un fatto analogo

 

Chirico non lo sopporto, troppo fisico, addirittura antiestetico in certi casi..ovviamente non lo discuto tecnicamente.

No comment sul "Di Cioccio mi fa cacare", potrei diventare molesto.

Oltre ai nomi eccellenti fatti finora, vorrei ricordare anche il mai abbastanza lodato Pier Luigi Calderoni del Banco, uno che magari non sarà appariscente come altri, ma che ha sempre avuto tantissimo gusto ed un innato senso del ritmo.

Agostino Marangolo è un grande, il click non è la sua specialità anche perchè a quanto ne so non è mai stato un didatta ma ha fatto pressochè tutto da solo. Ascoltatevelo anche con i Goblin in Roller.

E non dimentichiamoci il maestoso e preparatissimo Walter Martino.

 

Grandissimo show ieri sera delle Orme + Delirium a Genova.

I Delirium li ho visti innumerevoli volte e mi hanno confermato di essere in ottima forma.
Valido show con la presentazione di 2 brani nuovi del nuovo album in uscita nei prossimi mesi: il primo mi è piaciuto molto perfetto esempio di progressive italiano suonato con classe mentre il secondo mi ha lasciato perplesso essendo un tipico brano di musica leggera italiano (alla Pooh per intenderci) suonato bene ma per me fuori contesto.
Per il resto scaletta che ha spazziato per i 3 album storici della band ligure in particolare ottimi gli estratti da quel capolavoro che è "Delirium 3 persi negli arcipelaghi del tempo" .

Per le Orme devo dire straordinari: band in formissima che ha sciorinato una prestazione eccellente.
Michi Dei Rossi che personaggio! gran protagonista alla batteria ma la band a trio ha dato spettacolo eseguendo sopratutto brani dai 3 caposaldi del prog italiano quali Collage, Ferona & Sorona e Uomo di Pezza ma anche episodi dalle suite degli ultimi 3 album in studio.
Grandissimi

 

abbi pazienza hartmann ma di cioccio è quanto di più distante c'è dalla mia concezione di batterista..

ti quoto l'ottimo martino il cui video didattico è quanto di meglio ho visto per un principiante che voglia avvicinarsi a questo strumento e non voglia beccarsi la solita,inutile raffica di tecnica fine a se stessa

 

gruppo straordinario veramente le orme...i dischi da te citati pensavo fossero l'apice del prog italiano prima di ascoltare museo rosembach....aggiungo anche il bellissimo anche se leggermente più easy verità nascoste....purtroppo mai visti dal vivo

 

A proposito di gruppi straordinari,un omaggio alla Locanda Delle Fate con questo speciale che ho trovato sul tubo:

1 http://www.youtube.com/watch?v=Qz9tBGAQ2zU
2 http://www.youtube.com/watch?v=9l_Bfgez54k&feature=related
3 http://www.youtube.com/watch?v=mJuEUQPjjkk&feature=related

 

Ovviamente scherzavo eh, ognuno ha i suoi gusti insindacabili

Solo che Di Cioccio è stato da sempre un mio punto di riferimento per quel suo approccio istintivo e un pò pazzo, e per l'enorme energia che riesce a trasmettere quando suona.

Ma dimmi un pò White, io ho l'impressione che tu sia un batterista abbastanza conosciuto, cosa mi nascondi?

 

Ah, bellissimo quello speciale, ci ho messo secoli per scaricarlo e vedermelo tutto ma ne è valsa proprio la pena. La rai ha delle grandissime chicche in archivio a prendere polvere... cavoli, suonano per intero tutto "forse le lucciole non si amano più" più alcuni pezzi non contenuti nell'album spiegando il significato di ogni singola canzone, che cosa c'è di meglio?

 

Per me Di Ciccio l'unica cosa che non deve fare è cantare o fare l'intrattenitore..per il resto,l'ho visto dal vivo e sui pezzi vecchi più complessi se la cava davvero bene,niente da dire.

Oh Whitepride, Ray ha messo anche a me il dubbio..visto che sei romano non è che c'entri qualcosa coi Quella Vecchia Locanda o i Semiramis ? Sarebbe un grande scoop

Quello speciale sulla vecchia locanda è davvero spettacolare,cazzo è proprio un grandissimo gruppo! E riguardo la Rai dell'epoca,beh,viste tutte ste trasmissioni di grande spessore, credo che i soldi del canone se li meritava tutti

 

Magara!

 

Ragazzi, domani sera vicino a casa mia c'è il Banco del Mutuo Soccorso! Non li ho mai sentiti, ne vale la pena di vederli live senza conoscerli? :p

 

beh, diciamo che se conosci le canzoni parti avvantaggiato perchè vedi la differenza dei brani suonati dal vivo e te li godi di più, anche se è questa una mia personalissima opinione. Sicuramente vale la pena di vederli dal vivo... io li avevo visti qualche anno fa ed era stato un bello spettacolo. L'unica cosa che non mi era piaciuta era stato l'eccessivo numero di come dire messaggi e disquisizioni politiche tra una canzone e l'altra, ma anche qui fa parte di gusti personali. In ogni caso è un gran gruppo storico da vedere, tanto più se suonano vicino a te

 

Vero!
Se solo ridessero questi speciali in televisione, anche solo alle 4 del mattino me le registrerei.. quella versione è abbastanza scadente, come è giusto che sia su youtube :°. Però davvero, ti fa guardare quel disco da un altro punto di vista: la prima reazione dopo aver visto lo speciale è stata quella di correre a riascoltarlo, prendi sogno di Estunno, il fatto di sapere tutte quelle cose sul testo e sul suo significato me l'ha fatta apprezzare ancora di più (giusto per fare un esempio)


A proposito di prog italiano, una delle ultime mie droghe preferite è In Cauda Semper Stat Venenum degli Jacula, davvero un album singolare che non saprei nemmeno come catalogare, perchè "non" è progressive dopotutto, ma è comunque tremendamente sperimentale. All'inizio mi ha spiazzato un po' per la sua stranezza: più che ascoltare un album sembra di assistere a una messa nera, con la voce solo parlata, un organo da chiesa che domina quasi tutte le tracce del disco, misto al pianoforte. Davvero, più unico che raro... penso sia uno di quei dischi che se anche non piacciono vadano ascoltati almeno una volta, anche solo per curiosità

 

è un album difficile ma affascinante nelle atmosfere create così anche "tado pede in magiam versus".
per chi non li conosce meglio un ascolto preventico , possono spiazzare l'ascoltatore ignaro del contenuto.

Legati invece a schemi del prog taliano del periodo , i 2 album "zora" e "ralefun" di Antonius Rex con tastiere e flauto in evidenza