Lezioni D'Armonia

Anche ma vorrei più che altro sapere come si fanno cadere gli accenti (per definire la tonalità maggiore o la sua corrispondente minore appunto, oppure per "evidenziare" il colore dei modi). Non so se mi sono spiegato bene

 

Allora, intanto fra maggiore e minore non si parla di modi o di modalità ma di tonalità, un sistema molto diverso. La caratteristica del sistema tonale è la cadenza perfetta dall'accordo di dominante all'accordo di tonica. Il movimento è rappresentato dai simboli V-I. Questo movimento contiene obbligatoriamente la sensibile che sale alla tonica.

L'unica differenza tra maggiore e minore è che la triade è maggiore in modo maggiore e minore in modo minore. La triade di dominante resta in generale maggiore, perchè si usa la scala minore armonica, con la sensibile alzata.ù

Per quanto riguarda gli "accenti" o i "colori", nel sistema tonale non se ne parla perchè il sistema non funziona in quel modo. Esistono però categorie di accordi a seconda del loro grado di tensione. Queste categorie sono:

• Accordi di riposo: I, vi e iii (in Do maggiore si tratta di C, Ami e Emi)

• Accordi di allontanamento (cioè che invitano la progressione armonica ad allontanarsi ancora di più dalla tonica): IV e ii (in Do sono F e Dmi)

• Accordi di riavvicinamento (sono accordi "tesi" che richiedono una risoluzione della sensibile): V e vii (in DO sono G e Bdim)

 

Allora mi sa che ho frainteso parecchie cose, io pensavo che con modalità si definissero i modi (maggiore, misolidio, minore melodico....) e che con tonalità si definissero le note usate (es fa, sol, do.....ecc) E' chiaro che ho frainteso la differenza fra sistema tonale e modale

 

...se non sbaglio sono stati compiuti degli studi intorno al significato di ciascuna tonalità, maggiore e minore. A ciascuna tonalità venivano assegnate alcune sensazioni o emozioni. Secondo voi che cosa determina nel compositore la scelta di una tonalità piuttosto che di un'altra? Un brano può essere trasposto da una tonalità all'altra lasciando inalterati i rapporti tra le note, ma il suo carattere cambia; una cosa è ascoltare un brano nella sua tonalità originaria, altra cosa ascoltarlo in un'altra tonalità. Se i rapporti tra le note sono esattamente gli stessi, che cosa è che da al brano un carattere differente?
Vorrei chiedere agli utenti più esperti un commento su alcune successioni armoniche...ad esempio

Bob Dylan - Girl of the north country; Tonalità Si bemolle maggiore

Solm9 - Fa7/La - Sib x2
Solm - Mib - Sib
Solm9 - Fa7/La - Sib

...che funzione ha l'accordo minore di 9? E il Fa7? Quale caratteristiche imprimono alla successione armonica? E, all'interno delle dinamiche di una successione, cosa cambia tra un accordo allo stato fondamentale e i suoi rivolti?

 

Quante domande! Allora, vediamo...

Questo era vero in passato, prima che si generalizzasse l'uso del temperamento equabile. Quando il sistema di accordatura era pitagorico, Wrckmeister, mesotonico (non entro nei dettagli, ma erano sistemi dove i vari toni e seminotin erano tutti diversi), ogni tonalità aveva un suono particolare. Mozart per esempio usava moltissimo il sol minore per il registro patetico, il do maggiore per quello solare/trionfale, ecc. Oggi usiamo tutti il temperamento equabile, dove i 12 semitoni sono tutti uguali. Cambiando la tonalità oggi cambia solo l'altezza generale, ma non i rapporti interni, per cui chi crede di sentire "ethos" diversi si sbaglia.

Visto che ogni sezione finisce in Sib, possiamo dire che siamo in Sib maggiore. Il solmi9 è quindi il vi di Sib. Il fatto di aggiungere la nona non fa colorare l'accordo arrichendolo armonicamente, ma non cambia la funzione. La successione Fa7/La - Sib è una forma debole della cadenza perfetta. La seconda sezione contiene una cadenza plagale (IV-I) con funzione di contrasto (abbassamento della tensione rispetto alal cadenza perfetta V-I).
La forma globable è quindi AABA con:
vi - V - I
vi - IV - I
vi - V - I

Il fondamentale ha la nota principale al basso. Per esempio:
Do maggiore = do mi sol.
1° rivolto: mi sol do
2° rivolto: sol do mi

La forma normale è la più stabile, il 1° rivolot si usa per varietà e il 2° è molto potente nelle cadenze, nei ritardi o come accordo di passaggio.

 

Non aggiungo nulla alle ottime spiegazioni di Douglas (), se non che per quanto mi riguarda ho sempre posto la chiave in funzione dei registri della mia singer.

su alcune tonalità chiaramente spinge a registro pieno mentre su altre, dove le basse richiedono un volume d'aria degenere per una donna, si trova con linee non completamente nelle sue corde.
tutto ciò chiaramente influisce sulla resa e dinamica del pezzo e va tenuto ins eria considerazione.

sembra strano forse ma .. le corde del cantante hanno SEMPRE la priorità sulle diteggiature e box prediletti dai chitarristi.

 

In fondo una diteggiatura sulla chitarra si può imparare in qualsiasi momento, ma per le ottave alla voce la vedo un po' piu' difficile :P

Domanda (stupida): Quando in una successione di accordi si indica
ad es. "Solm9 - Fa7/La - Sib", il "Fa7/La" cosa significa esattamente?

 

Semplicemente l'accordo di Fa7 (settima di dominante) con il la al basso, cioè il primo rivolto.

 

sai, però non è proprio una mera questione di ottave .. ma piuttosto di registri. io cerco sempre di valorizzare quel particolare registro che suona semplicemente più pieno, scegliendo accuratamente pezzo x pezzo la chiave più adatta.

oltre alla risposta di douglas ti suggerisco un giochetto con le note al basso: prova a pensare ad una successione di accordi come questa:

|: A - B/A - E/A - B/A :|​

cosa ti viene in mente? senti qualche "colore" particolare? ​

 

Si, in effetti il mio discorso era un pochino riduttivo. :P

Uhm, non so se ho costruito bene gli accordi, ma -almeno secondo come li ho costruiti io, non ci ho riflettuto molto quindi dubito di aver fatto come si deve- si sente il La "fisso" di fondo. Dando un occhio alla partitura sembra vagamente il movimento obliquo del contrappunto.
(99% l'ho sparata grossa anche stavolta)

 

none .. lascia stare il contrappunto (quello lo lasciamo a chi non sa improvvisare .. ahah scherzo! ).

se noti ti ho preso tre triadi maj (A - B - E) e gli ho unito un basso fisso (A) .. il colore implicito di quel movimento diventa così quello tipico del Lidio: A-Lydian.

questo è un modo divertente di combinare il movimento al basso per creare progressioni modali .. prova ad improvvisarci adottando varie soluzioni come:

1. Arpeggio costruito sulla Vmaj7 .. Bmaj7.
2. Molto bello anche l'arpeggio del 4#min7(b5).
3. Oppure arpeggio di VIImin7 .. F#min7.
4. Oppure F#min pentatonica su Emaj7
5. Oppure....
6. Oppure...
7. Oppure...

 

prendendo come spunto crazy little thig called love dei queen che è in tonalità D

e prendendo la frase di chiusura:
Bb C D

per dare un'impronta più blues che accordi ci posso buttare su oltre al Dm7?
è sufficiente che mi ricavi la progressione armonica di D e sugli accordi ricavati ci aggiungo la 7^ e/o la 9^?
o sennò ci sono accordi bluesly che vanno bene con quella sequenzxa di chiusura della canzone?

 

"l'impronta bluesy" la dai con la modulazioni che scegli di usare più che con degli accordi (vedi il concetto di minor blues legato all'uso di triadi minori).

io lavorerei sulle triadi maj utilizzando la combo penta min con varie aggiunte cromatiche e non (4#, 6maj, 3maj, 2maj add), passando a questo punto in D-Dorian sul Dm7 finale avendo cura di evidenziare la sesta dorica!

 

Ho riguardato i vostri discorsi e adesso ho capito. Mi confondevo perchè guardavo anche in un vecchio libro di musica (delle medie.....) dove si parla del sistema tonale perchè spiega la costruzione della musica leggera. Infatti spesso il libro fa notare coma una canzone scritta in una certa tonalità finisca sempre con la tonica (che nel sistema modale è un discorso che non vale perchè non c'è la tensione verso la tonica..) e ovviamente i modi che spiega sono solo il minore e il maggiore

 

C'è qualcosa in particolare che potete spiegare sul modo minore armonico? Anche esercizi....