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L'Italia, il Bel Paese

Discussione in 'Chiacchiere' iniziata da lalla135, 28 Gennaio 2008.

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  1. Dark Shayra

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    29 Gennaio 2008

    dell Italia amo le Città d Arte, nn ci rendiamo nemmeno conto di quanto è bello il nostro paese e andiamo sempre a cercare in Europa o chissàdove posti altrettanto belli....forse diamo x scontato che "forse qui prima o poi si girerà tutta"...boh....
    che odio?.....parecchie cose....una delle tante, che sta in cima alla lista è la carenza d lavoro e le poche possibilità che abbiamo di inserirci appunto in quel mondo
     
    #31
  2. shagrath_82

    shagrath_82
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    29 Gennaio 2008

    Adoro il mio paese e le sue bellezze. Non ci sono cose che odio, ma cose che a mio avviso andrebbero cambiate sì.

    Leggevo prima: in Italia sono tutti incazzati. Perché? Perché le cose non funzionano. Ci sono molti, moltissimi motivi per cui le cose non funzionano.

    Numerosi sono i motivi storici. L'Italia nasce (perdonate il paradosso) come un paese diviso; la stessa unità di Italia è stato a mio avviso un vero e proprio miracolo, peraltro più imposto ai cittadini che vissuto da questi con la consapevolezza di essere parte di un processo positivo (basta leggersi Verga per capirlo).

    Questa frammentazione secolare mostra i suoi terrificanti effetti ancora oggi; l'italiano medio è abituato a gestire il suo "particulare", vive la politica e le istituzioni non come un mezzo di rappresentanza e per organizzare, ma come un sistema per vedere realizzati i PROPRI interessi (e solo quelli). Lo fa perché è stato abituato così, perché viene da secoli di miseria, in cui ha dovuto arrangiarsi alla meno peggio per sopravvivere e in cui non aveva un vero "stato" (al contrario delle democrazie Francese, Inglese e Spagnola, per esempio, nate da paesi con una consolidata unità nazionale) a cui appigliarsi in caso di sciagure.

    Nel momento in cui linteresse generale viene sacrificato in nome degli interessi dei singoli è logico che non ci si può aspettare che riforme, organizzazione, coesione ecc vengano fuori dall'oggi al domani. Qui prendere ogni singola decisione è un'impresa perché qualsiasi persona ci trova da ridire; sentivo l'altro giorno un'intervista al sindaco di Firenze che diceva che per costruire una rete di tram in centro ci sono voluti praticamente DIECI ANNI perché ad ogni seduta del consiglio comunale qualcuno trovava da ridire su qualcosa. Qui a Roma sono TRENT'ANNI che non si fanno metropolitane nuove, solo da un annetto finalmente le cose si sono smosse (e la storia dei reperti archeologici sotterranei è solamente una scusa, credetemi): una delle città più belle del mondo nel frattempo è affondata in una quantità di traffico ingestibile (io ci metto mediamente un'ora con l'autobus a coprire un tragitto di 10 minuti senza traffico).

    Cito questi due episodi a titolo di esempio, ma potrei citarne di ben più gravi: riforma del sistema radiotelevisivo (in senso REALMENTE liberale), riforma delle pensioni, adeguamento del costo della vita (siamo nel 2008 e riceviamo gli stessi stipendi del 2000), alleggerimento o riorganizzazione della macchina statale, ammodernamento dei trasporti, la legge elettorale (LA LEGGE ELETTORALE: SONO VENT'ANNI CHE VIENE CAMBIATA PRATICAMENTE AD OGNI LEGISLATURA!!!!)... l'elenco è lunghissimo.

    Le ultime vicende politiche (e intendo quelle degli ultimi 15 anni, eh: nessun riferimento a schieramenti specifici) ci hanno dimostrato che in 15 anni nessuno è riuscito REALMENTE a fare riforme perché ha sempre incontrato un ostruzionismo ingestibile. C'è poco da citare Francia, Giappone e chi più ne ha più ne metta: se qui anche a spostare un ago si crea un putiferio, questo paese non avanzerà MAI. Spero di non aver fatto un discorso troppo qualunquista, ma entrare nell specifico susciterebbe l'ira dei mods :hihi:
     
    #32
  3. Dark Shayra

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    29 Gennaio 2008

    t do ragione.....anche se...ricordo un paio d anni fa che un anziano Cremonese morì d freddo xchè non aveva i soldi x riscaldarsi.....abbiamo persone in Italia che sul serio non arrivano a fine mese e tantissime volte non hanno nemmeno i soldi x mangiare...nn dico che con questo bisogna lasciar morire di fame gli immigrati...dico solo che anche gli Italiani hanno bisogno di un aiuto :)
     
    #33
  4. Ares982

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    29 Gennaio 2008

    beh, con una Napoli e dintorni che trabocca di immondizia che viene bruciata per le strade; un immigrazione incontrollata e ormai incontrollabile con un altissimo tasso di criminalità tra gli immigrati (perchè è vero che non li prendiamo a cannonate, però non c'è neanche la possibilità di offrire casa e lavoro), il senso civico italiano è l'ultima cosa che mi viene in mente

    La mentalità civica italiana spesso secondo me è: buttiamo tutto sotto il tappeto e speriamo che non salti fuori.


    Però per i Giapponesi noi siamo i Gaijin (anche se gli italiani in minor misura),e anche li c'è un malessere sociale non indifferente (il 20% dei giovani per esempio sono degli hikikomori autoisolatisi dalla società).. ogni paese ha le sue beghe, noi ne abbiamo come gli altri: è lesivo della nostra autostima ingigantirle, ma è altrettanto sbagliato negarle.
     
    #34
  5. Axel_Death

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    29 Gennaio 2008

    Non ho mai vissuto all'estero, ma spero un giorno di poterlo fare.. l'Italia è induscussamente un paese stupendo a livello artistico, ma organizzata malissimo ed inefficente da ogni punto di vista.. non voglio generalizzare ma è un dato
     
    #35
  6. Axel_Death

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    29 Gennaio 2008

    di fatto.. opss
     
    #36
  7. miklos

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    29 Gennaio 2008

    Discorso economico sociale:
    In Italia se non conosci qualcuno difficilmente farai carriera, specialmente nel pubblico. La crisi economica è più pesante di quanto dicano i giornali, ho pensato addirittura di andare a lavorare in Ungheria per un periodo, visto che per metà sono di quella nazione. I paesi dell'Est, l'Irlanda, persino il Portogallo ci supereranno in una decade per PIL (c'è già riuscita la Spagna).
    Si protesta per niente e non si protesta quando si dovrebbe...


    Discorso storico:
    Gli Italiani si autodenigrano sempre. Eppure non sono certo degli stupidi, sono validi almeno quanto Scandinavi e Anglosassoni. Forse la cultura sud europea è addirittura più brillante. Manca però il senso di nazionalismo e la causa può individuarsi nelle modalità di formazione dello stato unitario, imposte dall'alto senza alcun sentimento popolare genuino. Ciò ha determinato un senso di tacita accettazione, forse di avversione addirittura, verso le istituzioni. Da qui lo scarso senso civico di cui parlavate.

    A questo punto mi chiedo, ha senso parlare di Italia? L'unità c'è solo da un pò più di 100 anni, la lingua è costruita a tavolino bene o male e non si è instillato alcun nazionalismo convinto. Che cos'hanno in comune un Siciliano, un Napoletano, un Sardo, un Piemontese, un Friulano, un Toscano e via dicendo? i canali televisivi? Forse per questo siamo nazionalisti solo nel calcio?
    Sulla storia e la cultura antica c'è poco da dire;premetto che parlo per la mia parte "italiana",ma se vado ad ammirare i templi greci so benissimo che nessuno dei miei avi ha contribuito alla loro costruzione. Li sento mio patrimonio quanto posso sentire mia la Grande Muraglia...Dante, il rinascimento? Prerogativa dei toscani...forse è solo una mia idea ma vedo che è condivisa anche da quasi tutti i miei amici.

    La creazione forzata di uno stato centrale ha eliminato le tradizioni delle varie etnie dello Stivale. Queste hanno subito una sorta di processo di globalizzazione interno allo Stivale, con perdita del vero retaggio culturale locale.

    E' fallito il famoso progetto di "fare gli Italiani" ed è sorto un paese molto egoista dove ognuno guarda solo al proprio interesse. Ed è da ammirare chi fa le scarpe agli altri, non esiste una concezione di bene comune. Questo blocca riforme e prospettive di cambiamento, lasciandoci in uno stato di arretratezza perenne.
    Forse a questo punto sarebbe stato meglio restare ai granducati e ai piccoli regni...


    Scusate ho scritto a getto e velocemente, dopo correggerò nel caso ci fossero punti poco chiari.
     
    #37
  8. Armand

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    29 Gennaio 2008

    Sapete qual è il problema? Che in Italia non abbiamo amore per la patria. E lo si vede anche da questo topic. Per cui, tutti, quando si parla con gli stranieri, si ha la tendenza a esportare le nostre problematiche, e divulgarle, a lamentarsene.
    L'ultima l'ho vista ieri in palestre... un crocchio di persone che facevano una sviolinata all'istruttore egiziano, lamentandosi che qui fa tutto schifo, che non funziona niente, che è tutto corruzione, e chissa da te come si sta bene, quelli sì che sono paesi civili...
    Bravi, complimenti. Sapete perché il mondo ci ride dietro (ammesso e non concesso)? Proprio perché noi siamo sempre pronti a lodare, invidiare, desiderare ciò che hanno gli altri, disprezzando e minimizzando ciò che abbiamo noi. L'esterofilia è la morte di una nazione. Del resto, se parli di "patria" ormai ti guardano come se fossi De Amicis...
     
    #38
  9. Gasko

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    29 Gennaio 2008

    ...Discariche abusive, basi nato americane, lavori in corso da vent'anni, edifici abusivi in riva al mare, scorie nucleari... bello, bello. Forse è vero: siamo il paese più bello del mondo, ma con il popolo più incapace del mondo.
     
    #39
  10. Djmz

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    29 Gennaio 2008

    beh, l'unico che posso dire e' che a me l'Italia piace. Vivere all'estero da anni non vuol dire che non la amo. Anzi, uno apprezza di piu' il "bel paese" quando vive lontano, perche' inizia a ricordarsi come stava bene. Pero' allo stesso tempo, vedo le notizie dall'estero e vedo che la gente in Italia si perde in un bicchier d'acqua (ma alla fine e' in come paese). Come qualcuno dice, abbiamo dentro il nostro paese delle meraviglie incredibili e non sappiamo che esistono.
    E' un peccato.
    Perche' all'estero ? Perche' sappiamo che non ci sono molte possibilita' per conoscere altri posti, per quello che preferiamo posti lontani e diversi, che l'Italia, perche', "ah, beh', e' a 30 chilometri, e' facile andarci ogni giorno, e alla fine uno non ci andra' mai, anche se dietro l'angolo.
    Faccio lo stesso io qui in Messico. Ci sono zone archeologiche a 40/50 km, ma non ci vado mai, perche' so che sono vicine e quindi, quando ho tempo, ne approfitto per andare piu' lontano, tralasciando il mio intorno.
     
    #40
  11. Armand

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    29 Gennaio 2008

    Incapace ci sarai. Come detto, niente insulti o si chiude e si prendono provvedimenti. E ricordati che le cose non si fanno da sole. E che i problemi li hanno tutti. Ma solo gli italiani sputano nel piatto dove mangiano.
     
    #41
  12. Sixx77

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    29 Gennaio 2008

    Che in Italia ci sia meno "amore per la patria" rispetto ad altri paesi non lo so, ma di certo è il paese dove in assoluto si respira meno "Patriottismo".
    Basta andare ovunque per rendersene conto.

    Ho visto gente irritarsi nel vedere l'atteggiamento compiaciuto di un atleta americano che ascolta il suo inno sul gradino del podio dopo il ritiro di una medaglia e mi sono reso conto che quella "fierezza" ci risulta fastidiosa proprio perchè non la concepiamo... Perlomeno non fino a quando non vinciamo i Mondiali.

    Non voglio entrare in politica ovviamente ma credo che se l'Italia venisse colpita da una tragedia analoga a quella delle Twin Tower non riuscirebbe mai a stringersi intorno al proprio popolo nemmeno in quel momento, ma si passarebbe tutto il tempo nelle solite polemiche e litigi, tutte tra di noi.

    Sono d'accordo che in effettivo questo topic ne è una dimostrazione. Anche il sottoscritto alla fine non fa, pur faticando ad ammetterlo, eccezione.

    A mia discolpa dico che non considero l'italia un inferno da tutti i punti di vista, ma pricipalmente da quello lavorativo che tuttavia penso sia troppo importante per non essere condizionante.
     
    #42
  13. shagrath_82

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    29 Gennaio 2008

    Il termine patria a me non piace (preferisco quello di nazione), ma devo dire di essere pienamente d'accordo.

    Siamo fissati, peraltro, sul fatto che tutto il mondo ci ride dietro quando a ben guardare le cose stanno diversamente: al resto del mondo non gliene frega niente di noi. Voi sapere qualcosa della politica interna dell'Inghilterra o della Germania? Forse qualcosa di massima, ma non credo che siate informati nel dettaglio (esattamente come me), come è giusto che sia. E sono paesi nei cui parlamenti (sorpresa!) ci sono state altrettate risse esattamente come nel nostro.

    Il concetto di nazione, di popolo unito, di patria, come volete chiamarlo, va sicuramente recuperato (come d'altra parte scrivevo anche io nel mio post precedente), ma, aggiungo, va a mio avviso contemporaneamente recuperato anche il senso di comunità nel senso più esteso del termine: gli italiani dovrebbero in primo luogo imparare ad anteporre gli interessi generali a quelli personali e non viceversa. L'ultimo esempio? Un ministro che ha fatto cadere un governo perché la moglie era indagata (non sto dando un giudizio di valore, è solo una costatazione).
     
    #43
  14. Gasko

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    29 Gennaio 2008

    Quanti luoghi comuni...
     
    #44
  15. ManTheater

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    29 Gennaio 2008

    Condivido quasi tutto ciò che è stato scritto in questo topic.
    Il popolo italiano non è patriottico e su questo siamo d'accordo...
    La mentalità italiana è quella che, insomma, "ci frega".

    Nel mio piccolo, per esperienza personale, posso dire che non sono tanto egoista nel sociale...non cerco mai di approfittarne se si "fa qualcosa in società".
    Di persone che non vogliono approfittare del prossimo ce ne sono ancora in Italia...sono una minoranza...l'importante è che ci siano.
    Credo che è proprio grazie a queste persone che si possa trasmettere, "insegnare" un senso civico/patriottico(e non obbligare il popolo ad averne uno, come accadde nel periodo fascista o dopo l'unità d'Italia, è proprio questo che non si è mai capito in tutti i 100 anni della nostra storia).

    Non sono d'accordo con chi se ne va dall'Italia: questa è proprio una dimostrazione di essere poco patriottici.
    Capisco che si rimane allibiti, schifati, sorpresi,(capita anche a me,abito a Napoli..una città che amo, ma di cui non condivido assolutamente la mentalità) dalla situazione italiana e ci sia questa grande voglia di abbandonare tutto...ma se abbandoniamo l'Italia ,questa non cambierà MAI!
    Se non siamo persone egoiste, dobbiamo essere capaci di incassare tutti i colpi che ci vengono dati; è anche ,anzi proprio, dalle piccole cose che si possono fare "grandi cose".

    Un altro problema è il lavoro.
    Un mio professore di Letteratura che stimo tuttora tantissimo disse:
    "Possiamo risolvere il problema della criminalità organizzata, procurando lavoro agli italiani"
    La criminalità organizzata, che in Italia si è infiltrata dappertutto e dico dappertutto, si basa proprio su questa carenza lavorativa.
    La domanda che può spiegare tante cose, secondo me, è la seguente:"Se ho la possibilità di un lavoro sicuro, perchè accettare "lavoro" dalla criminalità?"

    Nella mia mente, piena di difetti, ho sempre immaginato una soluzione come la seguente:


    patriottismo di pochi ------------> patriottismo di molti --------------


    ------> maggiori possibilità di lavoro --------> eliminazione della

    criminalità organizzata ---------> eliminazione dell'odierna classe politica

    italiana

    Una nota all'ultimo punto: credo che per migliorare l'Italia si debba "rifare tutto da capo" cambiando totalmente la classe politica...questa è anche una conseguenza dell'eliminazione,se non totale, almeno parziale della criminalità...visto questa si è infiltrata anche nella politica.
    Con il discorso politica, la smetto e spero che voi non replichiate altrimenti qua si chiude, però era doveroso spiegarvi almeno cosa intendevo.

    Forse il concetto espresso è un po' utopico...
    Credo che bisogni inseguire le idee e imparare qualcosa da loro, tenendo sempre conto della praticità, dando uno sguardo alla realtà.

    Mi sono dilungato, come al solito:hihi:
    Spero di non aver scritto un mare di boiate:hihi:
     
    #45
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