Progressive Metal

Non intendevo nel senso musicale del termine.
Prendi la partita del Milan dellaltra sera in champions,se l'arbitro dava il corner alla squadra avversaria, il Milan non avrebbe segnato alcun gol...
Non sò se si capisce ciò che voglio dire,noi non possiamo sapere ciò che poi avrebbero fatto quei 3 giovani senza l'influenza dei Rush.

 

beh non ti farebbe male

 

Grande

 

Non solo a tuo avviso
Una delle uscite più ingiustamente snobbate dello scorso anno.


Volevo rilanciare il topic con un gruppo che, a mio avviso, meriterebbe attenzione e che probabilmente alcuni di voi conoscono: parlo dei The Quiet Room, statunitensi con all'attivo due ottimi dischi come Introspect e Reconceive. Un progmetal molto strutturato, ricco di cambi di tempo e curiosi intrecci chitarristici, molto heavy ma con ampie divagazioni progressive più melodiche. I musicisti ci sanno davvero fare, menzione speciale alla sezione ritmica, a suo agio anche nelle partiture più complesse. A tratti mi hanno ricordato i fantastici Lemur's Voice, ma con una voce diversa e più cattivi. Io ve li consiglio caldamente.

 

Sì, ma quell'album è solo per pochi "eletti"

 

Quindi solo per noi due?

 

i'm not the only one... you're not the only one

 

Effettivamente, anche solo per la tematica affrontata, è un bel mattone!
Comunque si fa valere, eccome.

 

Sì cavolo, il concept è una bella mazzata...musicalmente sono sulla buona strada eh
Attenderò il prossimo full-length

 

che discorsi... allora non sapremmo mai quello che avrebbe fatto bach se non avesse preso spunto da pachelbel e Kuhnau... i DT sono quelli che sono anche per via dei rush (da quello che ho capito): è un dato di fatto

in che altro senso se non musicale??

 

Conoscete Gretzky degli Electro Quarterstaff?

 

Certo! Un simpatico disco strumentale di prog-technical-thrash che farà la felicità di coloro che amano gli intrecci di chitarra estremi.
Disco abbastanza fuori dagli schemi e anche piuttosto singolare, dato che non ci sono nè basso nè tastiere, ma soltanto 3 incredibili chitarristi e un fenomenale batterista.

 

Lo sapevo che rispondevi tu, lo sapevo!!!!!

Comunque questo è uno dei miei ascolti di questa settimana, insieme agli Ulver, i Fragile Vastness, i Sylvan, gli Opeth, gli Orphaned Land, i Mindflow, gli Animations, gli Abigail's Ghost , Il balletto di Bronzo e i Farmakon.

Credo che presto impazzirò. A proposito dei Farmakon, ho letto che non sono malaccio: una commistione di elementi death, con jazz, prog, blues, un pò alla Opeth, ma non spiccicati.

Qualcuno (Ray!) sa darmi qualche delucidazione?

 

Per quanto riguarda A War Glimpse posso dirti che, rispetto agli Opeth, la proposta dei finalndesi è ancor più variegata ma anche più eterogenea in termini di coesione musicale. Mi spiego meglio: mentre gli Opeth hanno, a mio avviso, costruito il loro meritatissimo successo su quella capacità di passare con disinvoltura da parti "cattive" ad altre decisamente più delicate, i Farmakon optano per una ricetta più traumatica per l'ascoltatore, sottoposto a variazioni spesso improvvise che spaziano nei generi più dissimili. Disco divertentissimo quindi, ma anche abbastanza ostico da affrontare ai primi ascolti. Sicuramente non si sono limintati ad una emulazione di Akerfeldt e soci, ma hanno trasposto quel tipo di discorso musicale su un piano più complesso, tortuoso ed anche sperimentale.
Poi io non sono ferratissimo su questo tipo di gruppi, quindi ci sarà senz'altro qualcuno che saprà aiutarti più di me.
Per quanto riguarda il loro ultimo disco Robin, ancora non ho avuto modo di ascoltarlo.

 

Grazie, almeno mi ha prepatato ad un ascolto difficoltoso.