Se tutti i tacchini volassero come aquile....

l'ho sto provando sulla pelle, ogni tanto escono con noi degli amici, c'è una coppia che è PARTICOLARMENTE "musci musci pelosini" che sono li a farsi le coccole e dirsi le cosine bla bla bla, ma lei fatica a parlare lui quando parla dice cazzate... Senza contare che spesso "paccano" perchè, non si sa bene c'è sempre una non ben definita scusa per restare a casa.

 

guarda ti posso dire che io l'ho provato sulla pelle mia dal lato non esterno , però non vorrei andare troppo OT...o forse oramai su questo topic s'è detto tutto e la discussione sta inevitabilmente virando verso altri lidi...

 

bhè alla fine il tacchinaggio è l'opposto delle timidezza, quindi sotto un certo aspetto non è sbagliato fare "digressini" in merito...

 

due miei amici faccevano così e sai che è successo? non gli si è più chiamati per le uscite se non in rare occasioni... si son regolati strada faccendo...o così o da soli.

 

ma sai così a occhio il problema mi sa che non se lo farebbero a stare da soli (almeno per ora poi chi lo sa...)

 

Nino, stancamente, ma devo quotare e di conseguenza anche la conclusione cinica ma realistica di Sandman sul fattore amico-valvola; fortunatamente fra poco saranno dieci anni che ho mandato a cagare sto tipo di rapporti situazioni:p (sebbene poi si possa diventare amici per scelta ed ascoltare e tutto ilr esto per scelta decidendo di non rompere nulla).

Tutto puo arrivare a livello patologico: la timidezza annichilente che guasta la coppia (cacchio io sono timido ma non a questo livello e nemmeno la mia ex! stavano sempre con gli amici e mai a fare le moine o le "cose" moscie stile battiscopa o pupazzino cazzaro che se lo tocchi o ne sparauna o arrossisce).
Anche l'estroversione è un eccesso; dicasi gente indelicata che non ha il senso della situazione. Insomma dai, estendiamolo sto concetto di patologico a livello caratteriale.
Capisco ora Necro che c'è passata dall'interno e la esorto, ora che è al sicuro, a gettare uno sguardo più aperto sul meraviglioso mondo dei timidi (cacchio sono diventato Giorgio Celli :pp...dove sono Angela ed il professor mainardi chè devo parlare dell'introversione degli ippopotami).

Questi vostri ultimi esempi mi portano anche ad interrogarmi su quanto sia positivo trovarsi un partner eccessivamente simile e a te stesso. Spiego come intendo la similarità: uno-a che assecondi debolezze, tendenze che anche sappiamo non piacerci ma che vedendole accettate rinunciamo ad affrontare (non parlo del farsi cambiare dall'altro ma del lavorare su se stessi; facile a dirsi ma..).
Questo credo sia peggio della timidezza.

 

di certo, il peggio è quando o lui o lei cercano il soggetto opposto (se lei/lui è introverso cercano uno spigliato, l'ideciso/a uno con il polso della situazione ecc..) ma si "trovano" di fronte un soggetto pressoché identico...
UNA TRAGEDIA, anzi 'na spremuta de sangue!

 

Beh si Fleba,quell'esperienza mi arricchì molto, tant'è che da allora cerco di alternarmi tra gli ultimi due "modi di porsi" scritti da Sandman

Sulla tua concezione di somiglianza sono d'accordo, perchè sarò testardo ma io cerco di risolvere quasi tutto "in casa" e non riuscirei ad accettare degli aiuti in toto dall'esterno, salvo nei casi disperati.Preferisco capire una debolezza e cercare di trovarne il modus operandi, magari integrando i preziosi consigli ma non affidare questo compito ad altre persone ne tantomeno farmelo "rubare".
Quindi come per la timidezza anche questo caso ci vuole una somiglianza sottile.

 

se è talmente sbronzo da sparare cazzate alla gip sì ahuahauahauaha

 

no, avrebbe la fiata pesante...

eh lo so, ma con il mio no ai timidi io intendevo quelli pesantemente tali, cioè quelli che ha descritto Ironmaid se non sbaglio......sarà che ci sono passata...

 

La timidezza "patologica", quella da blocco assoluto, credo sia una cosa che in generale vada risolta al di fuori della coppia.

Poi dipende molto dal PERCHE' uno/a è timido/a.
A volte le persone sono timide solo perchè mancano di sicurezza in se stesse. E in questo caso una storia sentimentale spesso è proprio quello che serve, perchè vorrebbe dire trovare una persona capace di capirti ed apprezzarti. Provare per credere: ho visto molte volte miei amici/amiche o conoscenti cambiare caratterialmente da così a così nel modo di aprirsi. In parte è quello che è successo anche a me.

Se invece la timidezza è ben più radicata, e ha radici profonde, come traumi familiari o problemi psicologici, li la questione può essere ben diversa (e altro che tacchino)...
Il fatto è che prima di poter essere in grado di amare qualcun altro, che vuol dire anche sapersi dare e saper accogliere, bisogna essere capaci di amare se stessi. E' inevitabile.
Una volta ho avuto una storia con una ragazza timida... Ma soprattutto, mentre stavamo insieme ho scoperto che era bulimica. Li c'è stato poco da fare, non era in grado nemmeno di accettare o prendere in considerazione il fatto che potessi amarla. E' finita dopo un mese, con mio dispiacere, ma lei più che di un ragazzo aveva bisogno di un buono psicologo.

Poi comunque, sarà la sindrome del crocerossino, ma subisco molto il fascino delle ragazze con almeno un velo di timidezza. Aumenta il mistero, ispira tenerezza, e... Beh, col fatto che pure io in generale non esplodo di apertura, forse sento che la ragazza timida è più simile a me.
Poi naturalmente al bisogno la timidezza diventa succube della volontà (e scatta il tacchino mode)


Ragazze vi quoto tutte per i discorsi sulla timidezza.
L'ho sempre detto che le metallare sono le migliori

 

In fase di tacchinaggio i se e i ma non hanno senso di essere, come ti hanno già detto, anche perchè al massimo ti dirà di no e ognuno tornerà alla propria vita.
Se invece all'orizzonte c'è una storia... Beh, preoccuparsi è sempre lecito e comprensibile, ma quello che mi sono sempre detto io è: meglio provarci e impegnarsi seriamente e andare fino in fondo, che passare la vita a chiedersi cosa sarebbe successo. Certo, se ne potrebbe uscire un po' ammaccati (metaforicamente), ma se non altro non avrai rimpianti (e tra le due cose preferisco l'ammaccatura). E comunque che vada male o vada bene credo che ogni storia sia comunque un bagaglio prezioso di esperienze, nel bene o nel male, da cui imparare.

 

Ehi tacchinelli miei a che punto siamo?

ahah Nino Nino quanto ti capisco, anche a me è capitata una storia analoga alla tua e da lì ho votato per lo Zitellaggio almeno per il momento: in effetti è vero ci sono persone che quando stanno male fanno tabula rasa su coloro che hanno davanti...e nel mio caso si risentono anche se glielo fai notare

 

Necro, ok
MEtalBear: andare fino in fondo certo, per evitare il rimpianto e quando -così credo intendi tu, il sentimento è veramente forte dentro te stesso. Bisogna però capire quando con un individuo non c'è proprio speranza; e puo essere per tanti motivi. Il più banale, ne sei innamorato ma non c'è verso di portarla a te. Oppure ci stai insieme ma lei ha così schifo di se stessa che non VEDE che la sua immagine di se stessa. Il che capita a molte persone; qualche volta è capitato anche a me, in periodi difficili. Lì bisogna star attenti a non attribuire ad altri il come ci si vede; è facile e fa pena.
Io dico, tenta, datti pena anche ma se non c'è via taglia nel minor tempo possibile. Devi poter sopravvivere chè tanto anche a stare appresso nessuno ti dirà grazie

D'accordo sul tuo sfumare poi la timidezza su vari contesti; retaggio famigliare. Carattere, periodo di vita. Occhio sempre all'introversione in agguato.
Il timido è qualcuno che vorrebbe ma. L'introverso non necessariamente vorrebbe ma. L'introverso sta bene dove sta anche e se ne frega se altri non capiscono.

In ogni modo non parlavo di una timdiezza patologica. E' vero che esistono persone che con una storia cambiano radicalmente. E' vero che si cambia nel bene come (e anche allo stesso tempo) nel male.
Quel che bisogna capire, anche quando una persona approccia a te, è che non tutti ragionano come te, esprimono come te, sono come te; bisogna capire e non è scontato credetemi, non è fottutamente scontato; bisogna capire che provare sentimenti ed esprimerli diversalmente da come noi singolarmente li proviamo e li esprimiamo non significa aver davanti falsità o limitatezza o inganno. Facili vittimismi.
Per questo ho tirato in lungo sulla timidezza.

Poi boh, che altro dirvi, stanotte sono tornato girato; ascoltatevi "il timido ubriaco" di max gazzè e non venitemi a dire che non è true:p

 

Il mio discorso sull' "andare fino in fondo" era più rivolto ai timori di Consumed, riguardo i "mille se e ma", e intendevo che piuttosto che fasciarsi la testa preventivamente fosse meglio andarci fino in fondo e vedere cosa succede.
Non sono il tipo che fila disperamente dietro a qualcuna dandoci fino all'ultima goccia di sangue... Proprio non riesco a pensare di preoccuparmi di guadagnare la considerazione di una persona se lei mi ignora volutamente. Anzi, se le cose non vanno bene tendo a riuscire a farmene una ragione abbastanza facilmente. Le storie di cui parlavo nei miei precedenti interventi mi hanno fatto più o meno soffrire, all'epoca, ma non passo certo la vita a piangermi addosso, anzi.

La mia filosofia per ora è: il Cielo ci ha concesso un mondo con circa 3.000.000.000 di donne da conoscere. Perchè lamentarsi di essere singol?
Evviva la Fiera del Tacchino :goodbye: