30 Luglio 2007: Muore Ingmar Bergman

L'artista che meglio ha saputo sposare l'amore per il teatro e l'impegno cinematografico. Ha ispirato, attraverso la rappresentazione drammatica, grandi e terribili riflessioni, senza però mai sconfinare nella freddezza della filosofia, tanto che anche chi non conosceva la sua produzione ne era rapito al primo sguardo, senza la necessità di una predisposizione intellettuale. E' difficile rendersi conto se il suo lascito esalti e terrorizzi di più per la sua vastità o per la sua profondità. Ed è forse l'unico di cui possiamo con certezza dire che abbia perso e al contempo vinto la sua sfida personale con la morte: del resto sta in questo l'ambiguità del verbo "lasciare", ossia nell'indicare un abbandono e un'eredità imperitura, che la Decima Musa, quella del Cinema, preserverà dallo scorrere del tempo.

"Lo ricorderò, questo momento: il silenzio del crepuscolo, il profumo delle fragole, la ciotola del latte, i vostri visi colti su cui discende la sera, Michael che dorme sul carro, Jof e la sua lira… cercherò di ricordarmi quello che abbiamo detto e porterò con me questo ricordo delicatamente, come se fosse una coppa di latte appena munto che non si può versare, E sarà per me un conforto, qualcosa in cui credere."

 

onore al grande maestro, mi sono guardato con enorme interesse ed ammirazione quasi tutti i suoi film

 

Purtroppo la nostra passione non sembra largamente condivisa su questo sito.
Rivedersi Fanny & Alexander la sera della dipartita di questo pilastro della cultura moderna è stata un'emozione unica.

 

Non sono un vero cultore di questo Autore di cui ho visto con estremo interesse "la fontana della vergine", interessante per la connessione fra i luoghi e la manifestazione del Divino in rapporto ad una religiosità ancora non totalmente spiritualizzata. Mi ha sconvolto e notevolmente provato "sussurri e grida" ed ancora bramo di vedere il vero film la cui sola immagine mi suggestiona "il settimo sigillo".

Max Von Sydow. Di lui anche si dovrebbe emblematicamente parlare.

 

Bergman rimarrà per sempre uno dei più grandi autori del nostro tempo.
La sua delicatezza nel descrivere con le immagini le sensazioni e le espressioni più profonde ("Persona"), il suo tocco raffinato dell'evocare paesaggi medievali e drammatiche esistenziali ("Il settimo sigillo" e "La fontana della vergine") e la sua sperimentazione tra teatro, operistica e cinema ("Il flauto magico") mi accompagneranno per sempre. La sua morte ha segnato solo il suo passaggio come essere umano, ma per tutti coloro che ne amano l'arte resterà per sempre una scintilla fulgida e viva.
Sono una profana, che di cinema capisce poco e niente, ma volevo comnque rendere omaggio a mio modo a questo grande signore.

 

non sanno davvero cosa si perdono

 

L'ho saputo solo ieri,se ne và un grande artista che ha perso con grande dignità e dopo molti anni la sua partita a scacchi con la morte.


"E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe… E il primo angelo diede fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue e furono gettati sopra la terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa tutta l'erba verdeggiante. E il secondo angelo diede fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata dal mare, e la terza parte del mare diventò sangue… E il terzo angelo diede fiato alla sua tromba. E dal cielo cadde una stella grande, ardente come la fiaccola… La stella si chiamava Assenzio…"


Quel film è sempre stato una delle mie pellicole preferite di sempre,lo apprezzo molto

 

Ieri ho visto Sarabanda, davvero molto bello!

 

Un uomo, un genio. addio maestro.

 

tra lui e Antonioni abbiamo perso due grandi registi e maestri della cinematografia.

 

quoto pienamente....è stato un Grande Maestro e uno dei pochi VERI artisti della nostra epoca....R.I.P.