Dark Tranquillity

Recensione ponderatissima di Riccardo e calibrata nei suoi contenuti; ad una letta di volata sembrerebbe quasi impossibile distinguere le critiche effettive dagli apprezzamenti; ad una prima scorsa, ribadisco ed infervorati da un voto molto generoso che condivido.

E non lo condivido perchè stupito da complessità, ricchezza del disco; a queste sono abituato dai precedenti ascolti (e questo la dice lunga sul portato innovatore assente dell'album). Lo dico perchè l'album risulta diretto e piacevole, di facile approccio e decisamente più assimilabile di character.
Fiction passa sopra le nostre teste come un MB339 da parata; il pilota conosce il suo mestiere e sà quali figure eseguirà; sà anche quando doversi abbassare per sortire emozioni maggiori in chi dall'alto guarderà rapito le evoluzioni e ..complice l'abbaglio di un sole noto e sgargiante che da sempre accompagna quel pilota, si lascerà tentare e nuovamente irretire dalla catarsi emotiva di un volo attraverso i cieli complessi dell'interiorità e dell'ombra.

Stanne forse concorderebbe nel sottolineare che tutto questo accade spesso sotto soli smagliati, lindi e decisamente primaverili..

..a volte filtranti fra persiane come in "the mundane and the magick"; a volte per strade spoglie come in "misery's crown"; altre volte per strade metropolitane vuote e quasi dominate da un cyberOK Corral come in "Terminus": testo e canzone visionaria a tratti che con quel suo "where dead is most alive", dannazione, mi ha ricordato quei versi di Dante (limbo) riportati nella I parte della Waste Land Eliotiana "Ch'io non sapeva che Morte tanti n'avesse disfatti".
Paragonatelo alle immagini finali della sezione I di WL il testo di Terminus...

..oppure infine; nel buio siderala, oltre l'inganno millenario di un tempo nel tempo; luce ch'è morte delle stelle: inside the particle storm

 

Ecco, questo ha incuriosito ed in parte stupito anche me: si vede che il buon Hellbound, dopo essersi preso un periodo di pausa da "Fiction" ed averlo analizzato in seguito ancora più a fondo, è riuscito a cogliere o ad apprezzare certe sfumature per lui fondamentali di cui prima magari non si era accorto.
O forse, cosa più probabile, il suo voto attuale (84) è puramente oggettivo e non considera l'iniziale delusione causata da un ormai consueta mancanza di evoluzione tra un disco degli svedesi e l'altro ("Inside The Particle Storm" esclusa -che comunque in tutta probabilità non evolve il sound dei DT ma piuttosto lo dipinge da un punto di vista alternativo... ).

Domani nevica, è successo qualcosa di incredibile!

Come già scritto a mo' di commento sotto la review, il recensore è riuscito a dire tutto quello che avrei detto io, nè più, nè meno.
Altro non aggiungo, una recensione che, ricalcando in toto il mio punto di vista ed il mio giudizio, risulta essere per il sottoscritto perfetta, oltre che ben strutturata e soprattutto chiara: pur non entrando quasi mai nell'analisi tecnica dei pezzi il classico fan dei Dark Tranquillity riesce a capire benissimo cosa aspettarsi da questo "Fiction".
Ecco, forse l'unica pecca (conseguenza diretta di un'analisi più emozionale e meno musicale del disco -pur mantenento entrambe le sfere un certo equilibrio) sta proprio nel fatto che un ascoltatore occasionale che non conosce l'opera di Stanne e soci potrebbe riscontrare qualche difficoltà nel comprendere fino in fondo come suona realmente l'album, ma questo probabilmente è proprio cercare il pelo nell'uovo.

Complimenti insomma.

E meno male che ti sei ripreso pure tu, mi sembrava impossibile che un animo musicale così sensibile, raffinato ed attento come il tuo bollasse come mediocre -o peggio ancora insufficiente- un'autentica perla come "Inside The Particle Storm".
Il tutto con il sorriso, ovviamente, mica per canzonare.

 

tra esattamente 24 ore comincierà l'orgasmo!

 

qualcuno vivo è rimasto per commentare i nostri al gods?

 

Beh gente... i Dark Tranquillity sono stati immensi.. secondo me il miglior gruppo dopo i Dream (se i Symphony X non fossero stati penalizzati così tanto dai suoni avrei messo loro come secondi però ).
Esecuione perfetta anche per loro.. una carica immensa, con Stanne pulito e potentissimo... grandi... Oltretutto non li avevo ancora visti dal vivo e mi hanno veramente stupito.
Mentre suonavano gli Heaven and Hell i DT erano pure in giro.
Con Stanne mi son fatto fare na foto.... il massimo per concludere la giornata no?

 

Anche per me era la prima volta che li vedevo e ammetto che sono rimasto a bocca aperta. Semplicemente unici. Stanne è Dio.

 

Qualcuno ha la scaletta? Tanto per rendere completa la mia rosicata dopo aver letto di Dream Theater, Dimmu Borgir e Blind Guardian (uno meglio dell'altro)...

 

In ordine sparso quelle che ricordo

Terminus
the lesser Faith
the treason wall
focus shift
blind at hearth
punish my heaven
my negation
final resistance
the wonders at your feet

 

Ho letto la scaletta postata da Downtown Jesus ed è più o meno come la pensavo :P

Cmq non mi stupisce che abbiano spaccato

 

ragazzi che gods,naturalmente prestazione fantastica dei nostri,che dopo si son pure concessi un bagno di folla,sono anche riuscito a scroccare una foto a Stanne,niente da dire,per il mio gusto personale il punto più alto del gods...beh,gli heaven and hell non contano,hanno un cantante che si chiama dio,mica si può fare il paragone...

 

Buona scaletta, avrei esordito bene; ora non mir esta che aggrapparmi al precetto di dArkest secondo cui i DT rendono veramente bene nei piccoli luoghi°_°

 

Aaaargggh!!! Ho sentito dire che i DT hanno aperto il concerto con "Terminus (Where Death Is Most Alive)"...
Va beh, aspettando che quel treno in corsa investa pure me (conto in un tour che passi per Roncade entro la fine dell'anno... ) posso solo immaginarmi che razza di devasto debba essersi scatenato con quella canzone come opener...
Sopravvissuti?!?

Sai che novità...

Per ora ti basti la fiducia, prima o poi tanto vedrai anche tu le macerie fumanti di un palazzetto romano svedesizzato...

 

Sopravvissuti? ..io sopravvivo alla mia assenza dal Gods-_-

 

gli aspetto anche io con ansia, almeno a roma visto che per la gente del sud è sempre un tormento trovare dei concerti relativamente vicini...e parlo di 600 km!

 

fin troppi sopravvissuti,purtroppo il grosso inconveniente che ha fatto stare quasi tutti tranquilli anche sotto il palco era il fatto che il prato dell'idroscalo fosse temporaneamente trasformato in sabbie mobili,quindi non c'era traccia alcuna del polverone solitamente scatenato con certi gruppi,peccato,ci si è dovuti limitare un po' all'headbanging,visto l'elevato rischio di affogare nel fango...