Paure & Fobie

Ok.
E' qualche giorno che scopro l'acqua calda, ovvero prima di andare a dormire chiudo la porta della stanza e tiro le tende per favorire il buio più totale per poi infilarmi le cuffie e vedere se cambia qualcosa rispetto a condizioni normali di ascolto.

Qualcosa, in effetti, cambia. Cambia che sono più disposto verso l'ascolto, e di conseguenza vengo maggiormente colpito.
Ma ho notato che cambia anche che sono più sensibile ad un certo tipo di suggestioni cui il metal non è proprio estraneo. Da qui sono scaturite un paio di riflessioni.

Ora la domanda è...
Può un disco metal effettivamente spaventare? Spaventare in un senso molto psicologico, s'intende.

Se la vostra risposta è, come la mia, sì... Quello che vi chiedo è un passo in più. Vorrei che sceglieste un cd (uno solo) tra quelli che conoscete meglio in assoluto. Vorrei che sceglieste quello che secondo voi è più in grado di spaventare, e vorrei che provaste a dire che tipo di paura è in grado di provocare.

Nel senso...
Vorrei che mi diceste attraverso quali meccanismi e attraverso quali sensazioni è secondo voi in grado di mettervi in quale sfumatura di inquietudine/angoscia/spavento/etc...

Grazie per l'attenzione.

Cheers,
Naerior

 

Io provai un senso di timore al primo ascolto di The End Complete degli Obituary. Avevo 13 anni, non conoscevo nemmeno l'esistenza del cantato growl, ed il ruggito iniziale di J.Tardy in I'm in pain mi spaventò non poco...le tracce si susseguono senza sosta, io che al tempo cercavo un barlume di luce tra un pezzo e l'altro...mi incuteva inquietudine tanta cattiveria e rabbia, la sensazione di brividi sulla schiena...mi chiedevo come si potesse essere cosi estremi! Pensavo quasi di buttare via l'album perchè davvero mi disturbava la mente...poi però ho superato i primi ascolti, e gli Obituary sono tra le mie band preferite death metal di sempre!!!

 

Paura no, però una sorta di rigetto verso certi lavori sì

Ok, scherzi a parte: devo dire che alcuni lavori black mi hanno suggestionato non poco...in particolare ascoltare Filosofem, chiusi nella propria stanza, in un pomeriggio autunnale, può creare un misto di angoscia, inquietudine e -direi di sì- paura.
Ma in effetti lo scopo di un disco dovrebbe essere quello di creare emozioni, negative o positive che siano, come una sorta di droga mediatica che influenzi le sensazioni della nostra mente e del nostro corpo.

P.s. Ora mi sovviene che mi creava uan terribile inquietudine anche Call of Ktulhu dei 'tallica...probabilmente me l'ha ricordato il tuo avatar.

 

Non sai quanto sono d'accordo...

Sì, è vero!!
Che poi sono stati veramente in grado, con quella canzone, di ricreare in parte i sapori di quel racconto. (ricrearli del tutto era fuori dalla loro portata)

Comunque un arpeggio ossessivo ed insinuante come l'inizio di the call of chtulhu è effettivamente un modo molto efficace di creare atmosfera.

Cheers,
Naerior

 

che topic originale. non ci avevo mai riflettuto..ma sei capitato a fagiolo, stavo giusto mandando una mail dove spiegavo che i cd di vikerness non so per quale motivo mi trasmettono un'inquietudine mostruosa..motivo per cui non lo ascolto.

un disco che mi ha profondamente segnato facendomi scoprire l'angoscia nella sua accezione più pura è Blood Inside degli Ulver: un disco perfetto, intimista fino al midollo, geniale nel senso più consono del termine..ma mi fa stare male, soprattutto qualora sia triste di mio. Non è nemmeno paura, mi scatena una sorta di tristezza inspiegabile.
Paura vera e propria me la suscitano i Goblin di Profondo Rosso e suspiria allorchè li metto su..e tante volte mi guardo intorno se sono da solo in casa

Ps. emi, hai provato a leggere Il richiamo di Chtulu ascoltando l'ominimo pezzo dei 'Tallica? Io da buon fan dello scrittore&Fanatico della band l'ho fatto prima di andare a dormire..che dire..un'esperienza
Angosciante sempre dei metallica è to live is to die, traccia che posso ascoltare sempre e solo quando sono predisposto..mai quando non sono più che sereno.

 

Il metal in se non lo trovo mai "pauroso", anzi, quello estremo spesso è più facile che sia ridicolo piuttoso che far paura.

L'unico disco che però veramente mi ha fatto quest'effetto, e anche agli altri miei amici che lo possiedono, è "H418ov21.C " dei Beherit.
è un misto di Black,Dark e musica elettronica reso ancora più inquietante dalla produione grezza.

Alcuni pezzi sono di un ossessiovo insopportabile, eppure terribilemente agghiaccianti e atmosferici.

Un pezzo in particolare che inizia con non ricordo bene quanti minuti(!!!) di battito di cassa elettronica insistente e nervosa.Ebbi l'impressione che qualcuno stesse camminado per casa cercando qualcosa...

Certo, non sono quei dischi da ascoltare in macchina, ma per me che sono tutto menchè aperto a questo genere di sperimentazioni, ne vale la pena...

Anche i seguenti sono così...
Io posseggo solo il seguente,"Electric Doom Synthesis", ma l ho trovato meno "terrificante"...

 

no non mi è mai capitato.....nemmeno ascoltando l'album di charles manson

 

diciamo che anni fa, ascoltando Them di KD al buio prima di addormentarmi con le cuffie, mi ha un pochino inquietato. soprattutto l'intro iniziale. inquietudine si, il termine giusto.

 

Ce l'ho! Ed effettivamente ora che me ne parli mi accorgo del torto che gli ho fatto ad ascoltarlo di pomeriggio... :/

Cheers,
Naerior

 

In genere mi prende un'angoscia insopportabile mentre ascolto i Sunn O))).
Poi, Dies Irae dei Devil Doll, ascoltato in cuffia di notte, con tutti quei samples da film horror, il cantato schizoide, i violini strappati...

Altro brano che mi fece stare quasi male la prima volta che l'ascoltai è Ophydian, l'intro di DNB dei Nevermore. Conoscendo la storia dietro l'album, tutti quei rumori, l'elettrocardiografo (si chiama così ) soprattutto, non mi hanno fatto un bell'effetto

 

Fatto, fatto, andre L'ho fatto (senza riuscire a finire in tempo il racconto) durante un viaggio di circa un'ora in treno, con la song nel lettore cd con cuffie e il libro (nell'economicissima edizione Newton&Compton, ora completamente consunta) e devo dire che guardando dal finestrino le montagne alla mia destra circondate da minacciosi nuvoloni neri, mi aspettavo da un momento all'altro che un'enorme testa di polipo sbucasse all'improvviso

 

L'unico album che mi inquieta non è metal. é THE SONGS OF THE DISTANT EARTH di Mike Oldfield. E' praticamente la storia dell'universo, dalla nascita alla morte e la rinascita. Sentirlo di sera al buio fa un certo effetto...

 

La prima volta che ho sentito uno screaming mi sono sinceramente spaventato. Ho l'abitudine di sentire dischi nuovi quando vado a dormire: il buio solletica la mia fantastia, mi fa vivere meglio la musica, evita i condizionamenti esterni quando le immagini che associ a quella canzone ti si formano in testa. Ebbene, avevo 12 o 13 anni e quell'urlo raggelante mi ha fatto sinceramente impressione; non ricordo che disco fosse, forse uno degli Impaled Nazarene. Mi sono cmq abituato abbastanza rapidamente.

A livello musicale, ora come ora, pochi dischi mi spaventano veramente; forse li trovo più inquietanti in senso lato; perché mi fanno riflettere su temi grandi, che spaventano, non perché li trovi di per se spaventosi.

 

dischi che fan paura non ne ho ancora sentiti.. ma dischi che inquietano o angosciano ne ho sentiti parecchi.
ricordo che agli inizi non riuscivo a sentire un disco intero dei My dying bride perchè mi angosciava troppo la voce di aaron (ora li sento senza problemi).
uscendo dall'ambito metal alcuni dischi Drone o sludge non sono proprio leggeri da sentire, soprattutto in cuffia.

menzione anche per gli Swans e i primi Eels che sono davvero tosti da sentire.. non riesco mai a sentire un loro disco per intero.

 

oddio, quotone per gli Swans, nemmeno io ci riesco per ora...