Fates Warning

Personalmente Disconnected non lo trovo un brutto lavoro ma non mi ha mai preso più di tanto, preferisco decisamente altre loro produzioni... che poi son tutte, diciamo che fino a Disconnected non c'è un disco dei Fates che non mi piaccia da impazzire

 

Disco spettacolare. Segue alcuni caratteri del masterpiece che l'ha preceduto (es. le tastiere dal gusto malinconico/elettronico di Kevin Moore...che mancheranno in FWX), ma è un altro episodio a sé. In un paio di brani appare più "semplificato" strutturalmente, nei pezzi lunghi "sperimenta" (per quanto si possa sperimentare nel 2000...) verso territori praticamente opposti ai tipici cliché del prog: di fatto Matheos continua a stupire con 2 note, mentre i colleghi ci provano con centinaia di plettrate al minuto...genio, inarrivabile.

 

Me lo devo riascoltare per benino Disconnected!!!!
Credo sia meno diretto di altri loro album...ma che noscondi davvero tanto!!!

 

grande poeta..hai centrato il punto

 

still remains è strepitosa

 

still remains potrebbe essere definito il manifesto del prog metal, cmq sono d'accordo anch'io con quanto ha detto poeta73.
d'altronde è difficile riuscire a scegliere quale potrebbe essere il "masterpiece" tra perfect symmetry, parallels, APSOG e disconnected. non cito inside out e FWX che sono un pelino sotto ma che restano in ogni caso degli album strepitosi.
nel mio caso vale un po' il discorso che succede coi queensryche... il n.ro uno varia tra rage for order, mindcrime, promised land a seconda del mio stato d'animo.

 

io ho sentito un paio di pezzi di parallels sul dvd e non è ch m'abbiano fatto questa grossa impressione...molto lineari e piuttosto easy le due canzoni(point of wiew una mi sembra),arrangiamenti raffinati etc...questo senzaltro ma niente di neanche lontanamente paragonabile a APSOG o disconnected,eppure leggo in rete grossa considerazione per questo disco

 

Però l'altra traccia in Athens mi pare sia The 11th Hour, pezzo tutt'altro che lineare, nonché uno dei miei preferiti della band. Comunque sì, nel complesso il disco (che pongo anch'io dietro ai due citati e a P.S.) è decisamente più assimilabile a livello di melodie rispetto al predecessore...detto grossolanamente, Parallels è un seguito "raffinatamente easy" di Perfect Simmetry (o, come dice il sito ufficiale, "more in commercial vein"...o qualcosa del genere...^^).

 

certo, però ragazzi miei, farne di commercialate così!
non c'è una nota fuori posto, c'è un gusto melodico unico e gli arrangiamenti sono di una bellezza indescrivibile. lo stavo giusto riascoltando qualche giorno fa e continua ancora ad emozionarmi tantissimo.

 

Sarò fuso,ma a giorni mi arriva tutta la loro discografia,nel frattempo mi tengo allenato con PS,comunque grazie a tutti per i consigli.

 

hai fatto benissimo a prenddere l'intera discografia,a me il periodo iniziale fino a no exit non piace molto..ma il periodo prog è tra le cose più belle mai ascoltate in assoluto...tra i pochi gruppi ancora in grado di emozionarmi realmente

 

seguendo il vostro consiglio ho preso a pleasent shade of grey, l'ho sentito solo 3 volte...
ma ci sono alcune cose che ancora non riesco bene a capire
secondo voi la ripetitivita di alcuni ritornelli e di alcuni riffs è una cosa voluta oppure un difetto...
a volte non so se questa cosa mi annoia oppure abbia una specie di effetto quasi ipnotico...

 

Dici???
Io sono innamorato di Perfect Simmetry!! Questo invece non ce l'ho....si avvicina come sound, come varietà di canzoni etc...???

 

APSOG è un concept album,un disco che va ascoltato per intero e in cui ogni pezzo è parte integrante dell'intero disco e parte imprescindibile dello stesso...ma se proprio vuoi procedere a blocchi almeno per quanto mi riguarda parti dal primo blocco parte 3 4 e 5 e poi parte 10 11 e 12 (la perfezione assoluta direi)...se non ti piace probabilmente il metal prog non è il tuo genere ...ritengo il primo minuto della parte 11 il pezzo che ogni gruppo di metal progressive che si rispetti avrebbe voluto fare

 

APSOG è presentato come un'unica lunga canzone divisa in 12 movimenti, pertanto l'autocitazione ricorrente nel corso del disco, già frequente nei "normali" concept, qui è quasi d'obbligo...(il punto è che ogni volta la citazione cambia aspetto a seconda degli umori... ).

E' un'evoluzione meno "incasinata" (in senso buono) che segue maggiormente la forma-canzone con ritornelli talvolta più diretti (ma non troppo): ma questo è l'involucro esteriore, perché in realtà la scia come sound e come raffinatezza (soprattutto della sez. ritmica) è quella di PS. C'è "Life in still water" che è un ottimo esempio di quello che sto dicendo (curiosità: nel bel coro del rit. appare come ospite LaBrie), c'è "Eye to eye" che è un po' la nuova "Through different eyes" (tra l'altro valse anche un posto su Billboard) e soprattutto c'è la lunga e straordinaria "The eleventh hour", paragonabile alla qualità di Monument del disco successivo e ideale ponte fra passato e futuro.
Un disco direi fondamentale e un "classico" della band.