Grunge

Ho le intere discografie di tutti i gruppi che ho citato. Quindi direi che li conosco. So benissimo che non c'entrano nulla con i Nirvana, grazie.

Rimango dell'opinione che il Grunge è un genere (e già definirlo tale è essere benevoli) sopravvalutatissimo per quello che in effetti è stato. Ho i dischi perché mi piace ascoltare generi diversi e perché obiettivamente alcuni non sono male, ci trovo anche delle belle idee: ho apprezzato i Pearl Jam di Ten e Vitalogy, così come gli Alice in Chains di Dirt. Anche Nevermind è un disco piacevole, quando avevo 12 anni lo sentivo in continuazione. Ciò che mi ha sempre dato fastidio è stato tutto il contorno pseudo-sociale che ci si è costruito intorno così come l'idolatria della discutibile figura di Cobain. Un polverone mtviano per far passare come unico un genere che di originale ha sempre avuto pochissimo.

 

Quorthon è stato l'unico progetto decente di Grunge Imho :P

 

...secondo me ci sono un sacco di bei dischi da ascoltare e da ricordare se parliamo di grunge...per prima cosa direi di sgombrare la mente dai pregiudizi, dalle chiacchiere e dalle voci che si ripetono sempre allo stesso modo. Il grunge altro non è che la rinascita di sonorità hard-rock dei '70s negli anni '90 (non capisco perchè molti neghino questo fatto evidente e preferiscano sorbirsi produzioni stra-laccate di roba luccicante e melensa, che di rock ha praticamente niente oppure chi delira cose del tipo la morte della musica, hanno tentato di uccidere il metal, depressi finti se hai problemi non venire a raccontarmelo se ti spari sei un fallito dovresti essere un uomo forte e duro birra scopate metallo martelli...mah, boh...poi magari si commuove su una canzonetta pop...) Meglio lasciar parlare le chitarre...One, two, three, four...



Pearl Jam - Ten: Questo disco trasuda Led zeppelin (e affini) da tutti i pori, riff duri e pieni.



Melvins - Ozma: Oscuri, pesanti, lenti e cattivi.

 

Shagrath: secondo me non è vero che i gruppi grunge sono tutti uguali, l'uno sulla falsariga dell'altro. In realtà sotto la parola grunge (che altro non è che una etichetta creata per definire la musica rock di Seattle tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90...) ci sono gruppi diversi, tendenze diverse, e tanti bei dischi.
Riguardo la montatura dei media attorno al movimento: è sufficiente non dare ascolto a quello che tentano di dire, distorcendo la realtà. Quello che i media hanno speculato e ricamato sul grunge è appunto una montatura, la realtà è altra e va cercata nei dischi. Secondo me il grunge (inteso essenzialemnte come una scena del rock americano, e in seguito anche extra-americano, degli anni '90) nasconde più sfumature, sfaccettature e complessità di quanto non si sia soliti ritenere.

 

Allora magari potresti spiegare cosa volevi dire con "sono più o meno tutti sulla stessa falsariga" visto che io a quanto pare non l'ho capito, prego.

 

Mmmmh..I Melvins non li ho mai ascoltati..Consigli?

 

....uhauhauha....stupenda questa!!.......ehi spero non sia riferita a me però "la morte della musica"....nel mio commento sopra volevo solo ricordare, come se ce ne fosse bisogno, ke i capisaldi del genere son scomparsi tutti e nessuno ha ereditato quello ke hanno lasciato...tutto li ..........

 

secondo me "grunge" e' stata solo una delle solite etichette che si appiccicano alla musica per speculare lo speculabile, e' sempre cosi'. Andando al di la' di questa etichetta si scopre che sono passate entita' musicali differenti, alcune ottime e altre no, come nella media di tutto..

 

Vorrei dire che una cosa. Premetto che non conosco nella sua interezza il "movimento grunge", le sue articolazioni e differenziazioni minute nei diversi gruppi. Conosco quello che del movimento spingeva l' Industria Culturale dell' epoca (che presumibilmente era ciò che, dal punto di vista musicale, c' era di peggio nel movimento stesso...). Ero un adolescente, che aveva decisamente altri gusti, ma che inevitabilmente era esposto a quello che l' Industria voleva farti conoscere, in particolare mi riferisco a Kurt Cobain, al suo gruppo Nirvana (che, a torto o a ragione, vengono considerati paradigmatici del movimento). Al di là dellla triste fine dell' individuo, il mio giudizio squisitamente musicale è piuttosto negativo, può essere riassunto bene da una famosa intervista (che ogni tanto ri-spunta come i funghi...) di Yngwie Malmsteen (che peraltro io, come dire, critico assai aspramente, per questo lo faccio mio portavoce in questa occasione, per evitare ogni sospetto di imparzialità... ). Ecco lo stralcio dell' intervista, dopo aver ascoltato "alla cieca" un brano del gruppo:

Kurt Cobain, Nirvana "Milk It":
Malmsteen: Dio Mio.....spegni subito! (Silenzio, si prende la testa fra le mani). Penso che sia la cosa peggiore che abbia mai sentito in tutta la mia vita. E' catastrofico.
H R: Ma puoi capire che alcuni artisti hanno bisogno di reagire, di ribellarsi ad una cultura prestabilita?
M: No, non posso capire come si possa incidere MERDA simile. Chi è?
H R: Kurt Cobain dei Nirvana....
M: Ah si? Pensavo suonasse meglio di cosi'. Lascia che ti chieda una cosa: Se uno dei tuoi colleghi, volontariamente o no, riempisse un suo articolo di errori di ortografia, cosa ne penseresti? Non credi che il suo articolo perderebbe in coerenza? Io ne sono sicuro. Leggere un pasticcio simile non servirebbe ad informare i lettori nel modo piu' funzionale. E lo stesso vale per la musica. Un articolo pieno di errori di ortografia non piace a nessuno per una ragione molto semplice: Non è buono. Fa cacare. Non c'è scusa che tenga. Se lo fai per ribellarti, non scusa niente. Se hai una chitarra per fare questo rumore di merda, resta nel tuo garage del cazzo. Chiaro? Prima impari a suonare e soltanto dopo incidi un disco. Suonare in questo modo è totalmente inaccettabile, significa fregarsene di chi ti compra il disco. E' come in cucina, immagina se tu ordinassi un "filet-mignon" e ti portassero dello squallido "corn beef"! Per fare un assolo simile ,bisogna essere davvero pessimi. Lascia che ti dica unacosa......A me non piace Picasso e neppure nessun impressionista. A me piacciono Da Vinci, Rembrandt, Michelangelo......dell'arte "pura". Non amo quei coglioni dei Talking Heads, non amo....quelli che fanno cose diverse fini a se stesse. E' solo una scusa per non ammettere di non essere abbastanza bravi! (Si alza dalla sedia innervosito): Mi spiace ma io sono un purista. Trovo disgustoso che della gente paghi dei soldi per ritrovarsi con una merda simile di disco.

Al di là della tracotanza dell' espressione (ma è la natura dell' individuo), la metafora dell' articolo/pezzo musicale, mi piace molto.

 

quoto in toto

X shred: la prendo cm una scherzosa presa in giro

 

Andando un attimino Off Topic, ricordo che nella stessa intervista diceva che un pezzo degli Slayer era ancora peggio dei Nirvana

 

no Killer, non mi riferivo affatto a te: mi riferivo a tutto l'insieme dei luoghi comuni e delle assurdità che di solito ho sempre sentito intorno alla parola grunge. Parole testuali. Ho conosciuto chi fosse convinta che il grunge abbia ucciso il metal (quando negli anni '90 il metal ci ha dato cose meravigliose) abbia significato la fine della vera musica (quale sarebbe la vera musica?), che è una musica per falliti e depressi (...come se soffrire di depressione fosse una colpa e come se, assurdo, a soffrirne sia soltanto chi ascolta grunge), che è un genere solo commerciale (vogliamo ricordare i milioni di copie venduti da band metal?) e altre amenità.

Shredder, di solito sono d'accordo con te, ma questa volta devo dissentire... Nel senso: ovviamente c'è chi non apprezza queste sonorità, ma chiamarle e liquidarle merda sulla scorta di pregiudizi estetici a dir poco ammuffiti...non mi convince.
L'opinione di Malmsteen è quanto di più insulso si possa dire sulla questione. Parte da presupposti completamente sbagliati. Ad esempio, che l'arte sia un linguaggio ordinato da regole fisse e da un sistema grammaticale, utilizzando il quale il compisitore esprime dei concetti. Solo rispettando l'ortografia e le regole si da vita ad una costruzione musicale... Malmsteen manca completamente l'intento e il reale significato di chi compone, ignora cosa significhi avere qualcosa di significativo da dire. La sua concezione è così insulsa che non arriva a comprendere nessun fenomeno artistico, fatta eccezione forse per quella che lui chiama arte pura (il barocco, il settecento, la musica romantica...), di cui ha comunque una comprensione parziale e distorta.

E qui si apre un dibattito mooolto lungo.

 

Mi riferivo all'attitudine generale di quei gruppi, finto depressi, finto ribelli, finto quasi tutto. Ripeto, del genere (...) a me la musica in sé piace anche, ma il contesto non lo sopporto... far passare per un genio Cobain quando all'epoca girava roba tipo Rust in Peace... lasciamo perdere va.

Preciso: non è che confronto i Nirvana ai Megadeth (non vorrei che qualcuno mi venisse a dire "ma cosa c'entrano i Megadeth con i Nirvana?"), è solo per fare un esempio del fatto che roba di qualità molto maggiore era in giro in quel periodo.

@Rover: vedo che su certe cose ci troviamo in disaccordo, ma non è che voglio insultare il grunge gratuitamente né voglio parlare di luoghi comuni. A me è sempre sembrato che certe cose (tipo la depressione, la ribellione, ecc.) fossero atteggiamenti molti forzati che gli esponenti dei gruppi e i fan stessi assumevano/assumono spesso per identificarsi in qualcosa e questo l'ho sempre visto moltissimo nel grunge; come al solito dietro ai luoghi comuni qualcosina di vero c'è sempre. Attenzione: lo stesso discorso io lo faccio per il metal; i luoghi comuni sui metallari sono in piccola parte giustificati/giustificabili, questo l'ho sempre riconosciuto.

 

Io qualcosa di grunge ho sempre ascoltato e ascolto tutt'ora con piacere...gli Alice in Chains restano tra i miei preferiti, e anche i Soundgarden (e gli Smashing Pumpkins, anche se sono venuti un po' dopo)...molto più volentieri di tanti gruppi lustrini e paillettes degli anni 80 a dire il vero...e di sicuro molto più volentieri di Malmsteen (le cui dichiarazioni francamente sono ridicole).