Studio Aperto e quant'altro...

Cè una "M" di troppo....

 

non sono del tutto convinto di questa cosa, anche se sono in molti a sostenerla. Intendiamoci, io non guardo il telegiornale e tantomeno la tv se non in rari casi, per cui non posso esprimere giudizi critici del tutto fondati, ma anche quando la spudoratezza di determinate scelte editoriali (perchè questo sono, in fondo) si spingono oltre un certo limite e il pubblico non reagisce, è perché al pubblico stesso va bene così.
Uno dei motivi fondamentali per cui non guardo la tv(e ritengo che non dovrebbe proprio essere guardata, da nessuno) è il fatto che il pubblico che la guarda lo spirito critico, semplicemente, non ce l'ha più. Sarà questioni di cultura, ceto sociale, età, altri interessi, non so, ma credo che chi un minimo è già preparato di suo (o almeno non si beve tutto il brodino precotto che gli propinano) se guarda Studio Aperto sa già cosa si trova di fronte e al limite si fa due risate, o, come SANdMAN, se lo guarda per un pò in attesa di iscriversi alle olimpiadi di lancio del televisore.
Sfortunatamente chi questi programmi (o qualunque reality, o Verissimo, o qualunque altra amenità catodica attuale) se li guarda è perchè gli interessa esattamente quel tipo di offerta.
Intendiamoci, delle scelte editoriali/redazionai ci sono, e sono sempre più orientate verso questa tendenza, ma il problema è che l'unico inattaccabile principio che detta le scelte in campo televisivo sono gli ascolti, e nient'altro. Questo vuol anche dire che se salta fuori il direttore del tg coraggioso e intraprendente che vuole proporre un prodotto qualitativamente valido e di contenuti culturali accettabili, è ben probabile che presto venga silurato dai piani alti dell'emittente, non tanto, a mio parere, per le scelte in sé, quanto per il fatto che una proposta del genere (ammesso e non concesso che esista) non produce ascolti.

Per il resto, e mi pare ovvio, sono anch'io dell'idea di lasciar perdere l'informazione televisiva, a meno che non si voglia un'infarinatura rapida su quello che è successo nel mondo; in tal senso, per quanto mi riguarda, si potrebbero tenere solo i notiziari flash da 5 minuti, in cui, per forza di cose, le notizie importanti vengono effettivamente fornite, senza fronzoli o riletture superflue, defalcando inoltre tutte le amenità da bar sport o il gossip da parrucchiera.

 

Perfettamente d'accordo con te.
Perchè questa voglia di informazioni superficiali,manipolate e dannose alla salute?
Io guardo pochissima tv e per informarmi,da quando ne ho la possibilità accendo un altro monitor,quello del pc e guardo un altro tg che si chiama TgInternet

 

Sono chiaramete d accordo con Odo.

Inutile lamentarsi che esistono certe trasmissioni se poi le si segue assiduamente!
Non ho sentito un singolo commento positivo da nessuno su trasmissioni come "la pupa e il secchione", tuttavia gli ascolti sono stati stratosferici.

La teoria è che si tratta di trasmissioni idiote che nessuno vuole...
MA la pratica è che la gente aspetta tutta la settimana per vedersi un altra volta il culo di quella, le eiaculazioni precoci di quell altro,ecc...


Per quanto riguarda i TG purtroppo penso che comunque quelli televisivi (quel paio salvabili) rimangono metodi migliori di informazione rispetto perlomeno ad internet che è il veicolo n°1 di disinformazione, alle volte veramente, assurdamente fuori da ogni contatto con la realtà.

 

In realtà sono convinto che ci siano entrambi gli aspetti: una massa - brutta e abusata parola, ma l'unica possibile - che vuole farsi manipolare e plasmare in un dato modo, e i professionisti che mirano a plasmarla. Non dimentichiamoci che pare sia stata la stagione del rifiuto dei reality, con 2 o 3 chiusure improvvise tra Rai e Mediaset perché la gente non li guardava nemmeno di striscio. Insomma, questa massa non è poi così passiva.
Ma dovete contare il potere d'acquisto generato da chi si sente legato ai personaggi e vuole saperne tutto tramite tutte le fonti possibili, da chi vede la 'bella vita' (c'è pure un'edizione di Lucignolo che si chiama così) e va a riempire discoteche e spiagge, eccetera. Se io fossi un manager del settore e ignorassi la cosa per questioni etiche sarei probabilmente licenziato in un secondo netto.

Quindi Odo per me ha ragione quando dice che la gente se le cerca, ma è anche fortemente assecondata e - nelle fasce d'età in cui non ha ancora deciso cosa sia belle vedere e cosa no - indotta a cercarsele in ogni modo.

 

beh non sono d'accordo per questa elezione a num.1 della disinformazione.
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica in quanto l'atteggiamento critico non va mai abbandonato.
Prendo ad es. questo sito,ho conosciuto una marea di gruppi sconosciuti,ho letto molte news,chiaramente filtrando il tutto.
Di certo non affidandomi ad una MTV o ALL Music o altre trasmissioni musicali,che avrei ampliato la mia conoscenza musicale.

 

Credo che tu stia sottovalutando chi ha effettivamente il potere decisionale in merito a queste strategie.
Per il resto, molto spesso siamo in disaccordo, ma secondo me sei un'ottima testa pensante .

Argomento informazione-internet: da una parte c'è la possibilità di ottenere informazioni da una quantità di fonti pressochè infinita (pregio) dall'altra, in questa "anarchia multimediatica", la maggior parte di queste fonti possono (essendo fuori controllo) affermare tutto e il contrario di tutto (difetto).
Serve spirito critico e voglia di esplorare e verificare quali possano essere i canali più o meno attendibili; e ancora tener ben presente che nessuno di questi canali deve essere considerato la "bibbia".

 

si beh certo, poi, come detto, è l'audience che decide il tutto, ma certo che se i programmi sportivi (faccio volutamente un esempio non attinente) parlano 25 minuti di calcio, 4 minuti del gran premio e 1 minuto di tutti gli altri sport, posso star tranquillo che il mio amato tennis in tv non lo vedrò mai più, se non in replica alle 4 di notte su TeleMariuccia...
Tra l'altro, il termine 'massa' non mi pare così sbagliato, se si parla di pubblico televisivo. Io direi 'mandria' ma magari qualcuno si offenderebbe in ogni caso l'influenzabilità (soprattutto dei più giovani), dovuta in buona parte al 'senso di appartenenza', che a mio avviso è uno dei massimi mali della società moderna, è una bruttissima bestia, su cui molti direttori/redazioni/dirigenti fanno affidamento per propinare una proposta sempre peggiore...

 

Potresti anche aver ragione, ma per favore potresti spiegarti meglio? Quali sono gli studi sulla comunicazione a cui ti riferisci? Marshall McLuhan? Le teorie sul sistema dei media? Scuola di francoforte intesa come habermas e lo studio sul concetto di "pubblico" e di "sfera pubblica"? perchè se è così il rapporto media-pubblico (o pubblici, o uso pubblico dei media) non è così lineare...
Se invece non sono questi puoi fare chiarezza?
Senza nessunissima polemica eh! E' solo che mi interessa l'argomento!

 

Beh... chiaro che per quanto riguarda l informazione "musicale", filesharing a parte, Internet è stata manna dal cielo per chiunque sia per le conoscenze che per Ebay(quindi la possibilità di acquistare agevolmentne all estero materiale altrimenti introvabile)...
Tuttavia il discorso "informazione" è un altro.

Il veicolo Intenet è troppo esteso e non regolamentato per cui alcune notizie divulgate in rete raggiungono livelli di inattendibilità e di assurdità aldilà di ogni decenza.

Cè sicuramente anche la serietà, ma in mezzo ad un tale sfacelo diventa dura potersi fidare.
Questo chiaramente per il sottoscritto.

 

dite quello che volete ma ieri ho visto studio aperto tutto intero.

allora: servizio su bullismo scolastico, decreto europeo per vietare l'uccisione di cuccioli per scopi di "vestiario" (in cina è pratica comune usare il pelo dei cuccioli di cane/gatto per cuscini e materassi), il clima sta cambiando e gli orsi non vanno più in letargo. esperti dicono che potrebbero verificarsi sempre più avvistamenti di orsi in centri abitati per cercare del cibo. poi, breve cenno alla situazione politica dallo studio (praticamente viene letta una pagina di mediavideo), servizio sui reali: carlo che ha aperto un sito internet, alberto di monaco che si è lasciato dalla bella nuotatrice, e -non ricordo il terzo reale-, servizio sulla "gatta nera" (la prima cosa interessante del tg, indubbiamente), e poi ho perso conoscenza.

 

Cerchi di smontare una generalizzazione con una generalizzazione.. non funziona
La TV è il modello comportamentale che ci guida sin dall'infanzia. Io, persona normalissima, credo di avere un certo spirito critico grazie ai miei genitori. Invece c'è tutto un popolo malleabile che dovrebbe essere educato e non travolto da un circolo vizioso che ne accentui i vizi... Gli effetti della TV sono palesi e lo dici anche tu. Vedi te se spiegare xche causa ed effetto sono indirettamente collegati. Io continuo a constatare che SONO collegati. La scuola di Francoforte non era un gruppi di ciarlatani, e, nonostante la tendenza (tipica di TUTTI i filosofi) di mettere quasi tutto sotto il loro sistema, sono stati tra i più grandi e geniali critici di questo secolo. Quello che è mancato semmai sono state le soluzioni.

Si.

Questa è una grandissima vaccata e probabilmente lo sai, solo che ti piace pensare il contrario.
Che la TV di stato debba essere imparziale è ovvio. Che in un palesissimo sistema di oligopolio quella privata possa essere sfacciatamente parziale è una vaccata. Va contro l'interesse pubblico, nn c'entrano un cazzo le leggi del mercato, il pagare-non pagare ecc.. si creano delle distorsioni che possono essere dannose per il paese e per la democrazia stessa.

Più o meno...

Purtroppo c'è un sistema che Churchill ha definito "il peggiore dopo tutti gli altri" in cui certe cose che guarda la gente sono interesse di tutti. Capisco benissimo però che dalla tua prospettiva sia facile non accorgersene.. cercare di argomentare il contrario invece, per quanto io faccia il "garantista", mi da' una certa impressione di disonestà intellettuale...

 

Urgh,dovrei scrivere parecchi post lunghini per risponderti....per l'aspetto più IT,relativo alla tematica del newsmaking,mi riferisco ai lavori di Schlesinger (1979,quindi già datato ma con spunti validi) o di Noelle Neumann (1983).
Il riferimento alla scuola di Francoforte,nel suo complesso,era volutamente polemico,in quanto lo ritengo un filone tra i più legati ad una specifica visione politica (nn importa quanto "ortodossa").
Se il tema ti interessa,ti cito un paio di buoni manuali che usavo all'università.Scusami se magari li hai già o conosci già certe cose,li buttò lì perchè sono i primi che mi vengono in mente:

-M.Wolf Teorie delle comunicazioni di massa
-S.Bentivegna Al voto con i media
- D.McQuail Sociologia dei Media

 

@headless:sì,son stato troppo generico,ma nn mi andava di scrivere un post di sociologia della comunicazione.E cmq adducevo un fatto,per quanto generico,reale.Nel post di sopra ho indicato qualcosa ai volenterosi,così nn annoio nè me nè gli altri.
Sulla scuola di Francoforte,beh,nn metto certo in dubbio la validità intellettuale dei suoi esponenti (diversi tra loro,peraltro),ma la sua deleteria rimasticatura che ha fatto diventare discorsi da autobus delle osservazioni/teorizzazioni in parte valide, in parte discutibilissime.
Sulle tv private:a parte che la mia opinione è sincera,chiaramente nn chiudo gli occhi davanti al cattivo uso che se ne fa e se ne può fare,ma la mia idea è che possano fare politica più che legittimamente,finchè nn vanno contro la legge e finchè nn mi chiedono soldi.E'la democrazia,bellezza.Dissentirò molto spesso,così come dissento dalle opionioni di giornali,associazioni,partiti che nn mi piacciono,ma mica voglio imporr loro cosa dire! penso veramente che le distorsioni,che esistono,derivino più dalla volontà non di essere politicizzati,ma dalla pretesa opposta di dichiararsi neutrali quando è evidente il contrario.
In ultimo,se è vero che certe cose sono interesse di tutti,credo che i singoli abbiano il diritto di farsi tutto il male che vogliono,se desiderano.Pure a me nn piace,ma nn mi va che ci sia l'opinione pubblica moralizzatrice a dirmi che sono stupido perchè guardo delle cazzate in tv.La libertà,al contrario di quel che diceva il buon Gaber,nn è partecipazione,ma è proprio stare sopra un albero.Io nn lo faccio,ma chi vuole deve poter essere decerebrato quanto vuole.Lo so che poi vota e combina casini,ma se stabiliamo limiti in questo senso finiamo per fare i giacobini.

 

peccato che poi la maggior parte dei genitori, giusto per farli stare buoni, parcheggiano i bambini davanti alla TV a vedere L'Isola de Babbioni....