Robert Wyatt - L'abisso del rock

...credo che in questa sezione sia a dir poco doverso aprire una discussione dedicata a lui, Robert Wyatt, il re di Canterbury e grande maestro del rock di sempre.
...se ancora non avete avuto occasione di conoscerlo, fatelo ora. (Se amate poi le sonorità del progressive-rock precipitatevi al più vicino negozio di dischi).
...dopo alcune esperienze in band giovanili, il primo grande progetto di Robert Wyatt sono i Soft machine, eccezionale band al crocevia tra progressive-rock, art-rock, jazz-rock ed ogni sorta di geniale sperimentazione.(Third del 1970il loro capolavoro). Robert vi suona (in maniera ottima) la batteria e canta alcuni brani, firmando capolavori come la sua suite Moon in June.

Lasciati i Soft machine inizia una leggendaria carriera solista, aperta dall'album (capolavoro) End of an ear (1970): ancora una volta progressive, jazz-rock, dadaismo e poesia si fondono in un album magnifico.



C'è chi alla parola "progressive" associa lunghe fughe strumentali, complicazioni e autocompiacimento, eccesso di tecnicismi e pretenziosità: niente di tutto questo...il progressive-rock atipico di Wyatt è intriso di filosofia e poesia, di esistenzialismo e dolore. Qui la differenza: Robert è un artista che riesce ad andare più in profondo. (Ascoltare per credere).

Dopo questa opera, Wyatt fonda i Matching mole, altro progetto all'insegna del progressive-rock più raffinato, pubblicando nel 1972 l'album omonimo.

Ma il vero capolavoro assoluto (e non solo per quanto riguarda il progressive, ma il rock tutto) arriva nel 1974, in seguito ad un grave incidente che lascia Wyatt paralizzato e non in grado di suonare la batteria. Passa dunque alle tastiere e raduna attorno a sè musicisti di grandissimo spessore (l'album è prodotto da Nick Mason). Robert canta, compone testi poetici, suona tastiere e percussioni atipiche (percuote anche bicchieri e credenze). Il risultato è uno degli album rock più belli di sempre, Rock bottom. (La bella copertina è opera della sua moglie Alfreda Benge, alla quale sono dedicate le bellissime Alifib e Alife)



...trovare le parole per descriverlo è molto difficile, forse non è possibile...questo è davvero l'abisso del rock, il suo punto più profondo e inarrivabile.

 

Cominciavo a domandarmi xkè nn lo avessi ancora aperto ....

Io x adesso, su tuo consiglio, sto ascoltando Rock Bottom.... devo dire ke mi ha fatto un'ottima impressione ma devo ascoltarlo ancora un po d volte

 

Uh, io ce l'ho con un'altra cover (devo ammettere, tra l'altro, molto meno bella :P).
Lo trovo un disco alquanto "difficile", ma se si riesce ad immergervisi completamente, le sorprese non finiscono mai. Ad ogni modo lui è uno degli artisti che sono riusciti a mettere in musica qualcosa di molto personale, e quindi non ripetibile da altri. Onore a Robert

 

Questo per me e' un disco prezioso

 

SM3...uno dei più grandi dischi di tutti i tempi..oltre qualsiasi genere

 

"Rock Bottom" è capolavoro. Non finirò mai di ringraziare la persona che me l'ha fatto scoprire: un album eccezionale e, a mio modo di vedere, indiscutibile.

 

..sono molto incuriosito da questo artista a dai soft machine ho ascoltato un po di entrambi i progetti (soft machine e solista)...molto interessante ma complesso cosi a prima vista.....quindi per partire l'acquisto di rock bottom e third mi sembra ok........

 

Rock bottom e Third sono sicuramente i 2 capolavori ma data appunto la complessità di questi dischi forse sarebbe meglio iniziare con Second dei Soft machine e End of an ear (primo disco da solista) per Wyatt.
...senza dimenticare Matching mole il disco della band omonima formata e condotta da Wyatt.
...Poi fai tu! :grin:

 

...ah grazie del consigli rover.......... cmq fra i pochi pezzi ke ho sentito devo dire ke sea song mi è piaciuta un casino...... sono brani davvero folli quelli wyatt solista.....

 

..beh allora passando da un gruppo all'altro aggiungerei al consiglio i Caravan dei fratelli Richard e David Sinclair (di cui il secondo presente sia in "Matching Mole" che su "the End fa an Ear) con il loro album-pilastro della scena di Canterbury, che personalmente adoro moltissimo, ovvero "In the land of grey and pink".Ti dico, basta la copertina..

http://img127.imageshack.us/my.php?image=caravaninthelandofgr299yq3.jpg

 

..ragà..io di quella scena particolare del prog non conosco ancora nulla...ma in poche paole per cosa si differenza dal prog sinfonico ad esempio???...

 

...quella copertina è assolutamente meravigliosa.....l'abum lo conosco gia di nome.....forse ho sentito anke qualke pezzo non mi ricordo più......cmq seguiro i vostri sapienti consigli come al solito.......

 

essenzialemente la scena di Canterbury ha come caratteristiche fondamentali la melodia in primis e l'improvvisazione strumentale,poi come "contorno" tematiche fiabesche e romantiche.
Penso che i gruppi che meglio rappresentino l'equilibrio tra le due siano i Camel e i Caravan,mentre ci sono gruppi che hanno esasperato l'aspetto dell'improvvisazione come gli Henry Cow o gli stessi Soft Machine con il loro marcato jazz-rock.
Oppure un altro gruppo che per es. coniuga il jazz-rock con un certo romanticismo melodico sono gli Hatfield & The North (e il loro bellissimo The Rotter's Club) una specie di band-progetto che vede insieme musicisti provenienti da Gong,Caravan,Egg..
Comunque penso che il Canterbury-sound sia essenzialmente meno "pomposo" di quello sinfonico,fatto di lunghe improvvisazioni strumentali (organo e chitarra) strutture complesse ma il tutto è celato da un "tremendo" gusto della melodia.

 

...grazie della spiegazione nino....ignoravo ke i camel facessero aprte di quella scena.....cmq sicuramente in futuro mi ci metterò a sentire qualke band

 

...la scena di Canterbury nasce in Inghilterra già nella prima metà degli anni '60: tra i fondatori e i maggiori esponenti (citando solo i più noti) ci sono Soft machine, Nucleus, Caravan, Mike Oldfield. Non direi che la sua caratteristica principale è la melodia, anzi. L'accento è sulla contaminazione con il jazz e le avanguardie e sull'improvvisazione collettiva, accompagnate da una prospettiva che apre al lirico, al politico, al colto.
...I Camel non hanno molto a che fare con la scena di Canterbury, direi...
Per farti un'idea ti consiglio:

Robert Wyatt - Rock bottom
Soft machine - Third
Mike Oldfield - Tubular bells
Gong - Radio gnome invisible