Metal e Politica! che ne pensate?

io voto no perchè nn mi piace

 

Sì, infatti, ma di solito io con arte intendo arte figurative in senso lato, ma è per una stortura mia. Sarebbe in effetti più corretto ride: in pittura, in letteratura, nella musica, nella scultura

 

In effetti era stato il tuo post a colpirmi maggiormente, perchè da quello che scrivi generalmente non mi sarei mai aspettato un distinguo del genere. Ora ho capito, e mi sembra tutto più normale

 

Con enorme stupore, dopo la mia lunga e forzata assenza, vedo che non solo il topic è ancora aperto, ma che è pure in prima pagina!! NON AVREI SCOMMESSO UN EURO, sinceramente. Ho letto le ultime pagine, e vorrei porvi un esempio di testo "politico".
L'esempio in questione è Red Sharks dei Crimson Glory, a mio parere, uno dei pezzi più belli scritti nella storia dell'Heavy Metal.
Leggete:

Trapped in their world no free passage to leave
You accept their tyrannical dream
You pray to their gods not to your chosen ones
Freedom's clutched in the jaw of red kings
Give us your freedom, we'll give you hell
Hear no evil, see no evil, speak no evil
Give us your freedom, we'll give you hell
Hear no evil, see no evil, speak no evil
Glory to red sharks
Answer to your red dictators
Feeding from your dreams
Cast into a sea of red sharks
Holding the power a hand that grips fate
Stripping from you all but fear
Hovering vultures like demons feed
On all who bow to their communist scheme
Give us your freedom, we'll give you hell
Hear no evil, see no evil, speak no evil
Give us your freedom, we'll give you hell
Hear no freedom, see no freedom, speak no freedom
Glory to red sharks
Answer to your red dictators
Feeding from your dreams
Cast into a sea of red sharks
Bloody red sharks

Non c'è bisogno che vi spieghi io che parla del Comunismo, e,visto che l'album da cui è tratta, Transcendence, è del 1988, con ovvia probabilità si riferisce al U.R.S.S. che cadrà poi nel'91 (mi pare)

Questo è quello che io definisco un messaggio politico/ideologico di un pezzo che riesce ad esprimerlo con la sua straordinaria carica meglio di molti altri mezzi d'espressioni.
Il risultato è eccezionale. Musica è testo si fondono in un tutt'uno. In altre parole, se parlasse d'altro non sarebbe ,secondo me, di pari valore.

Tutto sto mattone per chiedervi:
Siete ancora convinti che arte (nel caso specifico Musica) e politica non debbano mai sfiorarsi come due binari paralleli? Non pensate (io lo penso) che la "passione" che porta la politica porta con se possa sposarsi con le Arti, dando vita a magnifici capolavori?

...

p.s. Il topic è durato a lungo, facciamo in modo che continui cosi .Rileggete il mio primo post se avete dubbi sul tipo di discussione che vorrei intraprendere .Grazie

 

Penso che il MEtal sia Cultura principalmente e che ridurlo in uan visione politica sia riduttivo. Stesso discorso per l'interpretazione politicizzata di destra e o sinistra dal SdA di Tolkien (per la quale mi incazzo non poco a prescindere dalla direzione in cui viene intrapresa). Ma è anche vero che si parla di -interpretazione-.
Spesso la testualità è ambigua ed allusiva (penso sempre ai Pigs dei Nevermore ehehe caro Dane, ma quanto ti devo!) motivo per cui l'interpretazione diventa necessaria.
Esistono anche voci che riconducono il neopaganesimo a visioni destreggianti (mi scuso per il linguaggio conforme e standard ma preferisco tenersi su considerazioni generali non essendo mia intenzione approfondire gli esempi che elenco)ed anche se forse in qualche caso è vero mi pare sciocco ridurre il viking e quanto di affine in questa ottica.

Cosa voglio io...mi chiede il sondaggio. Qui abbiamo a che fare con la sensibilità dei musicisti. Tralasciando il pacchetto dei luoghi comuni (anticonformismo, ribellione et similia ..sta a noi capire dove sono clichès e dove no)sta a chi scrive i testi sentire l'esigenza di un messaggio, una pronunciazione in merito alla politica.

Esprimere un'idea allora è ben diverso dal fare propaganda; ed è qui che accetto, apprezzo l'espressione politica di un gruppo.

Mi viene l'esempio di una canzone di RUSSIANS di Sting (sarà anche per il iferimento contestuale di Dagor85 poco sopra). Mi è sembrato un appello sincero. Più in generale la libertà espressiva non direttamente connessa a scopi manipolatori è quanto di meglio mi aspetterei da un gruppo che seguo.

 

Concordo pienamente con quanto affermi, personalmente ritengo che le Arti debbano considerarsi esterne al mondo politico in senso lato, cioè essere strumenti in grado di interpretare, dare forma e vita a nobili ideali, non direttamente connessi alle ideologie politiche, spesso pura arte dialettica.

 

La politica può entrare nell'arte (ed è già entrata) come qualsiasi altra cosa.

 

Bello scambio diretto quest'ultimo a due.
Ho letto due verità.
Quella di Ghotic Doll è una visione, una poetica che condivido.
Mope incarna allora la Storicità che batte alle porte della nostra poetica e ci ricorda quanto ciò accada e sia imprescindibile.

Entri la politica nell'arte ma si faccia sempre arte (musica).
Ho scritto poco sopra come accetto che la politica sia fatta oggetto di arte (ossia eludendo la becera propaganda che fa dell'arte quell'artificio che a tanta parte del vero slancio romantico fece torcere le budella).

Ora che mi ci fate pensare. L'Iperione di Holderlin concilia l'autenticità del consumarsi nella fiamma sacra del fare artistico con l'istanza di un atto di liberazione (della Grecia dai Turchi) decisamente politico.

In ogni modo, qui chiudo che ho sforato ed i Mod non sono svagati come MArzullo la notte eheh

 

no, niente politica nel metal(meglio testi fantasy,depressi,esistenziali) gia cìè ne troppa nel rock e nel punk!tipo le (patetiche)compilation anti bush o i testi dei gruppi punk italiani che secondo me appesantiscono molto la musica(tipo i porno riviste fanno canzoni divertenti con testi divertenti, i punkreas fanno canzoni divertenti con testi troppo schierati che a me danno fastidio e mi tolgono il piacere nell'ascoltarli)

 

Beh..io ho votato sì perchè ho un'altra idea di politica..credo che il metal con testi direttamente coinvolti nella politica delle ideologie e dei partiti -che aborro- sia totalmente inutile oltre che squallido..ma ho votato sì poichè non ci vedo nulla di strano nel fare testi "impegnati" nel sociale o nel politico..mi spiego..il politico di cui parlo ora è ad esempio schierarsi contro una guerra o contro pratiche politiche quali corruzione,violenza politica,violenza di stato e cose simili..visto che in certe cose ci viviamo dentro,non vedo perchè non dovrei fare emergere il mio senso di schifo o di odio o di ribellione o quello che vi pare contro una certa cosa..

 

Sante parole..complimenti..mi trovi d'accordissimo..ed è proprio perchè un po' tutti siamo parte integrante della società e dei problemi di cui ci lamentiamo,credo che parlare di quello che va o che non va in questo mondo nei testi musicali non sia assolutamente deleterio ma,al contrario possa essere un modo per fare avvicinare a una questione sentita distante da se stessi parecchie persone..poi giustamente c'è modo e modo..ribadisco,c'è chi fa sfoggio delle proprie idee,cosa che non condivido e chi critica la realtà e vuole aprire gli occhi agli altri o semplicemente comunicare la propria non-accettazione del reale..e ad esempio trovo che i Nevermore siano magistrali in questo..

 

mah il parlare di politica porta spesso verso i soliti luoghi comuni...od alla purezza,antiviolenza,le solite parole che proclamano fantomatici ideali di libertà accusando giustamente le correnti politiche più estreme,od all'odio ed il disprezzo verso la politica in generale a causa dei massmedia e della strumentalizzazione delle opininioni altrui,i plagi e le convinzioni imposte dai canoni moderni e cosi' via,od alla proclamazione dei propri ideali estremi dal Comunismo al Nazional Socialismo.Cosa spiacevole è che l'ultima opzione allontana chi non condivide gli ideali proposti dai tapini che perdono una bella fetta di ascoltatori.Molte ottime bands vengono dimenticate,trascurate e questo non mi fa piacere...come dire,in musica come nella vita reale la politica genera astio,divide,affetta,allontana,avvicina.Se devo essere sincero,nei generi giusti quest'odio impagabile generato dalle correnti estreme aumenta il coinvolgimento,parliamo per esempio dell'NS black metal,un genere che a causa dei suoi ideali è condiviso da una piccola fetta di persone,oltretutto spesso è anche interessante dato che l'argomento è in se affascinante.Anche le altre due opzioni politiche liriche sono interessanti,ed aggiungono un maggior comprendonio delle scelte e dei pensieri dei gruppi musicali in questione,oltre ad aiutare a focalizzare le condizioni sociali in cui vivevano/vivono.Laonde per cui voto si,non mi dispiacciono affatto i testi che parlano di politica

 

Credo che uno dovrebbe essere libero di esprimere ciò che vuole, dato che la musica mi pare ancora sia considerata un'arte, e l'arte non segue canoni ben definiti.
Premetto che personalmente penso che l'"IDEA" porti ad una visione delle cose e quindi a una certo avvicinamento ad una corrente politica. Tenendo ben presente però che le idee sono in costante evoluzione e seguono le evoluzioni della società in cui viviamo. Spesso quindi ci si trova di fronte a songs che rispecchiano delle idee espresse in un determinato periodo storico con una particolare situazione sociale.


Si può dissentire o meno da ciò che dice un musicista, ma questo non dovrebbe precludere l'ascolto (purtroppo molti lo fanno), ma è anche vero che La sola valutazione di ciò che ha apportato musicalmente un singolo album o una singola song è per me una valutazione non completa, proprio perché manca un elemento abbastanza importante: LA COMUNICAZIONE DI UNA IDEA. Personalmente preferisco un testo che esprima un parere su qualcosa ad uno che viaggia sui binari del misticismo, del satanismo o della fantasia...questione di gusto personale....
Quindi, dissento sicuramente da chi sostiene che la musica sia scindibile dalle parole, non mi va di fare paragoni con altre arti credo che il concetto sia chiaro comunque.

Quindi i musicisti possono parlare di ciò che vogliono liberamente, sarà poi l’ascoltatore a riflettere e capire se trova l’insieme godibile o meno.

 

...si certo se uno non sa di cosa sta parlando.....

 

voto "si", ma non perché l'idea dei testio politicizzati mi faccia piacere.
anzi.
personalmente, pur avendo idee politiche precise, nei testi che scrivo non sfioro neppure quelle idee. parlo di altro.

però voto "sì": non vedo la ragione per cui un genere di musica dovrebbe "censurarsi" A PRIORI verso certe tematiche.
e ribadisco A PRIORI, e non per scelta di chi compone: scelte tipo "il Metal dovrebbe/il Metal non dovrebbe".
è giusto che chi compone una canzone lo faccia con lo spirito che vuole, e chi legge il testo lo veda sotto la stessa prospettiva.
tutto qui.