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Libri

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da madcap, 7 Aprile 2004.

  1. Engash-Krul

    Engash-Krul
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    il Divoratore di Menti
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    24 Ottobre 2006

    lo so, in realtà la mia era una battuta per poi mettere in luce un fatto che non molti conoscono...

    tornando però a bomba sui concetti espressi da Heinlein, "Straniero in Terra Straniera" è un caso isolato tra i suoi libri, quando uscì lui venne addirittura "accusato" di essere a favore dei figli dei fiori e del sesso libero (a causa di alcuni passaggi che tu stesso definisci come "lascivi"), quando uscì invece "Fanteria dello Spazio", lui al contrario fu tacciato di essere filo-nazista... questo per dire che in realtà Heinlein non è che scriva storie e comunichi "valori" diversi in ogni libro perchè ci crede, ma perchè punta a far riflettere il lettore ora su un concetto, ora su un altro... leggendo un solo libro suo si rischia di cadere nell'errore che lui propugni una certa visione delle cose e che faccia "proselitismo", in realtà leggendo diversi suoi libri ci si rende conto che lui cerca di far ragionare e pensare il lettore grazie a questo "relativismo", continuando a cambiare versione ogni volta dando l'idea che non esista una visione unica delle cose...
     
  2. feanor1986

    feanor1986
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    25 Ottobre 2006

    ...E ho finito anche "dell'amore e di altri demoni" di marquez! Splendido! Non c'e' altro da aggiungere...
    Ora ho iniziato "il te' nel deserto" di Paul Bowles... qualcuno l'ha letto?
     
  3. MetalPeppe

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    Nolo Lingere Plichardus

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    25 Ottobre 2006

    Ho finito di leggere due bellissimi ed importantissimi libri:

    - Guerra e Pace (Lev Tolstoj)
    - Tempi Difficili (Charles Disckens)

    Inultile dire che sono opere straordinarie.

    In Tolstoj ho apprezzato il fatto che nella sua opera ci sono interessantissime teorie storiche che hanno come soggetti il popolo russo ma soprattutto Napoleone. Sono rimasto molto colpito da personaggi quali il platonico Platon Karataev e il comandante in capo dell' esercito russo, Kutusov. Il primo per la sua visione fatalistica della vita, mentre il secondo per aver saputo guardare "dentro" gli eventi che si svolgevano sotto il suo comando, al contrario di tutto il popolo, perseverante nelle sue convinzioni contro i francesi.
    Affascinanti sono anche le descrizioni dei caratteri dei personaggi nell' ambito di due importanti battaglie storiche, tra russi e francesi: quella di Austerlitz e quella di Borodino. Le evoluzioni psicologiche del principe Andrea Bolkonskij, del conte Pierre Besucov e nel conte Nicola Rostof.


    Io apprezzato, invece, il romanzo di Dickens per la descrizione lucida ma caricaturale della società capitalistica dell' età vittoriana. Fanno rabbrividire personaggi come Josia Bounderby, il giovane Bitzer e il sindacalista Slackbridge, uomini educati rigidamente secondo un "sistema in tutto e per tutto razionale" dove, all' infuori della ragione e dell' esperimento, nulla esiste, neanche i più naturali sentimenti umani. Tutto è regolato dalla logica del profitto e del personale interesse.
    Due personaggi che vorrei evidenziare sono il signor Gridgrind e sua figlia Louisa. Il primo, fervente sostenitore del "Fatto" e del suo infallibile "sistema"... infallibile, in quanto cadrà di fronte alla dirompenza dei sentimenti, i quali dimostreranno la caducità di quello. La seconda, capace di "convertire" il padre e convertire perfino sè stessa, a ciò che c'è di "infantile" (quindi qualcosa di importante) nell' uomo.
    Lucide sono anche le descrizioni della situazione delle "mani", come venivano chiamati gli operai delle fabbriche, sfruttati per saziare le ingordigie degli affamati capitalisti.

    Piccole impronte di socialismo...

    Ci sarebbero altri personaggi (IMPORTANTISSIMI) come Rachel o Stephen Blackpool, e la sua teoria secondo cui nella vita tutto è fango... anche la vita stessa e fango; naturalmente da intendere nella cerchia della condizione degli operai sfruttati e "senza diritti".

    Ma qui il discorso sarebbe troppo lungo e sminuirebbe la voglia di chi voglia leggere simili capolavori.




    A chi li avesse letti: cosa ne pensate?
     
  4. PippiCalzelungheTeramo

    PippiCalzelungheTeramo
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    25 Ottobre 2006

    chi il giocatore :rotfl:
     
  5. SANdMAN

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    25 Ottobre 2006

    Il primo degli orchi si movimenta solo nelle ultime 80 pagine, il secondo (sempre degli orchi) è molto altalenante ma non credere di avere questa svolta incredibile, il terzo è almeno un minimo avvincente.
    Considera che la trilogia tutta insieme da me prende appena la sufficienza, ma grazie al terzo libro principalmente.

    Ritornando a me, il fatto è proprio questo:
    Gaiman è un dio.
    Evangelisti è suo parente.

    L'horror nostrano mi attira, più che altro per valutare come è stato scritto e se vale la pena (ho già preso il secondo della stessa autrice, più che altro è che è una serie e non libri a se stanti).

    Il calice e la spada è alla fine l'ultimo della serie sul graal fatta da B. Cornwell

    Per i saggi (sia sul comunismo e sull'america) penso di lasciarli a tempi migliori (a livello umorali).
     
  6. Mimir

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    25 Ottobre 2006

    che autrice?

    per quanto riguarda gli Orchi... credo proprio che mi fermerò al primo volume... nel frattempo quasi quasi mi metto a cercare i romanzi di moorcock oppure quelli di howard... non grandi scrittori, ma ragazzi, che idee e personaggi.

    il libro nero del comunismo ti avverto: è di una palla micidiale, noioso peggio della bibbia scritta e letta in cingalese. Però serve a far pensare [che uno sia dell'una o dell'altra parte o di nessuna parte].
     
  7. Engash-Krul

    Engash-Krul
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    26 Ottobre 2006

    Su Howard che non sia un grande scrittore, te ne dò atto, ha creato un personaggio che è entrato nell'immaginario collettivo e dato origine a un sottogenere della fantasy che ancora oggi vanta migliaia di appassionati seguaci, ma il suo modo di scrivere non era esattamente da premio nobel, così le sue capacità inventive (in effetti i suoi romanzi seguono sempre lo stesso schema: Conan regna-arriva un usurpatore-Conan è scacciato o in punto di morte-si libera-torna-trucida l'usurpatore-scopa la prima donna che trova)

    Moorcock invece è decisamente su un altro livello
     
  8. Filo

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    Je suis Mirco

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    26 Ottobre 2006

    Dai, non sono mica tutti così, :P Comunque sia io trovo tutti i racconti su Conan estremamente godibili, soprattutto quelli in cui non è ancora re. Tra l'altro in alcuni Howard crea atmosfere secondo me decisamente inquietanti, quasi "lovercraftiane".
     
  9. NovembrineWaltz

    NovembrineWaltz
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    26 Ottobre 2006

    Ho appena finito d leggere " Il settimo papiro" d Wilbur Smith.
    Che dire....l ho preso dietro consiglio dei membri d questo forum, su questo topic.....vi dico grazie! Questo libro mi ha tenuto incollato x + d un mese, una magia durata purtroppo troppo poco: il romanzo rapisce il lettore ( nn subito xò....inizialmente bisogna "fare i cont" con il linguaggio preciso e forse a tratti <brevi> anche tr....) x poi catapultarlo negli angoli + remoti dell Etiopia.....durante la lettura immaginavo la trama, vedevo i personaggi ( come se fossero davant a me..)...ma soprattutto i paesaggi africani ( e le perfette descrizioni di Smith! )!
    Nn mi soffermo sulla trama, consiglio a TUTTI d dare almeno un opportunità d lettura a quest autore sudafricano, il maestro del Romanzo d avventura ( così si dice...e ora forse capisco xchè...:roll:...).
    Visto l incredibile successo che questo libro ha riscosso ( sul sottoscritto :hihi::hihi:), vorrei farmi consigliare ( x chi ovviamente già li avesse lett ) altri libri d Smith; su internet le recensioni danno buoni voti a "un aquila nel cielo", molti elogiano il ciclo Courteney, e sn incuriosito da "L uccello del sole" ( libro da cui ha preso ispirazione la formazione degli Opeth x il proprio nome...:P)....
    insomma, fan d Smith..........consigliatemi!!!
     
  10. Riky

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    26 Ottobre 2006

    Hem...io ne ho letti 25 del Wilbur...da ricovero, però io ti consiglio il ciclo Courteney, non tutti i libri sono a buoni livelli, ma se ti farai appassionare dalla storia secolare di questa famiglia rischi di fare la mia fine.
    Attento all'ordine cronologico delle storie che non corrisponde all'uscita dei libri.
     
  11. PippiCalzelungheTeramo

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    26 Ottobre 2006

    io il settimo papiro l'ho trovato discreto.
    Molto superiore il Dio del Fiume...
    orsù taita percorri ancora una volta i labirinti di Ammon Ra
     
  12. Engash-Krul

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    il Divoratore di Menti
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    26 Ottobre 2006

    beh, Robert E. Howard era un grandissimo amico di Lovecraft e le "tavolette di Kutu" di cui lui scrive nei suoi libri sono state proprio create prendendo spunto dal pantheon cosmologico del solitario di Providence... in realtà Lovecraft, Howard, Derleth, Ashton-Smith e vari altri, erano tutti in contatto tra loro e spesso si scambiavano idee e soggetti di racconti prendendo spunto gli uni dagli altri o inserendo nei propri racconti e romanzi, personaggi e situazioni creati da altri...

    per Wilbur Smith, trovo che i suoi libri siano molto altelenanti, "Il Settimo Papiro" e "Sulla Rotta degli Squali" secondo me son splendidi, libri di pura avventura che ti tengono incollato alla lettura dalla prima all'ultima pagina, con un ritmo estremamente incalzante e ottime trovate... molti altri come "Ci Rivedremo all'Inferno" o "Uccelli da Preda" invece per me son stati discretamente soporiferi...
     
  13. Stratos

    Stratos
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    26 Ottobre 2006

    Esordisco anche io in questo topic: io amo moltissimo il fantasy classico. Al momento sto leggendo il primo libro della saga di Landover di Terry Brooks. ci son molte diatribe tra appassionati riguardo questo scrittore...Io ho letto finora la saga di SHannara fino a "Gli eredi di Shannara" e devo dire che in effetti non è proprio un innovatore del genere: Shannara è molto signore degli anelli andante...
    Tra gli altri scrittori mi piace molto Goodkind, George R.R. Martin, e mi piace molto anche la nostra Licia Troisi, con cui ho anche scambiato qualche parola in un forum ed è un ottima persona:) .
    Poi sembrerà strano da parte di un metallaro ma mi piace molto la saga di Harry Potter di J.K. Rowling...E' una saga molto ben costruita e ricca di metafore significative, sia per gli adulti che per i ragazzi;) .
     
  14. Mimir

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    27 Ottobre 2006

    ad ognuno i suoi gusti per carità divina... ma harry potter non l'ho digerito [per dovere di critica ho letto tutti i libri] ma finire un volume di harry potter mi richiede lo stesso sforzo di leggere "american tabloid" di ellroy...

    ritengo siano ottime storie per bambini ma dato il palese manicheismo, il paternalismo e il piattume dei personaggi queste storie ad un adulto dicono poco... s'intende che non accuso nessun lettore del maghetto di infantilismo ci mancherebbe... come ho detto i gusti son gusti e a chi piacciono le sue avventure bhe tanto meglio per lui.

    George R.R. Martin: ecco di questo autore vorrei leggere qualcosa... ma come ho detto prima vorrei dar spazio a Moorcock e a Tempestosa [mamma mia che brutta traduzione]
     
  15. Bright Baron

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    27 Ottobre 2006

    Anche a me la saga di Harry Potter non dispiace, anche se, a mio parere, un over 30 come me non è il "bersaglio" originale della Rowling, infatti dal terzo- quarto libro in poi le storie sono un pò meno fatte su misura per gli adolescenti, probabilmente per abbracciare un pubblico più ampio.Bersaglio colpito direi.
    Gli ultimi 3 libri letti: Oceano Mare di Baricco( non l'avevo mai letto, scrive molto bene e in modo originale, ma non mi fa impazzire), un thriller di John King (quello di Fedeli alla tribù) di cui non ricordo il titolo che narra in parallelo la vita di un'infermiera dal cuore sensibile ed un rigido ed efficiente amministratore ospedaliero, il finale è a sorpresa ma a me il libro ha fatto abbastanza schifo, con rispetto parlando; l'ultimno è
    Il Broker di Grisham , la solita solfa ma Grisham lo leggo sempre volentieri.
     

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