Virgin Steele

Mi sa che questa sia una caratteristica dei negozi della nostra zona in generale, non solo Pisa. Visto che conosci, qualche negozio sulla passeggiata di Viareggio sulle ultime uscite è fornito molto bene... e poi ormai stresso l'anima al mio negoziante ( che conosco ) tutti i giorni, mi sa troppo male non andarci più e prenderlo da un'altra parte

 

ti capisco...mi auguro riesca a procurarselo presto, e sopratutto mi auguro tu non ne rimanga deluso! Spiazzato potresti rimanerci senza dubbio a un primo ascolto...ma con gli ascolti, secondo me, cresce parecchio...è davvero diverso dagli altri cinque...

Comunque, looking for the pel on the egg, temo d'aver beccato un "omaggio" ai priest di rapid fire nel "riff" di tastiera all'inizio di "The Ineffable Name"... o no?

 

ragazzi ho avuto modo di ascoltare bene "visions of eden"..mi piace davvero tanto....David e' bravissimo a cambiare la sua tonalita' di voce...e poi mi sono innamorata di "angel of death" e "god above god"......troppo belle!poi ieri sono andata al metal disorder a Pogliano e ho trovato la spilla di "Guardians of the flame"...ovviamente l ho coprata!!

 

il nuovo album è un capolavoro.De feis è unico

 

non ci resta che attendere il prossimo capitolo, che potrebbe pure uscire l'anno prossimo...da qualche parte ho letto che è tutto già pronto...su un'intervista...non chiedetemi link che non lo so!
Cmq ragazzi vi quoto...DeFeis è una garanzia

 

Ho letto il comunicato che nel 2007 uscirà il live + il dvd!!!!!
CHE BELLLOOOOOOO!!!!

 

che bella notizia!!

 

mamma mia che annata

 

era anche ora che ne facessero 1

 

sinceramente questa notizia al momento non ha nessun riscontro ufficiale... per quanto riguarda le dichiarazioni di DeFeis è dal 2003 che dice che vuole fare un doppio/triplo CD live e un DVD retrospettivo...indi prima o poi uscirà, probabilmente nel 2007, ma non prenderei questa dichiarazione come oro colato...

Ancora nessuna notizia della recensione di "Visons Of Eden"...a quando, Enzo?

 

PS: non è previsto alcaserzer in dotazione per i miei post

Samivision è tornato e ne gioisco. Se non sugli Blind siamo in accordo sui virgin anche se ammettiamolo, di virginale c'è poco ormai.

Dico ora a DREKI che a mio avviso se De Feis non ha letto Bachofen almeno ne avrà sentito parlare. David segue il filo del Mito e come questo si intreccia con la religione ed il teatro ed ancora di come questi si compenetrino a livello profondo fino a plasmare le radici dell'uomo.

A livello testuale m'immergo nella sua solita semplicità che è al contempo narrazione, comunicazione a tutti i livelli. Da questo punto di vista il loro nuovo album è il verso ennesimo di un poema narrato negli anni.

A livello vocale e stando alle prima sei tracce (Angel of death è bellissima anche per i vocalizzi) noto anch'io la scelta di tonalità forse anche più basse in qualche occasione ed anche più filtrate come a voler sfumare un cantato comunque inconfondibile (ottantiano quanto vi pare, lo sarà anche nei 2020, amen, De Feis ha una delle voci più belle e personali del panorama metal - e dico metal comprendendo la modesta vastità delle mie conoscenze e non dico heavy per rispetto verso chi in questo ramo ha speso anni di ascolti).

Di virginale c'è poco dicevo: Black light into black è dvavero un bel pezzo (lo ammetto senza alzare difese e con tutta la partigianeria -comunque prescindibile dal giudizio senza che questo cambi-) ma c'è anche che la parte tirata del pezzo sembra un reprise di kingdom of the fearless

Più sinfonico?? ma chi lo aveva detto? i pezzi sono lunghi sì ma son stati quasi annullati gli stacchi strumentali totalmente orchestrali. C'è semmai una presenza maggiore del pianoforte che insieme alla voce in alcuni punti meno vibrante che altrove, conferisce al disco una certa intimità; quasi un velo secolare che sfuma oniricamente nell'udito-non-udito.
Nell'incertezza.

Resta comunque album di lunga assimilazione.
Da subito chiaramente meritevole del sacrificio di cassa

e poi boh, leggo che a viareggio non si trovava , qui a Roma non so da quanti giorni è uscito ma oggi da discoteca laziale ne erano rimaste due copie: o ne hanno mandati pochi e poco ci credo o hanno spazzolato lo scaffale°_°

....certo la contesa con il nuovo dei mastodon è stata dura-_-

 

Rece:
http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=4901

Condivisibile. Vediamo se in VOEII la produzione sarà diversa.

Io lo continuo ad ascoltare tutti i giorni, e lo apprezzo sempre di più.

 

Io proprio non riesco a comprendere tutte queste critiche alla produzione di visions of eden... Ma David Defeis è forse l'ultimo arrivato? Ha o non ha una esperienza ventennale alle spalle? Ma credete veramente che l'album "suoni" in questo modo per incompetenza di Defeis? A me sembra chiaro che David abbia voluto dare un'impronta totalmente personale a questa sua opera e la produzione dell'album fa parte di questa impronta. Se ha scelto certe sonorità rispetto ad altre è perchè ha ritenuto (e chi meglio di lui?) che queste meglio si adattavano al messaggio musicale che voleva trasmettere. Solo così si possono spiegare certe scelte che ad alcuni sono sembrate anacronistiche (tipo tastiere da commodore 64). Fra qualche anno quest'album verrà rivalutato tantissimo... Tipo Age of Consent e Life among The Ruins...

 

L'album non suona in questo modo per incompetenza di DeFeis, ma perchè così DeFeis vuole, mi sembra logico, no? Anche perchè prima di recensirlo ci ho parlato con DeFeis e mi aveva detto che era un disco molto "personale". La review non la ha fatta l'ultimo di turno, ma se ne è occupato il sottoscritto personalmente perchè seguo i VS da tempi immemori.

Bene, questa scelta così personale, ha penalizzato troppo la guitar art di Pursino, e questo è un difetto abbastanza grave perchè i Virgin Steele non sono il "solo project" di David, il quale può fare quel che vuole, ma ricordando cmq di essere in una band.
Il disco è ottimo, alcune cose sono spettacolari, ma con una produzione che avrebbe messo in risalto il "guitar riffing" (cosa fondamentele in tutti i lavori HM ed in tutti i dischi dei VS dall'83 agli Atreus) sarebbe stato davvero un capolavoro.
Tutto qui.

 

Non era riferito alla tua recensione. Anzi è abbastanza obbiettiva.

Potrebbe essere...
Ma il "guitar riffing" in quest'album secondo il suo creatore non ci stava a far nulla (in quanto gli è stato dato poco risalto)... Probabilmente non si sposava bene col messaggio che voleva dare con quest'album... E chi meglio di lui lo può sapere qual'è il "codice" di questo messaggio musicale? Perciò chi va a cercare cose che non ci sono vuol dire che questo messaggio non gli è arrivato.