Iron Maiden - Topic Ufficiale

Ok ho frainteso il senso, però mi spiace deluderti perchè non ho lasciato intendere proprio nulla io parlavo solo esclusivamente di quel disco, a me il metal più articolato piace un sacco e molto molto di più rispetto a quello più diretto che comunque adoro...io mi sono un pò scaldato perchè da una semplice opinione su un disco hai tirato subito conclusioni...comunque fa nulla, l'importante è chiarirsi..

 

Devo dire che questo disco lo sto apprezzando sempre di più dopo ogni ascolto, certo, ci sono pezzi deboli e che non convincono però la sua porca figura la fa. Io smisi di ascoltare i maiden dopo l'enorme delusione di No prayer (pensate che tristezza, dopo quel capolavoro di Seventh son ritrovarsi un disco così scialbo...) però questo ultimo lavoro lo sto apprezzando.

Personalmente non credo riusciranno più a creare la magia del passato però se i successivi lavori saranno come questo non sarei poi così triste...

 

Verissimo. Nel 81 quando li vidi con Bruce per la prima volta la gente voleva Paul Di Anno e la maggior parte al concerto (Padova) diceva che Bruce non sapeva cantare ed era penoso se paragonato a Paul......
Nel 84 i pezzi di Powerslave erano ascoltati ma c'era poca partecipazione, andavano tutti via di testa per i pezzi più vecchi, nel 86 con il tour di SOT l'unica reazione da "urlo" fu con WY, che era il singolo, per il resto si apettavano i pezzi da Powerslave e quelli prima....a Donington nel 88 l'esaltamento era non tanto presente per i pezzi nuovi che venivano acconti molto educatamente ed anche piuttosto freddamente ad eccezione dell'opener Moonchild. Per lo show di NPFTD a Treviso,c'era gente che addirittura non conosceva i nuovi pezzi e volevano solo i vecchi. E' sempre così con i pezzi nuovi, non è una novità.

 

Sta di fatto ke la maggior parte non la pensa come te !!e dunque perchè dovrebbe essere verità la tua ipotesi e non quella della stragrande maggioranza???!! Anzi per me sono rinati nel vero senso della parola!!
Sul fatto quanto possano andare avanti??...dipente dalla voglia ke avranno solo da quella...nn certo dalla carenze di idee!!!

 

Ragazzi, ecco a voi il mio pensiero:

dopo aver usato la mia personale tattica sul ascolto e l' assorbimento dei nuovi album, cioè ascoltare un fottio per un giorno, lasciarlo buono e fermo per altrettanti giorni e poi rischiaffarlo a manetta,

concludo per ora che

A MATTER OF LIFE AND DEATH è da lacrime.

Lacrime positive s'intende.... è inutile, con i Maiden tempo una decina d'ascolti e poi scatta la magia. La magia della gioia di saperli ancora al massimo, di leggere 2006 come data del cd, di sentire di voler bene a questi musicisti, oltre alle mode, oltre alle critiche....

Li si ascolta e si sorride quasi con tenerezza, perchè ancora una volta hanno dimostrato di essere vivi e presenti!!!!!

ed ora forza, facciamolo schizzare al primo posto nelle classifiche italiane alla faccia di Fabri Fibra!!!! (Applausi per Maiden, Maiden Maiden, Maiden...)

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vi prego vendetemi un biglietto per il 2 dicembre

 

Scusami ma questo intervento è davvero agghiacciante!
Ungruppo che dopo quasi 30 anni di carriera scrive un disco ( che ti piaccia o no è un altro discorso ) comunque diverso in parte dalla loro normale routine, per te a livello compositivo sono finiti? In che senso finiti? Compongono un disco di 70 minuti e sono finiti a livello compositivo?
Poi mi dici che erano anni che non li seguivi più ai tempi che uscì dance of death, ma quando hai cominciato a seguirli a 5 anni???? Poi mi dici che dance of death è un buon album mentre con questo album dopo 4 giorni dasll'uscita hai già capito che non è creativo!!!!
Non offenderti, però mi sembri un pò troppo un controsenso...

 

sono particolarmente d'accordo

premesse: sono solo le mie modeste opinioni, non sono un tecnico, non voglio imporre idee, amo i maiden, ma non sono un iper-sfegatato.
dunque, ho ascoltato il disco per più giorni, e mi appresto ad esprimere il mio parere in merito.
different worlds: buona canzone d'apertura, nel solco di wicker man e di wildest dreams, con un groove che mi ricorda vagamente futureal. la ritengo gradevole, e penso anche che sia un pezzo diretto ma che non appaia tale perchè viene misurato rispetto a ciò cui i maiden ci avevano abituato: il cantato di bruce nel refrain è in effetti spiazzante da questo punto di vista, ma il risultato è tutto sommato convincente e fresco.
these colours don't run: un pezzo già più articolato. a mio avviso ben strutturato per la capacità canora di bruce di far salire il pathos fino al refrain (che sa di BNW album), dopo il quale le sonorità piacevolmente heavy lasciano spazio a ritmi più atmosferici e dilatati, ma tutt'altro che noiosi.
brighter than...: ottima canzone, potenziale classico. classico inizio arpeggiato, ma nn è ke l'introduzione ad un pezzo con molti cambi d ritmo. a tratti riff davvero duri, in un contesto musicale epico con sorprendenti accelerazioni, assoli azzeccatissimi e parti stemperate ed ammalianti (vedi il ritornello: bruce lo canta prima sussurrato, poi alza i toni).
the pilgrim: magnifica. intro semplice ma straordinariamente coinvolgente, poi sound granitico e tempo veloce ben assecondato da un bruce ancora brillante, pre-refrain da applausi, refrain quasi drammatico e post-refrain orientaleggiante che riecheggia vagamente sonorità orientaleggianti di powerslave.
the longest day: qui si affacciano suoni più cupi, con venature quasi oscure; il risultato è quello di un pezzo meno diretto, a tratti trascinato stancamente in senso compositivo, ma più che valido sul versante del pathos e dell'emotività. splendida ancorchè breve evoluzione del riff quasi doom dpo il refrain.
out of the shadows: il pezzo dell'album che suona più come una ballad. apprezzabile, ma meno complessa e di non eccelsa qualità.
the reincarnation: un pezzo più che buono, di grande atmosfera nella prima parte (a tratti ricorda DOD e no more lies), poi molto duro; qui però comincia a scontare una certa ripetitività, andava forse un pizzico accorciata. dopo il ritornello, belle melodie maideniane, ma che non sanno evolversi in maniera del tutto persuasiva, seguite da un assolo senza infamia e senza lode e dall'ennesima ripetizione del ritornello. si fa apprezzare, ma lascia un pizzico di senso di incompiutezza.
for the greater..: decisamente sopra le righe. partenza in leggera sordina, poi magistrale reciproco adeguarsi della voce di bruce alle tessiture chitarristiche, fino al ritornello apocalittico, e ancora il climax emotivo è tutt'altro che dissolto da successivi riff e assoli. tra le migliori dell'album.
lord of the light: pezzo un po' più piatto, che tenta un colpo di coda nella seconda parte, ma si attesta su standard accettabili, senza andare granchè oltre.
the legacy: l'azzardo... riuscito. canzone lunga e complessa, sperimentale almeno rispetto a canoni maideniani. linee vocali curatissime e articolazioni melodiche ben composte, abbinate e rifinite, con parti sottilmente ammalianti ed altre inevitabilmente coinvolgenti in maniera più diretta. bingo!

in conclusione, opera ambiziosa, a tratti quasi progressive, di conseguenza ne perde in immediatezza, ne guadagna in intensità espressiva; variegata, considerando la lunghezza delle canzoni, ma unificata dalla stessa indescrivibile atmosfera che pervade le canzoni; generalmente convincente, esaltante in alcuni episodi, meno in altri; ottima produzione ed un bruce più che soddisfacente.

 

Dio bono! altro che DoD e BNW, questo si che è un grande disco di Heavy Metal ocme gli Iron maiden non sfornavano da tempo. a parte l'opener, sempliciotta ma accattivante e dal bel testo e The legacy (bella, ma assolutamente non un capolavoro) ci sono una serie di pezzi assolutamente fantastici.Brighter è sublime a mioparere, Pilgrim molto evocativa, The Reincarnation molto bella, come bella è Out of the Shadows

poi ci sono tre capolavori magistrali che sono These Colours don't Run, The Longest Day e l'inarrivabile For the greater Good of God, senza dubibo per me la canzone più bella del disco e un sicuro ultraclassico dei decenni a venire.

ottimo disco, non capolavoro epocale ma sicuramente il più bel disco dell'anno (e non solo!). è fantastico che gli Iron dopo un disco pieno di riempitivi abbiano sfornato un disco così ispirato e pieno di idee. senza contare i testi, tra i più belli e complessi mai scritti da loro.

 

Punto primo: non ho chiesto a nessuno di essere daccordo con me..
Punto secondo: non ho spacciato per verità assoluta la mia personalissima opinione..
Punto terzo: Se per dare un gudizio hai bisogno del giudizio della stragrande maggioranza mi spiace per te..

 

No prayer for the dying è peggio di Virtual XI secondo me... quanto di peggio potessero fare dopo un capolavoro del calibro di 7th son!

 

E' quello che post addietro ho cercato di spiegare.
Cioè i Maiden sono quasi 30 anni e un calo creativo sarebbe pure nella norma.
Se tirassero fuori un disco nella media sarebbe già comprensibie ( a prescindere che cmq dai fuoriclasse come loro ci si aspetta sempre il massimo). Figurarsi dopo una lunga carriera dopo aver speso tanto in idee
e cratività tirare fuori un bel disco come " A matter..".
Direi che è definitavemnte convincente anche se per i dettagli e le sfumature saranno necessari da parte di tutti parecchi altri ascolti in quanto complessivamente è meno diretto di quanto si possa pensare...

 

Il primo risentì di tutto e il contario di tutto.
Adrian Smith salutava la compagnia, Bruce era insofferente e litigava anzi non litigava con Steve Harris: non ci parlava proprio più!!!
Album sotto la media prodotto in fretta e male ( anche la cover lascia molto a desiderare) e il tour successivo con janick spesso non in sintonia col gruppo per fattori di ambientamento (comprensibili) fu altalenante: insomma i MAIDEN furono proprio ai minimi storici....

"Virtual XI" mi lasciò così perplesso che ho pensato spesso a un voluto masochismo: io "The angel ana the gambler" ancora non l' ho capita.
(la cover invece era molto interessante e non faceva altro che anticipare l'era tecnologica in cui stavo entrando proprio quell'anno quando esplose internet e il web)

 

Allora, sono anni che non seguo più i Maiden, li ascolto da quando avevo 8 anni, cioè dal 94, ho smesso di seguirli da quando è uscito Brave New World cioè dal 2000, un disco che comunque mi era piaciuto (BNW) poi è uscito Dance Of Death che ho ascoltato perchè comunque sono curioso e mi era piaciuto dopo un pò di ascolti ma mi era piaciuto, ora ho ascoltato anche quest'ultimo lavoro e non mi è piaciuto per niente, è così difficile pensare che un disco pur essendo dei maiden può anche non piacere?