Lotta di classe

Notoriamente la Russia oggi è un baluardo del comunismo.

 

come volevasi dimostrare

 

Non essendo più la ricchezza legata alla produzione, ma quasi esclusivamente alla speculazione, secondo me la lotta di classe, intesa come scioperi ed occupazioni delle fabbriche, attualmente non è più attuabile, in quanto non causerebbe, a mio avviso, sufficienti danni.
Oltre al fatto che, almeno qui in Italia, non vedo ancora così tanta fame e disperazione da giustificare scioperi selvaggi su larga scala. O forse siamo tutti diventati talmente egoisti che finché ad affogare è il vicino di casa, a noi va bene.

E vennero a prendere i dipendenti pubblici... (semi cit.)

 

Ma il fatto che sia pagato tutto a rate cambia parecchio il quadro

 

A forza di scusare e giustificare, tutti si sentono autorizzati, quasi in dovere di essere disonesti e fottere il prossimo. Una sorta di legge della giungla dove solo i peggiori sopravvivono.

Sono riusciti ad applicare appieno il concetto "dividi et imperat": operai delle ditte, contro dipendenti dell'Esselunga, lavoratori privati contro dipendenti pubblici... tutta gente che a leccarsi i baffi arriverà a 1.500 € al mese. I poveri che si ammazzano per i tozzi di pane, mentre i ricchi gozzovigliano a più non posso.

 

lotta di classe nel 2015???? con la cina che è uscita dalla fame proprio rinunciandoci ,quelli che ci credono ancora bada caso sono solo bimbetti viziati coll iphone comprato dal paparino

 

non c entra la lotta di classe qsto è tipcio solo dell italiano ecco perchè chi è furbo se ne scappi in usa uk australia germania etc

 

in italia sono talmente egoisti che se ne fregano pure se affogano i parenti ,io gli scioperi li ho fatti ma per giuste cause purtropppo gli altri se ne fregano e poi dicono eh se continua cosi staremo peggio

 

Da noi semplicemente i dipendenti di Esselunga, Lidl ed Iper avevano chiesto uno sciopero dei clienti quando avevano cominciato ad esserci le aperture domenicali dei supermercati.
Semplicemente chiedevano ai clienti di non andare a fare la spesa la domenica, perché questo voleva dire obbligare il personale dei supermercati a fare degli straordinari festivi (morire se assumono!)
Il loro discorso era giustissimo: se tu domenica non puoi fare a meno di venire a fare la spesa, io una domenica più avanti vorrò venire da te a far guardare il livello dell'olio della macchina, fare un bonifico, farmi tagliare i capelli, farmi rammendare l'orlo dei pantaloni e così via.
Il messaggio non è stato recepito, hanno dato degli scansafatiche ai dipendenti dei supermercati.
Ora anche le banche sono aperte il sabato e le concessionarie pure la domenica.
E tutto perché non si è voluto rinunciare alla "comodità" di andare a fare la spesa la domenica.
Però intanto di certo non sono gli industriali quelli costretti a lavorare anche la domenica.

 

ecco, io sta presunta comodità nell' andare a fare la spesa la domenica non la capirò mai

a casa mia la spesa si è sempre fatta durante la settimana (i miei smettevano entrambi di lavorare alle 17.30, e andavano a fare la spesa dopo l' uscita da lavoro), e in casi eccezionali, come l' acquisto di cose particolari o spese straordinarie, ci andavano e continuano ad andarci il sabato.

 

Li passano come "servizi" e "comodità".
Solo che la comodità di uno in questo caso diventa la schiavitù di un altro.
Io, oggi, 1° Maggio, Festa dei Lavoratori, sono in ballo dalle 5 e mezza di stamattina perché la gente deve avere la comodità di andare a visitare Expo. E come me stamattina sul treno ce n'erano tanti altri. Ma se lo avessero aperto il 4 Maggio, non sarebbe stato meglio?
Le persone pensano sempre e solo ai loro diritti ed alle loro comodità, ma non vedono mai il rovescio della medaglia.

 

"Porco zio, cioè, Bordello, se non bruci una banca anche se passi di lì per caso sei un coglione, cioè figa che storia." (cit.)

 

A casa tua la spesa si è sempre fatta durante la settimana perché i tuoi finivano di lavorare alle 17.30 e non lavoravano il sabato, è tutta qui la risposta.

Io in teoria son d'accordissimo con il discorso di Sporco, ma a pensarci bene è un cane che si morde la coda. Ormai in quasi tutti i lavori al di fuori del pubblico non esistono orari e soprattutto turni. Ad esempio la mia ragazza lavora dalla mattina alla sera, spesso pure il sabato. Ecco che è una di quelle che la spesa la domenica la va a fare spesso. Come farebbe altrimenti se è sempre rinchiusa a lavoro?! E anche con lei abbiamo fatto tante volte questi discorsi. Si sa che non è giusto, ma spesso è difficile fare altrimenti.

Oppure ad esempio quando ero in Francia, dove gli orari di lavoro massimi sono in generale (poi dipende dal tipo di lavoro) molto più rispettati che da noi, mi è capitato spesso di imprecare per il fatto che la maggior parte dei negozi chiudessero alle 19:30, il sabato tra le 12:30 e le 14:30 e la domenica sempre tutti chiusi. Cazzo, a pensarci è tutto giusto così. Ma se uno finisce alle 19:30-20:00 o oltre, come cazzo la fa la spesa?! Per cui, per quanto uno possa essere consapevole che sia sbagliato, finisci per andare nell'unico supermercato che chiudeva alle 22:30 (ovviamente non sabato e domenica, ma comunque lì si lamentavano lo stesso di questa cosa). Al di fuori della situazione uno pensa che sia una pazzia andare a fare la spesa a quell'ora, ma alla fine era sempre pieno di professionisti che avevano appena staccato dal lavoro e che evidentemente la spesa solo in quel momento potevano farla.

Alla fine è chiaro che ci sono anche tante persone che la domenica vanno a fare la passeggiata al centro commerciale, ma per come vanno le cose oggi in termini lavorativi, penso che non ci sia più molto da meravigliarsi se c'è gente che ha comodità nel fare la spesa la domenica. E' ripeto, è un cane che si morde la coda, un circolo vizioso che potrebbe essere interrotto solo con delle regole certe nel mondo del lavoro, il rispetto dei lavoratori e, soprattutto, il minuzioso controllo del rispetto delle regole imposte. E ovviamente non è questa la direzione che stiamo percorrendo, quindi ha poco senso anche solo sperare...

 

Una mia cara amica serba quando era venuta a trovarmi ci era rimasta quando l'avevo sveltita per andare a fare la spesa (erano le 19) al centro commerciale (che chiudeva alle 20,30). Questo perché nel suo paese tutti i negozi e centri commerciali chiudono non prima delle 22,sabato e domenica comprese. A Praga addirittura i centri commerciali chiudono alle 24 e alle 7 sono di nuovo aperti , e alle 23 ,30 il supermercato era pieno. A Dublino ho visto negozi ( di alimentari /market) aperti fino alle 3 di notte,alle 7 aprivano di nuovo.
Ha ragione Miron, c'è gente che lavora fino la sera alle 8 ,sabato compreso oppure fa orari di lavoro in cui gli è possibile fare la spesa solo la domenica o la sera dopo le 20 ,quindi i centri aperti la domenica sono una mano santa.

 

Il problema che ho sollevato è che queste aperture fuori orario non vengono effettuate assumendo nuovo personale, bensì obbligando quello già assunto ad ore di lavoro straordinario. Di fatto questa gente viene privata della propria libertà.
Che poi la società li abbia così rincitrulliti che pur di avere quattro soldi in più in busta paga per comprarsi l'ultimo gadget tecnologico sono disposti a lavorare fino a rinunciare alla propria salute fisica e mentale, è un altro discorso.