Judas Priest

Chissà... forse fu proprio quella batteria elettronica “scandalosa” a rendere quel brano un pezzone, oltre che molto particolare.

Che dici?

 

Fino ad un certo punto. E' innegabile che certe canzoni siano più riuscite di altre in termini assoluti (es. Victim of Changes).
Poi ci sarà sicuramente anche chi, a gusto personale, Victim of Changes non piace ma non credo ne vada a discutere la qualità.

 

L'album risente un pò di essere uscito tra British Steel e Screaming for Vengeance.
Cmunque Heading Out To The Highway e Desert Plains

 

Mah guarda a me piacicchia anche Love Zone! Fino alla cover scorre perfettamente, poi le ultime Love e Monster non le ho mai capite, forse perché a quel punto sei già ampiamente soddisfatto.

 

Io onestamente gli unici album dei Judas Priest che poco apprezzo sono il primo e i due con Ripper, per il resto e con i dovuti distinguo, è tutto puro e distillato Heavy Metal.

 

Con tutti sti discorsi mi riascolto Ram it Down che è una vita che non ascolto.

 

Jugulator > Ram It Down

L'ho detto, ora linciatemi.

 

Io credo che sulla batteria elettronica ci sia una sorta di pregiudizio tutto metallico, e lo dico da fan cui non piace Ram It Down, ma che adora letteralmente Blood Red Skies (ascoltata a Wacken 2011 sotto palco, ho ancora i brividi).

Voglio dire, chi se ne frega se hanno usato un sequenzer, una batteria elettronica o qualche altra diavoleria, l'effetto finale é quello che conta. Il fatto che abbiano utilizzato un device fuori dalle loro corde in maniera strettamente funzionale al pezzo gioca a favore della loro creatività per quanto mi riguarda.
Gary Moore ha inciso tutto Wild Frontier (forse il suo capolavoro) con la drum machine ma nessuno glielo ha mai rinfacciato.

 

Indirizzo prego.

 

La batteria “finta” secondo me può essere discutibile sui pezzi metal più ortodossi tipo la title track o Hard As Iron, non su un brano cinematico da colonna sonora come Blood Red Skies. Oserei dire che in quel contesto è un valore aggiunto.

 

Per quanto riguarda Turbo: la performance di Halford è di un altro pianeta, tra le migliori nella storia del genere ed esaltata come merita da un lavoro raffinatissimo di produzione vocale. Con il sound dell’album non ho problemi ma il livello delle composizioni è altalenante, soprattutto nella sezione centrale.

 

Io "Turbo" non l'ho mai ascoltato tutto, mi incuriosisce ma ancora non mi ci sono messo, però dovrebbe esserci questa canzone bellissima

Tra l'altro hanno copiato il titolo da una canzone mia uscita appena 35 anni dopo

 

Ecco, se tutte le canzoni di Turbo fossero così l'album sarebbe nella mia Top 3. Quando fa centro è irresistibile.

 

Reckless grande canzone, secondo me quella che più incarna la vena direi quasi AOR di Turbo, un disco che può scontentare un purista dell'HM, ma che risplende in un contesto che è appunto quello dell' Hard 'n Heavy di metà '80, dove potrebbe tranquillamente fare compagnia a produzioni Class metal di Scorpions, Dokken o anche Cindarella e Danger Danger, tanto per fare qualche nome.

La mia preferita comunque rimarrà sempre Out in the cold.

 

Per me con una batteria normale il pezzo ci guadagna molto ma molto di più.

Ma ovviamente non penso che ci sia nessuno che dica che Victims sia un brutto pezzo, il mio era un discorso generale. Ci sono limiti oltre il quale è difficile andare (anche se ho letto certi commenti da brivido su dischi o brani veramente brutti, non dei Judas ma di altri gruppi che mi fanno sempre dubitare), ma su determinati dischi ci possono sempre essere giudizi diversi.

Ma io non ne faccio uno scandalo, l'uso della batteria elettronica o altro, dico semplicemente che in Ram it down, con un signor batterista oltretutto, il suo uso è fuori luogo. Io adoro sia Turbo che Seventh son (e Somewhere) degli Iron, all'epoca criticato per l'uso dei synth.

Ma tutta la vita