Judas Priest

Io non ti capisco però, prima fai tutte le pulci per ogni tipo di produzione e sound e poi tra i migliori metti uno dei dischi peggio prodotti dai Priest? Un album freddo, quasi robotico e con drum machine al posto della classica batteria, ok...

Detto questo un buon album, ma lontano da essere tra i capolavori della band imho, ci sono troppi filler; ecco se avessero, per esempio, tolto Love Zone (a mio avviso una delle canzoni dei JP più brutte di sempre) e Love You to Death e al loro posto avessero messo Al Fired Up e Thunder Road, il disco sarebbe già sensibilmente migliorato e poi c'è la cover di Johnny B. Goode che è mediocre al massimo e questo è incredibile per una band quali i Judas che fino ad allora le cover non le avevano mai sbagliate.

 

La produzione è buona; certo, non è un macigno come Painkiller ma i suoni laccati con un disco così inguaribilmente anni ‘80 (nel senso piu stucchevole del termine) ci vanno a nozze. Niente a che vedere con quella fogna sonora del nuovo KK Priest.
Per quanto riguarda le composizioni, Love You To Death è l’unica che non mi esalta.

 

Bravissimo! È un disco della madonna, ma pare che la mia versione sia un pezzo unico e rarissimo perchè evidentemente tutti gli altri, che lo snobbano, hanno ascoltato un disco diverso

 

A me invece piacciono tutte

 

Mi permetto di dissentire:

Cantare in falsetti tutte quelle strofe non é facile. Ovviamente avrebbero potuto fare qualcosa di più interpretato. Penso sempre all'ottimo lavoro di Ripper in "Abductors". Credo che sia studiata per assassinare dal vivo. Mi immagino i cori sovrastati dai falsetti di Ripper, canzone velocizzata e boati ad ogni assolo.

RAM It Down: mai capito perché quell'album non piaccia. Produzione a destra, produzione a sinistra: portarte in tavola l'energia della titletrack o "Heavy Metal" e ne riparliamo. "Blood Red Skies" vale da sola 2.albim qualsiasi dal 2010 ad oggi. Il tour era chiamato "Mercenaries of Metal"...ma che volete di più? Altissimo momento, necessario per generare quella colata di asfalto fiammante.di "Painkiller"

FirePower : troppo radio friendly, troppo addomesticato...Rob a 66 anni mica puoi fare miracoli, Scott Travis é sempre inutilizzato in modo scandaloso, i riff e gli assoli non tagliano manco l'acqua...capisco perché sia di successo, ma non mi va giù come disco dei Priest.

Sermons of the Sinner trasmette piu' "the smoke, the dirt, the grime" (Monsters of Rock) che quelle slavature di Redeemer (inascoltabile) o FirePower (bof)...speriamo in una bella serie di date finalmente!

 

Pensa che io adoro Turbo...

 

Penso che Ram it Down sia snobbato perché manca di una direzione precisa, è il disco di transizione per definizione, un pò ha la voglia di spaccare e in questo senso anticipa Painkiller (Ram It Down, Hard as Iron), un pò porta gli strascichi "glam" di Turbo (non a caso inizialmente Turbo e Ram It Down dovevano uscire insieme come doppio album chiamato Twin Turbos), un pò anche perché contiene alcune canzoni oscure (Blood Red Skies, Monsters of Rock) non di facile assimilazione e che possono spiazzare l'ascoltatore e in più c'è questo sentore che sia un album composto per buona parte da b-sides di Defenders e Turbo.
Ripeto, buon album e che incredibilmente contiene alcuni tra i migliori assoli della band, ma al contempo ci sono troppi filler nel mezzo che ne inficiano la qualità e la produzione, torno a ribadire, non tra le migliori.

Nì, Turbo e Defenders hanno suoni laccati inguaribilmente anni '80 del tutto potenti e apprezzabili, Ram It Down ha anche lui i classici suoni anni '80, ma in un senso negativo, è un disco che suona "potente" ma c'è troppo riverbero, il suono delle chitarre è freddo e non è del tutto cristallino e il suono robotico e finto della drum machine (anche n Turbo vengono utlizzate drum machine ma si nota meno) da un pò di fastidio.

 

Ho appena letto che il bassista dei KK Priest é un ex compagno di band di Ritchie Faulkner!!! AHAHAHA A parte che é bravo e sveglio, e si sente e vede, ma é una bella mossa del Volpone di Wolverhampton!

 

Si, si, Tony Newton e Richie Faulkner sono tra i fondatori dei Voodoo Six, band hard rock particolarmente conosciuta nel Regno Unito, poi Richie ha abbandonato la band per lavorare con la figlia di Harris.

 

Concordo.

 

Ma guarda, Ram it down per me è un disco discreto con ottimi pezzi (tipo la titletrack, prototipo di quello che sarà il disco successivo, Heavy Metal, Blood red sky), ma due grossi problemi. Uno i troppi filler, pezzi di scarto dai dischi precedenti come sempre sostenuto dal gruppo stesso, ed una batteria fintissima che ne inficia il valore.
Ma al di là del mio giudizio, quel che mi fa strano è vederlo citato come il co-migliore del gruppo, visto i capolavori fatti:
Sad wings of destiny
British steel
Screaming for vengeance
Defender of the faith
Giusto per dire i primi quattro, ma pure gli altri dei anni settanta secondo me sono molto meglio.
Sarai uno dei pochi che mette Ram It down sul podio

 

Veramente anch'io
Penso sia un grande e sottovalutato disco:
Out in the cold come prima canzone di un concerto per me è fenomenale, Turbo Lover col suo incedere e coro che esplode assolutamente grandiosa ed il resto delle canzoni mi piacciono tutte, essendo anche un amante di determinate sonorità anni 80 per me questo è un gran disco

 

Troppo difficile fare una classifica degli album dei Judas, godiamoceli e basta!

 

Ecco, ad esempio british steel per me sta molto in fondo

 

Non fa per me

Bello ma ha qualche falla di troppo; lo metto al quarto posto a pari merito con Turbo e anche

Prima metà prodigiosa ma poi calo verticale

Questo per me è sopravvalutato. Tolta la title track è praticamente un album hard rock ma senza la freschezza di Turbo e la voce di Rob è spesso storpiata da filtri odiosi (vedi il ritornello di Electric Eye, completamente rovinato).