Il futuro del Metal

per rimanere nel continente asiatico anche i Bloodywood stanno girando parecchio

 

A me questi non piacciono, né musicalmente né "concettualmente"... Puntano troppo sulle loro origini, sembrano dire "dovete seguirci perché scommetto che non avete mai ascoltato un'altra band che viene dall'India"

 

be si sicuramente sono molto patriottici e puntano anche su quello, cmq cantano anche nella loro lingua madre e usano strumenti tradizionali come insegna la tradizione folk metal (anche se il loro genere è più commerciale)

 

Ascoltati da qualche settimana visto recensioni positive a me dicono poco, quindi è un no.

Nel frattempo è uscito il nuovo singolo degli Avatar, loro sì presente e futuro del metal, che purtroppo continua a vivere nel passato, visto le solite discussioni sulla scaletta del live degli Iron Maiden

 

gli Alien Weaponry li ho persi un po' di vista ma il debutto mi era piaciuto e li avevo visti live anni fa

Shepherds Reign dall'aspetto sono più maori ma sono venuti dopo, Le Manu spacca le altre canzoni che ho sentito di loro un po' meno

 

a me garba molto il death-folk dei Bloody Tyrant da Taiwan

 

Amarcord:

Dove la svolta è iniziata. Esistono ancora canzoni o album capaci di creare un metal mai sentito prima?

 

È sempre difficile creare qualcosa di nuovo, ma sono cinquanta anni che il metal si evolve e crea sempre qualcosa di nuovo.
È sempre più difficile ma non impossibile; il problema è vedere cosa piace e a chi (vedi la scena moderna di gruppi come Spiritbox).

 

Ti rispondo qua così non intasiamo il topic dei Judas Priest.
E poi in qualche modo il discorso sul futuro del metal c'è, in quello che sto per dire.

Allora: ovviamente il binomio che citi ci sta tutto ed è una delle banalità più note (assieme all'abbigliamento e ai capelli da "drogati satanisti") che di norma vien fuori dalla bocca di chi di metal non sa nulla.
Musica violenta = gente violenta.

Se poi gli si fa presente che questa analogia fa acqua da tutte le parti (su tali basi, anche un maestro di orchestra che dirige i Carmina Burana dovrebbe essere una persona violenta... o Simon Rattle, qualunque cosa diriga) allora vanno a leggersi i testi dei gruppi, con la consueta superficialità.
Ed è qui, secondo me, che tendiamo a mettere le mani avanti troppo di frequente, da qualche anno a questa parte. Nascondiamo sotto al tappeto molti degli argomenti (e in certi casi i relativi musicisti) che rendono questa musica così ricca. Oppure li releghiamo all'infanzia del metal e questo non solo è falso ma pone il nostro genere sotto una luce adulta e matura dalla quale gli adolescenti, giustamente, scappano.

Sono il primo a non voler essere accostato ai deliri di un Varg, non per questo voglio estromettere dal metal l'odio gelido, la misantropia, la negatività. Così come non mi sognerei mai di fare tabula rasa delle tematiche happy di tanto power metal (beh, oddio...). Ecco perché, ai tempi delle riviste, leggevo anche le interviste e le recensioni relative ai gruppi che non ascoltavo.
È l'insieme di queste personalità e di questi sottogeneri così distanti, questa ricchezza di temi e riflessioni, a rendere speciale la nostra musica e ricordo benissimo che è per tali ragioni che mi ci sono avvicinato trent'anni fa.
C'era un'aura... qualcosa di potente e differente rispetto agli altri generi musicali, che mi incuriosiva in un modo assurdo.

 

Si sta svolgendo il Download Festival in Inghilterra.
Triste vedere come il fu Monster of Rock, l'apice di un tempo dei festival metal, si sia trasformato in un festival generalista dove c'è di tutto un pò, mentre il metal è oramai una parte minima.
Purtroppo anche in quella che un tempo era la patria del metal oggi non esiste quasi più

 

Appunto.
Su tre giorni forse dal punto di vista metal giusto il terzo può essere interessante, per il resto siamo a livello di festival contenitore di tutto e di più.
Basta andare a vedere le line up storiche del Monster of Rock e ti viene da piangere.