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Iced Earth

Discussione in 'Heavy Metal' iniziata da Impaled Nazarene, 17 Marzo 2005.

  1. Bard81

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    21 Gennaio 2025

    Ma quindi grazia anche per Jon Schaffer?
     
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  2. Aslan

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    22 Gennaio 2025

    Me lo sono chiesto subito pure io

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  3. the Fierce

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    22 Gennaio 2025

    suppongo dipenda dal fatto che la sua sentenza sia passata in giudicato o meno
     
  4. Vittorio

    Vittorio
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    22 Gennaio 2025

    Non penso sai...credo abbia fatto tabula rasa delle condanne, almeno quelle meno gravi.
     
  5. the Fierce

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    22 Gennaio 2025

    mi lasciavo quel margine non essendo certo di come funziona nel sistema americano :innocent:
    però, grazia a parte, sarebbe curioso conoscere la reazione di Schaffer alla cosa e continua a mostrarsi pentito
     
  6. Vittorio

    Vittorio
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    22 Gennaio 2025

    In questo sito di news locali (Stato Dell'Indiana) Schaffer viene incluso nella lista di quelli che potrebbe essere incluso nella lista dei "perdonati".

    Trump issues pardons for Jan. 6 defendants. Here's who could be impacted from Indiana
     
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  7. Tarotman

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    22 Gennaio 2025

    La grazia estinguerebbe la pena ma non il reato (sempre che si tratti di grazia e al netto di traduzioni giornalistiche, non conosco il diritto americano) per cui in tal caso resterebbe comunque la "macchia"
     
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  8. the Fierce

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    22 Gennaio 2025

    plausibile. un bel vantaggio comunque
     
  9. The Eternal Wayfarer

    The Eternal Wayfarer
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    22 Gennaio 2025

    Grandiosa anche la versione di Live in Ancient Kourion. A tratti superiore, e nemmeno di poco, a quella di Alive in Athens. Chiaramente più rodata.
     
  10. Aslan

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    22 Gennaio 2025

    Chi se ne frega, detto tra noi

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  11. Sorhin

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    3 Aprile 2025



    Finalmente è ritornato a mostrarsi in pubblico, anche se con qualche leggero cambiamento di vedute
     
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  12. Vittorio

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    3 Aprile 2025

    Troppa trama (cit.), due ore e mezza, fortuna che c'è l'A.I.

    Panoramica:
    Questo testo è una trascrizione di un'intervista a Jon Schaffer, chitarrista degli Iced Earth, sul canale YouTube "Later Than You Think". Schaffer ripercorre la sua vita, dalla sua infanzia e l'inizio della sua carriera musicale con le band The Rose, Purgatory e infine Iced Earth, discutendo la loro evoluzione e il suo passaggio a tempo pieno nel mondo della musica. L'intervista tocca anche i suoi progetti collaterali come Demons and Wizards e Sons of Liberty, esplorando le motivazioni dietro quest'ultimo, influenzato dalle sue letture e da un "risveglio" politico e spirituale. La conversazione si sposta poi sui suoi coinvolgimenti nel raduno del 6 gennaio, la sua successiva incarcerazione, la sua scoperta della fede cristiana e il perdono ricevuto. Schaffer riflette sul suo percorso personale e spirituale, sulla sua carriera musicale e sulle sue prospettive future.


    Riassunto:
    L'intervista inizia con una breve introduzione e i ringraziamenti per Jon Schaffer per aver accettato di raccontare la sua storia. Si parte con il suo background: nato a Franklin, Indiana, nel 1968, ha vissuto in diverse città dell'Indiana prima di trasferirsi in Florida da adolescente. Parla dei suoi primi gruppi musicali: The Rose, un progetto molto breve e amatoriale a Fort Wayne, e poi Purgatory, fondato ufficialmente il 20 gennaio 1985, che si è evoluto in Iced Earth nel 1988 a Tampa.
    Schaffer ricorda Jean, il cantante di Purgatory che cantò anche nel primo album degli Iced Earth. Discutono di quando Iced Earth divenne un impegno a tempo pieno, intorno al 1995-1996, dopo il quarto album. Prima di allora, Schaffer faceva diversi lavori, tra cui il roofing, e usava il negozio di roofing per le prove con Greg, il batterista. Sottolinea come la band dedicasse molto tempo alle prove, sei sere a settimana, e come non fossero interessati a suonare cover, preferendo concentrarsi sulla loro musica originale. Schaffer menziona come l'album di cover "Tribute to the Gods" fu uno dei più difficili della sua carriera.

    Si passa poi al suo interesse per la scrittura musicale, iniziato fin da subito con le prime esperienze con la chitarra. Prima scriveva molta poesia, che poi diventava testi per le canzoni. Descrive come il suo processo di scrittura sia cambiato nel tempo, partendo inizialmente dai testi per poi concentrarsi su temi o titoli, sviluppando poi la parte musicale e infine la melodia vocale. Sottolinea l'importanza di avere un thesaurus durante il processo di scrittura per trovare le parole giuste. La maggior parte degli album degli Iced Earth, ad eccezione del primo e, stranamente, dell'ultimo, sono stati concept album o album a tema. Schaffer riflette sul fatto che, senza saperlo, Dio stava lavorando attraverso di lui anche nei testi più oscuri.

    Si parla poi dei primi tour internazionali degli Iced Earth, iniziati nel 1991 in Europa, subito dopo la caduta del Muro di Berlino. Schaffer ricorda di aver suonato in oltre cento paesi e di aver trascorso molto tempo in Europa per i tour e i grandi festival. Discutono anche dei suoi side project, il primo dei quali fu Demons and Wizards con Hansi Kürsch dei Blind Guardian, nato da un'amicizia durante un tour nel 1991. Il primo album nacque quasi per caso durante un soggiorno a casa di Hansi in Germania. Il successivo side project fu Sons of Liberty, nato poco prima di Schaffer Barlow Project durante il periodo del COVID.

    Il discorso si concentra su Sons of Liberty, un progetto con un forte tema patriottico e di risveglio spirituale e politico. Schaffer, grande lettore e appassionato di storia, spiega come la Bicentenario del 1976 e l'influenza di suo padre abbiano contribuito al suo patriottismo. Un viaggio ai Caraibi lo aiutò a uscire dalla "corsa al successo" e a vedere le cose più chiaramente, portando a un "risveglio" spirituale e alla consapevolezza di "forze oscure" al potere. Questo lo spinse a creare Sons of Liberty, con l'intento di diffondere informazioni cruciali senza scopo di lucro. Il primo brano scritto per questo progetto fu "Our Dying Republic". Sons of Liberty fece solo alcuni spettacoli di apertura per gli Iced Earth intorno al 2009-2010.

    Schaffer racconta di aver subito censura da parte di riviste e media a causa dei temi trattati da Sons of Liberty. Il suo sito web, che conteneva una lista di libri e documentari, venne eliminato più volte. Ricorda come alcune testate lo abbiano definito un "estremista di destra", ma come la redazione di una rivista tedesca, "Rockhard", abbia in seguito pubblicato un'intervista più approfondita e meno ostile. Schaffer preferisce i format di intervista più lunghi che permettono discussioni approfondite, a differenza dei brevi segmenti dei media mainstream che, a suo dire, mantengono le persone in uno stato di paura senza risolvere nulla.

    Parla poi del suo attivismo politico, inclusa la partecipazione alla "March on DC" nel 2009 o 2010. Ricorda come il cambiamento nell'industria musicale, con una maggiore enfasi sui tour rispetto alle vendite di album, abbia reso difficile mantenere la formazione degli Iced Earth, portando all'arrivo del cantante Stew con cui la band iniziò a fare tour a livello globale. Schaffer cita alcuni libri che lo hanno influenzato, come "The Creature from Jekyll Island" e "Confessions of an Economic Hit Man". Sottolinea il suo abbandono del "tribalismo" politico e la sua identificazione come "Americano". Racconta di essere stato un sostenitore di Ron Paul e di come l'intensa ostilità dei media verso Donald Trump lo abbia portato a diventare un suo sostenitore, pur non avendo votato per lui nel 2016.

    Schaffer condivide il suo "risveglio" politico, simile a quello dell'intervistatore, avvenuto intorno al 2013-2016 guardando il documentario "Loose Change". Descrive la sua crescente consapevolezza della corruzione e della tirannia, ma sottolinea come inizialmente non avesse compreso appieno la guerra spirituale in atto.

    Parla poi degli eventi del 6 gennaio e di come li veda come una "benedizione" che lo ha portato a Cristo. Racconta della sua educazione religiosa superficiale e della differenza tra l'essere "Cristiano" per tradizione e l'essere un vero "seguace di Cristo" con una relazione personale. Descrive il suo percorso spirituale, culminato nel battesimo e nella consapevolezza del vuoto interiore colmato dalla fede. Un passo fondamentale nel suo percorso fu il perdono dei suoi genitori.

    Si ritorna al periodo precedente al 6 gennaio, con Schaffer che esprimeva la sua opposizione alle misure legate al COVID-19, basandosi anche sui temi trattati nei suoi album precedenti. Racconta della sua partecipazione al rally "Stop the Steal", descrivendolo come un evento pacifico e con un forte senso di unità. Parla poi del rally del 6 gennaio a Washington D.C., sottolineando la sua impressione di una folla pacifica e il suo stupore nel vedere persone incitare alla violenza prima ancora del discorso di Trump. Descrive il suo arrivo al Capitol Building e come abbia visto un poliziotto aprire le porte dall'interno, permettendo l'ingresso alle persone. Schaffer afferma di essere entrato nell'edificio solo per pochi minuti e di essere stato spruzzato con spray al peperoncino.

    Racconta del suo shock per la reazione dei media e del suo inserimento nella lista dei più ricercati dell'FBI. Parla della sua resa e della sua detenzione, inclusi i giorni in isolamento in condizioni difficili nella prigione della contea di Marion. Descrive il suo trasferimento nel carcere di Washington D.C., che trovò sorprendentemente migliore, con celle più grandi e la possibilità di interagire con altri detenuti, molti dei quali erano anch'essi coinvolti negli eventi del 6 gennaio.

    Schaffer rivela di non aver compreso appieno la narrazione dei media sulla vicenda fino al suo rilascio. Parla del tradimento di alcuni membri della sua band e del sostegno ricevuto da altre persone. Descrive il suo percorso spirituale durante la detenzione, la lettura della Bibbia e la realizzazione della gravità della situazione. Il vero punto di svolta, la "resa a Gesù", avvenne quando spezzò il cuore di sua figlia, portandolo a cercare aiuto nella fede.

    Riflette sul periodo successivo al rilascio, caratterizzato da PTSD e dalla ricerca di una vera comunità di fede. Parla del ruolo di Jean nel presentargli la sua chiesa e del suo battesimo come una scelta personale. Sottolinea come la vera trasformazione sia avvenuta con il perdono dei suoi genitori.

    Schaffer riflette sulla persecuzione politica subita dai partecipanti al 6 gennaio e sul danno irreparabile causato a molte persone. Ringrazia un'organizzazione che sta aiutando i "J6ers" a rimettersi in piedi. Condivide la sua realizzazione che solo Gesù può portare vera pace in questa situazione.

    Discutono di come la sua fede abbia influenzato la sua prospettiva e di come si senta in pace nonostante le difficoltà. Riflette su come i testi delle sue canzoni in passato contenessero già dei segnali della sua ricerca spirituale. Ammette di aver messo la carriera al primo posto, a discapito della famiglia, e si pente di non aver permesso a Dio di entrare nella sua vita prima. Definisce la sua esperienza post-6 gennaio come un "dono", il dono della salvezza.

    Schaffer spiega come la sua rabbia sia cambiata, non essendo più una rabbia aggressiva ma un desiderio di aiutare gli altri a trovare la luce. Sottolinea l'importanza di abbandonare l'ego e di fidarsi di Dio. Parla della dismissal della causa civile come una risposta alla preghiera e di come stia lentamente uscendo dallo stato di "fight or flight".

    Ripercorre gli eventi del suo processo e della sentenza con tre anni di libertà vigilata. Esprime gratitudine per il perdono ricevuto dal Presidente Trump, definendolo un uomo d'onore. Sottolinea la necessità di verità e giustizia per la guarigione del paese e critica la narrazione dei media sugli eventi del 6 gennaio. Esprime la sua fede nei principi fondanti degli Stati Uniti, in particolare nella Dichiarazione di Indipendenza, e auspica un ritorno all'unità. Critica il termine "democrazia" e sottolinea l'importanza di una repubblica basata sulla legge.

    Offre un consiglio a chi ascolta: indagare su una relazione con Cristo e abbandonare l'ego per trovare il perdono e una pace interiore difficile da descrivere. Crede che ci sia un risveglio spirituale in corso.

    Infine, discutono dei suoi progetti musicali futuri. Schaffer ha del materiale pronto per essere pubblicato, ma vuole prendersi del tempo per trovare una direzione artistica chiara e autentica, con l'intenzione di glorificare Dio con la sua musica. Ammette di aver bisogno di tempo per riprendersi completamente dallo stress e dal trauma degli ultimi anni. Conclude con una breve chiacchierata sulle sue chitarre preferite.

     
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  13. sciacallo010

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    3 Aprile 2025

    Che testa di cazzo.
     
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  14. sciacallo010

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  15. Sorhin

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    3 Aprile 2025

    Prepariamoci a un concept album su cristo.
     

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