Spiritbox

l'intervista su radiofreccia agli spiritbox è stata quasi comica onestamente XD

la presentatrice: " una band che ha fatto uscire il loro primo album nel 2017 dal titolo eternal blueS , la cantante si chiama victoria e il loro primo nome Xero (si è confusa col primo nome dei linkin park). "

non c'è una cosa giusta in questa frase XD 4 informazioni e quattro informazioni sbagliate XD poi due domande in toto di cui una sul gatekeeping a cui mike ha dato la solita risposta "meno male che oggi questo fenomeno esiste meno anche perché le band sperimentano e mischiano generi pop, elettronica, metal, proprio come facciamo noi...gatekeeping merda" , e vabbè solito discorso prevedibile

ora tornando al discorso fatto prima. Possibile che questi stanno spaccando il mondo e in italia una tv dedita al rock e al metal manco li riesce a coprire decentemente? è come se vivessimo in una sorta di mondo parallelo qualche volta. E poi alla fine via con gli Aerosmith tanto per proporre la solita pappa di radiofreccia per far contenti i nostalgici vabbè oh detto questo alla fine meglio radiofreccia di tanto altro...Però dopo questo esperimento torno felicemente a seguirmi anthony fantano su youtubeXD

 

Ragazzo mio, proprio non capisci che ancora oggi tirano di più certi gruppi storici rispetto a quelli moderni?
E pensi che sia solo una cosa italiana?
Ci sono solo due nazioni per oggi dove le cose stanno diversamente, UK ed USA, ma anche li i gruppi storici fanno molti più numeri di quelli nuovi.
Il ricambio generazionale ci sarà tra molti anni, forse.

 

che ancora oggi i gruppi storici tirino di più è normalissimo hanno avuto 25 -30-40 anni e passa di storia e conseguentemente di tempo per accrescere la loro popolarità. Però è bello vedere soprattutto negli UK e negli USA (ma anche nei paesi nord europei) tutte queste band nuove così in alto e che godono di così tanta polarità. L'italia io lo trovo sempre il paese fanalino di coda in cui arriva tutto dopo rispetto agli altri paesi occidentali. Poi alla fine questo tipo di trasmissioni alla radiofreccia confermano la mia idea

 

E' sempre stato così, negli anni settanta, ottanta ecc.
Non è una novità.

 

Premetto che sono di mentalità abbastanza aperta per quanto riguarda gli ascolti,pur essendo concentrati per la maggior parte sul metal estremo.
Non e' superfluo,seguendo la discussione mi chiedevo anche io questa cosa:ma chi se ne frega se gli Spiritbox(nello specifico non ci impazzisco ma nemmeno li disprezzo) fanno 10,000 o 10 milioni di stream?se fanno concerti da 500 persone o riempiono i palazzetti?Forse faranno musica migliore avendo più seguito?Non riesco a capire che soddisfazione dovrei trovarci in un loro successo di numeri.
Per fare un esempio con una band dal taglio ''moderno'' che apprezzo molto di più,i Knocked Loose..ora non so che numeri abbiano ma preferirei mille volte vederli in posti piccoli come il Traffic,lo Slaughter o il Freakout dove sono subito fronte palco e mi godo il concerto piuttosto che al Forum o al Wacken dove devo riternermi fortunato se li vedo a decine di metri di distanza.
Magari l'ultima parte del discorso e' una questione di preferenze personali e in generale come ho detto ascoltando principalmente black metal e death metal non ho mai pensato ai numeri,non li ho mai visti come incentivo a seguire o preferire una tale band rispetto ad altre,anzi.

 

Meno una band guadagna dalla propria attività musicale, più è possibile che si sciolga o che cambi membri su membri fino a snaturarsi e tendere a scomparire

Oltre a questo, se un artista mi piace e lo apprezzo non posso che augurargli il meglio ed essere contento se ha successo (che è esattamente ciò a cui lui stesso aspira)

 

a proposito di Fantano XD sua eminenza ha parlato XD and he is soooooo wrong

 

io onestamente adorerei poter vedere gli spiritbox al forum di assago per esempio con una mega produzione. Sarebbe una band che ne guadagnerebbe moltissimo ad avere un mega show come quello che ha fatto a londra recentemente. Perché la loro musica è molto cinematica e si adatterebbe benissimo a super big LED screens , pyros e roba del genere. Quindi faccio il tifo per loro soprattutto per quanto riguarda il nostro paese e poi in generale perchè se lo meritano.

E no fidati io sono di Roma. Non vorrei vedere mai più nessun'altra band al traffic XD

 

Rimanendo sul discorso dei numeri,penso che molti di noi non smetterebbero di ascoltare le proprie band preferite perché fanno poca gente ai concerti o meno stream.
Poi il mio discorso probabilmente e' legato a una preferenza per l'underground ed e' una questione personale,per fare un esempio qualche anno fa vidi i Deftones,ovviamente migliaia di persone al seguito e pur essendo arrivato discretamente presto avevo decine di file davanti.
Non dico di avere un pessimo ricordo,ma i concerti in posti piccoli da 200/300 persone sono un'altra cosa per me e band del genere non le vedi in posti piccoli.
Poi ovviamente non e' che gli auguro di suonare davanti a 50 persone perché è più true,ci mancherebbe

Capisco,come scritto sopra credo sia questione di preferenze personali,non credo riuscirei a godermi del tutto un concerto se non fossi a pochi metri dal palco.
Sono stato al Traffic diverse volte,non ho di che lamentarmi a parte i 200 gradi ad agosto per vedere i Pentagram al chiuso

 

Credo che il mio precedente intervento sia stato frainteso, per cui proverò a spiegarmi meglio.

La prima cosa che andrebbe sottolineata è che, secondo me, non esistono mercati totalmente omogenei tali da poter esprimere su di essi giudizi netti o sommari, ma piuttosto delle realtà musicali variegate e stratificate all’interno delle quali è possibile trovare di tutto (o quasi).

Dunque, in tal senso, se è vero che l’Italia può essere considerato, in generale, un paese conservatore (da un punto di vista musicale), non credo però che ciò dipenda dalla mancata apertura del pubblico nei confronti di specifiche sonorità (alternative, metalcore), ma semmai da altre ragioni che sono più complesse di quelle fin qui abbozzate, e su cui non è il caso di soffermarsi.

Inoltre, trovo risibile quest’idea (sottaciuta) secondo la quale il mercato anglosassone sarebbe per così dire evoluto solo perchè vi sarebbe la tendenza a supportare le sonorità di cui sopra.

Gli Stati Uniti da un punto di vista musicale sono un crogiolo di stili e tendenze, alcune delle quali totalmente inconciliabili fra di loro; parliamo insomma di un universo sonoro in cui non mancano di certo le contraddizioni, e nel quale convivono realtà artistiche eccelse accanto a veri e propri abomini musicali.

Insomma, non è che dall’altra parte dell’oceano so’ tutti bravi a fare musica e noi dobbiamo stare sempre lì ad applaudire qualunque cosa facciano, perché le cose non stanno esattamente così!

Ciò che non viene detto forse è che nel Nord America, così come in altre aree geografiche del mondo, a riscuotere i maggiori consensi sono tendenzialmente i gruppi con sonorità più accessibili (o se preferite, commerciali), per cui ogniqualvolta che qualcuno vuole rimarcare l’importanza e l’unicità di certe tendenze musicali io rimango a dir poco perplesso, dal momento che sarebbero ben altri i fenomeni su cui porre una lente di ingrandimento…

Andando indietro nel tempo, anche questo continuo rimarcare l’importanza del nu metal mi pare francamente esagerato, e pressoché in linea con la tendenza diffusa nell’ambiente musicale a voler esaltare prevalentemente le gesta di artisti e band che gravitano nel circuito mainstream.

E’ un vizio insito nella comunità rock/metal: ci si sofferma su un fenomeno musicale di successo tessendone le lodi e si cancella (o si ridimensiona) tutto il resto, sulla base di dati meramente economici.

A mio avviso, quando si vogliono evidenziare le doti artistiche di una band (qualunque essa sia) o i pregi di una particolare scena musicale lo si dovrebbe fare con argomenti di natura prettamente musicale e non sbandierando i dati di vendita dei dischi, l’affluenza ai concerti e tutto l’armamentario legato al music business.

 

Quoto in toto il tuo post, prendo solo questo punto per il quale sono assolutamente d'accordo: il mercato metal anglosassone non è assolutamente più evoluto, è semplicemente diverso dal resto d'Europa, ma lo è sempre stato, non per niente il mercato di riferimento per il metal e hard rock in Europa è sempre stato la Germania, e sempre lo sarà, chi è stato nei due paesi sa perfettamente la differenza di mentalità musicale dei due paesi.

 

Quoto anche le virgole

 

In questi giorni mi sono spulciato un po' meglio questo Tsunami Sea e le impressioni sono ulteriormente migliorate rispetto al già ottimo impatto iniziale.
Praticamente mi piacciono davvero tutte le canzoni e una di quelle con cui ho fatto più fatica è in realtà anche tra quelle più apprezzate, ovvero A Haven With Two Faces, credo perché pur avendo molte parti melodiche, alla fine non è che sia così tanto orecchiabile e per entrarti in testa ci mette un po' in effetti, ma quando lo fa, la riesci a vivere con tutta la sua emotività e ne esce fuori una vera perla.

Anche se non mi ha dato l'impatto di Eternal Blue all'inizio, trovo che in realtà ci siano molti richiami al loro album di debutto, con ad esempio Black Rainbow che un po' rimanda a Yellowjackets, oppure Perfect Soul e Keep Sweet che sono un po' il duo The Summit/Secret Garden...tutto lecito ovviamente, non ci sento autoplagi e va benissimo, soprattutto con una qualità così alta.
Forse manca un po' la hit con il riffone che ti fa volare, come Circle With Me, Hurt You o Holy Roller, motivo per cui questo disco è un po' meno immediato del precedente, però per quanto mi riguarda quando ci sono pezzoni come Black Rainbow, No Loss No Love (sì, quegli inserti minimali non rivoluzioneranno il mondo, ma cavolo se sono fighi), o le due tracce conclusive, ma in realtà potrei elencare un po' tutte le canzoni, c'è poco da lagnarsi.

In ultimo, sebbene io sono il primo a dire che dovrebbero fare meno EP e concentrarsi sugli album, sono contento del fatto che per questo Tsunami Sea, così come era stato per Eternal Blue d'altronde (almeno mi pare), gli Spiritbox non siano andati a sacceggiare il materiale pubblicato in precedenza in uscite minori, cosa che in realtà è molto comune ultimamente.

Un po' più discuibile la scelta dello styling in bianco e nero, non particolarmente originale e che è andata pure a ritroso sulle uscite precedenti, visto che ora sulle piattaforme le copertine sono tutte in bianco e nero, spersonalizzandole un po', ma vabbe'...era giusto per dire qualcosa di negativo a sto disco, ché sennò di difetti ne ha ben pochi.

 

lo styling in bianco è nero è voluto e lega benissimo col concept (e anche la musica) che gioca su continui dualismi riferiti agli aspetti psicologici narrati nel concept (tra cui la depressione, il rapporto conflittuale che hanno con vancouver island). Secondo me è proprio da questi minimi particolari che si vede quanto questo album sia stato curato nei minimi dettagli. Testi di altissimo livello, Courtney scrive in maniera veramente raffinata e poetica, criptica ma non troppo. Lo tsunami poi penso sia la metafora perfetta per descrivere i temi del concept pienamente. Credo anch'io che sia meno immediato come album rispetto ad eternal blue ma dopo omari tantissimi ascolti per me raggiunge quel livello. 90 meritato e sì a haven with two faces è proprio il pezzo che mi è cresciuto di più. L'unico che non mi fa impazzire è ride the wave, inoltre la title-track è bella ma un pochino banalina. Album of the year per ora con un distacco enorme sugli altri. They set the bar really high, sarà difficile fare di meglio ma ovviamente spero che possa uscire un disco ancora migliore di questo nei prox mesi!

cmq in caso per gli approfondimenti sui testi puoi leggere la mia recensione XD cmq keep sweet,, black rainbow, perfect soul, soft spine, deep end, a haven with two faces, no loss no love, crystal roses praticamente le ho citate tutte, tanta roba