Spiritbox

gli evansecence ancora oggi vengono in italia e ti fanno 10 000 persone. lo so perchè sono un loro grandissimo fan e li vedo tt le volte che vengono. Poi ovvio che i numeri non sono più quelli di una volta ma anche perché i tempi sono cambiati, il rock e il metal sono meno seguiti rispetto agli anni 2000 in cui molti di queste band erano veramente mainstream e persino spinte da mtv

 

Per me album dimenticabilissimo. Il primo problema evidente di "Tsunami Sea" è la produzione. Se da un lato l'album è impeccabilmente rifinito e tecnicamente perfetto, dall'altro risulta completamente privo di organicità. Il suono sembra artificioso, come se ogni strumento fosse stato reso più "grande" del necessario, sacrificando la naturalezza delle dinamiche . I riff sono ripetitivi e spesso difficili da distinguere, soffocati da una produzione troppo densa che rende l'ascolto faticoso.
La struttura dei brani è spesso disorganizzata, come se gli Spiritbox avessero voluto provare troppe cose senza mai riuscire a trovare una direzione chiara. Le transizioni tra passaggi melodici e momenti più aggressivi risultano forzate, e il risultato è una sensazione di disconnessione che rende difficile godersi appieno ogni traccia. "Keep Sweet", uno dei singoli, sembra un'idea sperimentale mal riuscita, dove il tentativo di mescolare drum'n'bass con il metalcore si traduce in un pastiche confusionario e poco ispirato.
Una delle scelte poco riuscite dell'album è proprio l'incorporazione di elementi elettronici e industrial. Non si tratta di un esperimento completamente fallito, ma la fusione tra metal e suoni più futuristici sembra più un tentativo di stare al passo con i tempi che una vera e propria evoluzione musicale. Brani come "Crystal Roses" e "No Loss, No Love" si sforzano di abbracciare il prog e l'elettronica, ma finiscono per sembrare fuori luogo, perdendo la forza emotiva e l'intensità che avevano contraddistinto gli Spiritbox in passato.
La cosa preoccupante è che questo "nuovo" metal-core sembra tutto fottutamente uguale: chitarre super ribassate (a proposito, dovrebbero pagare le royalties ai Vildhjarta), growl+ritornelli melodici ed eterei (meglio se ci metti una donzella che così suona più inclusivo), produzione boombastika fatta con lo stampino, una spruzzata di elettronica per suonare moderni ed il gioco è fatto. Poi oh, de gustibus ovviamente.

 

io non posso parlare per gli altri ovviamente, nel mio caso cerco di essere onesto intellettualmente al massimo, quando gli spiritbox usciranno con un disco di merda sarò il primo a scrivere una recensione negativa ( spero che questo non accada mai ovviamente ma è possibile)

 

sul fatto che molte di queste band che suonano metalcore moderno hanno i loro clichè abb evidenti certamente concordo. Sono anche spesso dischi overproduced al massimo. In questo caso la produzione è perfetta anche perchè gli SB hanno un suono molto cinematico , molto di più di band come architects o i prevail per esempio. Questo tipo di produzione secondo me è perfetta per loro. Detto questo anche con i suddetti clichè gli SB per me si distinguono per songwriting, varietà, capacità di scrittura, emotività, senza contare che hanno una vocalist mostruosa

 

Ma per carità, nessuno mette in dubbio le capacità della cantante nè della band. Ripeto, siamo sempre nel campo del de gustibus, alle mie orecchie e sinapsi l'album suona così. Ma, va detto, non sono un fan del genere e può essere che mi manchino le basi per apprezzarlo

 

se volete approfondire ulteriormente ho fatto pure la videorecensione

 

faccio anch'io qualcosa di simile. le pubblicazioni sono sempre di più, sicuramente troppe ma è ormai il mondo che va così. orientarsi diventa sempre più proibitivo (altro che difficile).
seguo diversi portali e si passa da quelli che recensiscono praticamente tutto, dando a tutto pressoché lo stesso voto (7/7,5), questi portali risultano un minimo utili quando becchi un voto alto (non vuol dire chissà che ma può capitare che qualcosa si distingua con merito.
ci sono altri portali che fanno poche recensioni ma più ponderate, non sempre condivisibili, comunque in più casi capaci di indurre qualche riflessione.
alla fine, tutto considerato, la mia idea resta sempre di levare comunque i voti. ne guadagna tutto, soprattutto riflessione per chi scrive e per chi legge. soprattutto sarebbe interessante leggere più analisi di concept, messaggio fruito, testi e via dicendo; mentre la stragrande maggioranza delle volte si legge un track by track veramente anacronistico e sempre più banale.

 

Togliere i voti non è la soluzione, la mente umana ha sempre il bisogno di schematizzare e classificare per fare ordine e per capire un mondo sempre più complesso. Stessa cosa per i generi: si che è difficile, ma dare un’etichetta è sempre importante. Unico consiglio è quello di prendere queste informazioni (che sia il voto o il genere) non come verità assolute e come motivi validi per non ascoltare un album

 

Ho letto la recensione ed è ben scritta (ovviamente). Sul disco non mi pronuncio, ho ascoltato solo Eternal Blue e i due EP. Ammetto però che ho iniziato a seguirli dall'ingresso di Josh Gilbert (da fan degli As I Lay Dying quindi magari faccio poco testo.

 

Beh, su questa cosa non sono d’accordo, credo che i voti se usati con cognizione abbiano una loro utilità, perché costituiscono una sintesi dell’analisi fatta dal recensore e consentono nel contempo al lettore di orientarsi più rapidamente tra le varie uscite.
Io, per esempio, posso decidere di non leggere affatto le recensioni di album che ottengono una sufficienza o poco più, in maniera tale da risparmiare tempo, a meno che non vi siano motivi specifici per farlo (come nel caso di artisti che hanno già dato prova di essere validi o quando magari vi è la possibilità di fare un raffronto tra recensioni che sono tra di loro dissimili).

 

quella dell'analisi dei testi è una cosa che mi interessa leggere anche a me . Difatti io cerco di farla sempre proprio perché è una cosa che trovo molto stimolante e non per nulla li ho trattati in maniera abbastanza esaustiva anche in questa rece degli spiritbox. Poi è chiaro non si può analizzare canzone per canzone, verrebbe fuori un papiro , ma specialmente quando un disco è tematico o un disco concettuale, come l'ultimo dei nightwish, l'ultimo dei jinjer o questo degli spiritbox o l'ultimo degli opeth (che è un classico concept), mi è piaciuto molto analizzare i testi in queste rece che ho menzionato. Poi ho la fortuna di essere bilingue italiano/inglese quindi alla fine questo aiuta molto.

sulla questione voti alla fine dipende comunque dallo spirito del lettore e come approccia la recensione, voto o non voto. Quindi per quanto mi riguarda non li toglierei. Tanto le persone che la vogliono leggere la leggono lo stesso indipendentemente dal voto. Magari un voto alto o basso più incuriosire e stimolare la lettura

 

sarebbe molto bello vederli qui in italia con scenografie del genere, ma temo che per quanto è aperto il pubblico italiano medio ai gruppi più nuovi ci vorranno anni...

intanto spiritbox in 4a posizione nella billboard 200 tra i dischi di debutto di questa settimana dietro lady gaga e altri due che non conosco. Vedremo come si piazzerà nella classifica generale. Cmq risultato notevole già così

 

Si, sono d’accordo con te anche se ritengo prioritario dare risalto allo stile della band, alle capacità compositive e al ruolo che essa ha (o potrebbe avere) nel contesto musicale di riferimento.

Sicuramente quello del “track by track” è una cattiva abitudine che diversi commentatori hanno e che io trovo davvero incomprensibile.
A me, come ascoltatore, interessa sapere quelli che sono i tratti distintivi di un disco e come è strutturato, e per arrivare a ciò basta fare una descrizione generale dell’opera menzionando eventualmente i brani più rappresentativi.
Quando, invece, mi accorgo che il recensore di turno inizia a descrivere ogni singola canzone interrompo subito la lettura, perché è un modus operandi che reputo illogico e noioso, e per motivi analoghi cerco anche (in generale) di evitare tutti gli scritti particolarmente lunghi; trovo infatti che la prolissità non aggiunga nulla alla descrizione di un’opera e metta piuttosto in evidenza i limiti del recensore.

 

No, non è stata ancora pubblicata alcuna classifica "di questa settimana", questo perchè non è ancora trascorsa una settimana. Le chart fanno riferimento al periodo tra le 00:00 del venerdì e le 23:59 del giovedì successivo; oggi è mercoledì.

 

guarda il post fb dei whitechapel. l'han postata loro (si sono piazzati in ottava posizione). Dovrebbe essere solo una classifica inerente a questi primi giorni da venerdì ad oggi e riguarda le nuove uscite solamente