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I nostri ascolti

Discussion in 'Sondaggi' started by Zerotolerance70, Oct 26, 2014.

  1. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    Cialtrone

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    Oct 3, 2024

    Judas Priest, “Angel of retribution” (2005, heavy metal)

    [​IMG]


    Preso in CD qualche mese fa, dopo numerosi ascolti l'ho rivalutato in positivo (senza esagerare).
    Meglio il lato B
    mansell
    visto che tra i primi brani c'è forse la peggiore canzone post-reunion dei Priest, cioè quella cagata di “Revolution”, e neppure la rumorosa “Demonizer” mi esalta più di tanto; per fortuna l'iniziale “Judas Rising” funziona alla grande (per me è il miglior pezzo del disco) e così l'inusuale “Worth Fighting For”, quest'ultima poco apprezzata da alcuni fan ma io adoro le tonalità basse della voce di Rob, le preferisco alle high pitched notes per le quali è divenuto famoso, quindi un pezzo del genere non può che piacermi.

    L'album si conclude molto bene, a differenza dell'amico @Vic Rattlehead (che ne ha parlato l'anno scorso qui) gradisco la tripletta “Hellrider”, “Eulogy” e “Lochness”; la ballata “Angel” mi piaciucchia musicalmente (lasciamo perdere il testo), invece “Wheels of fire” e “Deal with the devil”... beh, stanno lì senza fare danni.

    Non è l'album “da reunion” che ti fulmina, non è un “Immortal soul” (Riot), ma neppure uno di quei mezzi fiaschi che hanno segnato i ritorni dei cantanti originali in certe band heavy metal, tipo Venom o Steel Prophet.

    Media voti attuale su RYM: 3,33/5 su quasi 4000 votazioni.
    Assente nelle liste di Dustx, su TM invece trovate questa recensione (voto 85 su 100):
    Recensione Angel of Retribution - truemetal.it

    Per iniziare a conoscere l'album:

    Per ascoltare l'intero album:
     
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  2. Vic Rattlehead

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    Oct 3, 2024

    È che mi sembra che raggiunga il climax prima della fine, magari avrei scelto una posizione diversa di alcune canzoni.
     
  3. Vittorio

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    Oct 13, 2024

    Laaz Rockit - Fire In The Hole



    Che pezzo pauroso. Con Annihilation Principle i Laaz Rockit completarono il passaggio da US Metal a Bay Area thrash, evoluzione solo abbozzata nel precedente Know Your Enemy.

    Approfondimento obbligatorio, se siete amanti del genere e non conoscete bene.
     
  4. PaulThrash

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    Oct 19, 2024

    Devo dire che per il giovane me, che conobbe i Laaz Rockit con Nothing'$ $acred, l'acquisto di City's Gonna Burn fu una vera e propria sorpresa, non mi aspettavo assolutamente di trovarmi con qualcosa di così diverso, basterebbe solo fare una comparazione fra le due tracce d'apertura, "City's Gonna Burn" e "In the Name of the Father and the Gun...". Gran gruppo, e Annihilation Principle è un album da "thrash: istruzioni per l'uso", bravo @Vittorio che ogni tanto sproni a riprendere queste piccole gemme (o ad approfondirle, come scrivi giustamente)
     
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  5. Vittorio

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    Oct 25, 2024

    Pariah - Blaze Of Obscurity

    Satan, Blind Fury, Pariah...che confusione.

    Sto riascoltando con godimento massimo Blaze Of Obscurity dei Pariah, piccola gemma di heavy-thrash edulcorato.

    Per amanti di Onslaught (periodo In Search Of Sanity, Xentrix periodo Kin, Artillery, Sabbat meno folk....

    Video trasmesso da Canale 5 :lookaround:



    Malamente trascurato da tutti all'epoca (mai visto fisicamente, solo qualche recensione sparuta in giro), mi piace in tutto e per tutto.
     
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  6. Dwight Fry

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    Oct 25, 2024

    Integro con una citazione tratta dai miei libricini, volume 2:

    [...] “Blaze Of Obscurity” recuperò l'equilibrio tra melodia e aggressività di “Suspended Sentence”, mostrando peraltro un interessantissimo versante concettuale che esplorava temi delicati come l'eutanasia: “Missionary Of Mercy”, col suo ritornello insistito (“take this pain from me, don't make me live, missionary of mercy help me die”... da brividi) si rivela certamente il brano migliore dell'album insieme alla canzone eponima, ma ancora oggi tutto l'album scorre che è una bellezza.
    Ottima la prova di Jackson, un pelo sotto ai suoi predecessori a livello di personalità ma preparato e aggressivo, quindi più adatto al nuovo corso. Gente come Brian Ross e Lou Taylor non avrebbe mai potuto cantare una “Scapegoat”, per dire.
    “Blaze Of Obscurity” è uno dei lavori più interessanti di fine anni Ottanta in campo heavy metal ma i fruitori del periodo, a fronte di tre lavori che potevano davvero conquistare qualunque fan del metal in senso lato, li snobbò alla grande, spingendo il duo Ramsey/English a battere altre strade: tempo due anni e sarebbe giunto il primo parto degli Skyclad
    [...]
     
    #2421
    Last edited: Oct 27, 2024
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  7. Aslan

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    Oct 25, 2024

    Tutto giusto ma dovevi terminare con:
    "Per iniziare a conoscere l'album..."
    E a seguire
    "Per finire per disconoscere l'album..."

    Con i due medesimi rispettivi link

    Per me Revolution (che fu singolone) azzoppa tantissimo nel complesso l'album, talmente è orribile.

    La mia preferita è deal with the devil.

    Per il resto hanno cercato di ricalcare un po' tutte le loro epoche creando un disco troppo disomogeneo. Qualche bel pezzo c'è, ma preso singolarmente. Parere mio.
    Sufficienza risicata.

    Inviato dal mio SM-A145R utilizzando Tapatalk
     
  8. The Dweller

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    Oct 26, 2024

    Ogni tanto sottovaluto questo topic, e così mi sono perso discussioni interessanti (@Dwight Fry io non definirei Tales of Terror heavy-power... heavy metal tedesco può bastare) ma il realtà è l'ideale per parlare dei propri ascolti "from the past". Delle nuove uscite mi piace parlarne nei topic specifici, ma uppare un topic solo per parlare di un classico mi fa brutto, del tipo "ho scoperto master of puppets, che figata!!!111"

    Tutto questo per dire che negli ultimi mesi ho recuperato un pò di cose belle che mi mancavano.

    Incominciamo dal 1993, da Morbid Angel - Covenant.
    Dopo anni proseguo con l'alfabeto del death metal, e trovo un altro discone.
    Dei classici anni 90 del genere loro sono i miei preferiti, hanno un songwriting fantastico, con canzoni che riescono a essere incredibilmente memorabili pur nella loro violenza e amelodia.
    Questo disco forse ha meno riff clamorosi rispetto ad Altars of Madness, ma ha la stessa atmosfera cupa e mistica di Blessed are the Sick, e scorre dall'inizio alla fine senza inceppi. Pezzi uno più bello dell'altro come Rapture, Pain Divine, Lions Den, Blood on My Hands, Sworn to the Black. Tutti compatti e tutti belli. The Promised Land e Angel of Disease spezzano un pò e danno varietà, fino ad arrivare a quel finale clamoroso che prende il nome di God of Emptiness... lento ed evocativo, un capolavoro.
    Nel complesso, album classicone del genere che mi è piaciuto parecchio, come i due precedenti.
     
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  9. Dwight Fry

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    Oct 27, 2024

    "Heavy metal tedesco" è una definizione generica, secondo me.
    Anche Tyrant e Warrant erano "heavy metal tedesco", ma non li paragonerei agli Stormwitch "heavy-power" cui alludevo, definizione che invece identifica sonorità più circoscritte (per chi le conosce, è chiaro).
    Va da sé che questioni del genere lasciano il tempo che trovano, essendo di pura lana caprina.
     
  10. The Dweller

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    Oct 27, 2024

    Ma certo, heavy power gli Stormwitch ci può anche stare, ma non per quel disco, le sfumature power arriveranno col successivo :ejasi:
     
  11. Dwight Fry

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    Nov 6, 2024

    Hammerschmitt, “Airborn” (1985/2009, heavy metal)

    [​IMG]

    In Germania c'erano due band heavy metal chiamate Hammerschmitt. Quella di cui parlerò oggi ha pubblicato nel 1985 questo primo e unico disco, con un altro titolo e un'altra (brutta) copertina. Nel 2009 la Khartago lo ha ristampato cambiando l'uno e l'altra.

    Quanto alla musica, siamo nel bel mezzo degli Eighties e si sente. Si sente pure che quei ragazzi sapevano reggere gli strumenti, basta la strumentale d'apertura per intuirlo. Certo, poi il genere suonato non richiedeva chissà quali doti da virtuoso, solo tanto sudore e una buona scrittura dei pezzi e su quei fronti c'è di che essere molto soddisfatti: questo è l'heavy metal che piace a me, duro eppure melodico, con ritornelli cantabili, assoli alla Rhoads e un bravo cantante, che qui e lì spara acuti notevolissimi.

    Siamo dalle parti del classico heavy metal europeo di metà anni '80, pesantemente influenzato dalla New Wave inglese e in particolare dagli Iron Maiden. Nel disco c'è un pezzo più catchy e pre-helloweeniano, l'allegra “I go my way” (se solo fosse girata di più, all'epoca...) e una power-ballad ben fatta a titolo “Tears in my eyes”, ma il resto è puro heavy metal.

    Le cose migliori? La seconda parte, più veloce, di “The devil's cry”; i ritornelli di “Race to hell” e “Big city action”; gli acuti allucinanti di “Airborn” e gli assoli in tapping di “Victims”.
    Peccato solo per la produzione deficitaria.
    A me nel complesso è piaciuto davvero tanto: faccio sempre fatica a togliere dal lettore lavori del genere, li ascolterei per mesi.

    Il CD presenta, in aggiunta all'album, alcune bonus cantate in tedesco, provenienti da progetti paralleli dei musicisti coinvolti negli Hammerschmitt. Nulla di essenziale (e la lingua rappresenta un discreto scoglio), l'unica canzone che rimane in testa è la stramba “Schina”, che a me fa venire in mente gli Aria russi in versione scanzonata, d'altronde leggo in giro che il testo è umoristico.

    Pagato la bellezza di 1,50 euro (nuovo!) nello store della Pure Steel, il CD presenta un booklet con foto, testi e un'intervista al cantante (in tedesco, ahimè), e arriva in uno strano jewel case colore verde fosforescente: i crucchi non si smentiscono mai, quando si parla di buongusto.

    Ovviamente lo consiglio al defender @BANDIT .

    Nessuna recensione su TM.
    Media voti attuale su RYM: 3,41/5 su 24 votazioni (mi riferisco alla versione originale dell'85, quella che ho preso io l'hanno votata in due e quindi non fa testo).

    Per iniziare a conoscere l'album:
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  12. BANDIT

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    Nov 6, 2024

    Le premesse per dell'ottima musica! Daremo un'ascolto quanto prima

    quella chitarra charvel l'ho già vista in giro ma non mi ricordo dove, bellissima
     
  13. Vic Rattlehead

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    Nov 6, 2024

    Regalato praticamente, neanche il costo delle materie prime per produrlo!
    Ad un ascolto superficiale direi godibile anche se non ci spenderei soldi a meno di trovarlo al prezzo che lo ha trovato Dwight, sul negozio di matrixmusic sta a €12,30.
    Nota a margine, copertina orribile.
     
    #2428
    Last edited: Nov 6, 2024
  14. BANDIT

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    Nov 6, 2024

    Io lo aspettavo come manna dal cielo e forse per questo sono un poco biased come direbbe qualcuno più giovane di me. Ho una versione digipack e la maglietta che ho preso nella data del tour di Munchen. Era gennaio o febbraio, il giorno prima avevo la febbre....cazzo vado lo stesso. Da noi c'è un'agenzia che organizza pacchetti viaggi+biglietti per i concerti in giro per l'europa (non so se esite anche in italia, immagino di si). Beh, sono andato con l'autobus a forza di tachipirina. Arrivati su, megaconcertone, sudatona come sempre, e---HEALED BY METAL! Come nuovo, per festeggiare ho bevuto subito un paio di birre al bancone!

    Ti dirò che anche io apprezzo le ultime Eulogy & Lochness, anche se nei primi ascolti non le ho digerite subitissimo, ma funzionano bene ed hanno un fascino tutto loro.
    Deal with the devil invece mi piace molto, molto bello quel cambio di tempo e tonalità e pattern di batteria dopo l'assolo.
    Judas rising a me non ha mai preso tantissimo come pezzo, il riff è un pò troppo semplice e si ripete all'infinito ma il ritornello e soprattutto gli assoli incrociati KK/Tipton sono ottimi, cosa che ai Priest attuali manca tantissimo.

    Hellrider è un buon pezzo ma anche qua ha qualcosa che non mi ispira al 100%, mentre revolution si, in effetti è abbastanza scarsa, ed è pure stata scelta come singolo! Rimane comunque molto più apprezzabile rispetto a pezzi più attuali come Lonewolf e Giants in the sky, questa è stata la canzone prototipo

    Gli altri pezzi invece vanno alla grande per me. Ottimo album. L'ho ascoltato allo sfinimento all'epoca dell'uscita e spesso lo rigiro nuovamente. Per me il migliore sicuramente tra tutti i dischi post-reunion.
     
  15. The Dweller

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    Nov 8, 2024

    Un album che ho recuperato qualche mese fa è ...And Out Come the Wolves dei Rancid, classico del revival punk degli anni '90.
    Un disco che per me è stata una droga, per settimane quasi non ho ascoltato altro. Incredibile il numero di hit che contiene, a rileggere la tracklist adesso ogni canzone è speciale e memorabile a modo suo. E stiamo parlando di 19 pezzi. Semplici certo, il genere è quello, ma ispirazione davvero ai massimi livelli. Diverse variazioni sul tema tra un inno e l'altro, così che l'ascolto non stanchi mai, ho dovuto quasi impormi di smettere di ascoltarlo :hihi: Canzoni preferite: Roots Radicals, Listed M.I.A., Journey to the End of the East Bay. Forse il miglior disco punk che abbia mai ascoltato.
     
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