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I nostri ascolti

Discussion in 'Sondaggi' started by Zerotolerance70, Oct 26, 2014.

  1. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    Cialtrone

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    Feb 13, 2024

    Heathen, “The evolution of chaos” (thrash, 2009)

    [​IMG]

    Credo l'abbiano considerato un “instant classic” già quindici anni fa, e in effetti è piaciuto subito pure a me che non mastico più di tanto il genere, in particolare la partenza affidata a quel gioiellino di ferocia e melodia che è “Dying Season”. Sul podio piazzo “Arrows of agony” (mi ricorda un po' i Vicious Rumors) e l'epicissima “A Hero's Welcome”, che nel contesto c'entra pochino ma rimane un gran pezzo.

    Tutto bello? Mmmh... no, non direi. “Undone” non mi ha detto nulla, “Bloodkult” non mi esalta. Per fortuna le ultime due canzoni rimettono le cose a posto, l'album si chiude alla grande con “Silent nothingness” e il suo assolo sparatissimo.

    Tra i difetti cito quello, tipico, degli album post-2000: troppe canzoni e/o minutaggio eccessivo. Qua abbiamo 11 brani e quasi 70 minuti di musica. Troppi. “No stone unturned” dura 11 minuti e di per sé è un gran pezzo solo che la parte nel mezzo, quella arpeggiata prima dell'accelerazione finale, mi sembra un po' appiccicata. In vari pezzi c'è qualche lungaggine di troppo.

    Ricevo comunque una conferma interessante, e cioè che il thrash al confine con l'US power è decisamente nelle mie corde, quindi nei prossimi anni dovrò approfondire gruppi come Forbidden, Heathen, Flotsam & Jetsam, Artillery eccetera, e dico “approfondire” perché i loro album principali li conosco già.

    Preso in CD nella primissima stampa (gennaio 2010) della Mascot Records, la sola copertina di Travis Smith vale l'acquisto del formato fisico.
    Nel booklet mi colpisce la felpa dei Bad Religion indossata da Jon Torres, morto tre anni dopo l'uscita dell'album per un attacco di cuore e già bassista sull'ottimo “Down Among the Deadmen” degli Slough Feg.

    Media voti attuale su RYM: 3,49/5 dopo più di mille votazioni.
    Qui la rece di TM (voto 91 su 100):
    Recensione The Evolution of Chaos - truemetal.it

    Per iniziare a conoscere l'album:

     
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  2. Dustx85

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    L'elettrizzante

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    Feb 13, 2024

    Media liste di Dustx85 (quello sconosciuto ma elettrizzante) 80 su 100
     
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  3. Dwight Fry

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    Cialtrone

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    Feb 13, 2024

    OK, in futuro darò un'occhiata anche alle tue liste, prima di scrivere qua.
    Spero solo di non prendere la scossa.
     
  4. Dustx85

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    L'elettrizzante

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    Feb 13, 2024

    Ahahah, ma io scherzavo. Mi pavoneggio un po' ogni tanto.
     
  5. ReignInBlood_1986

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    De la Coronilla y Azevedo

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    Feb 13, 2024

    Prendetevi una stanza
     
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  6. Dwight Fry

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    Cialtrone

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    Feb 21, 2024

    Gary Moore, “Blues alive” (blues, 1993)

    [​IMG]

    Album dal vivo dello straordinario chitarrista di Belfast, qui alle prese col repertorio strettamente blues degli album d'inizio anni '90. Fa eccezione “Parisienne Walkways”, che invece si trova nell'album “Back on the Streets” del '78.

    Le versioni dal vivo spaccano, sul palco Gary metteva l'anima in ogni nota ma non riusciva proprio a tenere buono quel lato selvaggio che lo ha reso credibile (e amatissimo) agli occhi e alle orecchie degli appassionati di rock duro.
    Il rosso e il blu della cover rappresenta questo dualismo, o almeno credo.

    Il pezzo con la resa migliore? Forse “The sky is crying”, che nel solismo di Gary produce saette blu metallizzato a getto continuo.
    Il pezzo che mi piace meno invece è “Separate ways”, noiosa come in studio. La salto proprio. Mai stato un fan di “Parisienne Walkways”, inoltre, ma questo l'ho già detto nel topic degli acquisti (beccandomi gli insulti di Aslan).

    CD preso su Medimops con due spicci, se vi piace il blues non lasciatevelo sfuggire. Ha anche un bel booklet (20 pagine!) strapieno di foto.

    Media voti attuale su RYM: 3,72/5 su 331 votazioni.

    Nessuna recensione su TM.

    Per iniziare a conoscere l'album:
     
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  7. elpata86

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    The Thing From Another World

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    Feb 24, 2024

    Ascolti delle ultime settimane.

    [​IMG]
    ZZ Top - Rio Grande Mud (1972). Probabilmente il primo album (il secondo della band) dove il trio texano inizia a fare le cose sul serio. Francine e Just Got Paid sono ancora tra i loro pezzi più ricordati.

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    ZZ Top - Tres Hombres (1973). Uno degli album più belli che abbia mai ascoltato in vita mia. Hard Rock, Blues, Southern: riff orecchiabili e memorabili, linee vocali che ti prendono l'anima. Un capolavoro vero. Il duo iniziale Waitin' For The Bus e Jesus Just Left Chicago è solo il migliore degli antipasti.

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    ZZ Top - Fandango! (1975). I primi tre pezzi sono live, il resto del disco è registrato in studio. Bellissimo lavoro, che continua il mood del precedente. Contiene Tush, una delle loro canzoni più famose.
     
    #2047
    Last edited: Feb 24, 2024
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  8. Dwight Fry

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    Feb 25, 2024

    Un mio vecchio cruccio: non sono mai riuscito ad apprezzarli più di tanto.
    Gli ingredienti (southern, rock e blues) sono talmente in equilibrio che, alle mie orecchie, non emerge nulla in grado di colpirmi.

    Come tanti (tantissimi) ho “Tres Hombres” in CD e amo “La grange”, ma credo di avere ascoltato l'album per intero non più di 5-6 volte in vent'anni e passa.
    Dovrei preferirgli “Rio Grande Mud”, se ricordo bene, e anche il primissimo non mi dispiace affatto, però non ho mai avvertito la spinta ad acquistarli in formato fisico.
    Prima o poi dovrò rimediare, per fortuna i loro album si recuperano con due soldi.

    Di sicuro mi terrò distante da certi lavori degli anni '80, ascoltati con orrore da ragazzo. Odio sequenziatori e sintetizzatori.
     
  9. Aslan

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    Feb 25, 2024

    A me i pezzi piacciono tutti. E' molto lungo, vero, però diciamo che "succedono cose" e non annoia mai. Diversamente dal suo disco gemello (il fratellaccio cattivo), cioè Exibit B degli exodus, che invece andava sì sforbiciato e sarebbe stato una bomba, ma resta un buon disco (anche se molto ripetittivo, meno vario e meno melodico). Accosto sempre i 2 album perchè hanno la stessa identica produzione (e un chitarrista in comune ovviamente).
    Evolution per mè è davvero un capolavoro, probabilmente il mio preferito della band.

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  10. Idol

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    Feb 27, 2024

    JUDAS PRIEST - DEMOLITION

    [​IMG]

    Mentre negli anni novanta Halford faceva il figo inseguendo le mode (imitando prima i Pantera, poi il grunge e poi i NIN, con risultati penosi), i Judas Priest trovarono un nuovo cantante nel semisconosciuto Tim The Ripper Owens pubblicando un ottimo lavoro come Jugulator, in pratica un Painkiller sotto sterone.
    Quattro anni dopo fu il turno di quello che quasi tutti i FANS del gruppo indicano come il peggiore del gruppo: Demolition.
    Innanzitutto il problema principale: la produzione. Troppo moderna, con un taglio quasi industrial delle chitarre e degli effetti elettronici che non si addicono al gruppo.
    Eppure i primi tre brani sono stupendi.
    Machine man si apre a rotta di collo con la devastante batteria di Travis, bissata da un riff tritatutto delle chitarre ed un Ripper devastante.
    One on one è invece un clamoroso mid tempo, forse solo un pelino lungo.
    Hell is home è, per me, semplicemente una delle migliori canzoni del gruppo con un Ripper mattatore, che canta in un modo che Halford si sogna (e vai con gli insulti dei fanboy :sadic:)!
    Da qui in poi il disco soffre di bassi (Subterfuge sembra una canzone dei Rammstein:lookaround:) ed alti (tra cui Feed on me, le due ballad e pure Metal messiah), che purtroppo abbassano la qualità del disco.
    Ovviamente l'album sarà un flop, le colpe cadranno sul solo Owens, che in verità non ha mai cantato così bene, invece che sul gruppo in primis Tipton, e che spalanchera' le porte al ritorno del (quando vuole) Metal God.
    Per me, pur non essendo tra i migliori dieci album del gruppo, lo preferisco a tutti quelli fatto dopo con Rob, un pallido tentativo di ritorno al passato, con bassezza raggiunta col mattonazzo di Nostradamus, almeno fino al buon Firepower (del nuovo capolavoro in uscita ne parlerà il buon imparziale @yessong :lookaround:).
    Purtroppo chi pagherà sarà Owens, un po' come succederà a Blaze, ed io ho sempre parteggiato per gli underdogs :zizizi:
     
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  11. Vic Rattlehead

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    Feb 27, 2024

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  12. ReignInBlood_1986

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    Feb 27, 2024

    Solo che Ripper è un cantante pazzesco, mentre Blaze fa cacare
     
  13. Idol

    Idol
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    Feb 27, 2024

    Blaze ha un tono di voce particolare, per niente adatto ai Maiden e solo Harris sa' perché lo assunse.
    Fino a quando ha cantato nei Wolfsbane ha fatto bene, l'entrata negli Iron lo ha rovinato.
     
  14. Dwight Fry

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    Cialtrone

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    Feb 27, 2024

    E casualmente hai passato la giornata di ieri a riascoltare “Demolition”, in modo da poterne parlare in questo topic...

    [​IMG]

    Ad ogni modo, ben tornato.
    Disamina condivisibile, io sarei stato finanche più duro con quest'album, e con certe decisioni scriteriate della band.

    E adesso sì, attendiamo tutti l'8 marzo per una recensione equilibrata e niente affatto faziosa di "Invincible Shield" da parte del buon Yessong, in modo da riportare equilibrio nell'universo.
     
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  15. Carnival900

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    Feb 27, 2024

    A me la voce di Blaze piace e non poco, e l’ultimo album è la conferma che è la voce perfetta per quel tipo di musica. Ripper è più dotato vocalmente? Probabilmente sì, ma Blaze è superiore. E soprattutto più regolare e proficuo.
     
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