La vostra discoteca

#205 - #211

Dordedu - Dor De Duh (recensione) da ammiratore distaccato dei Negura Bunget, non potevo certo lasciarlo sullo scaffale
Death Angel - Act III (recensione) classicone thrash anni 90
Villagers of Ioannina City - Through Space & Time preso al di cui concerto
Mogwai - Earth Division EP
Insomnium - Songs of the Dusk EP uscito qualche giorno fa, preso al concerto
In Mourning - Shrouded Divine (recensione) album di debutto, finalmente ristampato
In Mourning - The Bleeding Veil ultimo album. In LP. Entrambi anche presi al concerto

 

In realtà ci sta; ricordo che, leggendo i "Libri del Dwight Fry", spesso non eravamo del tutto allineati come gusti, quindi non mi stupisce

 

Ti cancello dagli amici di Facebook, uno perché mi sbagli il nome, due perché, beh, perché vanno AMATI

 

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Ah beh allora corro a comprarmi la discografia facendo mea culpa ginocchioni sui ceci

 

Beh, in quelle pagine ho parlato di 1450 album, era alquanto improbabile che i gusti collimassero su tutto.
E comunque l'importante è trovarsi d'accordo sugli Slough Feg.

 

La data belga, visto che sono in Belgio al momento. Andrei a rivederli in Olanda stasera, ma è sold out da tempo e quindi ripiego sugli Explosions in The Sky.

Gran concerto comunque! Andateci se potete.

 

Ma noooo, parlo in particolare dell'heavy britannico di cui sopra (del tipo, io non ho mai apprezzato molto i Saxon, giusto per avere una seppur vaga idea...e gli Hellanbach hanno poco da spartire con loro), poi ovviamente The Lord Weird one love, imprescindibili Mike Scalzi a capo dell'Universo, subito

 

Eh. Anche la NWOBHM è tanto, tanto grande.
Comunque l'unica "lamentela" ufficiale che ho ricevuto (da parte di un tizio che conosci bene...) riguarda gli Holocaust, coi quali sarei stato troppo duro. Che poi è la stessa cosa che mi dicono quando parlo (non benissimo) dei Saxon commerciali di metà anni '80, o di quelli power-speed di metà/fine 2000.

Valli a capire, 'sti metallari.

Tornando in topic: mi capita sempre più spesso di notare che la versione in vinile di un album costa meno (a volte molto meno) di quella in CD.



Il migliore album dei tedeschi Trance, per esempio, su Amazon costa 16.50 euro in vinile e quasi 29 (!) in CD.
https://www.amazon.it/Power-Infusion-Trance/dp/B00I9NJIAS/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&keywords=trance+power&qid=1699558606&s=music&sr=1-1
Anche la Pure Steel sta adottando sempre più spesso questa politica, notavo per esempio che l'ultimo dei Resistance (US power metal) ha il CD a 15,50 euro e il vinile a soli 8,39 euro.

Un brutto andazzo, per fortuna limitato agli album di nuova uscita o di fresca ristampa, nell'usato i prezzi dei CD sono ancora imbattibili.

Quei maledetti hipster non mi avranno mai.

 

Vinile merda

L'unico giradischi buono è un giradischi morto

 

Secondo me il vinile essendo tornato un po' in voga è calato di prezzo al contrario del cd che ormai non si caga più nessuno. Non è proprio una regola generale, però anche io ho notato questa cosa.

 

Ti meriti la musica liquida :hypno:

 

Che la tiri fuori dalla custodia e ti cola tutta sul pavimento

 

Piazzato l'ultimo ordine del 2023, mi verrà spedito in settimana.

Da qui in poi preferisco evitare, al massimo prenderò qualcosa in fiera (dalle mie parti, di solito, ne organizzano una a dicembre) o su amazon, che ha il suo corriere e offre maggiori garanzie in merito alle tempistiche.

Impiegherò gli ultimi cinquanta giorni dell'anno per ascoltare i CD accumulatisi sulla mensola.