SHADOWPLAY-il miglior brano post-punk/new wave/gothic rock & darkwave/synthpop

Banalmente, tutti i principi estetici (per me) hanno carattere storico e quindi mutano in base alle condizioni sociali nelle quali vengono fondati. Quando alcuni prodotti, ad esempio una poesia latina o una cattedrale gotica, conservano un certo valore oltre l'epoca della loro creazione, ciò accade in quanto le loro caratteristiche sono state decodificate da un canone, anch'esso di natura storico-culturale e passibile di continue revisioni. Impossibile, dunque, parlare di oggettività inalterabile in campo estetico.

 

Con questa frase ti sei giocato il po' di credibilità che avevo verso di te

 

Solo diritto alla critica, non ho detto che fanno oggettivamente schifo.

 

Oggettiva, per come la vedo io, al massimo può essere l'importanza storica di un brano/album/artista/band.
La bellezza per come la vedo io è una cosa separata e non vedo proprio possibile trovare un modo di valutarla al di fuori dell'opinione personale.

 

8 Echoberyl - Medea’s Revenge
7 The Teardrop Explodes - Treason
6 The Smiths - The Queen Is Dead
5 Soft Kill - Whirl
4 Depeche Mode - Blasphemous Rumours
3 Tears For Fears - Mad World
2 Killing Joke - Love Like Blood
1 Carillon Del Dolore - Crimine di Passione

PS: meno male che non ho bucato anche questa votazione, scusate ma non sono stato molto attento negli ultimi tempi.

 

Non ti dannare l'anima, c'è perfino gente che parla di vaccini senza nemmeno sapere la differenza tra i canali ROMK e TWIK e scrive sui social "meditate, gente, meditate".

 

Non si parlava dello scopo (o della sua legittimità), ma del mezzo.
Siamo tutti autorizzati a cogliere eventuali debolezze di una proposta musicale storicizzata. Il punto è come, con quale terminologia.
L'aggettivo "sopravvalutato" ha la funzione di ridimensionare e per me si traduce, a volerlo definire in modo schietto e scherzoso, in

Usiamo l'aggettivo "sopravvalutato" per circoscrivere e marcare i nostri gusti, insomma, prendendo le distanze da ciò che non ci piace ma che piace agli altri.
Non è denigrazione, semmai una forma di stupore condita da una nota di fastidio nei riguardi del successo ottenuto, presso pubblico e critica, dal tale o talaltro gruppo.
Non c'è nulla di particolarmente profondo o complicato in tutto ciò, anzi, è un atteggiamento molto istintivo, molto umano, comune a tutti.

Dei Pink Floyd ho ascoltato pochissima musica e quel poco mi è piaciuta, però con vari gradi. Da ragazzino avevo in MC "The dark side of the moon", ricordo che mi annoiavo ad ascoltarlo e quindi ci registrai sopra (chi è che è svenuto?).
Magari oggi mi piacerebbe da morire, chissà.
Invece degli U2 conosco tutta la discografia fino a quella merdata di "Pop" (che mi pare sia stato utilizzato a Guantanamo), avevo un'amica che provava con molto tatto e poco successo a farmeli piacere. Non ci è mai riuscita.
Sensazioni del genere le ho provate di recente quando mi hanno consigliato di ascoltare i Ghost, che su di me hanno lo stesso effetto euforizzante di una bottiglia di vino vuota.

 

Avviso che la chiusura potrebbe essere posticipata grazie al lieto evento di un'assemblea condominiale..

 

Sei andato oltre, io con gli U2 mi sono fermato a Achtung Baby.
Per il resto, vergogna per i Pink Floyd ed i Ghost

 

Ma lo pensi

 

La bellezza risponde a canoni ben precisi. Poi questi canoni possono cambiare (e cambiano) in base alle epoche e alle latitudini, ma ci sono e non serve un genio per rendersene conto.
A me non piace Belen Rodriguez, non mi trasmette un cavolo, ma siccome non sono un deficiente ritengo che sia oggettivamente bellissima.
Mi piace una che lavora dove lavoro io, ma questa tipa che piace a me non è bella mentre Belen Rodriguez (così come la Fender Telecaster nonostante mi faccia cacare) sì.
Non riesco a concepire che tutto si basi sul gusto personale.

 

Non sono d'accordo con il Dwight Fry quando spiega il significato di "sopravvalutato", venga messo a verbale

Non è vero che lo diciamo solo per indicare ciò che non ci piace

Banalmente può anche piacerci molto quel qualcosa che riteniamo sopravvalutato: a me piace molto il tiramisù, ma ritengo che sia sopravvalutato

 

E qua mi arriveranno le pernacchie

 

D'accordo, forse fuorvia il termine da me adottato, perché veicola un contenuto semantico preciso, mentre io lo considero con un'accezione diversa, dato che non mi importa nulla del successo ottenuto da un gruppo. Io voglio solo carta bianca nelle critiche a prescindere dallo status di un musicista, sia esso dovuto alla popolarità, alla presenza nelle varie gallerie delle stelle o altro, senza che il classico parruccone rocker (non sto parlando di voi) mi dica di non toccare i nomi sacri.
Diciamo, allora, "gruppi divinizzati" e ci capiamo meglio.