Rock The Castle 2022 - Villafranca (VR)

il theatre of death di alice cooper partl in america con 27 brani e in alcune date verso la fine ne suonò solo 20. vedi udine.
di contro nel 2019 partì con un tot di brani e un paio di date dopo torino aggiunse un brano in più

 

Bene, dico anche io la mia da ultimo arrivato.
Mi sono fatto la 3 giorni, adesso andrò ad acqua e pane per mesi ma non potevo desistere con un bill del genere. Oltre al fatto che tendenzialmente, per mia abitudine, se devo andare ad un festival preferisco fare dall'inizio alla fine.
Per l'appunto, prima critica: prezzo dei biglietti insensato.
Ho bevuto una birra in 3 giorni, la domenica, causa temperatura proibitiva. In una giornata di festival ho una media ben più alta, ma per questione di principio non ho voluto finanziare un furto del genere.
Ho mangiato due panini allo street food, mentre un giorno me li sono portati da fuori visti i controlli. Cibo mi è parso buono, tuttavia prezzi alti anche qua.

Discorso acqua lo non affronto. Se per caso ci fossero state 8000 persone tutte e 3 le giornate, anziché solo in sabato, sarebbe stato un disagio non da poco. Non è successo, bene così e per fortuna dell'organizzazione.

VENERDI': saltato Gran magus e Sadist. Dispiaciuto ma mi sono preso male con i tempi, sarei stato curioso.
Death SS non li conoscevo bene, mi hanno fatto una buona impressione e i pezzi mi sono sembrati validi. Interessante lo spettacolino a luci rosse, una buona aggiunta almeno per il sottoscritto.
Venom. Vabbè, sono la storia del metal, ottima esibizione e un Cronos in ottima forma, peccato per i suoni e per un pubblico (ero sulla zona sinistra) decisamente assopito (forse l'unica esibizione della tre giorni in cui ho avuto questa sensazione).
Blind Guardian maestri d'intrattenimento, talmente perfetti musicalmente da sembrare su disco e un Hansi in forma smagliante. Suoni buoni.
Dopo i crucchi ci sarebbe stata una montagna da scalare per qualsiasi gruppo, se non fosse stato per il fatto che dopo c'erano i Mercyful che hanno letteralmente spazzato via tutto, playlist da paura e King eterno. Meno chiacchiere e più presenza scenica rispetto ai BG. Sul pezzo nuovo non mi esprimo: buone idee, forse un po' ripetitivo alla lunga causa la durata eccessiva.
Partenza col botto. 4 promossi su 4.

SABATO: Skanners solita bandiera, sempre performance accattivanti e all'altezza anche se forse un po' standardizzate (a livello di scaletta poche varianti rispetto alle altre volte in cui gli ho visti).
Girlschool brave, concerto divertente, non mi sono strappato i capelli ma mi hanno divertito. I classici e la cover di Bomber hanno scosso per bene la folla.
Exciter mostruosi, dei incontrastati dello Speed, trasmettono energia come pochi e forse riescono addirittura a vincere il confronto diretto con i colleghi Venom del giorno precedente. Peccato per i suoni anche qua, non all'altezza.
Nel frattempo, vista l'affluenza, si creano le prime ampie code ai punti acqua (imbarazzante il momento in cui addirittura termina la corrente d'acqua, con un paio di minuti di imbarazzo e tensione generale, per fortuna tutto ripristinato), birra e cibo.
U.F.O. visti in maniera un po' distaccata non essendo proprio il mio genere e non conoscendoli a dovere. A mio modestissimo parere non il massimo in un contesto del genere, soprattutto se inseriti fra macchine da palco come Exciter e Saxon. Buona prestazione, forse un po' prolissi in certi frangenti, aiutati dai suoni decisamente migliorati e da una scaletta che, percezione mia, mi è sembrata decisamente appesantita per adattarla al format della giornata. Lodevole la prova vista l'età, che sicuramente ha inciso. Comunque un ascolto gradevole.
Saxon fantastici, Biff che addirittura si concedeva virtuosismi a cui non ero abituato, prova ottima. Suoni non bene (ho percepito le chitarre davvero alte). Non mi è piaciuta la parte pulita su 747, preferivo un suono più distorto e grezzo come sull'originale.
Judas non mi esprimo oltre non sia già stato detto. Un qualcosa di atomico.
Tutti promossi anche in questa giornata, leggera riserva per gli UFO.

DOMENICA: La giornata a cui meno mi premeva assistere, data la presenza di gruppi non vicini ai miei gusti.
Interessantissima scoperta i simpaticoni The Inspector Cluzo. Arrivato senza aspettative, devo ricredermi su un gruppo (o meglio, sul duo) che è riuscito a coinvolgere alla grande i presenti con una particolare miscela di Jazz-Blues-Stoner, distante dallo standard di giornata. Mi hanno ricordato alcune cose strampalate vicine ai Faith No More. Molto simpatici.
Baroness non mi esprimo, non mi sono piaciuti (soprattutto a causa delle vocals). Mi sono disteso a prendere il sole mezz'oretta.
Suicidal Tendencies. Dritti al sodo: probabilmente i winner del festival. A fare baldoria non sono secondi a nessuno e fin qua nulla di nuovo, ,ma la maniera con cui Mike e soci (2 ragazzini fra l'altro) hanno saputo trascinare la folla a suon di Hardcore-Thrash, o come si voglia definirlo, è stata strepitosa. Anche qua problemi con i suoni (che comunque nella 3 giorni hanno più o meno accomunato i gruppi non in prima posizione in scaletta), attenuati dalla proposta potente, carica e coinvolgente. Ho avuto il piacere di salire sul palco per la seconda volta con loro (dopo lo Sherwood a Padova con Lombardo). Complimenti al pubblico: un ottimo pogo, energico e corretto, in cui ho visto dai ragazzini sbarbati ai più vissuti metalhead.
Kreator. Una delle mie band preferite, ma anche una di quelle che odio di più per la strada intrapresa di recente. Quindi non giudico la prova. Dico solo che tagliare Awakening Of The Gods sull'intro, non fare People Of The Lie, non prendere NULLA da Extreme Aggression e Coma Of Souls è quantomeno discutibile (sono diplomatico). Contento della buona riuscita di Pleasure To Kill e Flag Of Hate, almeno due pezzi per ricordare quelli che per me sono i veri Kreator.
Mastodon. "Ascoltati" da distante per pausa cibo. Distaccati, fuori contesto, a tratti decisamente noiosi. Hanno recuperato buona parte del pubblico, altrimenti intento in una pennichella, con la finale "Blood And Thunder", quasi un peccato per cosa avrebbe potuta essere l'esibizione qualora avessero suonato più pezzi su quello stile e meno divagazioni prog. A mio parere, una band più da disco che da live. Lascio a qualcun altro l'onere di definire la loro prova.
Megadeth. Ottima prova, a zittire coloro che "Dave è senza voce", "non riescono più a fare i pezzi vecchi" e quant'altro. Al contrario, prova impeccabile strumentalmente, Dave si è dimostrato "in forma" quantomeno sul piano strettamente musicale, Kiko devastante, e con loro i colleghi. Buonissima setlist. Peccato davvero per la sola ora e dieci.

In sintesi, le ottime prove dei gruppi hanno sopperito le lacune organizzative.
Contento di esserci stato, anche grazie alla location assolutamente fantastica.
Speriamo il prossimo anno ci sia una svolta su alcuni punti di vista, già rimarcati, per poter garantire a questo festival di diventare un punto di riferimento nel panorama metal estivo.

 

solo 70 minuti i megadeth. contento di non essere andato.

 

Fatto Day 1
semplicemente una cosa spettacolare. quando ricapita insieme death ss, venom e mercyful fate. Una delle edizioni più belle in assoluto

senza voce e stanco morto ma ultra soddisfatto

 

succede a cantare in falsetto si perde la voce se non si è allenati.

 

In alcune sì. Capisco essere true ma qualche vestito in pelle di meno con certe temperature sarebbe consigliabile, a volte si fermava appoggiandosi sulle scale o la scenografia che proprio non ce la faceva.
Nota a parte il piercing al naso, quando si abbassava sul microfono ci sbatteva contro, dietro non so ma dov'ero io quando il resto degli strumenti era più basso si sentivo il colpo, all'inizio pensavo stesse tossendo ma era impossibile visto che contemporaneamente cantava.

 

manca di professionismo allora....
a parte scherzi mi sono goduto molto il concerto. sarà stata la voglia di vederli live ma con 20 brani in scaletta sarebbe stato veramente una goduria.
è vero quello che si dice sopra sui troppi effetti "eco" negli acuti ma li usano anche altri famosi singer e alla fine non mi hanno disturbato molto.

 

È un riferimento al retaggio delle West Midlands dei Priest. Per secoli il simbolo principale di Birmingham è stato il Bull-Ring, dove nel Medioevo si svolgeva il bull-baiting, il combattimento tra dei cani e un toro. Così Halford vuole celebrare la città natale della band con un toro gonfiabile, in memoria del suo antico simbolo. Così dice nel suo libro "Confess".

 

Ti ringrazio della delucidazione, anch'io ho il libro ma questo dettaglio non me lo ricordavo!

 

Scusa, però mi pare che la seconda sentenza smentisca la prima...

 

la statua del vero toro è stata proiettata anche nel video sullo schermo.

 

Ha avuto problemi fisici di recente a quanto pare, che gli impediscono di fare performance più lunghe, però la voce e la prestazione non ne hanno risentito.

Insomma, bel concerto ma corto, sono dati di fatto.

 

Ma noooooooooooooo
ma noooooooooooooo
ma noooooooooooooo