Culto di Orlando

Ok. Stamattina sono tornato Hare Krishna.

Ah no

 

Io ho convertito un file MP3 in FLAC

 

Sarà facile per il Luppoooo fare tabelle e tabelline su questo

 

Il che è completamente senza senso, ottieni solo un file più grande che suona come l'originale

 

E ki 6 tu x giudicare?

 

Be' ma magari è un purista che ascolta solo flac, e in mp3 non lo voleva sentire.
E poi è una lezione per chi pensa che il flac sia meglio dell'mp3.
E' un'operazione tecnicamente discutibile ma dai molti e profondi significati.

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Ma poi dal FLAC l’ho convertito all’induismo

 

flac2induismo.com

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Premetto che,in quanto buddhista,io credo nell'esistenza di esseri superiori chiamati deva ma si tratta di entità non illuminate e quindi ancora legate al samsara(ciclo delle reincarnazioni).
Copio da Wikipedia:
I Deva (sanscrito देव; 天 cinese tiān, coreano: cheon, giapponese: ten, vietnamita: thiên, tibetano: lha) sono gli "dei" nei loro "paradisi". A differenza degli dei conosciuti nei monoteismi nel buddhismo gli dei non sono dei creatori, né onniscienti, né onnipotenti, né perfetti né rappresentazioni di princìpi superiori. Sono privi pertanto di quegli attributi che in un contesto giudaico-cristiano-islamico sono ritenuti tipici e caratteristici della divinità, ma sono anche diversi dagli dei del politeismo e della monolatria o dell'enoteismo.

Oggi ho finito di leggere il libro "L'illusione di Dio" di Richard Dawkins...grazie a tale lettura ho completamente eliminato l'esistenza di Dio come inteso nelle religioni teiste dalla mia mia mente,la quale si è molto aperta verso l'evoluzione darwiniana...evidentemente l'obiettivo dell'autore è convertire le persone al materialismo integrale ma il suo effetto è stato farmi rimanere stabile nel Buddhismo,religione che lui cita ma su cui non esprime alcun giudizio

 

domande:

1. se Dawkins avesse detto peste e corna del buddhismo, avresti mollato pure e quello?
2. perchè dio nel senso proprio del termine, ma dei che se ne stanno nel loro personale cantuccio paradisiaco, senza particolari attribuzioni che li rendono divini, invece sì?
3. perchè la tua mente non si è aperta già prima all'evoluzione darwiniana?
   
4. perchè un testo sacro preso alla lettera non ti ha insospettito già prima?

grazie

 

1)Mi chiedo la stessa cosa,comunque sembra che Dawkins abbia una conoscenza semplicistica e superficiale del Buddhismo in quanto afferma che è una filosofia di vita e un sistema etico

2)Perchè i deva del Buddhismo non sono legati al creazionismo,il quale è incompatibile con l'evoluzionismo

3)Perchè prima ero così attaccato al creazionismo Hare Krishna da pensare che l'evoluzione darwiniana fosse solo una seppur affascinante teoria fantascientifica

4)Veramente avevo già dubbi sulla coerenza scientifica e storica dei testi sacri Hare Krishna

 

l'impressione è che Dawkins abbia una conoscenza semplicistica e superficiale della religione nel suo complesso e, di rimbalzo, anche della filosofia

nemmeno l'idea di un dio "alla occidentale" è necessariamente negata al creazionismo, senza contare che il problema risiede unicamente nel come si intende il creazionismo: i cattolici, ad esempio, sono senz'altro "creazionisti", ma al contempo non rifiutano la teoria dell'evoluzione perchè non si afferma la creazione di un mondo immutabile, così come lo vediamo oggi. credo che sia un problema tipicamente americano e tipicamente protesante

anche gli Hare Krishna "ufficiali" seguono un criterio di interpretazione rigidamente letterale?

 

Tutti gli Hare Krishna interpretano in maniera rigidamente e rigorosamente letterale i loro testi sacri...invece molti altri indù non lo fanno,per esempio credono che l'aspetto delle divinità induiste(per esempio Vishnu) è simbolico

 

allora se ti piaceva come religioni potevi spostarti (di nuovo ) sull'induismo generico

 

Orlando, mi permetto di dire, a meno che non ci stai trollando tutti (lo anche apprezzerei in fondo), buona parte di sto casino è determinato dall'aver abbracciato per più o meno tempo il movimento Hare Krishna. Siamo ai livelli di Sai Baba (Sathya) per quanti danni ha comportato al Sanatana Dharma.