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Virgin Steele

Discussion in 'Heavy Metal' started by Hildolf, Jun 7, 2004.

  1. jesse_pinkman

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    Quando espande espande, ma è gallinaceo (cit.)

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    Nov 27, 2018

    Aggiungi i due Marriage e le varie bonus che stanno in The Book of Burning e nelle ristampe di Noble Savage/Age Of Consent e abbiamo una quantità enorme di musica di livello altissimo scritta in circa 6 anni. Vabbè che all'epoca Pursino dava un contributo più importante, però è comunque impressionante. Col senno di poi già nel secondo Atreus c'erano i segni che qualcosa stava cambiando, ma rimane un album che adoro (anche perchè sono legato all'Orestea e quindi apprezzo tantissimo il lavoro che è stato fatto).
     
    #6736
    Last edited: Nov 27, 2018
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  2. Ulo Ditark

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    Dec 1, 2018

    Ho visto un paio di foto e rivisto il video in cui suona con gli scarponi da orso, è evidente che qualche rotella gli sia partita, ma ho anche riascoltato i Ghost Harvest(il terzo disco non so se riuscirò ad ascoltarlo) e devo dire che al netto di tutte le cose gravi apprezzo il coraggio (forse anche incoscienza) di proporsi in vesti diverse, certo magari sarebbe dovuto uscire come solista e non col moniker dei VS ma tant'è. La cover degli Alice In Chains è bella.
     
  3. Kaine

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    Dec 1, 2018

    Ascoltati i due Ghost Harvest.. e devo dire SORPRESA!
    Non voglio fare fanboysmo.. ma su questa release se ne sono dette di cotte e crude.. a mio avviso ingiustamente prima di ascoltara. Ok, tutto scettiscismo (giustamente) motivato dalle ultime due uscite, ma:
    1) col senno di poi, non è affatto male
    2) non è di livello eccelso come fatto fino a Vision of Eden.. ma se Ghost Harvest fosse uscito subito dopo si sarebbe parlato di una buona pubblicazione
    3) la produzione non è così scadente come la si vuol far passare

    Innanzitutto, una cosa che non ha detto nessuno: David qui canta bene.. anzi BENE!
    Non è il cantante di 20 anni fà.. e siamo tutti d'accordo: ma è il cantante di 20 anni fà con 20 anni in più. Quello che si voleva che lui facesse l'ha fatto: ha messo da parte i falsetti-improponibili degli ultimi due album. E scusate se è poco!
    Qualche imperfezione c'è tipo l'acuto di Seven Dead Within (che un produttore esperto gli avrebbe sicuramente aggiustato) od una The Gods Are Hungry dove si sente che si stà sforzando di brutto le corde vocali... ma, a parte questo e pochissimo altro, asslutamente niente da dire sul cantato. Sarebbero stati mille i passaggi in cui avrebbe potuto infilarci il falsetto-masochistico alla Baccanalia ma non l'ha fatto. Per me già questa cosa è un BENTORNATO grande come una casa.

    Venendo agli album: quello vero è Ghost Harvest I.
    Il secondo ha sì diversi pezzi nuovi ma tende più alle cover e, stilisticamente, è affine al songwriting da box-set che di solito le band utilizzano in queste operazioni per togliersi sassolini dalle scarpe e concedersi lo sfizio di pubblicare brani che, avendo uno stile un pò diverso dal solito, non sarebbero mai finiti su album regolari.
    C'è una forte vena blues nei due cd. Non propriamente alla Life Among the Ruins per intenderci, un qualcosa più tipo alla Stryper di Agains the Law metallizzati mi verrebbe da dire. Ma miei paragoni sparati a casaccio a parte, sicuramente lo reputo un songwriting assai maturo.

    E' un disco molto autunnale, non ci sono sparate veloci.. piuttosto momenti midtempo e momenti intimi. La mancanza di Pursino indubbiamente si sente...visto che i pezzi prima erano sì scritti alla tastiera ma poi arrangiati alla chitarra, mentre ora vengono sempre scritti alla tastiera ma anche arrangiati con la tastiera.. e solo dopo Block o Pursino stesso (quando può) a giochi fatti ci suonano sù.

    Su tutte mi sono realmente piaciute molto Hearts On Fire, Justine e Feral.
    Ecco volendo cercare il pelo nell'uovo (oltra al fatto che Seven Dead Within oggettivamente non è il massimo come opener perchè troppo lunga) quello a cui fatico a star dietro è la setlist, avrei preferito le cover fossero su un cd dedicato perchè non conoscendeole distinguerle dai pezzi non-cover non non è sempre facile.

    Edit: breve scorsa su Gothic Voodoo Anthems ed anche lì il cantato sembra proprio essere in linea con quanto detto sopra.

     
  4. zed

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    Dec 2, 2018

    che vuoi che ti dica se vi piace buon per voi, ma ancor oggi, dopo avergli dato una ripassata, il giudizio se è possibile è peggiorato...per me questo non ci sta con la testa...cosa anche quest'ultima soggettiva per carità, ma la produzione no, dai...no.:none:
     
  5. Kaine

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    Dec 2, 2018

    E' assolutamente soggettivo come dicevi. Ci mancherebbe.
    Se vogliamo un ritorno all'epicità dobbiamo aspettare il prossimo album, come ha anticipato nell'intervista, e vedere cosa ne uscirà.
    Se stiamo su Ghost Harvest 1 ci troviamo davanti a qualcosa di valido che spazia su generi però un pò diversi. Secondo me, se lo fai ascoltare ad un fan dei Trouble gli piace.
    E, francamente, li preferisco anche così piuttosto che a fare il verso al power europeo come in una Wings of Vengeance.
    Che il cd in questione sia un album maturo non lo si può negare. Che non abbia il songwriting stellare dei tempi d'oro anche (ma quanti gruppi ormai ce l'hanno ancora?). Che possa non piacere ovviamente ci stà.

    Poi che David si sia attirato l'antipatia di tutti per come ha cantato gli utlimi due dischi è palese. Gli si chiedeva di tornare a cantare mettendo da parte i falsettoni-assurdi e l'ha fatto. Eppure questo non lo dice nessuno, il che mi dispiace. Gli si continua a dare del megalomane, quando un bagno di umiltà e l'ha fatto. Al suo posto ci rimarrei pure male a leggere certe cose.

    Vedi sopra. Se consideriamo gli ultimi due album e come li ha volutamente cantati e prodotti sì.
    Se prendiamo questo cofanetto direi di no. Tanto per fare degli esempi.. cioè i Maiden fanno uscire cofantetti futili tipo Eddie's Archive a prezzi assurdi e va bene. I Def Leppard fanno uscire un album di cover senza capo ne coda come Yeah! che viene stra-osannato e va bene. David fà uscire un cofanetto tutto sommato dignitoso ad un prezzo competitivissimo e passa lui per quello che tira la sola...

    Con Gilchriest si è comportanto malissimo e lo sappiamo tutti. Tuttavia, con Pursino è stato Pursino a defilarsi dalla band perchè ha voluto cambiare vita (cosa confermata di Gilchriest stesso, ho avuto modo di chiederglielo al concerto dei Riot V). Se ora sono un progetto personale di David al 100% non è solo per volontà sua.

    Da dire che sia una buona produzione ce ne passa. Ma è accettabile. Stando a quello che girava, mi aspettavo cose al limite dell'indecente come la prima di Visions of Eden o Atlantis Rising dei Manilla Road.
     
  6. Ulo Ditark

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    Dec 2, 2018

    Per me resta sempre qualcosa di difficilmente ascoltabile (già solo il suono di quel ride mi allontana dal disco). Ho solo fatto notare che qualcosa di buono c'è ma per il futuro c'è speranza solo se prende la band e un produttore.
     
  7. LucaGiulio

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    Dec 4, 2018

    Sto acquistando un po' di ristampe dei loro capolavori:

    per ora mi è arrivata quella di Age of Consent (SPV), che rispetto a quella della Maze dura ben 30 minuti di più...

    Azzeccato il cambio di tracklist, che valorizza al meglio come opener la meravigliosa The Burning of Rome, e in generale predilige una prima parte più epico/barbarica, lasciando verso la fine la vena più class e le cover.

    Alcune aggiunte sono fenomenali (Perfect Mansion), mentre altri brani non hanno nulla da invidiare ai capolavori indiscussi della band (Lion in Winter).

    Insomma, sto riscoprendo un capolavoro, difficile fare classifiche con la produzione VS, ma non lo vedo così lontano dai due Marriage.
     
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  8. Beller0f0nte

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    Dec 4, 2018

    Capolavorone.
     
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  9. LucaGiulio

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    Dec 4, 2018

    Sto ascoltandolo anche io su Spotify,

    scusa la domanda stupida:

    riesci a indicarmi dove recuperare una tracklist che specifichi quali sono le cover,
    perchè io non sono riuscito a trovarla... e non sempre risulta semplice identificarle....

    grazie.
     
  10. The Dweller

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    Dec 4, 2018

    Il mio preferito dei Virgin Steele anni '80, anche io ce l'ho in quella versione. A differenza di Noble Savage trovo azzeccati anche i brani più leggeri, e i pezzi epici sono tutti da brividi...
     
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  11. Dreki

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    Dec 4, 2018

    ... BENE!!!!!

    Oddio, la canzone che hai postato non rende tanto giustizia (parte con 3 falsetti a cazzo e un po' di urla), ma effettivamente poi la voce esce!!
    Ho ascoltato 5 pezzi per ora, tutti su tube. Non lo comprerò. Non mi piace, non ha nulla a che vedere col sound dei VS, almeno per quel che ho sentito... DeFeis nell'intervista può anche sbandierarlo come HM epico, ma non lo è. Faticherei addirittura a chiamarlo Metal.

    Ma sulla voce, hai assolutamente ragione!!!
    Cosa che peraltro... stupisce tantissimo. Ma fa ben sperare.
    Tutti abbiamo amato i VS... e in amore si può perdonare, no?
     
  12. Kaine

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    Dec 4, 2018

    Purtroppo no. L'unica è smazzarsi il libretto alternadolo con youtube per capire quali sono cover o no.
    Se mi metto dietroa farla stà roba poi la posto. Ci avevo già fatot un pensierino
     
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  13. Kaine

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    Dec 5, 2018

    C'è da dire che sono falsetti ed urletti diversi da quelli "curiosi" che su Bacchanalia lo rendevano un disco "curioso". Sono abbastanza in linea con quelli che fà su Book of Burning con un pò di annetti in più sulle spalle. Il coro è VS puro.
    Confermo che quello (Hearts On Fire), Feral e Justine sono probabilmente i tre pezzi migliori. Anche Green Dusk Blues non è affatto male (un pò prolissa nella parte centrale però).

    Per lui è tutto Epic. Anche Life Among the Ruins lo definisce Epic Blues.
    C'è da aspettare il prossimo album perchè quando, come ha fatto nell'intervista, lo farcisce di epic, bombastic ed aggettivi altisonanti in sequenza allora intende relamente un album in linea con lo stile tradizionale.

    Tornando a Ghost Harvest, come ho già scritto, anche io lo accosterei più al sound dei Trouble che a quello dei VS.
    Ma stiamo pur parlando di un cofanetto dove è lecito togliersi sfizi.
    Quando uscì Forgotten Tales dei Blind Guardian che, nell'amalgama della discografia della band, è molto più out topic di questo dei VS (o perlomeno uguale) ne pensai peste e corna. Poi ho capito che sono operazioni fatte giusto per togliersi qualche sassolino e... che, se non interessano, basta non comprarle. (*)
    C'è da dire che se uno che non li segue volesse comprarsi solo un best of dei VS (Hymns to Victory) oltre a quello si becca cmq molta roba in più ed un cofanetto curato a cifre economiche, il che non è male.

    (*) Edit: poi Forgotten Tales me l'hanno regalato ;-)

    Parole sante!
     
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  14. zed

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    Dec 5, 2018

    mi permetto di aggiungere o se vogliamo di puntualizzare una cosa. Io non ho mai avuto problemi con musicisti che fanno altro. Forgotten Tales mi è piaciuto molto da subito e lo trovavo in sintonia con lo spirito dei BG, la loro musica ha radici anche "esotiche". Però quello era un album ben prodotto e ben cantanto. Quello di De Feis, a mio modo di vedere non è prodotto in modo con i piedi e il cantato spesso magari viene penalizzato dalla produzione, ma il più delle volte lo trovo insopportabile. Certo qui non si può valutare se è in grado di essere ancora potente, ma lo scopriremo...detto questo so bene che il gusto di de Feis è eclettico e mi piace pure la cosa, così come alcune cover che ha provato a fare...nessun problema per il blues, figuriamoci...ma sia l'esecuzione che la produzione (per me) sono totalmente insufficienti. Poi davvero non parlo più di questa cosa, anche perchè se è piaciuto e le persone lo comprano non mi spiace nemmeno...serve a dargli fiducia nel nuovo album...le mie aspettative sono rasenti allo zero, ma chissà...
     
  15. Kaine

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    Dec 5, 2018

    Sulla produzione dobbiamo rassegnarci. Da quando ha il suo studio in casa é così e quindi non cambia. Al più si può sperare in un produttore esterno ma la vedo difficile.
    Ce ne sono di peggiori cmq e mi aspettavo molto peggio dalle recensioni... ma ció non toglie che é giusto quello che hai scritto ed é un aspetto da migliorare
     

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