Attualità, politica e società

Oi io vi ho avvisati ma se siete masochisti

 

Off topic clamoroso
No perché ti spiego, ricordo una sera anni fa nella quale abbiamo festeggiato a casa di un mio amico. Avevo 37.5 di febbre prima di partire, ma me ne sono fregato. Dopo aver disquisito fino alle sette di mattina di tante cose sorseggiando gin tonic, stavo benissimo, di febbre non me ne sentivo proprio per nulla. Poi la mattina (vabbè, chiamala mattina), una volta sveglio, avevo 39 di febbre.

Io pensavo (o mi piaceva pensare) l'alcol me l'avesse tipo placata, a mo' di paracetamolo

 

E' possibile che la tua ubriachezza ti abbia impedito di dare peso ai sintomi, in sostanza eri brillo e te ne battevi, ma l'alcol non ha avuto alcun effetto in altro senso. Anche perchè, se ben ricordo, per avere degli effetti anestetici l'alcolemia deve essere bella alta(credo più di 4 g/l), tanto da essere sulla soglia del coma o giù di lì(dipende anche dalla tua tolleranza e struttura fisica). Sicuramente però non saresti stato in grado di mantenere una conversazione, o di stare un minimo dritto
Anche se, effettivamente, avendo un effetto vasodilatatore magari ti ha aiutato a dissipare il calore dovuto alla febbre

 

A me è capitato di guarire da una febbre giocando a calcetto. E tornando sull'argomento del giorno, qualche anno fa ho fatto l'amore con la mia ex affetta da morbillo senza esser contagiato.

 

Come anestetico l'erba è nettamente superiore all'alcool: venerdì sera ero con quattro amici a un concerto punk, ci siamo fatti uno spinello in cinque (niente dosi eccessive quindi) e siamo andati nel pogo dove sono caduto malamente sul gomito sinistro. Per tutta la serata non ho avvertito dolore, ma ieri mattina sentivo tanto male da fare fatica a muovere l'intero braccio

 

Vabbè anche una botta ad una partita di calcetto o durante una camminata la senti bene la mattina dopo. Non penso sia la canna.

 

Mi era successa una cosa simile cadendo dal secondo gradino delle scale a casa, da sobrio: un dolore allucinante fin dall'inizio tanto che credevo di essermi fratturato radio o ulna

 

Io non intendevo certo questo ma una cosa diversa: il morbillo è una di quelle malattie che erano considerate a livello popolare come "da farsi" proprio perchè il vaccino non era obbligatorio.

Il che equivale a dire che, se nemmeno il legislatore lo considerava strettamente obbligatorio, conseguentemente la maggioranza dei genitori non vaccinava i propri figli per questa malattia (quantomeno nelle "nostre epoche").

Per dare un po' di sostegno a questa affermazione ti riporto questi dati:
http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/Infografica2017.asp
E' interessante notare questi aspetti: " l'89% dei casi era non vaccinato [...] l’età mediana dei casi pari a 27 anni. La maggior parte dei casi (74%) è stata segnalata in persone di età maggiore o uguale a 15 anni; 155 casi avevano meno di un anno di età".

In sostanza, la quasi totalità non era vaccinata (ma direi che è scontato: il vaccino serve proprio a questo) e riguarda persone di età relativamente avanzata, dal momento i 3/4 dei casi riguardano persone nate in periodi in cui il ricorso al vaccino era meno diffuso proprio per il discorso delle malattie "da farsi".
Tra l'altro il dato andrebbe "scremato" di coloro che (non vaccinati) hanno già contratto e superato la malattia e di coloro che non la contrarranno mai.

Ecco perchè non trova nessuna giustificazione l'allarmismo in merito, e dico che è fuorviante dire che torneremmo a morire "come mosche" senza il vaccino del morbillo.
I dati ci dicono che i casi di morbillo sono aumentati e l'incidenza è maggiore che in altri Paesi? Vero, ma allo stesso tempo questi casi riguardano persone nate in momenti in cui l'uso di questa vaccinazione era meno diffusa, mentre sarebbe ben più preoccupante se l'aumento di incidenza riguardasse i nati delle ultime generazioni. Quindi argomentare che oggi c'è un aumento di casi di morbillo perchè si ricorre meno al vaccino è abbastanza una baggianata.

Non c'è mai stata un'epoca in cui si morisse come mosche per questa malattia; se non, ipotizzo, in epoche in cui erano però anche le condizioni igienico-sanitarie generali a rendere difficile il decorso della malattia, ma si tratta di situazioni ormai ampiamente superate nel mondo occidentale.

Stiamo quindi parlando di una patologia che può avere certamente serie complicanze ma non della malaria o della spagnola.
Bada che per dire questo sto facendo riferimento agli stessi dati che hai citato tu.


L'aspetto che dovrebbe farti riflette è che ancora oggi questo vaccino, che pure esiste da decenni, non è obbligatorio.
Ma siamo arrivati ad una tale psicosi anti-vax che sul fronte opposto si sta generando un effetto analogo di segno contrario.
Per concludere sul tema morbillo, è evidente che il suo vaccino sia utile e aiuti a contrastare la malattia; dire che è assolutamente indispensabile e che senza lo stesso saremmo di fronte a una nuova peste nera non sta in piedi.

Eppure è il punto centrale. Si dà per scontato che se un farmaco è stato approvato allora faccia bene, che gli effetti collaterali siano marginali e che non ci si debba informare in merito.
Mi sembra un atteggiamento estremamente pericoloso, tanto quanto quelli dell'anti-vax duro e puro.

Eppure viviamo in un Paese dove gli scandali in ambito sanitario sono all'ordine del giorno. Forse qualcuno si ricorda di certe cliniche lombarde dove si prescrivevano interventi non necessari per intascarsi i rimborsi. Anche quelli venivano prescritti dai medici come indispensabili per salvarsi la vita.

E' ovvio che idealmente possiamo essere tutti d'accordo sull'utilizzo dei vaccini. Ci mancherebbe altro che vada a dire in giro che gli anticorpi bisogna farseli razzolando sul pavimento.
Il problema è che non si riesce ad affrontare seriamente un discorso sul punto del meccanismo di approvazione e validazione dei farmaci, e nello specifico dei vaccini, senza essere messi automaticamente sullo stesso piano di chi sostiene che i vaccini causino l'autismo appellandosi a studi pseudo-scientifici; e se ci pensi è anche questo il tono che hai utilizzato nel nostro breve scambio di post. Quanto mi sembra evidente che l'intento sia un altro.

Il senso di questo mio intervento e di quelli precedenti non è di sostenere "tutti i vaccini fanno male", se mai che sarebbe più giusto interrogarsi maggiormente su determinati meccanismi con cui questi vengono immessi sul mercato e resi eventualmente anche obbligatori. Posto che si parla di farmaci di una certa complessità che possono, come tutti gli altri, avere anch'essi effetti potenzialmente pericolosi.
Mentre trovo che questo atteggiamento di "testa sotto la sabbia" con cui si da per scontato che alcuni hanno di fronte alla parola "vaccino" faccia esattamente il gioco delle industrie farmaceutiche.

 

Se le morti a causa del morbillo sono poche nel mondo occidentale (ma non assenti: pochi giorni fa è morta una persona in Germania) è perché i casi di morbillo sono relativamente limitati grazie alle vaccinazioni. Ma nel mondo si muore eccome di morbillo: 134mila morti nel 2015. Negli ultimi 15 anni grazie al vaccino anti morbillo le morti evitate si stima siano oltre 20 milioni.

Comunque, con il nuovo decreto, il vaccino per il morbillo rientra tra quelli obbligatori, e la distinzione che c'è stata finora tra vaccini obbligatori e "raccomandati" non aveva alcun senso da un punto di vista scientifico.

EDIT:

L'allarmismo no, ma i provvedimenti per migliorare la prevenzione (e quindi aumentare la copertura vaccinale) assolutamente sì, mi sembrano del tutto giustificati.

 

torniamo agli animali
http://www.video.mediaset.it/video/dalla_parte_degli_animali/full/puntata-del-27-maggio_725471.html

 

Senz'altro, concorderai con me però che la maggiore mortalità nei paesi meno sviluppati è legata non tanto all'uso del vaccino ma, come dicevo nel post precedente, alla precarietà delle condizioni igienico-sanitarie in generale che mette in maggiore difficoltà il sistema immunitario a reagire a malattie che altrove (qui da noi), pur presentando comunque un certo grado di pericolosità, hanno nella maggior parte dei casi un decorso positivo.
Viceversa il tasso di mortalità relativo dovrebbe essere lo stesso.

Assumendo che tutti i 134mila casi mortali si siano verificati in Paesi "non occidentali", direi che se li rapportiamo ai 4-5 miliardi di persone che ci vivono, la percentuale è piuttosto esigua.
Questo vuol dire che allora non ha senso evitare anche quelle morti? Certamente no, infatti la mia "invettiva" non riguarda il vaccino del morbillo in sè, quanto la creazione di "falsi allarmismi" e al ricorso indiscriminato a quelli che sono comunque dei farmaci con tutte le controindicazioni del caso. Come è giusto promuovere la prevenzione, è altrettanto giusto evitare allarmi che non hanno ragione d'essere.

Quanto alla distinzione obbligatorio - raccomandato non so che dire, non sono un medico, per cui mi limito a dire che si dovrebbe chiedere a quelli che hanno partecipato alla stesura della normativa e della regolamentazione annessa.

Non lo metto in dubbio e infatti non ho sostenuto questo, quanto piuttosto che si sta creando un caso che non esiste.
Direi che gli stessi dati ufficiali evidenziano che il morbillo colpisce per lo più persone che per fasce d'età appartengono a generazioni in cui il ricorso al vaccino in questione era scarso, ciononostante i casi si manifestano comunque in numero limitato.

Affermare che c'è un aumento dei casi di morbillo perchè ci si vaccina meno è una panzana: l'età mediana è 27 anni, questo significa che ci sono dei 27enni non vaccinati che hanno contratto il morbillo nel 2016, così come avrebbero potuto contrarlo nel 2015. Il fatto che il trend sia in crescita è quindi frutto del caso, in questo senso.
Per cui dire che i casi sono aumentati è vero, dire che questo dipende dal mancato ricorso al vaccino è altrettanto vero, ma la conclusione che questo è dovuto al fatto che "ci si vaccina meno" è errato, posto che il numero di nuovi nati che hanno contratto la malattia è una quota minoritaria (addirittura il 74% ad oggi è più di 15 anni e con età mediano 27, appunto).

In sostanza così come gli anti-vax creano tutta una serie di favole, si può verificare benissimo il meccanismo opposto. Mi sembra che in molti facciano automaticamente l'equazione "vaccino = buono" rifiutandosi categoricamente di ammettere la possibilità di rischi legati non tanto al vaccino in sè, quanto al processo di introduzione dello stesso, dando per scontato che se "lo dice il medico" vada tutto bene.

Spero di essermi spiegato abbastanza.

 

Sembra una bozza di soggetto per un film sci-fi.

 

L'obbligatorietà ai fini dell'iscrizione presso scuole materne e asili nido è stata comunque introdotta dal decreto Lorenzin. Precedentemente non era prevista. In relazione alla questione del morbillo: alla luce del dato secondo il quale sono stati registrati nuovi focolai, se esiste un'emergenza in relazione a questa malattia perché non introdurre l'obbligatorietà, eventualmente da estendere anche a tutti i gradi delle scuole dell'obbligo, del solo vaccino trivalente? Sono d'accordo nel rendere obbligatori i vaccini ma contesto questo decreto dal punto di vista dell'opportunità politica. Introdurre l'obbligatorietà di 12 vaccinazioni attraverso un provvedimento legislativo d'urgenza comporta il rischio di causare allarmismo presso molte famiglie. I telegiornali stanno riportando la notizia secondo la quale molti genitori si sono già rivolti alle associazioni dei consumatori per ottenere tutele giuridiche contro questo decreto. Il rischio è quello per il quale molti di loro, mossi anche dalla comprensibile necessità di informarsi, finiscano per "disinformarsi" (eventualmente tramite superficiali ricerche sul web) e aumentare il proprio ingiustificato scetticismo sulla validità della vaccinazione come farmaco. Se l'obiettivo prefissato è quello di raggiungere nuovamente la percentuale di vaccinazioni necessaria per ottenere l'immunità di gregge, forse sarebbe più opportuno introdurre l'obbligatorietà in relazione alle sole malattie per le quali esiste davvero una situazione di emergenza, da estendere successivamente anche agli altri vaccini, con provvedimenti non urgenti, accompagnati dalla programmazione di una politica di informazione seria ed estesa su tutto il territorio. L'obbligatorietà di un numero così elevato di vaccinazioni introdotta attraverso un decreto legge rischia invece di causare l'effetto opposto, alimentando lo scetticismo verso la vaccinazione da parte di molti genitori, che potrebbero quindi anche scegliere non vaccinare i propri figli e impedire il raggiungimento del risultato prefissato, cioè l'immunità di gregge.

 

A mio modo di vedere, l'obbligatorietà dei vaccini risponde al fatto che, grazie all'abile diffusione di fake news, bufale montate ad arte, e complottismo d'accatto, si sta sviluppando un certo livello di sfiducia nei confronti della medicina tradizionale, che è ovviamente governata dai soliti poteri forti con i soldi di Big Pharma. In sostanza ora il Nuovo Ordine Mondiale invece di somministrarci strane sostanze attraverso le scie chimiche lo fa attraverso i normali farmaci.