Attualità, politica e società

Comunque, non succede, ma se Renzi riesce a far eleggere Mattarella, chapeau. Politicamente è una mossa mica da poco, trovarsi i numeri per eleggere chi vuole lui in barba a Berlusconi. Resta da vedere poi come resterà in piedi questo governo...

 

Io comincio a pensare che Renzi non si perda una puntata di House of Card, perchè dal punto di vista della gestione dello scacchiere politico e della strategia, vince a mani basse con chiunque.

 

Quella di Berlusconi potrebbe essere una nuova sparata... Se non ricordo male non è la prima volta che annuncia la fine del patto del Nazzareno...

 

Edit. Sbagliato topic

 

Strada spianata pioggia dorata ce l'ha solo se prende il 40%


Fantascienza ad oggi...anzi.
Vi do una nius: sono in calo.

 

Se arrivassimo al default completo, non so come potrebbe reagire l'elettorato greco. Certo, per ora il loro fenomeno si sta sgonfiando (anche perchè la proposta ha poco o nulla di concreto), però...

 

Se vanno al default completo e ce li leviamo dalle palle dalla UE a quel punto a noi non dovrebbe fregar nulla né dei greci né della Grecia comunque

 

Dai, sarebbe un pessimo segnale per l'UE. Non mi dirai che, in un'eventualità simile, non ci sarebbero conseguenze tra i paesi meno convinti in fatto di europeismo (tipo noi). A me non preoccupa che l'Europa perda pezzi, a me preoccupa cosa questo potrebbe significare a livello di equilibri politici.

 

Ieri leggevo una nota di un conoscente del Pd, è interessante:

Quello che è successo oggi è davvero sorprendente ed inatteso. Renzi ha sparigliato le carte, rompendo quello che era un patto con Berlusconi che sembrava assumere contorni da legislatura, e cambiando drasticamente una strategia che sembrava segnata, con un accordo con FI che avrebbe indicato alla quarta votazione un uomo comune, probabilmente Amato. Una strategia così evidente da allarmare tutta l'area non renziana del PD, tanto da indurla, all'indomani del voto sull'Italicum, a riunire 140 parlamentari proprio per tentare di fare fronte comune contro l'asse schiacciante del Nazareno.


Chiariamo bene un aspetto: stanno circolando entusiastiche interpretazioni sulla presunta abilità politica di Renzi. A parte il fatto che l'Italia è l'unico Paese al mondo in cui chi tradisce i patti è considerato un maestro, anziché quello che è, ovvero un miserabile, e ciò da l'immagine di un Paese che non vale molto di più di ciò che riceve, non è nemmeno vero che Renzi abbia fatto una grande manovra. Non è sfuggita la salita a Roma, da quel di Nusco, di quel De Mita che è stato mentore politico di Renzi, e che è venuto a Roma, due giorni prima dell'inizio del voto, proprio per appoggiare il suo ex compagno di correntedemocristiana Mattarella (dipinto dal leader irpino come una sorta dieroe nazionale, parlando con i giornalisti), dando, in pubblico, utili lezioni al ragazzo rignanese su quale condotta tenere in questa fase. Evidentemente De Mita non si muove così, da solo, entrando in un gioco che in teoria non lo dovrebbe nemmeno interessare, essendooramai solo il sindaco di un cittadina irpina. Interessi ben precisi,forse intimoriti dall'ipotesi di una scissione interna al PD, cheoggi costituisce l'architrave su cui regge tutto l'establishment delPaese, gli devono aver detto di andare a Roma a fare una mediazione,usando il suo ascendente sull'ex allievo Renzi, per far tornare ingioco una sinistra dem sconfitta, umiliati ed a un passo dallaribellione, e Renzi è sufficientemente furbo da aver capitol'antifona. La strategia politica l'ha fatta De Mita.


Sgombrato il campo da una presunta edinesistente abilità politica di Renzi, è chiaro che quello che èsuccesso oggi non può essere archiviato come una manfrina, oun'ammuina di uno dei contraenti del Nazareno, sulla base di unaccordo segreto che sarebbe ipoteticamente già stato stipulato sul nome di Mattarella. E' una ipotesiche non regge. Berlusconi ha ottime ragioni, politiche ed economiche,per avere un Presidente di sua completa fiducia. Che possa fornirgliil ritorno all'agibilità politica con mesi di anticipo rispetto allafine della sua interdizione dai pubblici uffici, e che possa mediarecon il Governo per tutelare le aziende berlusconiane, in cattiveacque economiche ed afflitte dalle multe comminate dalle variecondanne subite, dal caso sul lodo Mondadori fino alla condanna peril caso Mediaset. E certo Mattarella non ha la biografia per essereparticolarmente disponibile rispetto alle esigenze dell'ex premier.Senza contare il fatto che gli avvenimenti di oggi lo hanno fattopassare, coram populi, come un pirla che si è fatto fregare daRenzi, e questo non può certo giovare alla sua immagine di eternovincitore, di cui ha disperato bisogno per tornare in politica comeleader competitivo. Non a caso, Salvini, che cerca di diventare ilnuovo leader della destra italiana, non ha mancato di sottolineare intermini anche piuttosto derisori la sconfitta del suo ex alleato.


Quello che è successo è perBerlusconi un colpo molto duro, non una manfrina. Però, a meno dialtri colpi di scena clamorosi (ed occorrerà aspettare domani sera,alla vigilia del quarto, a quel punto decisivo, scrutinio che siterrà sabato mattina, per consolidare il ragionamento) non dovrebbecomportare, almeno nel breve periodo, grossi scossoni sullo scenariopolitico italiano. Soprattutto non comporterà elezioni anticipate,ed almeno nell'immediato, probabilmente nemmeno un abbandono delpatto del Nazareno. Berlusconi non può permettersi di rompere ilpatto del Nazareno ed isolarsi politicamente, dopo essersi costruitol'immagine del padre costituente, e nemmeno permettersi il lusso dielezioni anticipate quando è ancora interdetto dai pubblici uffici,considerando che la legislatura si basa, per le riforme istituzionaliche le danno un senso, proprio su quel patto. D'altro canto, nemmenoRenzi può permettersi elezioni anticipate. Se si va al voto, datoche l'entrata in vigore dell'Italicum è rinviata a luglio 2016, losi fa con il Consultellum, un proporzionale di lista puro, e con il35-37% dei voti, per tornare a Palazzo Chigi, Renzi sarebbe costrettoa costruire una coalizione larghissima e non sostenibile, oppure achiedere a Berlusconi di entrare nel governo, trasformandosi daconduttore del gioco, qual è oggi, a schiavo del Cavaliere,costantemente sotto scacco. E per continuare la legislatura, Renzi habisogno di continuare a fare le riforme, quindi ha bisogno dei votidi Berlusconi, ne ha bisogno subito, a partire dalla seconda letturaparlamentare della riforma del Senato e del Titolo V dellaCostituzione, una riforma cui Renzi ha legato la sua stessa sortepolitica. Gli alfaniani, dal canto loro, fanno bau bau ma ci tengonoa specificare che il Governo deve continuare.


Alla fine, sempre al netto di nuovesorprese, dopo un po' di resistenza di bandiera, Berlusconiconvergerà su Mattarella, salendo obtorto collo sul carro delvincitore, per minimizzare l'impressione di esser stato sconfitto esuperato (non a caso già oggi ha telefonato a Mattarella,evidentemente per cercare una via d'uscita ad una umiliazionecocente, e non a caso la reazione si basa sul voto bianco, non sullacontrapposizione a Mattarella di un altro nominativo). Renzi,sottobanco, gli concederà qualcosa, qualche concessione personale,per tenerlo legato agli accordi del Nazareno. Mattarella sarà elettoe la sinistra Dem potrà tirare un sospiro di sollievo, per averevitato, non certo per sua abilità ma per una mera combinazionepolitica, l'ennesimo schiaffone. Il PD, lacerato, si ricompatterà, ibersaniani saranno ancor più disponibili a supportare le riformeRenzi, potendo superare l'imbarazzante scusa dell”lealtà” odella “responsabilità”, potendo quindi votare a favore di unGoverno che, a loro dire, avrebbe concesso loro un'apertura sulPresidente della Repubblica, e pensando, molto probabilmente a torto,che Mattarella possa tutelarli dall'aggressività della maggioranzarenziana e dal suo asse preferenziale con Berlusconi (che invece,come detto prima, sarà opportunamente manutenuto e difeso).


Certo è chiaro che, al di là delbreve periodo, è oramai chiaro a tutti, Berlusconi per primo, chenon è possibile convivere con Renzi, per cui la battaglia finale frai due è solo rinviata, ma quando arriverà sarà sanguinosa. Loschiaffo di oggi non sarà dimenticato.

 

L'analisi è in parte condivisibile, l'unica cosa che mi sfugge è questo arrampicarsi sugli specchi in merito alla "abilità politica" di Renzi (che disprezzo, per chiarire), prima mettendola sul piano etico ("solo in italia chi fa il furbo è definito abile politico", già perchè non è così nella Storia mondiale), poi cercando un ulteriore manovratore di Renzi. L'evoluzione finale della vicenda può benissimo essere quella paventata nel tuo lungo post, Saku, ma resta il fatto che questo qui la mette spesso e volentieri nel didietro a chiunque. Purtroppo italiani compresi.

 

In che senso ?
Se tsipras fallisce e fallisce la Grecia o l'Europa stacca la spina come fanno a rafforzarsi gli antieuropeismi? Anzi....il "fare come fa/farà la Grecia" susciterà terrore nell'elettorato.

Comunque io sono poco parziale sui greci....hanno fatto il cazzo che volevano per anni, truccato conti per entrare UE, assunzioni assurde nella PA , pensioni a 50 anni, sussidi alle figlie nubili dei dipendenti pubblici ecc.ecc. e gli è andato bene per anni.
Ora ? Ora il castello di carte fallito, e capisco le misure draconiane sono dure ma...ma...levatevi sto vittimismo stupidi deficienti. Non è colpa degli ebrei/rettiliani/banchieri/altro ma anche e soprattutto vostra.

 

La strategia politica l'ha fatto de mita.


Si.

Buonanotte.

Basterebbe fermarsi lì ...ma andrò avanti dai.

 

Ecco tranne la parte su de mita che sa di complottarismo o teoria a cazzus, ci può stare tutto. Berlusconi voterà Mattarella perché sia che non lo voti sia che lo voti è isolato -e sarebbe la seconda volta...o ci scordiamo la fiducia a letta dopo le n manfrine-.
A renzi serve sto grande malato che è Berlusconi ma è difficile che b. possa intraprendere una battaglia finale.

 

Troppa trama Sakurambo

No, ho letto, ma mi sembra veramente da cieco che non vuole vedere negare che Renzi SEMBRA si stia rigirando un po' tutti quanti nel modo che fa più comodo a lui, PER ORA. Oh, non è detto che riesca, ma se riesce a riunire il partito e pure SEL per far votare Mattarella (partito che fino a ieri gliene diceva peste e corna, e che voterebbe Mattarella solo perché estraneo al patto del Nazareno), a mettere all'angolo e costringere FI su questa strada, e poi a riprendere le riforme ancora con Berlusconi, che oggi è stato bellamente ridicolizzato, be, che vuoi dirgli scusa?
Poi il discorso del tradimento del parto lascia il tempo che trova. Scommetto proviene da chi nell'area PD diceva che quel patto non andava fatto, giusto? E allora... Che poi noi non sappiamo cosa ci sia in quel cazzo di patto. E il nome del presidente evidentemente non c'era, altrimenti non si sarebbe arrivati a ieri senza lo straccio di un'idea di candidato condiviso credibile.

Non considero il discorso su De Mita... Bah. Io parlo di quello che vedo. E il discorso sulla legge elettorale andrà preso in mano ancora per forza di cose, perché andassimo a votare con la legge uscita dalla sentenza 1/2014, di certo ci perderebbe alla grande anche Berlusconi, che oggi come oggi con il suo 18% in costante calo sarebbe insignificante quasi.

E per l'appunto, tutto sto giochino restituisce una impossibile unità del PD, con Renzi però che non ha mosso un passo verso la minoranza.